4 September, 2024
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Si rinnova l’appuntamento con il progetto “Promemoria Auschwitz” finanziato dal comune di Sant’Antioco e gestito dall’Associazione ARCI Sardegna in cooperazione con l’Associazione “Deina”. 13 i giovani che potranno prendere parte al percorso di alta formazione. Le domande scadono il 18 aprile.

La tappa più importante e intensa del progetto era, fino all’arrivo della pandemia, il viaggio a Cracovia, i cui momenti centrali erano rappresentati dalla visita al Museo Fabbrica di Oscar Schindler, al quartiere e all’ex ghetto ebraico di Cracovia, e quella ai campi di concentramento e sterminio di Auschwitz e Birkenau. L’attuale situazione pandemica COVID, tuttavia, ha imposto di rimodulare il progetto nel rispetto delle misure di contenimento adottate sia a livello nazionale che europeo. Ciò significa che le visite saranno in modalità telematica, così come tutte le attività formative iniziali e successive alle visite stesse.

Possono partecipare al progetto esclusivamente i giovani residenti nel Comune di Sant’Antioco, di età compresa tra i 18 e 25 anni, che si impegnino a partecipare a tutte le fasi del progetto – comprese la formazione post visite e le successive restituzioni – pena l’automatica esclusione e che si impegnino a contribuire con una quota di 10,00 € che dovrà essere versata nel corso delle riunioni preparatorie antecedenti le visite virtuali.

Gli interessati dovranno compilare – esclusivamente on-line – la domanda di partecipazione entro le 24.00 di domenica 18 aprile 2021.  La domanda di partecipazione è rintracciabile al link: https://docs.google.com/forms/d/1ybgjdlbnq6sGwAVfwZ0rJPMTaG9eg9dqAHr2TdRQxyY/viewform?edit_requested=true

Il bando, invece, è reperibile al link: https://www.comune.santantioco.ca.it/sites/default/files/santantioco.pdf

Sono 24, a Carbonia, i casi attualmente positivi al Covid-19, 4 dei quali ospedalizzati. Lo ha comunicato la sindaca, Paola Massidda, che oggi ha presentato il quadro della situazione dei contagi. I nuovi casi dal 25 marzo ad oggi sono 12, 18 le persone negativizzate, 63 i cittadini in quarantena.
«Faccio notare che dal 25.03.2021 (dati comunicati via radio) rileviamo 6 positivi in meno, dunque, un calo anche rispetto al trend regionale che vede una curva epidemiologica in aumentoha sottolineato Paola Massidda -. Per quanto riguarda la campagna vaccinale nella nostra città sono state effettuate finora 1.116 vaccinazioni presso il centro vaccinale di Carbonia. Ricordo che NEL NOSTRO TERRITORIO per le prenotazioni alle vaccinazioni occorre sempre rivolgersi ai centri unici di prenotazione (CUP) presso il distretto sanitario di Carbonia (Ex Inam) e all’Ospedale Sirai. Consiglio sempre di rivolgersi, comunque, al proprio medico di base per ogni altra informazione.»

«La Sardegna ha una storia mineraria importante che è parte di una cultura millenaria da preservare e valorizzare. Abbiamo avviato da subito un percorso che veda la partecipazione di tutte le amministrazioni comunali coinvolte e lavorato perché questo immenso patrimonio ambientale ed identitario diventi il motore di un nuovo sviluppo sostenibile, per i territori che ospitano i siti e per tutta l’Isola. Ora che è stata fatta chiarezza su una vicenda che abbiamo ereditato, è arrivato il momento di accelerare su tutti i progetti, per troppo tempo frenati, che ruotano intorno al Parco Geominerario.»

Lo afferma il presidente della Regione Christian Solinas, preannunciando iniziative per il rilancio dei siti minerari, dopo la recente sentenza di nullità del lodo arbitrale che aveva condannato la Regione a pagare oltre 20 milioni di euro all’ex Ati Ifras, l’associazione temporanea di imprese nata per gestire le attività del Geoparco.

Lo scorso febbraio, la Corte d’Appello di Cagliari ha, infatti, dato ragione all’ufficio legale della Regione che nel maggio scorso aveva impugnato il lodo arbitrale che prevedeva, nel dettaglio, il pagamento ad Ati Ifras di 18 milioni e 250mila euro, più 2 milioni e 291mila euro di interessi e 82.500 euro di spese legali.

«Sono state pienamente riconosciute le nostre ragionicommenta il presidente Christian Solinase adesso si apre una fase nuova. Ferma restando la salvaguardia delle decine di lavoratori coinvolti, un impegno che abbiamo sempre mantenuto, lo sviluppo del Parco dovrà essere sempre più orientato verso una valorizzazione in chiave turistica, con una serie di itinerari mirati a presentare ai visitatori un’offerta che metta insieme le bellezze naturalistiche dei nostri territori e tutto il loro ricco patrimonio di cultura e tradizioni.»

