19 November, 2024
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«La nascita di un bimbo è certamente il più bel segnale di speranza e ripartenza. I migliori auguri alla famiglia e grazie al personale del reparto ostetricia e ginecologia del CTO di Iglesias.»
Lo scrive, in una nota, Michele Ennas, consigliere regionale della Lega, iglesiente.
«Nel 2020 si è registrato un incremento importante nel numero dei parti, il 20% in più rispetto al 2019, che dà fiducia per il futuro che è sicuramente segno di un riavvicinamento ad un servizio fondamentale per il nostro territorio. Dal canto nostro, proseguiamo l’impegno a sostegno di tutte le attività utili a rafforzare il servizio. Il contesto sanitario derivato dalla diffusione pandemica del Covid ci ha messo di fronte a delle nuove esigenze inerenti la gestione dell’emergenza nei presidi territoriali. A tal fine conclude Michele Ennas -, nei giorni scorsi l’assessore alla sanità Mario Nieddu ha comunicato lo stanziamento di un ulteriore fondo di 245.000 euro per il pronto soccorso dell’ospedale CTO di Iglesias.»

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«Il nuovo anno inizia male per la ricerca in Sardegna. A Carbonia esiste un’eccellenza nazionale che si chiama Sotacarbo e di cui la Regione è azionista, ma nulla di fatto per salvaguardarla. Da troppo tempo l’organismo è senza un presidente, la situazione rischia il collasso. Non solo, nulla è dato sapere del futuro dato che la delibera annunciata e pubblicata sul sito non è ancora cliccabile. Non solo, le numerose richieste di sostegno e intervento sono sempre cadute nel vuoto.»
La nuova denuncia arriva dalle segreterie Filctem-Cgil, Flaei-Cisl, Uiltec-Uil.
«Non riusciamo proprio a capire quale sia la strategia della Regioneaggiungono Emanuele Madeddu, Gianrico Cuboni e Pierluigi Loi -. A questo punto, davanti al silenzio istituzionale non possiamo che ribadire il concetto: è necessario che la Regione, azionista principale della Sotacarbo, realtà che oltre a ricoprire un ruolo importante nello scenario nazionale della ricerca scientifica, assicura 36 posti di lavoro di elevato profilo cui si deve comunque aggiungere l’indotto. Non vorremmo che davanti a tanta “disattenzione” si possa celare una delle tante “guerre per le poltrone” di cui tanto si parla ma che poco appassionano le lavoratrici, i lavoratori e tutti noi.»
«Dalla settimana prossima riprenderà la mobilitazione con un inasprimento delle iniziative sia davanti alla presidenza della Regione che ha disatteso gli impegni assunti dall’assessore Giuseppe Fasolino, sia davanti al Consiglio regionale che sarà investito pienamente del problema. E cogliamo anche l’occasioneconcludono Emanuele Madeddu, Gianrico Cuboni e Pierluigi Loiper chiedere un impegno concreto dei consiglieri regionali del territorio perché possano trovare un briciolo di tempo e occuparsi della vertenza.»

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Il 31 dicembre è stata attivata la rete di telefonica mobile nella frazione di San Benedetto, nel comune di Iglesias
Grazie all’antenna posizionata nei giorni scorsi da Sardinian Towers Srl, il segnale di rete mobile fornito dal gestore Wind Tre permetterà l’utilizzo dei telefoni cellulari, in una zona che finora era priva di copertura.
«Finalmente dopo anni di attesa anche gli abitanti di San Benedetto potranno usufruire di un servizio fondamentaleha evidenzato il sindaco Mauro Usai -. Avevamo preso un impegno preciso nel corso della campagna elettorale e durante questi due anni l’Amministrazione ha raccolto le segnalazioni degli abitanti di San Benedetto e ha operato per risolvere la questione.»
«Contiamo sul fatto che anche altri gestori possano ampliare la propria copertura di reteha concluso il sindaco di Iglesias poiché oltre a garantire le comunicazioni ed a rappresentare un importante investimento per la sicurezza, l’attivazione del segnale telefonico mobile sarà un incentivo per lo sviluppo economico e turistico della frazione.»

