22 December, 2024
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Mobilità in deroga per le aree di crisi complessa, nonostante le rassicurazioni, i lavoratori ancora senza recupero delle decurtazioni

Nonostante le rassicurazioni ricevute a più riprese, i lavoratori delle aree di crisi complessa, sono ancora senza recupero delle decurtazioni sulla mobilità in deroga.

FIOM-FSM-UILM e CUB Sulcis Iglesiente oggi hanno incontrato l’INPS Regionale per fare il punto sulle rassicurazioni ricevute il 6 dicembre scorso, che dovevano vedere messe in pagamento prima delle festività natalizie, i recuperi delle decurtazioni riferite alla terza e quarta proroga per le mobilità in deroga nelle aree di crisi complessa. Le segreterie territoriali, visti gli ulteriori ritardi, hanno attivato un sit-in presso la sede regionale, con una rappresentanza di lavoratori ed hanno chiesto il pagamento di quanto previsto dalla “L. n. 92 del 28 giugno 2012, sulla sospensione dell’applicazione delle riduzioni previste e degli importi del trattamento di mobilità in deroga nei casi di terza e quarta proroga”, nonché da quanto previsto dalla circolare n. 158 dell’INPS, del 22/10/2021.

Nel confronto odierno con la direzione regionale, si apprende di essere punto e a capo, con una norma che la Direzione Centrale dell’INPS interpreta, mettendo in discussione, quanto e a chi spetterebbero gli eventuali recuperi; la stessa Inps, esprime dubbi sulla congruità della copertura finanziaria messa a disposizione dalla norma. Le organizzazioni sindacali «contestano formalmente quanto dichiarato dalla Direzione INPS a tutti i livelli, per i ritardi maturati e per tali ragioni, si devono sentire responsabile di una situazione gravissima in cui si trovano tantissimi lavoratori, che da questa norma speravano, perlomeno di ricevere un adeguamento economico fondamentale almeno per superare il periodo natalizio. I lavoratori sono da anni in attesa della ripartenza dello smelter di alluminio primario, e percepiscono un’ importo della mobilità irrisorio, che è ben al di sotto di quanto previsto dalla soglia minima di povertà».

FIOM, FSM, UILM e CUB auspicano che questa situazione si risolva immediatamente e che le istituzioni politiche, che tanto hanno fatto per dare uno spiraglio a questa drammatica situazione, si adoperino immediatamente affinché, nell’immediato, si riesca a superare le interpretazioni che hanno portato l’INPS a temporeggiare e a non rispettare quanto precedentemente garantito.

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Dario Giagoni e Lina

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