5 September, 2024
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E’ iniziato ieri e si concluderà giovedì 29 aprile, online, il terzo meeting del Fondo di Transizione Equa (JTF, Just Transition Fund), organizzato dalle Direzioni generali per le politiche regionali e l’energia della Commissione Europea, a cui sono invitate le parti interessate delle regioni della stessa UE ad alta intensità di carbone, carbonio e combustibili fossili.
Questa terza riunione sulla piattaforma per una transizione equa giunge in un momento chiave, in cui gli Stati membri, in collaborazione con una più ampia comunità di parti interessate, stanno definendo i loro piani territoriali. In questo contesto l’evento consentirà un dialogo aperto tra gli Stati membri, le autorità locali e regionali, le parti sociali, le organizzazioni non governative e le istituzioni dell’UE.
Gli uomini e le donne della lista civica “FrAzioni e Quartieri per Carbonia Coraggiosa”, si fanno portatori e portatrici di interessi sociali ed ambientali, utili a proporre una progettualità che nei contenuti faccia prevalere la specificità del territorio, come evidenziato all’interno dello stesso Regolamento per il Fondo di transizione equa, tenendo in adeguata considerazione la necessità di ottenere indicatori massimi nel sistema di valutazione per le schede dei progetti, facenti parte integrante del Piano territoriale del Sulcis.
A questo proposito, occorre rilevare che il Comune di Carbonia, come gli altri comuni del territorio, si trova davanti ad una sfida che richiede non solo contenuti coerenti con i punteggi massimi attribuibili alle tematiche dei progetti da presentare, ma una messa a sistema degli stessi progetti, traguardando il risultato di un’integrazione tra gli stessi, che permetta in tempi stretti, quali quelli necessari ad affrontare una situazione emergenziale che è sotto gli occhi di tutte e tutti. In quest’ottica risulterà fondamentale la progettazione sulle fonti rinnovabili per garantire un supporto alla risoluzione delle problematiche ambientali, sociali ed occupazionali, ma legandola alla specificità di Carbonia. La città poggia letteralmente sul bacino carbonifero, per cui, come proposto anche dal Comitato di Ricerca della Commissione europea (JRC), occorre sfruttare gli esempi virtuosi di altre cittadine aventi la stessa peculiarità, proponendo l’utilizzo della geotermia a bassa entalpia, da integrarsi con sistemi in cui si preveda anche un up grade degli impianti che trattano la FORSU (Frazione Organica dei Rifiuti solidi urbani), valutandone l’opportuna integrazione con un’infrastruttura cittadina che possa, da un lato prevedere l’integrazione con altre fonti rinnovabili, come il fotovoltaico, dall’altro che preveda l’utilizzo di biogas post cattura dell’anidride carbonica. La capacità progettuale deve essere tale da poter mettere a sistema non solo le stesse fonti rinnovabili, la mobilità elettrica e l’efficientamento energetico degli edifici, ma da farsi anche carico, nella valutazione degli impatti sociali, del ruolo fondamentale che in questo tipo di progetti rivestono il know how, le competenze, maturate nei decenni da ricercatori, sondatori, saldatori, addetti alle manutenzioni e all’impiantistica nel nostro territorio, puntando anche alla necessità di integrarle ulteriormente e di porre le basi per un sistema formativo che sia degno di percorsi 4.0. Ciò che ci caratterizza è un’estrema attenzione per le nuove generazioni, “costruttrici di futuro”, che meritano un ruolo fondamentale nei processi sopra descritti.
Il tema è, dunque, quanto mai attuale e prioritario. Chi lavora nel nostro territorio nelle realtà a maggior intensità di carbonio, come la miniera di carbone e la centrale termoelettrica, conosce la lunga gestazione del Meccanismo di transizione equa e del JTF, partito con la proposta del 14 gennaio 2020 e giunto alla modifica del maggio 2020, con la notevole integrazione (passando da 7,5 a 40 miliardi di euro) delle risorse economiche a disposizione del fondo, in seguito alla pandemia da COVID-19.
Sulla base di ciò, concludiamo evidenziando che, come già rilevato dal Comitato europeo delle Regioni, gli enti locali e regionali svolgono un ruolo cruciale nell’attuazione di questa importantissima misura, che non ha precedenti. Citiamo testualmente «abbiamo bisogno dei cittadini e delle cittadine affinché il JTF abbia successo, così come i nostri concittadini e le nostre concittadine hanno bisogno delle istituzioni per creare le condizioni appropriate per fare in modo che nessuno e nessuna sia lasciato indietro». Ci anima il civismo, che ci spinge a sostenere questo metodo, la sensibilità per le esigenze della comunità in cui viviamo è il nostro perno. Il tempo dell’emergenza non richiede proroghe, ma capacità e metodo condiviso e partecipativo.

