17 July, 2024
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Enel, multinazionale dell’energia, uno dei principali operatori integrati nel settore dell’elettricità e del gas nonché uno dei principali produttori di energia pulita, effettua nuove assunzioni per posizioni Tecnico-Operative in possesso di diploma, su tutto il territorio nazionale. I Tecnici Operativi, che oltre al diploma devono avere buone capacità organizzative, orientamento al problem solving, buone capacità relazionali, proattività, motivazione e attitudine a lavorare in gruppo, dovranno eseguire la manutenzione ordinaria, completare gli ordini di lavoro, rispettare le scadenze ed avere sensibilità per i temi della sicurezza. Le altre assunzioni effettuate da Enel riguardano: Pianificatori Fiscali con ottime capacità relazionali, di analisi e di team working, intraprendenza e spirito di iniziativa, multitasking, dinamicità e flessibilità, i quali dovranno effettuare analisi fiscali relative ai processi di budget e di planning, elaborare le analisi qualitative e quantitative sugli effective tax rate e sul tax cash flows, supportare la gestione delle tematiche fiscali e offrire consulenza sulle diverse tematiche inerenti l’imposizione diretta e indiretta domestica; Specialisti Ufficio Gare con forte orientamento al risultato, flessibilità, adattabilità, affidabilità, riservatezza, che dovranno analizzare i bandi di gara, verificare i requisiti di partecipazione richiesti, preparare la documentazione amministrativa ed economica necessaria alla partecipazione al bando, organizzare la consegna del plico nelle tempistiche e predisporre la documentazione richiesta per le stipule contrattuali post aggiudicazione; Analisti Sicurezza Informatica con ottime capacità di problem solving, spiccata attitudine alla collaborazione e al lavoro in team, proattività, orientamento al risultato, curiosità, flessibilità, disponibilità a investire su sé stessi per lo sviluppo di nuove competenze, che dovranno gestire incidenti ed eventi cyber sia da un punto di vista tecnico che comunicativo, verificare report tecnici relativi ad eventi o incidenti cyber rilevanti, monitorare le minacce attraverso le tecnologie utilizzate, contribuire all’ottimizzazione e allo sviluppo di altre configurazioni di controllo della sicurezza per migliorare le capacità di rilevamento delle minacce.

Per verificare tutte le figure…

L’articolo completo è consultabile nel sito http://diariolavoro.com/enel_2.html .

“S.I.M.P.I.L. – Sportelli Informativi Microcredito e Percorsi Imprenditoriali per la Legalità”, è un progetto finanziato dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014 – 2020 che ha l’obiettivo di sostenere gli aspetti del fenomeno migratorio a livello europeo.

Il progetto SIMPIL si pone come obiettivo, il rafforzamento del ruolo della Prefettura di Roma come soggetto promotore di interventi a sostegno dell’inclusione sociale e finanziaria dei migranti che con questo progetto vengono guidati in un percorso virtuale sostenuto dall’Ente Nazionale per il microcredito per contribuire a sviluppare quel tessuto economico e sociale del Paese che fa riferimento ai migranti regolari in Italia.

Presso il nuovo sportello territoriale per il microcredito, gli operatori della Prefettura saranno in grado di profilare i cittadini stranieri e garantire servizi informativi e di orientamento verso  gli strumenti per l’autoimpiego e sapranno indirizzare gli utenti sui servizi a supporto dell’autoimprenditorialità.

Inoltre, con l’attivazione dello sportello digitale, tutti gli utenti potranno profilarsi ed accedere ai percorsi in via totalmente telematica, grazie ad una piattaforma per la formazione a distanza e l’accompagnamento appositamente predisposta per il progetto SIMPLI implementato dalla prefettura di Roma.

Questo modello sperimentale, sviluppato dalle expertise della Prefettura di Roma e dell’Ente Nazionale per il Microcredito, potrà essere implementato efficacemente su tutto il territorio nazionale, con un coordinamento stabile tra le amministrazioni coinvolte, per assicurare e garantire l’integrazione socio-economica dei migranti, in piena coerenza con gli obiettivi del programma FAMI.

Lo sportello è stato presentato stamane, il 1 dicembre 2021, presso la prefettura di Roma alla presenza del prefetto, Matteo Piantedosi, del vice prefetto vicario, Raffaela Moscarella, del coordinatore della IV area, Tutela dei Diritti Civili, Cittadinanza e Immigrazione, viceprefetto, Velia De Bono, e del presidente ENM, Mario Baccini, del Segretario Generale ENM, Riccardo Graziano e del vicesegretario, Giovanni Nicola Pes.

