3 September, 2024
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Dalle 8.30, al Palazzetto dello Sport di via Sulcis, a Teulada, l’ATS effettua i tamponi a tutti i residenti per accertare eventuali contagi da Coronavirus. I tamponi vengono effettuati su base volontaria e gratuita a partire dall’età di 10 anni (i minori devono essere accompagnati dai genitori). Non è necessario prenotarsi, ma possibilmente vanno rispettati gli orari della lettera iniziale del cognome, portando con sé la tessera sanitaria ed il numero di telefono cellulare.

Lo screening rientra nel programma “Sardi e sicuri” attivato dalla Regione Sardegna.

Sabato 27 marzo

Dalla A alla D dalle 8.30 alle 13.00

Dalla E alla L dalle 14.00 alle 18.00

Domenica 28

Dalla M alla Q dalle 8.30 alle 13.00

Dalla R alla Z dalle 14.00 alle 18.00

La comunità di San Giovanni Suergiu è in lutto: è morto all’età di 104 anni il super-nonno Eraldo Secchi. Era nato a Tratalias il 23 novembre 1916, da Grazia Pinna ed Antonio, agente della Guardia di Finanza in servizio all’Isola d’Elba, poi impiegato come daziere nel comune di Narcao, finché non si trasferirono a San Giovanni Suergiu. Grazia Pinna ed Antonio Secchi hanno avuto 8 figli: Eraldo, Dario il più grande, sacerdote molto noto in paese, poi Delia, Anna, Bruna, Fausta, Mario e Maria.

Dal 2016, al compimento del 100° anno, ogni anno il 23 novembre, nel 2017, 2018, 2019 e 2020, San Giovanni Suergiu ha festeggiato Eraldo Secchi, ancora molto lucido al raggiungimento del traguardo del 104° anno, festeggiato inevitabilmente in tono minore a causa dell’emergenza sanitaria per la pandemia da Coronavirus, alla presenza della sindaca Elvira Usai.

Buon viaggio Eraldo Secchi…

Giampaolo Cirronis

Domani, sabato 27 marzo 2021, sono in programma le vaccinazioni dei nostri cari Over 80 e dei soggetti a rischio, anche più giovani, in concomitanza con le lezioni in presenza a pochi passi. L’auspicio è che, messe da parte le polemiche di questi giorni sull’individuazione della palestra quale sede del Centro di vaccinazione, tutto possa procedere nelle condizioni migliori per consentire un sereno svolgimento sia delle vaccinazioni sia delle lezioni.

Un sincero in bocca a lupo a tutti, operatori dell’ATS, volontari della Protezione civile e, soprattutto, ai nostri anziani e alle persone più giovani che hanno diritto alla vaccinazione per contrastare e prevenire la diffusione del Coronavirus. Benvenuti nella seconda casa dei nostri bambini. Aiutateli a continuare a fare lezione in tranquillità e in silenzio.

Grazie

La mamma di un alunno della Scuola Deledda Pascoli

Dopo San Valentino, Carnevale e Dantedì, Poste Italiane dedica una colorata cartolina filatelica anche a un’altra festività del 2021, quella della Pasqua: una nuova possibilità per ogni collezionista o per chi vuole ricordare in modo originale una giornata speciale.
Con questa nuova iniziativa filatelica Poste Italiane vuole, ancora una volta, sostenere il valore della scrittura, soprattutto in questo periodo di distanziamento sociale dovuto all’emergenza sanitaria, e una semplice cartolina rappresenta un oggetto che può essere custodito nel tempo.
La cartolina è disponibile, da oggi e fino al 6 aprile, presso lo sportello filatelico dell’ufficio postale di Iglesias Centro (corso Colombo) dove sarà anche possibile chiedere l’annullo speciale rettangolare dedicato, da utilizzare esclusivamente in abbinamento al bollo con datario mobile.

«In questo momento la Sardegna ha inoculato il 77% delle dosi di vaccino che ha ricevuto. Le direttive nazionali, mai revocate, prevedono una scorta del 30% per garantire le seconde inoculazioni. Un’impostazione che resta valida soprattutto dal momento che le case produttrici hanno preannunciato un taglio delle consegne che possono causare ulteriori ritardi in ragione della nostra insularità. Contesto, dunque, integralmente, il metodo di calcolo delle graduatorie in circolazione.»

Così il presidente della Regione, Christian Solinas, respinge le accuse di presunti ritardi della Sardegna sul programma di vaccinazione anti-Covid. 

Oltre settemila e 500 vaccinazioni nell’Isola, nella sola giornata di ieri. La Sardegna è linea col piano di vaccinazione e il Presidente fa chiarezza su numeri e metodo: “Se si stila una graduatoria, precisa, calcolando soltanto quanti sono stati vaccinati tra gli over 80, non si tiene conto che la Sardegna ha fatto una scelta di campo all’inizio della campagna vaccinale andando a ricercare l’immunizzazione di tutti gli operatori sanitari.

