Le riflessioni dell’ing. Giuseppe Toia (vicepresidente Assomet) sulla vertenza Sider Alloys
Ai primi di dicembre, con l’approvazione della delibera della Giunta regionale, si è concluso definitivamente l’iter autorizzatorio, passaggio fondamentale per il rilancio della produzione nello stabilimento Sider Alloys di Portovesme, per il quale, a questo punto, mancano solo le ultime autorizzazioni del comune di Portoscuso.
A tal proposito abbiamo chiesto all’ing. Giuseppe Toia, vicepresidente Assomet, un suo commento sulla vertenza Sider-Alloys.
«Indubbiamente – ha esordito Giuseppe Toia -, la vertenza Sider Alloys si è trascinata oltre i tempi previsti e sembrava che la sua conclusione si allontanasse sempre più. Oggi, invece, con il via libera dato dalla Regione Sardegna, la lunghissima vicenda Sider-Alloys ha avuto il via libera, gettando le basi per un nuovo impulso della ripresa produttiva dello stabilimento di alluminio di Portovesme.»
«Ma per la ripresa produttiva – ha aggiunto Giuseppe Toia -, c’è un altro problema da risolvere, quello legato al costo dell’energia e non è una cosa da poco, né da sottovalutare. Tenuto conto che le industrie di Portovesme sono industrie energivore, il Governo italiano si trova a dover affrontare il tema del costo della stessa e attualmente i costi sono altissimi. C’è in gioco la stessa ripresa produttiva e a tal proposito, la Portovesme SRL sta già pagando lo scotto con l’aumento delle tariffe energetiche, con la messa in cassa integrazione guadagni di diverse maestranze. Ecco perché è necessario un intervento massiccio.»
«Per la produzione dell’alluminio – ha sottolineato l’ingegner Giuseppe Toia -, questo è un momento favorevole, ma l’esistenza stessa dell’apparato produttivo dipenderà molto dall’azione governativa e questo deve avvenire in tempi brevi. Gli sforzi affrontati e dall’Ad Giuseppe Mannina e dal dott. Eros Brega, responsabile delle Relazioni industriali, sono stati eccezionali e a loro si deve il successo di questa vertenza ma anche i Sindacati hanno portato avanti una lotta straordinaria ed i sacrifici sostenuti dal territorio sono stati enormi.»
Armando Cusa
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