È stato pubblicato sul sito del comune di Carbonia, alla sezione avvisi e sulla pagina social del comune di Carbonia, il bando con la documentazione richiesta per poter accedere alla misura regionale Reis, Reddito di inclusione sociale, la cui data di scadenza è il 31 gennaio 2022.
Il Reis prevede l’erogazione di un contributo economico a favore delle famiglie che si trovano in situazioni di difficoltà.
L’accesso al beneficio è condizionato allo svolgimento di un progetto d’inclusione attiva stabilito nel percorso personalizzato per il superamento della condizione di povertà, così come viene spiegato nel bando comunale pubblicato.
Il Reddito di inclusione sociale è riservato a chi non percepisce il Reddito di cittadinanza (fatta eccezione per i casi previsti all’art. 2 del bando) e viene riconosciuto ai nuclei familiari che al momento della presentazione della richiesta, e per tutta la durata dell’erogazione della somma, siano in possesso dei requisiti di cittadinanza e residenza (nel Comune di Carbonia e in Sardegna da almeno 24 mesi) e determinati requisiti riguardanti la condizione economica e patrimoniale. Il beneficio è definito sulla base della certificazione Isee 2021, ordinario o corrente, non superiore a 12.000 euro e l’importo massimo previsto per i nuclei composti da 4 o più minori è di 455 euro.
«È un aiuto economico di supporto – ha osservato il sindaco di Carbonia Pietro Morittu – per quelle famiglie che si trovano in una condizione di bisogno e che non beneficiano di altre misure di sostegno, in modo da alleviare situazioni di fragilità, disagio ed esclusione.»
«Puntavamo a pubblicare il bando prima delle festività perché era urgente dare un segnale – ha spiegato l’assessore ai Servizi sociali Roberto Gibillini. Il beneficio – ha continuato – verrà riconosciuto per sei mesi eventualmente rinnovabili, in funzione della disponibilità delle risorse residue a disposizione, ma non escludiamo di riuscire a migliorare determinate condizioni in futuro.»
La domanda, debitamente compilata con la documentazione richiesta, dovrà essere inviata via mail all’indirizzo comcarbonia@comune.carbonia.ca.it, accludendo copia della carta di identità; oppure tramite Pec all’indirizzo comcarbonia@pec.comcarbonia.org da una casella Pec intestata al richiedente.
In via residuale, è ammessa anche la consegna a mano all’ufficio protocollo del comune di Carbonia dal lunedì al venerdì, dalle ore 10.00 alle ore 12.00 ed il martedì dalle ore 16.00 alle ore 17.00. Tenendo conto della necessità di continuare ad adottare le misure di prevenzione anti-Covid, è preferibile, laddove possibile, l’invio telematico della richiesta. La presentazione dei moduli incompleti o non debitamente compilati o non firmati, determinerà l’esclusione dal procedimento.
Oggi il comune di Carbonia ha concluso la procedura per l’assegnazione degli otto alloggi situati nel rione di Cannas di Sopra, ex campo prigionieri, di proprietà di Area.
L’Amministrazione comunale aveva provveduto a pubblicare a settembre 2021 un bando speciale a seguito del quale è stata stilata una graduatoria degli aventi diritto.
Una questione annosa che risale al 2001, con la richiesta di un piano di risanamento del rione il cui iter si è protratto nel corso degli anni.
«Siamo soddisfatti – ha sottolineato l’assessore con delega alle Politiche per la casa Piero Porcu – di aver portato a compimento questa lunga operazione che era stata avviata dalle precedenti Amministrazioni, assegnando le abitazioni a persone che attendevano da tempo.»
La comunità di Villarios festeggia domani Isabella Fois, arrivata al traguardo dei 102 anni. Isabella Fois fa parte di una famiglia e di una comunità straordinariamente longeve. Il fratello Casimiro, lo scorso 5 ottobre ha festeggiato i suoi 104 anni, l’amica Mariuccia Manigas ha 103 anni. Quello di Villarios, frazione del comune di Giba di “soli” 450 abitanti, è un record invidiabile: 309 anni in 3!