La Giunta regionale ha stanziato 12 milioni di euro (2 milioni per il 2020 e 5 milioni per ciascuno degli anni 2021 e 2022) a favore dei Comuni con l’obiettivo di insediare attività produttive nelle aree destinate ai Piani per gli insediamenti produttivi (Pip).

«Si tratta di finanziamenti con grande importanza strategica perché consentono di soddisfare il fabbisogno di infrastrutture necessarie all’insediamento di piccole imprese che gravitano nelle realtà urbane, destinati in modo mirato verso alcune aree così da ridare competitività ai sistemi produttivi e rilanciare l’occupazione», ha sottolineato il presidente della Regione, Christian Solinas.

«Risorse per favorire l’insediamento di aziende artigiane e di unità produttive di piccole dimensioni e di interesse localeha aggiunto l’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili -. Così da potenziare e riqualificare l’offerta regionale di aree attrezzate per la localizzazione di insediamenti produttivi, migliorandone il grado di attrattività e qualificandone il contesto ambientale operativo. Particolare attenzione per gli interventi volti a ridurre l’impatto ambientale, migliorare le condizioni di sviluppo imprenditoriale e promuovere la localizzazione di nuove iniziative.»

Una parte dello stanziamento complessivo (3 milioni di euro: 600mila euro per il 2020 e 1 milione 200mila per ciascuno degli anni 2021 e 2022) avrà come destinazione prioritaria la realizzazione di interventi di infrastrutturazione nelle aree industriali già di proprietà dei consorzi Zir, la cui titolarità è stata formalmente trasferita agli enti locali. Questa la ripartizione dei finanziamenti: all’Unione dei Comuni dell’Alta Marmilla sono stati concessi 342mila euro; al comune di Santa Giusta 700mila; Berchidda 410mila; Sant’Antioco 597mila; Ploaghe 720mila; Senorbì 535mila; Terralba 440mila; Sedilo 300mila; Villamassargia 300mila; Bono 300mila; Neoneli 540mila; Villamar 756mila; Arborea 540mila; Cabras 1 milione; San Gavino Monreale 302mila; Nurachi 340mila; Sorso 300mila; Arbus 308mila; Paulilatino 270mila. Inoltre, ai comuni di Tempio Pausania e di Iglesias, subentrati ai rispettivi consorzi Zir, rispettivamente 1 milione 800mila euro e 1 milione 200mila.

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Un 28enne di Giba è stato arrestato dai carabinieri per resistenza e minaccia a pubblico ufficiale e porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere. Il giovane, agricoltore incensurato, è stato sorpreso in via Principe di Piemonte, dove in evidente stato di alterazione psicofisica per abuso di sostanze alcoliche, aveva aggredito, anche mediante l’utilizzo di una roncola, quattro persone che si erano rifugiate in un’abitazione, richiedendo telefonicamente il soccorso degli uomini dell’Arma. In preda ad un’irragionevole furia, l’uomo aveva, tra l’altro, provocato ad una ragazza 20enne lesioni per trauma distorsivo al polso destro, giudicate guaribili in giorni 5 di prognosi dal Pronto soccorso dell’ospedale di Carbonia. E’ stato rintracciato a bordo della sua utilitaria mentre tentava di fuggire per non essere sottoposto a controllo e prontamente bloccato dai militari operanti, coadiuvati dai carabinieri della Stazione di Teulada, nel frattempo intervenuti a supporto. La successiva perquisizione ha permesso di rinvenire un bastone in legno della lunghezza di circa 49 cm che il giovane teneva, pronto all’uso, sul sedile passeggero anteriore del veicolo. La sua condotta aggressiva è proseguita anche negli uffici della stazione di Giba, con minacce ai militari e calci agli arredi, senza però arrecare danni significativi. Al termine, il 28enne è stato associato al carcere di Uta. La sua autovettura, in quanto sprovvista di copertura assicurativa, è stata sottoposta a sequestro amministrativo.