«Ad oggiprosegue il presidente Christian Solinasabbiamo vaccinato il 100% del personale sanitario, 41mila unità. Il solo dato degli over 80, assolutamente parziale, ci vede in ritardo rispetto a chi ha invece iniziato con questa categoria. Nel complesso, ed è questo il dato che deve essere preso in considerazione: abbiamo vaccinato oltre la quota prevista dal piano, cioè oltre il 70% delle dosi ricevute.»

«Abbiamo iniziato da ierispiega il presidente della Regione – ad intaccare le scorte portandoci dal 30 al 20%, attendendo di capire quale sarà il piano di forniture che ci proverrà da Roma. In ragione delle garanzie che avremo sulla distribuzione, capiremo se potremo sbilanciarci per andare oltre. Il rischio è che se non si fa la seconda inoculazione entro il tempo utile si rischia di vanificare anche la prima.»

La Regione si sta comunque attrezzando per potenziare il sistema di vaccinazione. «È, infatti, in corsoannuncia il presidente della Regionel’apertura degli Hub vaccinali sul territorio ed è stato chiuso l’accordo con i medici di base.»

«Il vero temaprosegue il presidente Solinas è avere certezza degli approvvigionamenti dei vaccini da parte dello Stato. Ho chiesto fin dall’inizio che la Regione potesse approvvigionarsi di vaccini e ho anche specificato che la Regione è pronta a impiegare proprie risorse finanziarie senza occuparsi delle procedure di selezione e di acquisto, che devono restare in capo alle autorità sanitarie nazionali o al Governo. Sotto questo profilo non c’è stata una risposta favorevole e siamo legati, purtroppo, ai trasferimenti che la struttura commissariale deputata farà alla Sardegna.»

«È opportuno chiarire inoltre prosegue il presidente della Regioneche c’è una grande differenza tra vaccino e vaccino. Se il trasferimento in Sardegna è prioritariamente di vaccini AstraZeneca, questo non ci consente incrementi vaccinali sugli over 80. Stilare graduatorie, dunque, non restituisce mai a fondo la realtà delle cose.»

Il presidente Solinas fa chiarezza anche sul tema della classificazione a colori e sul passaggio della Sardegna alla zona arancione.

«Abbiamo chiesto con forzadiceed offerto al Governo una metodologia differente, che prevedesse misure più rigide per le zone della Sardegna che hanno indicatori negativi, quindi con la realizzazione di ‘zone rosse’ circoscritte. Sin dal principio abbiamo sostenuto che non sia corretto che tutta una Regione paghi, integralmente, per pochi casi isolati e limitati. Il mio dolore, dichiara il Presidente, è per i tanti commercianti e per le attività produttive, i bar e i ristoranti, che sono prigionieri di questo “valzer” dei colori, in base ai quali si apre e si chiude senza avere certezze, e nel frattempo si mette seriamente in pericolo la continuità delle aziende.»

Nel certificato di negatività il presidente della Regione vede la possibilità del rilancio del turismo.

«Nelle condizioni attualidicesicuramente il turismo non ha prospettive certe per una sua programmazione. Una line di tendenza internazionale che oggi va affermandosi, e che noi avevamo previsto e sostenuto già un anno fa, può essere la via per aprire dei canali prioritari di fasce turistiche ad esempio rispetto alle zone d’Europa e del mondo che hanno già vaccinato gran parte della popolazione.»

«Vogliamo poter avere per la Sardegnaconclude il presidente della Regione voli ‘Covid-tested’. Se avremo la possibilità di chiudere accordi con le compagnie aeree, le società di gestione dei porti e degli aeroporti, potremo costruire un sistema che consenta l’imbarco solo a chi abbia la certificazione di negatività al virus. Questo consentirebbe il ritorno alla normalità in tempi utili e la ripresa del nostro sistema economico.»

I carabinieri delle stazioni di Carbonia, coadiuvati dai colleghi della stazione di Cagliari-San Bartolomeo, ieri hanno rintracciato ed arrestato, a Cagliari, M.B., classe 1989, residente di fatto a Carbonia, presso il campo nomadi di Sirai, ma dimorante effettivamente in diverse località, sul conto del quale pendevano due misure restrittive, rispettivamente, della Procura della Repubblica di Tivoli, poiché ritenuta responsabile dei reati di cui al P.R. 380/2001 e al D.Leg.vo 42/2004, per avere nel 2001 realizzato a Zagarolo, in provincia di Roma, opere abusive in assenza di concessione edilizia. Per tali reati, dovrà espiare la pena di tre mesi di reclusione; della Procura della Repubblica di Perugia, poiché ritenuta responsabile del reato di rapina aggravata commessa a Todi, in provincia di Perugia, il 12 giugno 2013 e, per tale reato, dovrà espiare la pena di tre anni e due mesi di reclusione. La donna è stata ristretta a disposizione dell’Autorità giudiziaria, presso la Casa circondariale di Uta.