Isabella Fois, sposata con Claudino Portas, ha avuto quattro figli di cui tre viventi: Enzo, Arturo e Cecilia. Vanda è mancata diversi anni fa. I figli le hanno dato tre nipoti. E’ rimasta vedova oltre 30 anni fa.
Riprendono a crescere i nuovi contagi da Covid-19 in Sardegna, 250 nelle ultime 24 ore, su 9.495 test eseguiti (3.706 molecolari, 5.789 antigenici), il 2,63%.
I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 8 (2 in più di ieri).
I pazienti ricoverati in area medica sono 109 (21 in più di ieri).
Sono 3.344 le persone in isolamento domiciliare (54 in più di ieri).
Non si registra alcun decesso.
Verrà presentato alla stampa, venerdì 17 dicembre alle ore 10.30, nei locali dello Spazio Ex-Di’ Memorie in Movimento – La Fabbrica del Cinema nella Grande Miniera di Serbariu, a Carbonia, il teaser del film documentario “Ignazio, storia di lotte, d’amore e di lavoro” di Marco Antonio Pani.
Il film, ancora in fase di post-produzione, nasce da un’idea dell’Associazione Amici della Miniera che ha inteso promuovere un progetto che raccontasse la figura umana, politica e culturale di un grande intellettuale sardo: Ignazio Delogu.
Una figura fondamentale, poliedrica e importantissima per una parte significativa del territorio sardo e per tutta la Cultura regionale, nazionale e internazionale. Ignazio Delogu poeta, traduttore, Delogu storico e accademico, critico d’arte e cinematografico, curatore, scrittore e giornalista, regista e sceneggiatore, corrispondente. Non basterebbero mille pagine a raccontare e definire la figura di un intellettuale tra i più poliedrici e complessi che la recente storia sarda abbia conosciuto.
Arricchito da dialoghi ed interviste di personalità degli Atenei di Sassari e di Cagliari, di figure di Amministratori delle città di Carbonia e Sassari e di chi lo ha
frequentato negli ambienti di cultura ispano-latino-americana nei quali ha maturato relazioni di elevato profilo e una produzione letteraria rilevante, il documentario è stato finanziato dalla Fondazione di Sardegna e dalla Società Umanitaria Sardegna, in collaborazione con la Fondazione Enrico Berlinguer.
Alla conferenza stampa di presentazione interverranno il regista Marco Antonio Pani, Duilio Caocci, docente di Letteratura italiana e Letteratura sarda all’Università di Cagliari, il presidente dell’Associazione Amici della Miniera Mario Zara, il direttore del CSC Carbonia della Società Umanitaria Paolo Serra, il
Direttore del CSC di Cagliari della Società Umanitaria Antonello Zanda, Antonangelo Casula, exsindaco di Carbonia, Pietro Morittu, sindaco di Carbonia,
Mauro Esu della Fondazione Enrico Berlinguer e Antonello Cabras, presidente della Fondazione di Sardegna.
L’assemblea Filctem Cgil Sardegna Sud Occidentale ha approvato un ordine del giorno all’unanimità sui temi legati alla transizione energetica, al termine dell’incontro svoltosi alla presenza del Segretario Regionale Filctem Francesco Garau e del Segretario della Camera del Lavoro Antonello Congiu.
«La bozza che oggi circola, affronta seppur non totalmente, l’approvvigionamento del metano in Sardegna necessario sia per il sistema produttivo industriale che per l’uso civile garantendo alle famiglie sarde un risparmio di circa il 3o% sulla bolletta – ha detto il segretario generale Emanuele Madeddu . La proposta, giunta oramai nella fase finale di concertazione tra Ras e Ministro della transizione ecologica recepisce le esigenze che da tempo poniamo come OO.SS.»
