20 November, 2024
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Un pensionato 69enne di Carbonia è stato denunciato a piede libero dai carabinieri per atti persecutori (stalking) nei confronti dell’ex convivente 64enne. L’uomo ha da tempo intrapreso una sistematica opera di persecuzione nei confronti della donna, residente a Carbonia, vedova, pensionata, e del 74enne nuovo compagno di lei. Le due vittime hanno denunciato ai carabinieri che il pensionato continua a render loro la vita impossibile, anche dopo che, terminata la propria custodia in carcere, in relazione ad analoghe pregresse vicende, il 69enne è tornato a tormentarli. Dal mese di settembre 2020 infatti, in più occasioni l’uomo avrebbe posto in essere condotte vessatorie e persecutorie nei loro confronti, con pedinamenti e appostamenti sotto la loro abitazione, cagionando alle vittime un costante, forte stato d’ansia e di timore. L’irriducibile persecutore, su disposizione del Tribunale di Cagliari – Sezione GIP, è stato altresì sottoposto alla misura dell’obbligo della presentazione alla P.G., nella speranza che le paternali dei carabinieri possano aver un effetto benefico su di lui, stimolandone una senile saggezza, ed altresì il “divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalle parti offese”. Qualora dovesse perseverare in tali comportamenti vessatori, il prossimo passo potrebbe essere la detenzione domiciliare, in una spirale di progressivi aggravamenti delle misure cautelari impostegli.

 

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Sono ripresi gli sbarchi sulle coste del Sulcis. Dopo i 18 algerini bloccati dai carabinieri tra ieri sera e questa mattina a Sant’Antioco e Teulada, le motovedette della Guardia di finanza hanno bloccato altri tre barchini. Il primo, con 6 migranti a bordo, è stato intercettato al largo dell’Isola di Vacca intorno a mezzogiorno e gli algerini sono stati scortati fino al porto di Sant’Antioco. Un secondo barchino è stato intercettato dal guardacoste “Casotti” del Reparto operativo aeronavale di Cagliari, al largo di Teulada, con a a bordo 11 algerini, trasferiti in porto a Sant’Antioco. Il terzo barchino è stato raggiunto dalla motovedetta della Guardia di Finanza. A bordo aveva 12 persone, tra le quali una donna incinta.