La notte scorsa, intorno alle 4.40, a Villacidro, sulla S.S. 196 al km 34+600, per cause in corso di accertamento, un’autovettura Citroen Saxo, condotta da un 20enne del luogo, mentre viaggiava in direzione di quel centro urbano, è fuoriuscita dalla sede stradale, andando a finire in cunetta. È intervenuta con i carabinieri del Radiomobile della locale Compagnia, un’ambulanza con personale sanitario del 118 che ha prestato le necessarie cure al giovane che ha riportato solo una lieve escoriazione nasale. I documenti di guida e di circolazione sono risultati regolari. Al giovane è stata però contestata l’uscita notturna in violazione delle norme per il contenimento della pandemia in corso. Ai danni subiti egli dovrà, pertanto, aggiungere 400 euro di sanzione amministrativa pecuniaria.

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Ieri sera, i carabinieri di Carbonia, in ottemperanza all’ordine di revoca provvisoria del beneficio dell’affidamento in prova al servizio sociale di Cagliari, emesso dall’Ufficio di Sorveglianza del Tribunale di Cagliari, hanno rintracciato ed arrestato un disoccupato 31enne del posto, senza fissa dimora. Il giovane, già ammesso al beneficio dell’affidamento in prova ai Servizi Sociali di Cagliari, a seguito dell’arresto subito pochi giorni fa per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso, si è reso passibile di un aggravamento del regime sanzionatorio impostogli dalla Magistratura. Al termine delle formalità di rito, della notifica degli atti e della redazione dei verbali relativi, è stato tradotto e associato presso la casa circondariale “Ettore Scalas” di Uta.

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Mercoledì 30 dicembre, in una cornice completamente diversa da quella usuale, si è svolta la quattordicesima edizione della manifestazione “Il Sulcis Iglesiente espone”, organizzata dal Consorzio Fieristico Sulcitano. La scelta è nata dall’emergenza sanitaria che stringe in una morsa, da ormai un anno, tutto il mondo, facendo vivere una pandemia che non si vedeva da un secolo.

L’evento, infatti, si è svolto al Teatro Centrale di Carbonia in diretta streaming su Sardegna Live, con un elegante e simpatico presentatore, Giuliano Marongiu, che ha condotto in maniera egregia l’evento, nel quale arte e spettacolo si sono fusi per allietare un pubblico che da casa ha potuto vedere le eccellenze di alcuni artisti nonché artigiani della nostra amata isola. Al suo fianco, nella presentazione di alcuni artisti espositori, sono intervenute tre splendide bellezze sarde: Luccia Asole, Francesca Ruiu e Cristiana Solinas che hanno indossato abiti e gioielli creati dalle stiliste e dagli artisti presenti con le loro creazioni… L’Atelier Anthea di Maria Antonietta Sorgia di Carbonia, con i suoi abiti da sposa e da cerimonia; l’Atelier di Marinella Staico, modellista sartoriale di Assemini; sempre da Assemini Doriana Usai, con le sue ceramiche artistiche e tradizionali; Anna D’Arte di Anna Catalano, orafa filigranista da Assemini; Sa Sabattera di Aurora Angius, Antica calzoleria di Isili; la Bottega Antica di Paolo Pittiu di Serdiana; L’Isola Del Ricamo di Paola Garau, Arte del ricamo e del cucito di Decimomannu; La Bottega Dell’Intreccio, cestini artigianali da Bonarcado.

Grande varietà di artisti che sul palco si sono esibiti con diverse performance: la cantante Maria Giovanna Cherchi, con la sua splendida voce, ha interpretato brani della musica popolare sarda; Luca Tilocca che con voce intensa e profonda, accompagnandosi con la chitarra, ha cantato “pezzi di vita vissuta”; Roberto Tangianu, con la magica musica delle sue launeddas; Giuseppe Masia, con la sua travolgente comicità, attenta ai temi socioculturali del momento, non ha trascurato di “cantare” pandemia e coronavirus.

Lo stesso Giuliano Marongiu si è esibito in coinvolgenti duetti con la bravissima Laura Spano che ha anche interpretato dei brani come solista. Insieme, hanno animato il palco con una complicità unica e speciale.