«Registriamo, purtroppo, l’ostracismo di chi considera l’infrastruttura portuale proprietà privata dimenticando che questa risponde alle finalità di una realtà industriale che va ben oltre il singolo comune, ma risponde alle esigenze del territorio e dell’intera Sardegna – ha aggiunto Emanuele Madeddu -. Risulta quanto mai ingiustificato, e teso a insinuare nell’opinione pubblica un’idea di pericolosità, che Autorità Locali rilascino dichiarazioni su una presunta situazione di allarme senza mai spiegarla con fatti o mancato rispetto delle norme di riferimento. Il tema sicurezza, legato al posizionamento del rigassificatore (FSRU), è un tema che sta a cuore a tutti, e rappresenta la precondizione essenziale per la sua realizzazione; per questo motivo riteniamo fondamentale che sia competenza degli organi preposti valutare e rilasciare le autorizzazioni nel rispetto della Legge Seveso.»
«E’ evidente che il fattore tempo non sia una variabile indipendente, occorre dar gambe a quanto previsto nel Dpcm per recuperare il gap energetico di venti anni, favorendo la ripartenza di Eurallumina ed un risparmio significativo per le famiglie sarde – ha concluso il segretario generale della Filctem Cgil della Sardegna Sud Occidentale -. Preoccupano ancora i ritardi sull’escavo del porto, intervento indispensabile per l’utilizzo del porto non solo per il rigassificatore ma per qualsiasi altra iniziativa imprenditoriale che accogliamo positivamente. Relativamente al caro prezzi sull’energia che in questi mesi ha portato alla parziale fermata dell’impianto della Portovesme Srl (linea zinco) si chiede un impegno significativo della Regione Sardegna e dei parlamentari Sardi per sollecitare il Governo. Rimane irrisolta la situazione della Centrale Grazia Deledda Enel a cui è legato il futuro dei lavoratori diretti e indiretti. Perché, se da un lato si annuncia la chiusura al 2025, dall’altro si utilizza in modo invasivo la centrale, aumentando addirittura la produzione elettrica con il personale decisamente sotto organico.»
L’AVAS, la storica Associazione di Volontari Assistenza e Soccorso di Sant’Antioco attiva da oltre trent’anni, ha bisogno del sostegno della sua comunità: la legge impone di dismettere dall’utilizzo principale le ambulanze che hanno compiuto 11 anni di età e l’AVAS si vede costretta ad acquistarne una nuova. Un mezzo sostitutivo che costa diverse decine di migliaia di euro: una cifra proibitiva per chi vive di donazioni e contributi e sta in piedi grazie al prezioso lavoro dei volontari. «Un impegno impagabile – commenta il sindaco Ignazio Locci – per questo occorre che tutta la comunità antiochense riconosca l’Avas, il volontariato, l’ambulanza come un patrimonio insostituibile di questa città».
Il comune di Sant’Antioco si è stretto accanto all’associazione antiochense e, oltre ad avere concesso un contributo economico a nome della collettività, lancia una campagna di raccolta fondi coinvolgendo tutta la cittadinanza, ovvero coloro che in questo momento possono offrire una cifra, seppur simbolica. «Tutte le famiglie di Sant’Antioco conoscono l’AVAS, che risponde allo storico numero di telefono 0781/800000, ed è capitato a tante di queste di doversi rivolgere all’associazione che in questi trent’anni di presenza assidua sul territorio non ha mai fatto mancare il suo sostegno senza mai chiedere nulla in cambio. Perché loro incarnano il volontariato nel senso pieno del termine. La comunità in questo momento è chiamata a dare un contributo e stare accanto a chi, nel mondo del volontariato, un contributo lo dà ogni giorno a favore della città, a favore di chi ha bisogno. Dobbiamo difendere questa importante realtà e quindi auspico che gli antiochensi facciano la propria parte. Ringrazio tutti sin da adesso: donate, donate, donate!».
Una delle tre ambulanze in servizio, quella più datata, verrà donata dall’AVAS alla Croce Rossa della Repubblica di Capo Verde, stato insulare dell’Africa occidentale.
Per chi volesse donare è possibile effettuare un bonifico sul conto corrente intestato all’AVAS – IBAN: IT81R0101543981000070612580 – causale “Donazione Ambulanza”.