Il flautista Francesco Loi ed il trio d’archi Guidantus domenica chiudono il XXIII Festival internazionale di musica da camera
Domenica 19 dicembre, a Iglesias, cala il sipario sul XXIII Festival internazionale di musica da camera, organizzato dall’associazione Anton Stadler dietro la direzione artistica di Fabio Furìa.
L’appuntamento è come sempre nel Teatro Electra dove alle 19.00 sale sul palco Francesco Loi, primo flauto solista del Teatro dell’Opera di Genova “Carlo Felice” e tra i flautisti più apprezzati nel panorama musicale attuale, che insieme al trio d’archi Guidantus (Vito Imperato, violino; Alberto Salomon, viola; Benedetto Munzone, violoncello) proporrà un concerto dal titolo Tra classicismo e romanticimo.
La serata proporrà un programma tra l’equilibrio e la forma da un lato e l’impetuoso travolgimento degli schemi dall’altro. In questo repertorio si alternano momenti ritmici, energici e pieni di slancio ad altri lenti ed espressivi, come un canto senza parole, pieni di grazia e fascino. Lo spirito dei classici viennesi come L.V. Beethoven aleggia nel Trio per archi in Re Maggiore di C. E. Naumann mentre l’espressiva linearità mozartiana rivela la genialità inventiva del compositore di Salisburgo, con i Quartetti per flauto e archi n. 1 in re maggiore, K 285 e n. 3 in do maggiore e A 171 (K6 285b).
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