Luci e musica hanno ulteriormente messo in luce gli abiti e gli accessori indossati dalle artiste che hanno particolarmente gradito indossare vista la bellezza e la particolarità dei capolavori artistici.

Sul palco sono poi intervenuti Doriana Usai, una delle artigiane che ha esposto e che per la serata ha curato il coordinamento artistico; il presidente del Consorzio Fieristico Sulcitano Mauro De Sanctis, particolarmente soddisfatto della riuscita dello spettacolo, seguito in diretta streaming da migliaia di spettatori; l’assessora dello spettacolo del comune di Carbonia, Sabrina Sabiu,che si è complimentata per la riuscita della serata.

I saluti finali sono stati dedicati all’auspicio che la prossima edizione prevista per giugno 2021 si possa organizzare in presenza.

L’evento si è svolto nel rispetto di tutte le norme anti covid.

Nadia Pische

                                                                                                                                                  

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E’ già terminata la terza esperienza di Samuele Curreli con la maglia della Monteponi. Capocannoniere del girone A del campionato di Promozione con 4 reti realizzate nelle prime 5 giornate (3 nelle prime 2, il suo impiego nelle successive è stato condizionato da un infortunio al collo di un piede), poi fermato per l’emergenza Coronavirus, non ripartirà con la squadra rossoblù alla ripresa, non ancora fissata, perché si è svincolato ed è nuovamente tesserabile al mercato invernale.

Samuele Curreli da diverse stagioni è uno dei calciatori più prolifici dei campionati regionali, autentica croce e delizia delle squadre (tante, quasi sempre due per stagione) in cui ha militato. Due anni fa arrivò alla Monteponi a stagione iniziata, con la squadra in coda alla classifica e, sotto la guida di Andrea Marongiu, subentrato ad Andrea Marras dopo 9 giornate, fu il grande trascinatore della squadra che, con i suoi 19 goal in 17 partite, finì alle spalle delle tre grandi dominatrici del girone: San Marco Assemini ’80, La Palma Monte Urpinu e Carbonia.

Nell’estate 2019, il passaggio al Carbonia di Andrea Marongiu, appena ripescato in Eccellenza regionale dopo la fusione con il Samassi, in una squadra costruita con grandi ambizioni. Gli esordi con la maglia del Carbonia furono sensazionali: 10 reti nelle prime 4 partite di Coppa Italia (5 sia nel doppio confronto con la San Marco Assemini ’80 sia in quello con la Ferrini), 2 nel vittorioso esordio di campionato con la Nuorese. La sua presenza nel Carbonia, assoluto protagonista sia in Coppa Italia sia in campionato, sembrava determinante ed indiscutibile, ma presto le cose sono cambiate, lui ha iniziato a risentire le sirene del mercato (telefonate che arrivavano da più direzioni) e, alla fine, fu la società a decidere di porre fine al rapporto, concludendo la trattativa per il tesseramento di un altro grande bomber, Giuseppe Meloni (51 goal nella stagione precedente con la maglia del Muravera, in Eccellenza, tra il campionato vinto e la Coppa Italia) e, di fatto, liberò Samuele Curreli, che accettò la nuova corte del presidente della Monteponi, Giorgio Ciccu. Samuele Curreli lasciò il Carbonia con un bilancio di 10 goal in 6 partite giocate in Coppa Italia (alla fine capocannoniere nel Carbonia che la Coppa Italia l’ha vinta, superando in finale l’Atletico Uri con un goal del suo successore, Giuseppe Meloni) e 5 in 11 partite di campionato, nel quale ha saltato tre partite per squalifica e ad Ossi ha lasciato il campo, espulso, dopo circa mezz’ora di gioco.