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In questa situazione di grave difficoltà e sospensione per i lavoratori della Rwm, il Comitato Riconversione Rwm per la Pace ed il Lavoro sostenibile rinnova l’appello a tutti i soggetti interessati, affinché colgano le priorità per lo sviluppo, adesso che la pandemia ha evidenziato quanto la salute e la vita debbano essere alla base di ogni scelta.
«Ci rivolgiamo, ancora una volta, ai sindacati e ai politici regionali, ai sindaci, alle giunte e ai consigli comunali, ma anche alle autorità religiose delle diverse confessioni e alla società civile, perché guardino con lungimiranza alla situazione che si è creata in seguito al provvedimento del Governo relativo all’esportazione di missili e bombe d’aereo verso Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti e concorrano, ciascuno per ciò che gli compete, a dare una svolta pacifica all’economia del territoriosi legge in una nota -. La decisione del Governo non è un dispetto alla Sardegna, né un provvedimento “ad aziendam”, ma l’effetto dell’applicazione di una legge dello Stato, in linea con il Trattato internazionale sul commercio delle armi, diverse risoluzioni dell’ONU e la PESC (politica estera e di sicurezza comune) dell’UE. Il diritto internazionale non consente che si vendano armi a paesi in guerra o in palese violazione dei diritti umani. Il Governo, seguendo l’indirizzo del Parlamento, ha applicato la legge. Da anni, diversi schieramenti hanno dichiarato la loro contrarietà a quel tipo di esportazione, richiamando la L. 185/90. È il caso delle mozioni di M5S, PD, LEU, FdI, F.I., Lega.»
«Molti parlamentari, compreso il commissario della Lega in Sardegna, hanno firmato la mozione parlamentare del 24/06/2019, che ha generato la sospensione delle licenze verso l’Arabia Saudita a luglio 2019.
Le industrie belliche conoscono le norme internazionali e la legislazione italiana e, infatti, si organizzano, con la flessibilità e la precarietà della manodopera interinale, per assecondare le fluttuazioni della richiesta e i possibili mutamenti delle autorizzazioni governative. Si tratta infatti di lavoratori che possono essere scaricati in qualsiasi momento, ai quali, a scadenza di contratto, non spetta neppure la cassa integrazione.
Parliamo di industrie belliche perché riteniamo fuorviante l’etichetta “industria del settore difesa” applicata alla fabbrica di bombe di Domusnovas Iglesias. Si tratta di un’azienda che nel 2019 ha destinato all’Italia solo l’1% della produzione e all’UE il 3%, mentre la grande fetta della produzione è andata a nazioni più volte giudicate, da osservatori internazionali super partes, aggressive e non rispettose dei diritti umani, impegnate peraltro nel peggiore conflitto dalla seconda guerra mondiale ad oggi, in Yemen (fonte ONU).
Se Parlamento e Governo hanno ritenuto opportuno revocare la licenza di vendita all’Arabia Saudita è perché l’uso che quella nazione ha fatto delle bombe Rwm non è certamente difensivo.
Per appurarlo ci sono voluti giornalisti e politici coraggiosi e tenaci e una società civile attenta e ostinata. Dovevamo aspettare anni per arrivare alla conclusione di oggi? E in che modo possiamo avere garanzie che il lavoro delle nostre mani non concorra più a distruggere altri paesi del mondo, dai quali non dobbiamo certamente necessità di difenderci?
Risolvere la crisi dell’occupazione armiera aumentando il mercato interno delle bombe non ci sembra una buona idea: l’Italia deve proprio munirsi di migliaia di bombe, in un momento in cui la pandemia con i suoi drammi, e con le risorse europee in arrivo, indica decisamente altre direzioni?
Poniamoci nell’ottica del lavoro e non dell’impresa che, a fronte di pochi stipendi sicuri e di altri fluttuanti, realizza profitti enormi, solo in minima parte reinvestiti nel nostro territorio.
Serve davvero allo sviluppo della Sardegna ospitare un’attività che, anche quando rispetta tutti i parametri di sicurezza, è comunque ad alto rischio d’incidente, sia in loco che quando trasporta tonnellate e tonnellate di bombe attraverso le nostre strade e i nostri porti e aeroporti?
Siamo contrari alla guerra, provocata quasi sempre da motivi economici, tra cui la volontà di incrementare la vendita di produzioni belliche; siamo contrari alle vendite di navi e aerei da guerra e chiediamo da tempo che si fermino anche quelle.»
«La pace è fatta di scelte concrete, economiche e politiche e non nasce da sé. Auspichiamo che il nostro territorio e la nostra Isola siano nel mondo un faro di pace e che la nostra gente non debba vivere di guerreconclude la nota -appello -. Noi facciamo, da sempre, la nostra parte di cittadini attivi, ma le leve del territorio sono in mano alla politica che, in sinergia con i sindacati, avrebbe la possibilità di costruire un avvenire di pace e benessere. Naturalmente tutto questo può avvenire soltanto con scelte coraggiose, libere e lungimiranti, come quella della riconversione ad una produzione pacifica, duratura e sostenibile, di uno stabilimento pensato per produrre, a migliaia di pezzi l’anno, orribili ordigni di morte. Non perdiamo questa occasione! Che si inizi, finalmente, a lavorare tutti e tutte insieme, per dare ai lavoratori e al territorio, una nuova prospettiva di sviluppo!»