Il prefetto Matteo Piantedosi ha espresso grande apprezzamento per il progetto «i cui risultati attesi comporteranno notevoli benefici sia con riguardo ai processi di integrazione dei cittadini stranieri regolarmente soggiornanti sull’area metropolitana di Roma, che – più in generale – come buone pratiche da replicare su tutto il territorio nazionale».

«Questo progetto, condiviso con la Prefettura di Roma per l’apertura dello sportello informativo, trova la sua necessità per sostenere i fenomeni migratori e governali offrendo tutti gli elementi che ci sono oggi a disposizione nel nostro Paese. In questo caso lo Stato tramite la Prefettura sancisce il primato della presenza pubblica su fenomeni e su temi sensibili come questo. Auspico che il progetto SIMPIL possa essere diffuso su tutto il territorio nazionale con il coinvolgimento di altre amministrazioni affinché diventi una best practices europea e fiore all’occhiello per il nostro Paese», ha detto Mario Baccini, presidente ENM.

 

Si è svolta la scorsa settimana la sessione plenaria di chiusura del Seminario nazionale, iniziato il 7 settembre scorso, con la quale è terminato il primo momento di confronto pubblico
sul progetto del Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi e Parco tecnologico, dopo la pubblicazione della Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee (CNAPI), avvenuta il 5 gennaio scorso.
L’incontro è stato aperto dagli interventi di Vannia Gava, Sottosegretario al ministero della Transizione ecologica, Ivan Scalfarotto, sottosegretario del ministero dell’Interno, Gilberto Pichetto Fratin, vice ministro dello Sviluppo economico, ed Emanuele Fontani, amministratore delegato di Sogin. Hanno partecipato ai lavori: Maurizio Pernice, Direttore di ISIN, Ispettorato Nazionale per la Sicurezza Nucleare e la Radioprotezione; Simon Morgan, responsabile del Gruppo di Lavoro sul decommissioning e la gestione dei rifiuti radioattivi di WENRA, Western European Nuclear Regulator’s Association; Bengt Hedberg, Curatore del Report “SRLs for the disposal of radioactive waste” di WENRA; Rebecca Tadesse, Direttrice della Divisione decommissioning e gestione dei rifiuti radioattivi di NEA, Nuclear Energy Agency; Gilberto Dialuce, presidente di Enea, Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile; Stefania Ravazzi, docente di Analisi delle politiche pubbliche presso l’Università di Torino, Dipartimento di culture, politica e società; Simona Fabiani in rappresentanza della CGIL; Angelo Emilio Colombini in rappresentanza della CISL; Antonio Cozzolino, in rappresentanza della UIL; Fabio Chiaravalli, direttore della Funzione Deposito Nazionale e Parco Tecnologico di Sogin e Luigi Perri, presidente di Sogin che ha chiuso i lavori.
«Il Seminario nazionale, tappa fondamentale della prima fase della localizzazione del Deposito Nazionale, è stato un momento significativo di corretto confronto democratico con tutti gli attori interessati alla realizzazione dell’opera ha affermato Vannia Gava, sottosegretario di Stato al ministero della Transizione ecologica -. I lavori si sono svolti nella massima trasparenza e hanno permesso di spiegare le ragioni per cui l’Italia, come avviene nel resto d’Europa, debba farsi carico di una gestione in sicurezza dei propri rifiuti radioattivi. Le esperienze all’estero – ha concluso – testimoniano che infrastrutture analoghe a quella che dobbiamo realizzare nel nostro paese rappresentano un’occasione unica per lo sviluppo sociale ed economico del territorio che deciderà di ospitarla,»
«Il Seminario Nazionaleha commentato Emanuele Fontani, amministratore delegato di Sogin è stato un momento di confronto significativo con i territori di riferimento. L’ampia partecipazione dei cittadini e dei principali stakeholder ci ha consentito di rispondere ai diversi interrogativi che ruotano attorno alla realizzazione del Deposito e di sottolineare, una volta di più, la necessità di tale infrastruttura per il Paese al fine di chiudere il ciclo del nucleare italiano e gestire in maniera più sostenibile e sicura i rifiuti radioattivi, inclusi quelli prodotti dalla medicina nucleare, dall’industria e dalla ricerca scientifica.»
«Ringrazio i partecipanti al Seminario Nazionale per gli eccellenti contenuti posti a fattor comune in queste settimane passate insiemeha dichiarato Fabio Chiaravalli, direttore della Funzione Deposito Nazionale e Parco Tecnologico di Sogin -. Ritengo che lo scopo preposto sia stato raggiunto al meglio. È stata acquisita dai territori una ragguardevole mole di documenti tecnici di dettaglio, anche dal punto di vista della cultura e delle tradizioni dei luoghi, – ha aggiunto – che costituirà un efficace contributo nell’ambito delle attività per la stesura della prossima Carta Nazionale delle Aree Idonee.»
I lavori del Seminario si sono articolati in nove incontri, trasmessi in diretta streaming sul sito www.seminariodepositonazionale.it e presenti su Youtube, sul sito Sogin Channel. Oltre alle sedute plenarie di apertura e chiusura si sono svolte sette sessioni di lavoro, una nazionale e sei territoriali, che hanno interessato le regioni coinvolte dalla CNAPI: Piemonte, Toscana, Lazio, Puglia e Basilicata, Sicilia, Sardegna.
Oltre 160 i partecipanti al Seminario Nazionale, che ha visto gli interventi dei rappresentanti di Enti locali, associazioni, comitati, organizzazioni datoriali e sindacali dei territori, di singoli cittadini, e di relatori tecnico-istituzionali.
Nel corso della prima fase della consultazione pubblica e del Seminario sono state formulate circa 200 domande, che hanno ricevuto tutte una risposta, o per iscritto o in forma orale durante la diretta. Sono stati approfonditi diversi temi tra cui la rispondenza delle aree individuate nella CNAPI ai requisiti internazionali stabiliti dalla IAEA (International Atomic Energy Agency) e a quelli nazionali individuati dall’ISIN (Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione). Inoltre, sono stati illustrati gli. aspetti relativi alla sicurezza dei lavoratori, della popolazione e dell’ambiente e i benefici economici e di sviluppo territoriale collegati alla realizzazione dell’opera e alle misure compensative previste.
Il Seminario Nazionale si concluderà il 15 dicembre con la pubblicazione del resoconto complessivo dei lavori. Si aprirà così la seconda fase della consultazione pubblica, della durata di trenta giorni, durante la quale potranno essere inviate eventuali altre osservazioni e proposte tecniche finalizzate alla predisposizione della proposta di Carta Nazionale Aree Idonee (CNAI), che terrà conto dei contributi emersi nelle diverse fasi della Consultazione Pubblica. Al termine di questa fase, con la pubblicazione della CNAI, le Regioni e gli Enti locali potranno esprimere le proprie manifestazioni d’interesse, non vincolanti, ad approfondire ulteriormente l’argomento.