Alla Monteponi non ha tardato ad assurgere nuovamente al ruolo di protagonista sotto la guida di Fabio Piras, realizzando ben 9 goal prima della definitiva interruzione e conclusione anticipata del campionato, per l’emergenza Coronavirus, dopo la larga vittoria di Buddusò con sua tripletta. 9 goal in 7 partite (il 64,29% dei 14 della squadra, con un’altra tripletta realizzata alla vicecapolista Gonnosfanadiga). A fine stagione, una volta tanto, non ha cambiato squadra ed ha iniziato la nuova stagione con la Monteponi, sotto la guida tecnica di Alessandro Cuccu.

Avvio scoppiettante, in goal nell’amichevole estiva con il Carbonia di Marco Mariotti, poi doppietta all’esordio in campionato ad Arborea, nella partita vinta dalla Monteponi per 3 a 1; poi ancora in goal alla prima uscita casalinga, vinta 2 a 1 con la Sigma Cagliari. La squadra, costruita dal presidente Giorgio Ciccu per vincere il campionato, sembrava lanciatissima, ma la musica è cambiata improvvisamente: primo ko, 1 a 2, sul campo del La Palma Monte Urpinu; 1 a 1 in casa con l’Andromeda, con il 4° goal di Samuele Curreli; secondo ko a Villacidro, 0 a 1, con Samuele Curreli in panchina per l’infortunio al collo del piede, in campo solo negli ultimi 20 minuti. Squadra scivolata al sesto posto, in compagnia di altre 6 squadre, con 7 punti, a 7 punti dalla capolista Villacidrese e a 6 dal Villasimius che era però a punteggio pieno, avendo una partita da recuperare. L’ultima partita, a Villacidro, il 25 ottobre, poi la sosta forzata, per l’emergenza Coronavirus.

Oggi non si sa ancora quando il campionato ripartirà, sono diverse le ipotesi in campo, tra queste la disputa del solo girone di andata, con play-off e play-out per definire le classifiche finali.

Il mercato di riparazione, intanto, è già aperto da martedì 1 dicembre e resterà aperto fino alle 19.00 di venerdì 26 febbraio; le liste di svincolo sono state riaperte sempre martedì 1 dicembre e verranno chiuse alle ore 19.00 di giovedì 7 gennaio 2021. I calciatori svincolati potranno essere tesserati a partire da venerdì 8 gennaio 2021.

Samuele Curreli si è svincolato dalla Monteponi, chiudendo così la sua terza esperienza in rossoblù e, dunque, da venerdì 8 gennaio potrà firmare per una nuova squadra. Ancora per qualche giorno pensa solo alla sua piccola Ludovica e alla compagna Federica ma il suo cellulare è già caldo, le proposte non gli mancano e sicuramente la prossima settimana si conoscerà la nuova destinazione di questo straordinario talento calcistico, frenato nel suo completo sviluppo, da altri fattori, legati ad un’evidente immaturità che lo ha portato, quasi sempre, a fare scelte sbagliate.
La carta d’identità (ha compiuto 32 anni lo scorso 24 novembre) e la struttura fisica, gli consentono di avere ancora un futuro quantomeno a breve e medio termine, e chissà che la paternità non abbia fatto veramente scoccare la scintilla della maturità fin qui attesa vanamente da quanti hanno creduto in lui, negli ultimi anni, in particolare, Monteponi e Carbonia. Un anno fa, quella di Carbonia, per Samuele Curreli è stata sicuramente la chance più ghiotta per uscire dalla routine e dall’anonimato del calcio regionale. Quell’avvio di stagione, in Eccellenza, non lo dimentica nessuno. Un progetto da grande, sciupato, ancora una volta, per una scelta ed un atteggiamento sbagliati.
Ora papà Samuele è chiamato a dimostrare di essere finalmente maturato, perché il talento calcistico non gli manca, assolutamente fuori dal comune. La prossima, potrebbe essere la sua ultima grande occasione, per metterla a frutto ai livelli fin qui soltanto sfiorati…
Giampaolo Cirronis

