5 September, 2024
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Sono 264 i nuovi casi di positività al Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Sardegna, su 3.815 test eseguiti (6,92%). Salgono a 54.053 i casi di positività dall’inizio dell’emergenza. In totale sono stati eseguiti 1.179.003 tamponi.

Si registrano 2 nuovi decessi (1.374 in tutto). Stabili a 371 le persone attualmente ricoverate in ospedale in reparti non intensivi, invariato anche il numero dei pazienti (46) in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 17.038 e i guariti sono complessivamente 35.224 (+355).

Sul territorio, dei 54.053 casi positivi complessivamente accertati, 14.110 (+53) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 8.171 (+81) nel Sud Sardegna, 4.771 (+27) a Oristano, 10.548 (+28) a Nuoro, 16.453 (+75) a Sassari.

La consigliera comunale dei Riformatori sardi di Iglesias, Valentina Pistis, ha presentato un’interpellanza al sindaco Mauro Usai, discussa nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale, che affrontava più temi riguardanti l’Archivio Minerario di Monteponi: manutenzioni, impianto di climatizzazione, apertura al pubblico, fondo archivistico comunale e scanner.
«Ho chiesto puntualmente conto, al sindaco, di quelle che erano le attività che l’amministrazione comunale avrebbe dovuto porre in essere e quelle che non sono state ancora programmatespiega Valentina Pistis -. Ancora una volta emerge una realtà non coerente: l’Amministrazione scarica le responsabilità su altri enti per non rispondere delle sue incapacità. È facile amministrare pensando al taglio dei nastri, ai video pubblicitari, alle foto da pubblicare sui social, per catturare l’attenzione dei lettori e degli elettori. Amministrare la cosa pubblica è sacrificio e dedizione, è trovare soluzioni stabili e durature a problemi seri, affinché siano i figli dei nostri figli a goderne i risultati e non noi, dopo qualche anno nella cabina elettorale.»
«Oggi più che mai, in una zona in grave crisi economica e sociale, come la nostra, occorre serrare le fila e collaborare tra enti. È necessario ed imprescindibile tessere un rapporto serio ed efficace con il Parco Geominerario e con Igeaconclude Valentina Pistis -. Se vogliamo crescere e fare un salto di qualità, dobbiamo sederci tutti allo stesso tavolo e costruire insieme i prossimi vent’anni.»

«Il comune di Iglesias, in sinergia con la provincia del Sud Sardegna, l’Università di Cagliari, le imprese e il terzo settore, ha partecipato alla presentazione delle schede progettuali per accedere ai fondi dedicati alla transizione ecologica ed economica del territorio. Mezzo miliardo di euro.»
Lo ha detto il sindaco di Iglesias, Mauro Usai.
«Bonifiche, turismo e valorizzazione delle aree minerarie, trasporti, energia, inclusione sociale, formazione e ricerca sono gli assi su cui si articolano le proposte presentate dalla nostra amministrazioneha aggiunto Mauro Usai -. La nascita del CESA, il centro di eccellenza per la sostenibilità ambientale nel cuore della Miniera di Monteponi, sarà la sede naturale per il coordinamento di tutte le iniziative che mirano ad una giusta transizione economica.»
«Quando si potrà fare, speriamo a breve, convocheremo una conferenza stampa dove presentare alla cittadinanza, le proposte del comune di Iglesiasha concluso il sindaco di Iglesias -. Questa è l’ultima occasione del nostro territorio e come ho sempre detto, non abbiamo nessuna intenzione di farcela sfuggire.»

Anche il comune di Buggerru partecipa al Just Transition Fund con due progetti di bonifica e riconversione a fini turistici di aree compromesse dalla lavorazione mineraria.
Il primo progetto contempla il completamento della bonifica delle aree prospicienti la Marina di Buggerru, con il riutilizzo delle volumetrie insediate della Laveria Malfidano e la riconversione della stessa in Hotel di lusso. La seconda proposta, consiste nella conversione in villaggio vacanze dell’ormai abbandonato Planu Sartu, con la trasformazione delle case dei minatori in mini appartamenti ecosostenibili, per le quali esiste un progetto pilota dell’Università di Cagliari.
Le schede, depositate lunedì scorso presso l’assessorato regionale dell’Industria, valutano le ricadute positive sul territorio, oltre che l’importante ed avviato aspetto della bonifica.