Prosegue a San Sperate, Antas Apertas, la rassegna che Antas Teatro dedica alle sue produzioni più significative, in corso nello spazio della compagnia (in via Arbarei 10) fino al 22 dicembre. Venerdì 3, sabato 4 dicembre alle 21.00 e domenica 5 dicembre alle 19.00 è la volta di un titolo storico della formazione teatrale sansperatina: “Rio Murtas”.

Scritto dal drammaturgo Anselmo Spiga, tra i fondatori di Antas, lo spettacolo racconta un fatto di cronaca nera realmente accaduto nel 1943 a Riomurtas, frazione di Narcao, in un momento drammatico e infelice in cui l’Italia usciva dal secondo conflitto mondiale, sconfitta e in preda a una generale sfiducia verso la giustizia. In scena Giulio Landis, con musiche dal vivo riscritte da Francesco Medda.

Rio Murtas, piccolo borgo minerario del Sulcis, durante gli anni culminanti della Seconda Guerra Mondiale è un piccolo mondo composto da minatori, soldati richiamati, familiari dei lavoratori e qualche avventuriero. È in questo universo che si compie la vicenda terribile di un uomo e di una donna, sua moglie, persone comuni vittime di un assurdo destino e costretti ad una tremenda e inaspettata reazione. Nell’attesa che una guerra mondiale finisca, una coppia si trova a fare i conti con il peggiore dei propri incubi, costretta a fare ricorso a tutta la propria disperazione per sopravvivere e proteggere il bene più prezioso: il proprio amore.