Trenitalia, la principale società italiana per la gestione del trasporto ferroviario passeggeri, assume nuove figure con diploma o laurea, che dovranno svolgere le seguenti mansioni: Addetti Manutenzione di Stazione, che dovranno eseguire un monitoraggio costante del complesso di stazione, attivare interventi di manutenzione nelle aree aperte al pubblico attuando tutte le eventuali misure di messa in sicurezza delle aree, verificare la corretta applicazione ed il rispetto degli obblighi contrattuali da parte delle imprese appaltatrici dei servizi e gestire operativamente il patrimonio immobiliare della società; Tecnici Manutenzione Rotabili, che dovranno occuparsi degli interventi sui carri ferroviari, di tutte le attività pratico-operative di installazione, manutenzione e verifica sugli impianti, sulle strutture, sul materiale rotabile e sulle apparecchiature e dovranno occuparsi di tutte le operazioni amministrative connesse; Analisti del Rischio, che dovranno collaborare alla redazione di analisi di rischio quantitative, contribuire alle attività di ricerca applicata in ambito risk management e supportare i team di commessa e le altre strutture organizzative; Esperti Contratti Pubblici, i quali dovranno curare la prima elaborazione degli schemi di contratto di appalto per servizi e forniture, offrire attività di consulenza e assistenza legale e negoziale relativamente ai contratti con le altre società del gruppo, monitorare l’evoluzione legislativa e giurisprudenziale in materia di appalti e curare gli aggiornamenti dei contratti.

Il nuovo personale, oltre al diploma e alla laurea, deve avere capacità decisionali e di problem solving, orientamento al cliente e al risultato, capacità relazionali, flessibilità, proattività, creatività, predisposizione alla collaborazione e al teamworking e voglia di mettersi alla prova in un contesto dinamico, stimolante ed in continuo sviluppo.

Per verificare tutte le altre figure…

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_trenitalia_2_21.html .

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Risale il numero dei nuovi casi di positività al Covid-19 in Sardegna, 205 nelle ultime 24 ore, 2.941 i test eseguiti. Salgono a 39.079 i casi di positività dall’inizio dell’emergenza. In totale sono stati eseguiti 593.009 tamponi, per un incremento complessivo di 2.941 test rispetto al dato precedente.
Si registrano 4 decessi (1.005 in tutto). Sono 398 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (-18 rispetto al dato di ieri), 28 (-1) i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 14.325. I guariti sono complessivamente 23.086 (+286), mentre le persone dichiarate guarite clinicamente nell’Isola sono attualmente 237.
Sul territorio, dei 39.079 casi positivi complessivamente accertati, 9.015 (+67) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 6.307 (+20) nel Sud Sardegna, 3.266 (+49) a Oristano, 7.818 (+30) a Nuoro, 12.673 (+39) a Sassari.

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L’avvocato Andrea Pisanu, sindaco del comune di Giba, è il nuovo presidente dell’Unione dei Comuni del Sulcis. 

Lo ha designato l’Assemblea  nel corso della riunione svoltasi ieri che ha visto anche la designazione dei rappresentanti dei Comuni di Giba, Piscinas, Santadi e Tratalias. Subentra a Ivo Melis, sindaco del comune di Masainas.

Andrea Pisanu sarà affiancato in Giunta da quattro consiglieri: Anna Maria Teresa Diana, sindaca del comune di Sant’Anna Arresi; Massimo Impera, sindaco del comune di Santadi; Piero Andrea Deias, sindaco del comune di Nuxis; e, infine, Marco Antonio Piras, vicesindaco del comune di Tratalias.

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Fabio Desogus s’è dimesso da segretario dell’Unione cittadina del Partito democratico. Lo ha fatto inviando una nota al segretario regionale Emanuele Cani, al segretario di Federazione Daniele Reginali ed ai componenti dell’Unione cittadina.

«Il 15 gennaio, ho inviato all’Unione Cittadina una proposta politica, conseguente a riunioni e colloqui avvenuti in precedenza, come base di un percorso che ci avvicini alle elezioni Comunali di primavera 2021ha scritto Fabio Desogus -. Ho espressamente chiesto che l’Unione Cittadina approvasse o non approvasse questa proposta. Dalle risposte che ho ricevuto, si evince che una maggioranza relativa sostiene la proposta del segretario cittadino, una minoranza (tra cui i due segretari di circolo) ha risposto di essere contraria, mentre una larga maggioranza si è astenuta dal rispondere. In successivi colloqui telefonici, avuti col segretario regionale, ho appreso la sua contrarietà alla linea politica proposta.»