Il Comitato Cittadino Porto Solky di Sant’Antioco ha inviato una nuova scheda per il JTF, contenente proposte di interventi mirati al riassetto e la riqualificazione viaria del Sulcis, in funzione della mobilità sostenibile e del rilancio socio economico del territorio.

Lo sviluppo, la modernizzazione e la riconversione del sistema economico, sociale e territoriale non possono prescindere da un sistema viario efficiente, sicuro e che favorisca la mobilità sostenibile;

Le infrastrutture viarie rappresentano il principale, ed in alcuni contesti, l’unico sistema di collegamento che garantisce l’accessibilità intraprovinciale tra le attività insediative e produttive.

Considerato che la viabilità del Sulcis è in condizioni sempre più critiche a causa del sottodimensionamento e che i continui incidenti e gli elevati tempi di percorrenza continuano ad influenzare negativamente l’economia del territorio, ad oggi si denuncia la totale assenza di progetti e relativi finanziamenti.

Ricordiamo che il tratto della “SS 126” compreso tra lo svincolo per “SP 2” (Sirai) e Sant’Antioco è un percorso particolarmente trafficato, sia nel periodo invernale che in quello estivo, in quanto rappresenta l’unico itinerario principale di accesso sia per l’isola di Sant’Antioco ed il suo futuro Porto Polifunzionale, che per l’entroterra (Giba/Santadi/Narcao/Perdaxius/Nuxis) e le coste del basso Sulcis (Sant’Anna Arresi/Porto Pino/Masainas) da parte degli altri comuni della provincia.

Il Comitato Porto Solky ha proposto l’inserimento nel Piano territoriale per una transizione giusta (JTP) del Sulcis Iglesiente dei seguenti interventi puntuali:

  • attuazione, anche in parte, di quanto previsto nella scheda n° 8 “SP 75”, nella scheda n° 1 “SP 2” e nella scheda n° 2 “SS 126” del Piano Provinciale dei Trasporti e della Mobilità della provincia di Carbonia Iglesias (PTMP) approvato nel mese di maggio 2012;
  • reinserimento degli interventi ad oggi stralciati dalle “SS 195” e “SS 293”, ovvero nel tratto viario San Giovanni Suergiu – Giba – Nuxis;
  • circonvallazione a basso impatto ambientale per Calasetta.

«Oggi, assieme all’assessore regionale dei trasporti Giorgio Todde e al capo segreteria Luca Erba, ho incontrato il commissario dell’Azienda regionale sarda trasporti, dott. Roberto Neroni, e il direttore ing. Carlo Poledrini, per discutere dei progetti in tema di mobilità sostenibile. Un incontro ricco di utili spunti di riflessione sul futuro della mobilità che vogliamo veder realizzata nel territorio del Sulcis Iglesiente, che si interseca con il più ampio progetto di transizione energetica ed economica.»

Lo scrive, in una nota, Michele Ennas, consigliere regionale, componente della Commissione trasporti e responsabile regionale Lega dipartimento Energia.

«Lo sviluppo del nostro territorio passa dalla conversione della mobilità, a partire dalla decarbonizzazione del settore del trasporto locale e relative infrastrutture, sino alla promozione della mobilità elettrica e la valutazione dei sistemi di ferrovie e ciclovie del territorio mediante il recupero di importanti infrastrutture di elevato pregio ambientale, architettonico e turistico aggiunge Michele Ennas -. Progetti che non solo sono in sintonia con quanto proposto dal Just Transition Fund ma che traggono spunto direttamente dalle indicazioni di indirizzo della Commissione europea, che tracciano il futuro tema degli investimenti green volti a decarbonizzare il sistema di produzione energetica e che si uniscono al progetto dell’HUB Energetico portato avanti da Carbosulcis che nel corso dei prossimi anni può trasformarsi in un avamposto tecnologico d’avanguardia per la Regione Sardegna. L’incontro è servito anche per discutere della situazione attuale, con aspetti che devono essere oggetto di approfondimento e che traggono spunto da segnalazioni arrivate dal territorio conclude il consigliere regionale della Lega -. Continuerò a seguire da vicino la tematica, in quanto strategica per il futuro, con l’obiettivo di incentivare modalità di spostamento urbano ed extraurbano nel territorio, attraverso interventi tesi a diminuire gli impatti ambientali.»