Ing. Elisabetta Fois

È Gino Porru il nuovo gonfaloniere della festa di Sant’Efisio. Alla cerimonia, svoltasi con un rito semplice ma carico di valore, impegno e responsabilità, ha preso parte anche la sindaca, Carla Medau.
«Nonostante la festa si svolgerà in modo diverso rispetto al solitoqueste le parole del primo cittadinoè importante tenere vivi i riti che anticipano l’arrivo del nostro caro Sant’Efisio.»
Gino Porru succede a Michele Bilello.
Antonio Caria

I carabinieri di San Gavino Monreale hanno denunciato a piede libero per guida in stato di ebbrezza un operaio 33enne di Marrubiu. Il giovane, alle ore 19.20 del 5 marzo scorso, nel comune di Guspini, mentre percorreva la SS126 alla guida di una Volkswagen Golf, al km 96+600 aveva perso il controllo del mezzo ed era uscito dalla sede stradale. Sottoposto ad accertamenti clinici presso l’ospedale “Nostra Signora di Bonaria” di San Gavino Monreale, era risultato positivo all’esame alcolemico con tasso di 1,67 g/l.  A parte l’inevitabile informativa diretta all’autorità giudiziaria, di tali risultanze verrà informata anche la Prefettura di Cagliari, per i dovuti provvedimenti sulla patente dell’uomo che verrà quantomeno sospesa.

Si moltiplicano, nel Sulcis Iglesiente, le proposte di progetti da inserire nel Just Transition Fund.

L’Arcipelago del Sulcis si candida al “Just Transition Fund” con una propria proposta di intermodalità di trasporto urbano, da realizzarsi tramite metropolitana di superficie e nuove ciclovie. La proposta, depositata ufficialmente nella giornata di ieri, prevede la realizzazione del collegamento dell’area urbana Carbonia-San Giovanni-Sant’Antìoco-Calasetta attraverso una linea di metropolitana di superficie a trazione elettrica su un percorso di circa 27 km. Un tracciato ecosostenibile che, naturalmente, si affiancherebbe al patrimonio ciclabile esistente. «Questa ideacommenta il sindaco Ignazio Loccisi inserisce nel solco della conversione economica del Sulcis. La transizione energetica pone le comunità davanti al bivio delle nuove scelte produttive: il segmento del Turismo sostenibile (uno degli assi del jtf), rappresenta per l’Arcipelago del Sulcis, infatti, l’occasione per rafforzare quanto di buono fanno nel nostro territorio gli operatori del settore».

La transizione è cominciata da almeno 10 anni ma adesso occorre creare le infrastrutture necessarie e sostenibili. È innegabile la necessità di collegamento dell’Arcipelago con le porte della Sardegna: aeroporto e porto di Cagliari: «Grazie alla linea di metropolitana di superficie prosegue il sindaco di Sant’Antiocopossiamo compiere il completamento della rete trasportistica. Con l’effetto di diminuire il carico di traffico gommato e aumentare la sicurezza dei trasporti. Oltre all’aspetto turistico, con la metropolitana di superficie possiamo rendere il collegamento con il capoluogo alla portata di tutti con un grande vantaggio anche per i pendolari che quotidianamente si recano a Cagliari per questioni di lavoro, studio o necessità».

Alla metropolitana si coniuga un’altra proposta progettuale, anche in questo caso frutto del confronto con i comuni di Calasetta e Carloforte: l’implementazione della pista ciclabile esistente, facendo in modo che da Carbonia si giunga fino a Calasetta ma in tutta sicurezza. «Si tratta di progetti estremamente importanticonclude Ignazio Locciche garantirebbero, oltre agli aspetti già sottolineati, una spinta allo sviluppo delle piccole e medie imprese, nonché un contributo contro lo spopolamento: agevolare il collegamento con il capoluogo renderebbe il lavoro e, più in generale, la vita, molto più semplici sotto questi punti di vista. Ad ogni buon conto, se non dovessimo ottenere il risultato sperato con il Just Transition Fund, porteremo queste idee progettuali in sede di programmazione regionale e nell’ambito della discussione del “Recovery Plan for Europe”.»