Alcuni anni fa Anselmo Spiga apprese dalla viva voce del protagonista, un anziano sansperatino, questa storia di guerra, di amore e di dolore, rimanendone profondamente colpito e decidendo di raccontarla in chiave scenica.

A distanza di anni, per una serie di coincidenze, la compagnia ha proseguito le ricerche su questo episodio, cercando la verità storica intorno ad un episodio che, oggi, presenta più di un punto oscuro. Nonostante un lungo lavoro d’archivio al momento non risultano tracce precise e inoppugnabili di questa vicenda, così come venne raccontata oralmente dal protagonista.

Attraverso un lavoro documentaristico e di inchiesta svolto sul territorio, dalla memoria collettiva del paese di Rio Murtas e di Narcao, hanno iniziato ad affiorare le memorie di un anno terribile, del racconto delle violenze subite da alcune donne, di un momento storico confuso e di smarrimento come sono stati gli ultimi anni della seconda guerra mondiale.

L’ingresso a tutti gli spettacoli avverrà nel rispetto della normativa per la prevenzione del Covid-19. Il biglietto è di 8 euro.

Antas Apertas è realizzato con il contributo del Fondo Unico Spettacolo, della Regione autonoma della Sardegna, del comune di San Sperate.

 

Venerdì 3 dicembre, l’Hotel Corte Rubia, a Iglesias, ospiterà il workshop formativo “Sport e Integrazione”, che rientra tra gli obiettivi del “Sardinia Sport Experience 2021” organizzata dalla RETE di Terzo settore CSS Sardegna, attraverso la sua consociata ASD La Fenice in occasione della giornata mondiale della disabilità.
«Abbiamo ritenuto opportunospiegano gli organizzatoricercare di contribuire utilmente al dibattito sull’integrazione sociale e sportiva delle persone meno abili attraverso le attività sportive. Sia per le associazioni presenti che quelle collegate via web saranno consegnati gli attestati di partecipazione al seminario di studio (utili tra l’altro per il mantenimento/ottenimento dei requisiti registro CONI 2,0 e RUNTS).»

Durante l’incontro sarà presentata la manifestazione sportiva che si svolgerà presso il “Villaggio Sportivo La Fenice” di Carbonia nelle giornate dall’11 al 14 dicembre.
Relatori:
dott. Valter Vieri – Commercialista – ASC Academy (formatore);
on. Michele Ennas ingegnere – componente commissione cooperazione internazionale;
dott.ssa Valentina Desogus – Pedagogista – Educatore Centri Sportivi
Testimonial:
Roberto Zanda – Atleta free land – aiutare gli altri ad aprire la mente.
Moderatore:
Gianni Sau – Presidente C.S.S. Sardegna

Si è svolta domenica scorsa a Carbonia, la decima edizione del Trofeo Città di Carbonia di Mountain bike, organizzata dai DIMONIOS BIKE TEAM di Carbonia, con il patrocinio del comune di Carbonia, dedicata al ricordo di Sergio Usai e Carlo Cancedda, grandi appassionati di ciclismo, morti in un tragico incidente stradale il 7 maggio 2006.

La prova era valida per il campionato regionale ASI.

Il circuito molto impegnativo, ha messo a dura prova i corridori, ma alla fine tutti hanno terminato la gara e nessuno ha avuto problemi fisici.

«La nostra grande soddisfazionehanno detto gli organizzatoriè stata organizzare il tutto con pochissime risorse ed arrivare all’obiettivo di non fare mancare un evento così importante per il ciclismo nella nostra città.»

La gara è stata vinta da un ciclista di Carbonia, Emiliano Murtas, che difende i colori la Donori MTB, atleta non più giovanissimo, con i suoi 48 anni, ma sempre competitivo. Alle sue spalle, nell’ordine, Gelo Willie Lillu dell’Ajo Cycling Team; Daniele Uccheddu della Pul Sar; Simone Corda della Bike Shop Iglesias e Simone Sardu della Linas Bike.

«Naturalmente ringraziamo gli sponsor che in un momento di grave difficoltà economiche, hanno collaborato, l’assessore Giorgia Meli ed il dirigente della polizia municipale, che hanno collaborato per la riuscita di questa manifestazionehanno concluso gli organizzatori -. L’appuntamento è all’anno prossimo con la promessa di mantenere da parte nostra lo stesso impegno e fare sempre meglio.»