«I voti contrari del segretario regionale e dei due segretari di circolo, le astensioni dal voto di buona parte di importanti dirigenti locali, le risposte e le azioni subdole intentate goffamente contro di me in questi giorni da parte di diversi esponenti del Partito, altre iniziative dei mesi passati tese a delegittimarmi, tra cui annoto anche le varie fughe in avanti di esponenti locali che, senza titolo alcuno, hanno parlato a nome del partito, arrivando addirittura ad autocandidarsi a Sindaco per le prossime elezioni, e infine, aspetto più importante, la consapevolezza che la linea politica che il gruppo dirigente del Partito vuole portare avanti per le prossime elezioni comunali cittadine è totalmente differente dalla miaha concluso Fabio Desogus -, mi portano, con la presente, a rassegnare irrevocabilmente le mie dimissioni dalla carica di segretario dell’Unione cittadina di Carbonia.  Ringrazio tutti coloro che in questi anni non mi hanno fatto mancare il loro sostegno.»

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Un goal del 28enne quartese Stefano Sarritzu, rinforzo autunnale arrivato dalla Torres, ha regalato i tre punti alla neocapolista Latina nella partita disputata contro il Carbonia domenica pomeriggio al campo Comunale di Santadi, valida per la 15ª giornata di andata del girone G del campionato di serie D. Un goal che ha inflitto al Carbonia una sconfitta amara e per molti versi ingiusta, perché alla sua determinazione hanno concorso in misura rilevante alcune decisioni assai discutibili adottate dal direttore di gara, il signor Gabriele Sacchi di Macerata. In particolare l’espulsione decretata per doppia ammonizione inflitta al 29′ del secondo tempo a Marco Piredda, fin lì uno dei migliori in campo, fermato con un intervento molto dubbio, apparso ai più falloso e quindi meritevole dell’assegnazione di un calcio di rigore per la squadra biancoblù e invece punito severamente per simulazione, con cartellino giallo, poi rosso, che ha lasciato il Carbonia in inferiorità numerica negli ultimi venti minuti. L’arbitro, nell’occasione, ha ammonito anche Roberto Cappai per proteste.

La partita si è sviluppata per lunghi tratti sul piano dell’equilibrio, non è stata bella, ha offerto poche emozioni in zona goal, ma ha confermato la solidità delle due squadre. Marco Mariotti ha ritrovato Marco Piredda, reduce da una squalifica, e ha recuperato a tempo pieno Roberto Cappai e Fabio Mastino. Una nuova alternanza tra alcuni titolari, ha portato inizialmente in panchina Cristian Stivaletta, Daniele Cannas e Cristiano Palombi. Il tecnico laziale Raffaele Scudieri ha dovuto fare ameno degli squalificati Marco Teraschi, Luca Di Renzo e Luca Orlando.

In avvio il Latina ha cercato di fare pressione sulla difesa del Carbonia con un grande lavoro a centrocampo ma non è riuscito a creare problemi dalle parti di Werther Carboni ed il Carbonia con il passare dei minuti è cresciuto, ispirato da Marco Piredda, che al 18′ ha concluso su assist di Roberto Cappai, trovando sulla sua strada il muro di un difensore. Dopo soli 20′ Marco Mariotti è stato costretto ad effettuare il primo cambio, per un leggero risentimento muscolare accusato dal rientrante Fabio Mastino, sostituito da Fabio Fredrich. Brivido per la difesa biancoblù al 25′, con un un lancio di Stefano Sarritzu per Claudio Corsetti che ha messo in mezzo un pallone invitante, sul quale nessuno dei compagni si è fatto trovare pronto alla deviazione sotto porta. Altro brivido per il Carbonia su una disattenzione in un disimpegno tra Riccardo Cestaro e Werther Carboni, sul pallone si è avventato Jonatan Alessandro che ha poi esitato al momento della conclusione a rete, facendosi anticipare da un attentissimo Yuri Salvaterra. Prima del riposo, ci hanno provato prima il Latina con Jonatan Alessandro, sul quale ha fatto buona guardia Werther Carboni, poi il Carbonia, senza successo. Squadre al riposo sullo 0 a 0.