Guglielmo Gambardella, responsabile nazionale UILM del settore siderurgico, è preoccupato sul riavvio produttivo allo stabilimento Sider Alloys, dopo l’incontro svoltosi oggi in conference call con il Mise, presieduto dal viceministro Alessandra Todde, i vertici di Sider Alloys e le istituzioni regionali della Sardegna.

«Purtroppo, non abbiamo ancora certezza sui tempi di riavvio della produzione di alluminio all’ex Alcoa di Portovesmedice Guglielmo Gambardella -. Alle difficoltà nel procedere con gli interventi impiantistici, si aggiungono quelle legate alle tempistiche per il rilascio delle autorizzazioni ambientali.»

«Abbiamo chiesto di poter avere un report aggiornato sullo stato di avanzamento dei lavori che a breve raggiungeranno i primi 50 milioni dei circa 145 previsti, comprensivi di contributi pubblici, a fine piani industrialeaggiunge Guglielmo Gambardella -. E’ evidente, che l’azione di monitoraggio deve proseguire per verificare le condizioni per ridurre i tempi di realizzazione degli interventi. Non è accettabile che la maggior parte dei lavoratori dell’ex Alcoa soffrano restando ancora fuori dal ciclo produttivo senza avere un orizzonte temporale preciso per la riassunzione e senza percepire con regolarità l’indennità di mobilità di cui si attende un eventuale incremento sulla base di un emendamento di cui si attende la presentazione.»

«Per questo, riteniamo positivoconclude Guglielmo Gambardellala convocazione da parte del viceministro di un nuovo incontro entro il prossimo mese di maggio per il prossimo aggiornamento della vertenza.»

Sono 11 i nuovi casi di positività al Covid-19 accertati a Carbonia negli ultimi 3 giorni, numero che porta il totale degli attualmente positivi a 78, 3 dei quali sono ospedalizzati. 118 i cittadini in quarantena.
«Il lieve aumento dei casi è la conseguenza della diffusione del virus nelle fasce di popolazione più giovaneha detto il sindaco, Paola Massidda -. A tal proposito, da metà settimana ad oggi ho firmato 3 ordinanze di chiusura per i plessi scolastici dell’Istituto Comprensivo Satta per le sedi di via Santa Caterina e via Mazzini oltre all’Asilo Nido Comunale “I colori dell’arcobaleno” di via Manzoni. Questa situazione ci invita a tenere la massima attenzione sulla diffusione del virus, soprattutto perché a supporto di questa lotta che stiamo portando avanti da tempo, l’accelerazione sulle vaccinazioni ci permetterà di possedere un’arma in più contro il contagio.»
«Le giornate di vaccinazione stanno progressivamente aumentando: questa settimana il centro vaccinazioni di via Balilla sarà operativo nelle giornate del 27-28-29 aprile dalle ore 15.00 alle ore 19.00 e domenica 2 maggio dalle ore 7.30 alle ore 16.00ha aggiunto il sindaco, Paola Massidda -. Nella prossima settimana saranno disponibili ulteriori due appuntamenti per proseguire con la campagna vaccinale. A tal proposito, vi annuncio che mercoledì 28 aprile dovremmo riuscire ad avviare gli interventi per la sistemazione dell’area intorno al Centro vaccinazioni, che con le piogge è diventato un grande pantanoha concluso Paola Massidda -. Sono speranzosa che la situazione migliori nei prossimi giorni, ma invito tutti voi ad avere il massimo rispetto di tutti i comportamenti che ci permetteranno di affrontare con più efficacia questo momento.»

Si è svolto oggi in video conferenza, un nuovo incontro tra il viceministro Alessandra Todde, Invitalia, il ministero del Lavoro, gli assessori regionali del Lavoro, dell’Ambiente e dell’Industria, alla presenza della Sider Alloys e delle organizzazioni sindacali, territoriali e nazionali.
L’azienda ha comunicato che c’è una stretta collaborazione con i vari assessorati per portare a compimento l’investimento di riavvio dell’impianto, tutto ciò è stato confermato dai vari assessori con la volontà che il riavvio dell’impianto è una priorità per la regione Sardegna.
L’assessore Alessandra Zedda ha comunicato che la prossima settimana verranno approvate dalla Giunta regionale le risorse necessarie per l’effettuazione dei corsi di formazione presentati in un progetto dall’azienda Sider Alloys per circa 250 unità.
Nota dolente – sottolineano le organizzazioni sindacali – per quanto riguarda la mobilità in deroga, attualmente ancora alla firma della Corte dei conti ma è stato garantito l’interesse affinché l’iter venga snellito quanto prima.
È alla valutazione del ministero del Lavoro la modifica della norma sulla mobilità in deroga, sia per quanto riguarda gli importi sia per i tempi di erogazione, in quanto si è in attesa anche un consulto con l’Inps.
Nella riunione, infine, è stato fissato un nuovo incontro fra un mese per fare il punto della situazione.
Domani ci sarà un incontro tecnico tra le organizzazioni sindacali e l’azienda che presenterà i piani di riavvio con le modalità di reinserimento delle figure professionali necessarie.