 

Uno spazio tutto per loro organizzato dal comune di Quartu Sant’Elena, per i compagni più fedeli dell’uomo: i cani, una sorta di “parco giochi” dove gli amici dell’uomo possono divertirsi, farsi compagnia, fare nuove conoscenze. Uno spazio recintato in via Manara, con un cancello che offre loro l’opportunità di lasciare il guinzaglio tra le mani dei loro padroni. Così Jack, Nacio e Pio, tre fra i tanti simpaticissimi frequentanti del “parco “, si divertono a rincorrere la pallina che gli viene lanciata. Certo ogni tanto “scappa la rissa”, ma è tutto sotto controllo, i loro padroni attenti intervengono subito per sedarla.

Sarebbe auspicabile che questa realtà si sviluppasse “a macchia d’olio”, per regalare anche in altre realtà, ai fedeli amici dell’uomo a 4 zampe, un “angolo” dove nessuno possa dire “pussa via…”, Ben vengano queste iniziative e complimenti a chi si dà da fare per realizzarle e sostenerle.
Nadia Pische

25 aprile 1945, a Milano gli uomini e le donne della resistenza guidano la rivolta. Resistenza, ossia capacità di sopportare condizioni avverse e contrarie, la capacità di sostenere la fatica, la capacità di aprirsi agli altri. Il Coronavirus è una situazione avversa e contraria che non ci permette di fare più le cose che facevamo sempre, quelle che davamo per scontato: incontrare gli amici, abbracciare i propri cari, riunirsi in compagnia. Anche restare a casa è una grande fatica da sostenere oppure vedere che ci sono persone che non rispettano le regole mentre noi le osserviamo…
Quel 25 aprile 1945 una popolazione intera si oppose alla II guerra mondiale. La guerra del nostro 25 aprile 2021 è diversa ma forse non più di tanto. Il nostro nemico è invisibile ma costantemente presente E’ potente. Può far del male a tutti. Non ha confini né preferenze Non possiamo ancora essere veloci e sicuri nel curarlo ma tanti medici lavorano costantemente, senza tregua, per realizzare vaccini sempre più efficaci e cure che lo debelleranno per sempre. Nel frattempo è necessario dare largo spazio alle situazioni lavorative di chi… “colpa del virus” non può più lavorare perché considerato dal DPCM una categoria di servizi “utili, importanti ma non di prima necessità”.
A questo proposito vi invito a seguire il video allegato, girato in questi giorni presso un “esercizio di NON PRIMA NECESSITÀ”. In coda al video, troverete delle dichiarazioni importanti di alcuni titolari di partite iva, tanto nominate e “bastonate” in questi giorni.
«Mi chiamo Fabio sono una partita iva, ho avviato un bar due anni fa a Iglesias, con tanti investimenti e tanti sacrifici. Il bar non è solamente un lavoro ma un modo di condividere tante realtà. Non c’è solo il fattore economico (anche se vivo di quello) ma il bar è anche un modo per stare insieme ed evadere dalle problematiche quotidiane. Allora, ci chiediamo come mai non possiamo lavorare con le distanze necessarie e tutte le normative vigenti? Invece, un supermercato o un tabacchino possono tranquillamente aprire? Noi nel centro storico non abbiamo neanche il problema dei mezzi pubblici e degli assembramenti, come mai non possiamo lavorare all’aperto? Come mai su un perdita del 70% mi viene rimborsato solo l’1%, tenendo tutte le tasse precedenti?»
«Io sono Maurizio Meridda e lavoro nel campo dell’informatica, a Iglesias. Si sta creando un impoverimento delle partite iva, delle piccole attività che messe insieme sono un importante ingranaggio nell’economia globale. Io sono tra i “fortunati” che possono tenere aperto, però lavoro anche con molte partite iva che non possono aprire che non possono lavorare perché questa iniquità? Perché alcuni possono aprire ed altri no? Perché i centri commerciali sì ed i piccoli no? La crisi è a “catena”. Se chiudi un ristorante, non lavora chi fa le pulizie, chi lava le tovaglie, i camerieri stanno a casa, i fornitori non consegnano; per cui vedremo tutti fermi. Se “togli il lavoro” non puoi pretendere che vengano rispettati i pagamenti. Tra i doveri ai quali adempiere, ci sono diritti imprescindibili sanciti dalla costituzione… dal “diritto al lavoro” deriva poi tutto il resto.»
«Mi chiamo Stefania Pianeta, ho 45 anni, 21 anni fa ho aperto il mio salone da parrucchiera a Villamassargia. Nonostante tutti gli adeguamenti per il Covid, oggi non posso lavorare e questo salone è l’unica fonte di sostentamento per la mia famiglia, vorrei sapere “perché” non posso esercitare la mia professione!!!»
Nelle foto in coda al testo di questo articolo, sono più che evidenti gli adeguamenti alle norme anti-Covid presenti nel salone Enzo e Daniela ad Iglesias, un salone che “solo” per i mq, due sale da circa 40 mq ciascuna, non dovrebbe avere nessun tipo di problema. Un salone dove le “distanze di sicurezza” possono essere un vero e proprio “fiore all’occhiello”. Resta sottinteso, comunque, che ad oggi tutti gli esercizi commerciali si sono adeguati alle norme ant-Covid e, pertanto, tutti hanno il sacrosanto diritto di esercitare la propria professione, nel totale rispetto delle norme vigenti e a prescindere dal servizio offerto o dal prodotto venduto.
A chi di dovere…. «Fate lavorare tutti… rendete a tutti la propria dignità!»
Nadia Pische
nadiapische@tiscali.it