Il secondo tempo è iniziato sul piano di un grande equilibrio, nel primo quarto d’ora sono mancate completamente le occasioni da goal, poi è iniziata la girandola dei cambi. L’ingresso di Cristian Stivaletta ha dato più brio alle azioni offensive del Carbonia. La partita sembrava ormai destinata verso un giusto pareggio ma al 29′ è entrato in scena il direttore di gara. Marco Piredda ha tentato l’imbucata centrale, si è fatto largo tra un paio di difensori e, appena superata la linea dei 16 metri, è stato affrontato da un difensore che ha allargato una gamba, toccando quella del calciatore biancoblù che è finito disteso a terra. I calciatori del Carbonia hanno reclamato il calcio di rigore e quando l’arbitro ha fatto ampi cenni contrari, si sono scatenate le proteste. Il direttore di gara ha estratto prima il cartellino giallo per Roberto Cappai, il più agitato nelle proteste e poi, anziché rimettere il cartellino giallo in tasca, lo ha mostrato in faccia anche a Marco Piredda che, già ammonito in precedenza per un’altra interpretazione discutibile, ha ricevuto anche il cartellino rosso ed è stato costretto a lasciare il campo. Il clima si è acceso ancora di più, lasciando il terreno di gioco Marco Piredda ha protestato vivacemente fino al raggiungimento degli spogliatoi.

Il Latina ha cercato di approfittare della superiorità numerica alla ricerca del goal-vittoria ma al 39′ ha rischiato di subirlo il goal, quando Nicola Serra si è involato verso la porta avversaria dopo aver vinto un contrasto con un avversario ed è stato fermato dal direttore di gara che ha giudicato il suo intervento falloso. Il finale è diventato sempre più acceso e, dopo gli ultimi cambi decisi dai due tecnici, a 1 minuto dal 90′, il Latina ha centrato il goal della vittoria con Stefano Sarritzu che ha trovato il varco giusto a pochi passi da Werther Carboni. Il lungo recupero non ha prodotto altre occasioni ed il risultato finale ha premiato il Latina, neocapolista con due punti di vantaggio sul terzetto formato da Monterosi, Nocerina e Savoia, in una classifica assolutamente provvisoria, considerato il numero diverso di partite giocate dalle squadre di testa (12 dal Latina, solo 10 dal Monterosi, 14 dalla Vis Artena e 15 dal Savoia). Il Carbonia resta fermo a quota 23, al sesto posto, dietro la Vis Artena, prossimo avversario di Matteo Bagaglini e compagni.

Il dopo partita è stato caldissimo, Marco Mariotti ha esternato al direttore di gara tutta la sua rabbia per una condotta di gara che ha definito disonesta.

Carbonia: Carboni, Mastino (dal 20’ del primo tempo Fredrich), Serra, Cestaro, Gjuci (dal 14’ del secondo tempo Stivaletta), Piredda, Cappai, Salvaterra, Isaia (dal 14’ del secondo tempo Cannas), Russu (dal 26’ del secondo tempo Palombi), Soumare (dal 42′ del secondo tempo Bagaglini). A disp. Bigotti, Agostinelli, Odianose, Costa. All. Marco Mariotti.

Latina: Alonzi, Pompei, Sevieri, Corsetti, Barberini, Di Emma (dal 21’del secondo tempo Allegra), Alessandro (dal 18’ del secondo tempo Calabrese), Esposito, Mastrone (dal 42′ del secondo tempo Calagna), Giorgini, Sarritzu. A disp. Gallo, Franchini, Ricci, Bardini, Atiagli, Pastore. All. Raffaele Scudieri.

Arbitro: Gabriele Sacchi di Macerata, assistenti di linea Massimiliano Moretti di San Benedetto del Tronto e Daljit Singh di Macerata.

Note: espulso al 29′ del secondo tempo Piredda. Ammoniti: Di Emma, Piredda e Cappai.