La notte scorsa, a Gonnesa, sulla SS126 in località “Morimenta”i carabinieri della locale Stazione hanno denunciato a piede libero per guida in stato di ebbrezza, un 24enne di Iglesias, operaio, censito in banca dati delle forze di polizia. Fermato ad un posto di controllo dai carabinieri, attratti da quell’auto circolante in orario inconsueto per questi tempi, è stato sorpreso alla guida di una BMW, in stato di ebbrezza alcolica accertata mediante l’utilizzo dell’apparato etilometrico in dotazione al Radiomobile della Compagnia di Iglesias. Considerato l’alito vinoso dell’uomo, la pattuglia operante ha richiesto l’ausilio dei colleghi che sono intervenuti con l’apparato in questione. La patente di guida del fermato è stata ritirata. A parte la denuncia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari, gli è stata anche contestata una sanzione per violazione delle norme anti Covid-19.

Ieri pomeriggio, alla periferia di Carbonia, gli Agenti della Sezione della Polizia Anticrimine e della Squadra Volante del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Iglesias, hanno notato un ragazzo che si guardava intorno con fare sospetto. Immediatamente fermato ed identificato per un giovane 20enne di Carbonia, ad un primo controllo è stato scoperto in possesso di circa 13 grammi di marijuana nascosta nel marsupio che portava a tracolla e di 350 euro in banconote di piccolo taglio.

Estesa, pertanto, la perquisizione all’abitazione dell’insospettabile giovane, gli agenti hanno rinvenuto, occultati nei mobili della sua camera da letto, altri 63 grammi circa di marijuana, nonché due bilancini di precisione e tutto il materiale utile al confezionamento della droga.

Il ragazzo è stato arrestato per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e riaccompagnato presso la propria abitazione in attesa dell’udienza direttissima.

Il Cammino minerario di Santa Barbara di Janas escursioni: una “sfida” tutta al femminile, 500 km, in 30 tappe per 40 giorni, nella natura della Sardegna, un percorso lento ed esperienziale, fatto di luoghi ricchi di miniere, siti archeologici, chiese dedicate a Santa Barbara, tra mare e montagna con scenari da mozzare il fiato.
Promozione e valorizzazione del territorio, coinvolgimento delle persone del luogo, di altre guide, di associazioni e sensibilizzazione, gli scopi principali del cammino.
Francesca Mocco e Loredana Lai, due guide ambientali escursionistiche, percorrono l’intero cammino: cammino che con  i suoi obiettivi di promozione, sviluppo del territorio ed educazione ambientale, ha ricevuto il patrocinio di AIGAE (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche), cui Francesca e Loredana sono iscritte.
La lunghezza media delle tappe è di 16,5 km ciascuna lungo gli antichi cammini minerari e l’elemento che unisce è la presenza di luoghi di culto dedicati a Santa Barbara, la patrona dei minatori.

Cinque le tappe già percorse, dalla partenza del 7 aprile, il cammino ha ora subito uno stop poiché la Sardegna è entrata in zona rossa domenica 11 Aprile. Loredana e Francesca studieranno le tappe in modo che possano essere rese accessibili  a tutti, intervenendo sulla riduzione delle distanze o inserendo dei percorsi sensoriali rivolti a particolari forme di disabilità. In certi casi, per agevolare il movimento, utilizzeranno anche dei dispositivi adeguati come bastoncini, passeggini da trekking, zaini porta bebè o le joelette.
Educazione ambientale, sensibilizzazione, attenzione alle biodiversità e coinvolgimento, ma non solo: in percorso sarà svolto nel massimo della sicurezza, verranno date nozioni di base sia dal vivo che sul web, consigli su come muoversi e orientarsi lungo il Cammino, e quali comportamenti adottare  in caso di incidente. Verrà spiegato come utilizzare varie strumentazioni come il gps ma anche applicazioni quali Georesq, che possono essere fondamentali per tutti quelli che si vogliono affacciare a questo mondo. Verranno intervistati il Soccorso Alpino e Speleologico della Sardegna, la Protezione Civile ed il Corpo Forestale.