Sono 178 i nuovi casi di positività al Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Sardegna su 5.752 test eseguiti (3,09%). Salgono a 44.119 i casi di positività dall’inizio dell’emergenza. In totale sono stati eseguiti 949.634 tamponi.

Si registrano 2 nuovi decessi (1.221 in tutto). Sono 170 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (-3), 30 (+3) i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 13.272. I guariti sono complessivamente 29.240 (+63), mentre le persone dichiarate guarite clinicamente nell’Isola sono attualmente 186.

Sul territorio, dei 44.119 casi positivi complessivamente accertati, 11.029 (+73) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 6.962 (+24) nel Sud Sardegna, 3.634 (+11) a Oristano, 8.655 (+34) a Nuoro, 13.839 (+36) a Sassari.

Dopo la prima giornata di domenica 21 marzo, a Sant’Antioco, riprende sabato 27, domenica 28 e mercoledì 31 marzo, nel centro vaccinale allestito presso la palestra della scuola di “via Bologna”, la campagna di vaccinazione anti Covid-19 per gli ultraottantenni.

Coloro che sono in possesso della prenotazione sono tenuti a recarsi presso il centro vaccinale non prima di 15 minuti dall’appuntamento concordato col CUP. Questo per evitare assembramenti ed intralcio ai lavori. Si richiede la massima collaborazione. Protezione civile, Compagnia barracellare e Associazione Nazionale Carabinieri saranno presenti a supporto e coordineranno gli accessi nella palestra. Pertanto, non si potrà entrare se non un quarto d’ora prima dall’orario di prenotazione.

I punti di ingresso all’Hub sono due: uno percorribile con le auto, riservato solo ed esclusivamente a chi ha problemi di deambulazione, l’altro a piedi.

Coloro che provengono da altri centri del Sulcis, troveranno le indicazioni negli accessi di Sant’Antioco.

«Modifica dell’articolo 26 del regolamento comunale per l’uso e la gestione degli impianti sportivi.»

E’ il quarto punto dell’ordine del giorno della seduta del Consiglio comunale di Carbonia convocata dalla presidente Daniela Marras per domani, 26 marzo, alle 17.30, solo in videoconferenza, in seduta straordinaria in prima convocazione. Se la proposta di modifica verrà approvata, segnerà quasi certamente la svolta per il superamento del contenzioso con il Carbonia Calcio e la conseguente riapertura dello stadio Carlo Zoboli, chiuso ormai da quasi cinque mesi.

Di seguito, il testo integrale dell’articolo 26 del regolamento comunale per l’uso e la gestione degli impianti sportivi attualmente in vigore, sul quale verranno apportate le modifiche fondamentali per consentire la sottoscrizione di un accordo sulla rateizzazione del debito e la successiva sottoscrizione della convenzione per la gestione.

Art. 26 – Revoca e decadenza concessione

Le concessioni di gestione degli impianti sportivi di cui agli art. 23 e 24 sono revocate dalla A.C. quando:

–  La manutenzione ordinaria e gli interventi di mantenimento in sicurezza non siano effettuati secondo le clausole previste nelle specifiche convenzioni;

–  La conduzione tecnica e funzionale dell’impianto sia tale da pregiudicare l’incolumità e la salute degli utenti;

–  I pagamenti delle utenze sia effettuato dal gestore con un ritardo superiore a tre mesi.

Il concessionario decade dalla concessione e non può concorrere all’assegnazione di impianti nella successiva annata sportiva, quando si verificano le condizioni seguenti:

– morosità nei pagamenti dei canoni d’uso previsto dal tariffario;

– uso degli impianti in modo difforme da quanto previsto dal presente regolamento;

– ripetuta inosservanza delle disposizioni contenute nel presente regolamento;

– non ottemperanza alle disposizioni emanate dagli organi competenti;

– danneggiamenti intenzionali o derivati da negligenza alle strutture degli impianti sportivi.

Nessun indennizzo di sorta ad alcun titolo, neppure sotto il profilo del rimborso spese, spetterà al concessionario in caso di decadenza della concessione per motivi su indicati.
Gli spazi resisi disponibili dovranno essere tempestivamente assegnati per consentire un continuativo e razionale utilizzo dell’impianto.