Eni ha sottoscritto con le organizzazioni sindacali di categoria un contratto di espansione introdotto nel 2019, che favorirà il ricambio generazionale con l’introduzione di nuove competenze e nuovi mestieri grazie all’assunzione di 500 nuove risorse umane previste già per il 2021. L’intesa prevede anche l’adesione volontaria per l’accompagnamento alla pensione per un numero massimo di 900 risorse. Sul sito di Eni sono al momento presenti diversi annunci di lavoro per la ricerca delle seguenti figure diplomate e laureate: Esperti Manutenzione Meccanica, i quali dovranno eseguire la programmazione degli interventi di manutenzione, garantire l’assistenza specialistica, assistere il responsabile di unità proponendo modifiche e migliorie e assicurare la gestione delle attività specialistiche eseguite da terzi; Operatori Junior Impianto Trattamento Acque, che dovranno ricevere le consegne dall’operatore smontante e i relativi aggiornamenti, prendere visione della situazione dell’impianto, eseguire le manovre necessarie sulle apparecchiature d’impianto, effettuare tutti i controlli presidiando le aree di competenza e seguire l’andamento dei processi; Esperti Analisti di Laboratorio, che dovranno verificare l’adeguatezza dei metodi di prova rispetto ai requisiti dell’analisi e segnalare eventuali anomalie, gestire la preparazione di campioni e la predisposizione di apparecchiature per l’esecuzione di analisi e prove ed eseguire le analisi  complesse a partire da standard certificati; Addetti Attività Commerciale, che dovranno assicurare il raggiungimento dei target di vendita stabiliti, determinare gli obiettivi da assegnare ai soggetti terzi, monitorare l’andamento vendite e le performance, analizzare il territorio e il mercato di riferimento e conoscere le caratteristiche dei prodotti e gestire la politica dei prezzi.

Per verificare tutte le figure ricercate al momento …

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_eni_4_21.html .

Sono 263 i nuovi positivi al Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Sardegna su 6.599 test eseguiti (3,9%). Salgono a 47.630 i casi di positività dall’inizio dell’emergenza. In totale sono stati eseguiti 1.042.899 tamponi. Si registrano 5 nuovi decessi (1.250 in tutto). Sono 294 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (-3), mentre restano 47 i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 15.649. I guariti sono complessivamente 30.378 (+105), mentre le persone dichiarate guarite clinicamente nell’Isola sono attualmente 12.

Sul territorio, dei 47.630 casi positivi complessivamente accertati, 12.121 (+76) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 7.309 (+30) nel Sud Sardegna, 4.081 (+38) a Oristano, 9.375 (+48) a Nuoro, 14.744 (+71) a Sassari.

«Sperando che le scorse festività non riservino sorprese nei prossimi giorni, ad oggi possiamo asserire di essere tornati ufficialmente Comune Covid free.»
Lo ha annunciato il sindaco di Portoscuso Giorgio Alimonda che nell’ultimo aggiornamento ha evidenziato la negativizzazione dell’unico caso positivo presente e la presenza di due casi di quarantena obbligatoria, legati a contatti con positivi in altri Comuni.
«La condizione locale è, dunque, stabile e sicura ma è nostro dovere mantenerla tale, specie in un contesto di altre realtà comunali regionali pericolosamente esposte al virusha aggiunto Giorgio Alimonda -. Ricordiamo che a partire da oggi 6 aprile tornano in vigore le regole previste in zona ARANCIONE.»
«Per gli ultra ottantenni che ancora non si sono prenotati per la vaccinazione e che hanno difficoltà a farlo, ricordiamo che possono ricorrere allo sportello attivato dal comune recandosi presso la sede della Coop. Sud west Port, in via Dante, oppure contattando la stessa telefonicamenteha concluso il sindaco di Portoscuso -. È sempre utile e necessario richiamare tutti i cittadini all’adozione delle misure di igiene e preventive da adottare in tema di distanziamento, utilizzo della mascherina e lavaggio frequente della mani e superfici.»

Il presidente della Regione, Christian Solinas, questa sera ha firmato anche altre due ordinanze, la n° 11 e la n° 13. Con la prima proroga fino al 30 aprile l’ordinanza n. 6 del 5 marzo 2021, così come modificata e prorogata dall’ordinanza n. 7 del 15 marzo 2021, in materia di scuola, salvo ulteriore proroga esplicita o diverse prescrizioni, anche di segno contrario, che dovessero rendersi necessarie in dipendenza dell’andamento della curva di diffusione del virus, che sarà costantemente monitorata dai competenti organi dell’amministrazione e delle aziende; con la seconda proroga sempre fino al 30 aprile 2021, l’ordinanza n. 9 del 17 marzo 2021, salvo ulteriore proroga esplicita o diverse prescrizioni, anche di segno contrario, che dovessero rendersi necessarie in dipendenza dell’andamento della curva di diffusione del virus, contenente sempre ulteriori misure straordinarie urgenti di contrasto e prevenzione della diffusione epidemiologica da covid-19 nel territorio regionale della Sardegna.

Il presidente della Regione, Christian Solinas, ha firmato l’ordinanza n° 12 con la quale l’ordinanza n. 5 del 5 marzo 2021 che disciplina gli ingressi in Sardegna dalle altre regioni, già prorogata con ordinanza n. 10 del 24 marzo 2021, è ulteriormente prorogata fino al 30 aprile 2021, salvo ulteriore proroga esplicita o diverse prescrizioni, anche di segno contrario, che dovessero rendersi necessarie in dipendenza dell’andamento della curva di diffusione del virus.

 

«Sono solidale con tutti i lavoratori esasperati dalla chiusura delle loro attività per questa pandemia che ha generato una crisi economica oramai insostenibile.»
La consigliera regionale e segretaria della Commissione Sanità e Politiche sociali, Carla Cuccu, vuole esprimere la sua vicinanza alle categorie lavorative che hanno dovuto chiudere per via delle restrizioni contro la diffusione del coronavirus.
Da qui l’appello alle istituzioni: «Non si può stare a guardare inermi. Occorre passare immediatamente dalle belle parole ai fatti. Urgono politiche a tutela di tutte le categorie di lavoratori che finora, con alto senso dello Stato e con grande responsabilità solidale hanno atteso silenti che giungesse il proprio turno. Ora questo momento è arrivato. Non possiamo più aspettare»