Sugli altri campi, vittoria del Lanusei nel derby di Arzachena, 3 a 1, con goal iniziale di Daniele Molino al 1′, pareggio immediato di Muhamed Varela Djamanca al 3′ e goal della vittoria al 14′ di Vittorio Attili e al 27′ del secondo tempo ancora di Muhamed Varela Djamanca. Il Muravera ha perso 2 a 1 sul campo dell’Insieme Formia, con vantaggio iniziale di Fabio Vignati (al secondo goal consecutivo dopo quello che ha fruttato la vittoria sulla Nocerina domenica scorsa, al 93′), pareggio di Victor Gomez (neo capocannoniere solitario con 9 goal) su calcio di rigore e goal della vittoria laziale di Babacar Tounkara. Il Latte Dolce ha perso 2 a 0 sul campo del Team Nuova Florida, ad Ardea, con goal di Riccardo Capparella e Daniele Piro. Torres-Savoia è terminata 0 a 0, con calcio di rigore fallito dall’attaccante del Savoia Giovanni Kyeremateng, vicecapocannoniere del girone con 8 goal, autore di una doppietta nella vittoriosa partita di Carbonia alla quinta giornata.

Le altre partite: Nola-Cassino 1 a 1, Gladiator-Giugliano 0 a 0,Nocerina-Afragolese 2 a 0. La partita Monterosi-Vis Artena è stata rinviata a data da destinarsi per i casi di positività al Covid-19 accertati tra i calciatori della capolista.

Giampaolo Cirronis

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«Mentre a Roma si consuma la guerra tra i partiti di maggioranza, il governo dimissionario con l’ennesimo colpo di coda è riuscito a offendere ancora una volta la Sardegna. L’Italia, priva di una reale guida politica, è in mano alle formule, agli algoritmi, ai parametri che condannano senza appello, senza alcuna possibilità di andare oltre i tecnicismi, nonostante i dati in miglioramento dell’andamento della situazione in Sardegna. Siamo molto lontani dalla politica con la “P” maiuscola, quella capace di assumersi responsabilità.»

Lo scrive, in una nota, Michele Ennas, consigliere regionale del gruppo Lega Salvini Sardegna.

«È ormai evidente che il metodo arlecchinesco di gestire l’emergenza, basato sui colori, non funziona e ha solo il risultato di creare danni ai tanti esercenti che, pur avendo fatto tutti gli adeguamenti richiesti, sono costretti a mantenere chiuse le proprie attivitàaggiunge Michele Ennas -. Non si doveva arrivare ad uno scontro al TAR. Sarebbe bastato prendere atto dell’evoluzione dei dati. Questo è confermato anche dalle dichiarazioni del vice-ministro della salute Pierpaolo Sileri che lunedì 25 gennaio dichiarava che sarebbe servita una rivalutazione dei dati per la Sardegna. Su questo punto pesa il silenzio assordante del ministro Roberto Speranza, rimasto fermo nelle sue decisioni esattamente come è fermo il nostro Paese, ostaggio delle guerre di maggioranza per le poltrone.»

«Non si contano più gli assurdi danni causati da questo esecutivo al sistema economico sardo e alle imprese dell’isola. Imprese che oltre a non vedere nessuna compensazione economica in termini di ristoro, hanno dovuto sentirsi dire da membri del Senato che non valeva la pena aiutare tutti e che alcuni era meglio che chiudessero conclude Michele Ennas – . E’ mortificante vedere rappresentanti del popolo sardo quasi gioire per una decisione che trascina ulteriormente nel baratro tante imprese dietro alle quali ci sono famiglie e il lavoro di una vita.»

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I carabinieri di Teulada ieri hanno comminato nuove sanzioni ad alcuni giovani del luogo per violazione delle norme anti Covid. I sanzionati sono tre pescatori di 42, 27 e 28 anni che,  contravvenendo alle disposizioni afferenti le misure urgenti di prevenzione per il contenimento del contagio da Covid-19 istituite per la zona arancione, sono stati sorpresi a consumare cibi e bevande all’interno di un bar di proprietà di una 26enne, residente a Teulada, alla quale è stata contestata, a sua volta, la violazione amministrativa e la relativa sanzione accessoria della chiusura dell’attività per un periodo di giorni cinque, per aver consentito ai propri clienti di effettuare la consumazione all’interno del bar e non con la modalità “asporto”.