In caso di rinuncia di spazi assegnati la società o l’ente rinunciatario darà comunicazione scritta agli uffici comunali di competenza i quali adotteranno la procedura sopracitata. In presenza di mancata comunicazione, alle società continueranno ad essere addebitati gli oneri previsti per l’uso degli impianti.
L’Amministrazione comunale ha inoltre facoltà di revocare le concessioni, o sospenderle temporaneamente nei casi in cui ciò si rendesse necessario per indilazionabili ragioni di carattere tecnico o manutentivo dell’impianto.

Ricordiamo che all’inizio del corrente mese di marzo, il presidente del Carbonia Calcio, Stefano Canu, ha inviato una nota al sindaco Paola Massidda, all’assessore dello Sport Valerio Piria e al dirigente del 1° Settore Massimo Cocco, contenente una proposta per il superamento delle ragioni che stanno all’origine del contenzioso, di natura economica.

Stefano Canu ha ribadito «la volontà della società Carbonia Calcio di pagare il debito esigibile, che ammonta complessivamente a € 53.682,30. E’ chiaro che tale importo, anche per tutto il contesto che viviamo, non può essere pagato in unica soluzione e, pertanto, rimane valida la nostra richiesta originaria trasmessa agli stessi interlocutori con una PEC ricevuta in data 7 novembre 2020, ovvero di beneficiare del pagamento rateale in 72 mesi. Condizione prevista dalle leggi vigenti e contemplata nel regolamento comunale. Qualora richiesto, potremmo produrre la fidejussione assicurativa».

«Prima di procedere – ha aggiunto il presidente del Carbonia Calcio -, riteniamo necessario che vengano chiarite alcune questioni – racchiuse in 8 punti, n.d.r. – che, anche al fine di evitare nuove “incomprensioni”, andranno poi sottoscritte nel nuovo atto di convenzione tra le parti.» 

La squadra allenata da Marco Mariotti, intanto, prepara il prossimo impegno di campionato, la partita casalinga con il Giugliano, in programma allo stadio “Is Collus” di Santadi, dal 7 gennaio sede delle partite casalinghe del Carbonia Calcio nel campionato di serie D, dopo le sedi intermedie di Villamassargia e Giba, con allenamenti svolti anche a Siliqua.

Le successive partite casalinghe sono in programma l’11 aprile contro il Cassino, il 18 aprile contro la Nocerina…

Giampaolo Cirronis

L’ex bomber del Carbonia Giuseppe Meloni lascia la Nuorese, la squadra della sua città, alla ripresa del campionato d’Eccellenza giocherà in Campania, a San Giorgio a Cremano.

Giuseppe Meloni, classe 1985, è uno dei bomber più prolifici in attività. Nella passata stagione arrivò al Carbonia alla vigilia del Natale 2019, al posto di Samuele Curreli. Ha messo la sua firma sia sulla promozione in serie D, con 10 goal, quasi sempre decisivi, sia sulla conquista della Coppa Italia, con il goal decisivo nella finalissima con l’Atletico Uri, disputata l’8 febbraio 2020. Suo anche il goal del temporaneo vantaggio nella partita di andata degli ottavi di finale della fase nazionale, il 26 febbraio 2020, sul campo del Real Monterotondo Scalo, poi persa 3 a 1 (nella partita di ritorno, il 4 marzo 2020, il Carbonia si impose con un goal di Suku Kassama Sariang, in quella che è stata l’ultima partita della passata trionfale stagione del Carbonia di Andrea Marongiu, e venne eliminato dalla Coppa Italia per differenza reti – manifestazione tricolore poi non portata a termine per la pandemia).

Giuseppe Meloni era arrivato a Carbonia con un curriculum di assoluto prestigio. Nella stagione 2018/2019 era stato protagonista della cavalcata vincente del Muravera, promosso dall’Eccellenza alla serie D, realizzando 42 goal in campionato e 9 in Coppa Italia. In precedenza aveva giocato tre campionato in C1, con la maglia della Spal; 1 in C2 con il Savona; 9 campionati in serie D e 6 in Eccellenza. In serie D aveva raggiunto il top con l’Arzachena nella stagione 2008/2009 (31 partite e 24 goal), Torres 2012/2013 (31 partite e 22 goal), Savoia 2013/2014 (30 partite e 16 goal), Akragas 2014/2015 (27 partite e 19 goal), Fondi Calcio 2015/2016 (28 partite e 27 goal), Muravera 2018/2019 (dove ha segnato 42 dei 111 goal complessivi della squadra).

La scorsa estate, non confermato nel nuovo progetto del Carbonia in serie D, costruito sui giovani, Giuseppe Meloni ha accettato di tornare a vestire la maglia della Nuorese, la sua città, ed ha iniziato col botto, realizzando una tripletta, decisiva, nella partita casalinga con il Porto Rotondo, vinta 3 a 2. Il Coronavirus ha fermato il campionato dopo la settima giornata (la Nuorese ha giocato 6 partite).