Torna Monumenti Aperti a Sant’Antioco, sabato 4 e domenica 5 dicembre
Dopo lo stop causato dalla pandemia da Covid-19, a Sant’Antioco torna la fortunata manifestazione “Monumenti Aperti”, giunta alla venticinquesima edizione. La Cultura riparte, ma per quest’anno si tratterà di un’edizione limitata e inusuale, sia per i siti a disposizione (non tutti), sia per il periodo, dato che solitamente si teneva in primavera. L’isola di Sant’Antioco, comunque, si prepara ad aprire il suo scrigno di tesori inestimabili nel prossimo fine settimana, sabato 4 (dal pomeriggio) e domenica 5 dicembre (tutto il giorno). E ancora una volta tutto sarà possibile grazie alla collaborazione di scuole e associazioni locali. Gli alunni della scuola primaria quest’anno non potranno partecipare, ma ci racconteranno i siti culturali di Sant’Antioco in pillole video che verranno pubblicate nei prossimi giorni nei canali istituzionali del comune di Sant’Antioco.
Punti forti, il Museo Archeologico Ferruccio Barreca, il Villaggio Ipogeo, il Tofet, l’Acropoli e la Necropoli Punica, recentemente resa fruibile (dopo uno stop di 23 anni) grazie a un importante progetto di riqualificazione. E poi un evento speciale: la mostra documentaria e fotografica “Memorie del Soprasuolo”, Opere pubbliche a Sant’Antioco dal 1864 al 1943, che presenta la storia della comunità antiochense raccontata attraverso le trasformazioni del tessuto urbano. Strade, vie, ponti e piazze che conservano, intatta, la memoria collettiva. La mostra sarà visitabile nei locali dell’Archivio Storico Comunale in via Castello 2 e nella sala mostre del Palazzo del Capitolo.
E ancora: la possibilità di scegliere 4 differenti itinerari, denominati: Maestrale (Su Magasinu ‘e Su Binu), Ponente (Necropoli), Scirocco (Forte Sabaudo e Archivio Storico Comunale), Levante (MUMA Museo del Mare e dei Maestri d’Ascia).
«Anche quest’anno aderiamo a Monumenti Aperti, manifestazione di grande interesse culturale, straordinaria occasione di narrazione, conoscenza e valorizzazione della nostra storia e delle sue preziose testimonianze – commenta la consigliera comunale delegata della Cultura, Rosalba Cossu -. Le oggettive difficoltà del momento non ci permettono di vivere, se non limitatamente, questo evento con le modalità tradizionali, grazie all’impegno generoso e indispensabile di studenti, sotto la preziosa e insostituibile guida dei docenti, confidando che la scuola sia protagonista attiva con nuove modalità, (in forma digitale) di valorizzazione e di fruizione. La nostra terra, crogiolo di civiltà, lingue, tradizioni, saprà usare nuovi linguaggi e segni per unire il passato al presente.»
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