La Sardegna, terra per eccellenza del sole e del mare, e dell’aria pulita, non può non essere presente in un concorso rivolto alle scuole, inerente l’importanza della necessaria valorizzazione delle fonti di energia rinnovabili per un futuro migliore, per un futuro consapevole di quanto l’inquinamento possa e sta compromettendo in maniera irrevocabile la vita sulla terra: la vita degli uomini, la vita degli animali, la vita delle piante. Unica scuola partecipante al concorso indetto da Anter (Associazione nazionale tutela energie rinnovabili) è la scuola paritaria Camilla Gritti di Carbonia che chiede a gran voce di unirsi ad essa e far volare in alto un messaggio importante: utilizzo energie rinnovabili = migliore qualità di vita. Di seguito potrete vedere un video ed un link dove, ogni persona sensibile al problema “ambiente” potrà votare facendo così vincere l’unica scuola partecipante della Sardegna.

VOTATE VOTATE VOTATE Tutte le bambine e i bambini che hanno creato gli elaborati vi ringraziano.

https://greenawards.anteritalia.org/it/progetti/scuola-primaria-paritaria-madre-camilla-gritti-carbonia-sud-sardegna

Nadia Pische

nadiapische@tiscali.it

Sulla programmazione dei progetti da finanziare con le risorse del Just Transition Fund, interviene questa sera Damiano Basciu, storico leader dei Briganti, associazione nata per sostenere la squadra di calcio del Carbonia ma poi impegnata anche in vari campi del sociale.

«Negli ultimi anni, con i Briganti, abbiamo combattuto per una sanità migliore nel territorio, contro i miasmi della discarica e per la squadra del Carbonia calcio – dice Damiano Basciu -. In generale abbiamo lottato per migliorare la nostra città ed abbiamo scoperto che qualche battaglia si può vincere. Oggi ho deciso di dare un contributo ad uno strumento che, a mio modo di vedere è importantissimo, il Just Transition Fund, con il quale si può e si deve dare una nuova opportunità ai giovani di Carbonia.»
«Non vogliamo assolutamente che qualcuno ci scippi ciò che è nostro – conclude Damiano Basciu -. Carbonia ed il territorio verranno riconvertiti, grazie ad ingenti fondi europei, ma tutto ciò avverrà solo se tutti noi ci crediamo ed iniziamo a concentrarci su questo, informandoci e parlandone. Forza Carbonia, Forza Sulcis, Forza Just Transition Fund.»