Piergiorgio Fiori, 60 anni, specialista ambulatoriale oculista nei poliambulatori di Sestu e Iglesias, è il nuovo segretario generale della Cisl Medici del territorio di Cagliari. E’ stato eletto ieri dal congresso di categoria, riunito sotto la presidenza della segretaria regionale Cisl Medici, Luciana Cois, e del segretario confederale Mimmo Contu.

Emergenza sanitaria, programmi, iniziative e proposte per riportare alla normalità e al massimo della funzionalità il sistema sanitario della Sardegna hanno caratterizzato il dibattito congressuale.

«Il Covid-19 ha reso drammatica una situazione sanitaria ampiamente compromessa dal mancato turn over, dall’organizzazione territoriale dei servizi, da una politica sanitaria regionale paralizzata da contrasti politico-partitici. Questi problemiha detto il segretario generale territoriale Cisl Mimmo Conturicadono pesantemente sui cittadini. Una politica sanitaria lungimirante durante l’emergenza da coronavirus non avrebbe costretto, a volte, il personale a sospendere o rinviare anche di mesi l’ordinaria attività medica e chirurgica. Solo dopo la pandemia si potranno misurare con esattezza le conseguenze dei forzati ritardi e dei rinvii dei ricoveri ospedalieri sui malati non Covid.»

Piergiorgio Fiori, che guiderà la Federazione Cisl Medici di Cagliari nei prossimi quattro anni, ha messo l’accento su un altro problema della sanità sarda: le lunghe liste d’attesa.

«I medici, che durante la fase più acuta della pandemia erano considerati gli angeli santi, a distanza di quasi un anno e mezzo registrano ha detto Piergiorgio Fiorigli stessi problemi peggiorati da una totale assenza di dialogo e di scelte unilaterali con l’ATS.»

La vice sindaca di Domusnovas, Elena Lusci, ha consegnato ieri sera il testimonium alla pellegrina Margherita Concu per aver percorso quasi 200 km del Cammino Minerario di Santa Barbara.

La giovane pellegrina, 28 anni, originaria di Genoni e residente in Piemonte, ha deciso di proseguire in solitario la percorrenza dell’intero Cammino, nonostante le avverse condizioni meteorologiche che l’hanno costretta ad affrontare la prima nevicata sulle montagne del Linas/Marganai.

Il fascino per la bellezza dei paesaggi e le forti emozioni provate nel percorrere a passo lento e in solitario il Cammino Minerario di Santa Barbara, hanno spinto Margherita Concu a proseguire la sua impresa, potendo contare anche sull’attenzione e l’assistenza della Fondazione del Cammino Minerario di Santa Barbara.

«Un sentito ringraziamento a Margheritaha detto Giampiero Pinna, presidente della Fondazione del Cammino Minerario di Santa Barbaraper la determinazione e l’energia che sta dedicando alla conoscenza del Cammino Minerario di Santa Barbara.»

 

 

Il Centro Funzionale Decentrato di Protezione Civile – Settore Meteo, oggi ha diffuso un nuovo avviso di condizioni meteo avverse valido a partire dalle 21.00 e sino alle 20.59 di domani 2 dicembre 2021.

Sul mare del Nord si osserva un sistema ciclonico di origine Nord Atlantica caratterizzato da un profondo minimo chiuso al suolo. La saccatura ad esso associata si approfondisce sino al Golfo di Biscaglia. A partire dalle prossime ore la saccatura si approfondirà gradualmente verso Sud, raggiungendo il Mediterraneo e l’Europa Centro-occidentale nel corso della notte.

Successivamente si muoverà verso Est, attraversando la Sardegna nel corso della giornata di domani. Aria calda e umida di origine atlantica convergerà verso il Mediterraneo Centrale, seguita da aria più fredda di origine polare.

 

Sono 145 i nuovi casi positivi al Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Sardegna, su 12.269 test eseguiti (3.039 molecolari, 9.230 antigenici), l’1,18%.

I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 14 (1 in più rispetto a ieri).

I pazienti ricoverati in area medica sono 74 (3 in più rispetto a ieri).

Sono 2.659 le persone in isolamento domiciliare (33 in più rispetto a ieri).

Si registra il decesso di un uomo di 78 anni, residente nella provincia di Nuoro.