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Carissimi Amici degli organi di informazione, a voi affido questo mio messaggio perché possa pervenire alle tantissime persone che in questo mese hanno trepidato e pregato per me. Il 20 novembre u.s., in seguito a un ennesimo tampone fatto a me, agli operatori e a tutti giovani in recupero presso la Comunità di S’Aspru, siamo risultati tutti positivi, eccetto due operatori. La positività al Covid è sempre un evento molto preoccupante e complesso ma lo è ancor di più in una realtà comunitaria dove convivono persone già ferite dalle diverse forme di dipendenza e dal disagio. Ci incoraggiava, comunque,il fatto che fossimo asintomatici e che quindi, ancor di più in isolamento in Comunità, rispettando la quarantena saremmo riusciti a debellare l’infezione. Per quanto mi riguarda, data la mia età, 74 anni, sono stato subito sottoposto alla terapia prevista dal protocollo COVID, pur vivendo con normalità le mie giornate. Dopo una settimana però il saturimetro ha cominciato a segnalare il calo dell’ossigeno nel mio sangue, per cui la sera dell’1 dicembre, con l’intervento del 118, sono stato portato al Pronto Soccorso di Sassari in ambulanza. Dopo l’inevitabile attesa in un corridoio, sono stato sottoposto alla TAC e, subito dopo, il medico mi ha comunicato l’esito: «Padre Morittu, lei ha una polmonite da Covid». Non mi ha detto altro, ma la lunga fila delle persone in attesa dello stesso esame dopo di me, giustificava il suo dover tornare subito al suo da fare. Ho preso consapevolezza, lì, su una carrozzina, in un corridoio, che l’alieno stava già lavorando dentro di me e contro di me. Sono stato portato poi in una grande stanza e sistemato in un letto; mi è stato applicato il boccaglio dell’ossigeno in attesa di trovar posto in qualche reparto idoneo al caso. In quella solitudine, in quel silenzio, con la lucidità che l’ossigeno ha prodotto nel cervello, ha preso spazio nei miei pensieri non solo la possibilità, ma la certezza di morire. Ho cominciato a dialogare con Dio e non so perché non gli chiedevo di lasciarmi vivo, ma di farmi degno di entrare in Paradiso, di perdonare ogni mio peccato, e di rendere forti i miei collaboratori, per continuare la nostra missione. L’arrivo di una barella ed il trasferimento nel reparto di Pneumatologia col frenetico intervento dei sanitari che hanno immediatamente inserito la mia testa nel “casco” ossigenato e ventilato, ho colto un ulteriore segno della gravità della mia situazione. La venuta del cappellano, il carissimo don Paolo, e la mia richiesta di poter ricevere l’assoluzione sacramentale, è stato, a quel punto, il suggello che chiedevo a Dio. In attesa che da un momento all’altro mi portassero in Rianimazione, mi sono affidato pazientemente ai medici, agli infermieri, agli oss. Dopo 11 infiniti giorni, il casco è stato sostituito dal boccaglio, mentre i valori rientravano nella norma. Questo mi ha fatto capire che Dio, nel frattempo, aveva cambiato programma: mi voleva vivo e dava tempi supplementari alla mia vita. Anche vivere il Natale in un reparto anti Covid, con nuovi poveri e io stesso povero, malato come loro e con il personale sanitario stremato ma indefesso, è stato per me francescano come vivere il Natale di San Francesco a Greccio in un contesto aggiornato al tempo della nostra pandemia. Se riconosco che Dio mi ha salvato dalla morte, con altrettanta certezza riconosco i suoi inviati speciali: il primario professor Piero Pirina e tutti i medici, infermieri, oss del Reparto di Pneumologia ed il cappellano don Paolo Mulas. Quanta professionalità, quanta immane fatica e quanto amore. Vi ringrazio per tutto e anche per non avermi in nessun modo privilegiato: ho visto ogni malato essere al centro della vostra missione. Grazie ai malati che con me hanno condiviso la permanenza in ospedale: ci siamo incoraggiati, aiutati, pazientemente sopportati, facendoci familiari stante la lontananza imposta ai parenti.
Inoltre, il mio grazie commosso è per tutti coloro che hanno elevato a Dio preghiere e suppliche per la mia salute, ma anche per i giovani e per gli operatori delle nostre Comunità, chiamati anch’essi a vivere un periodo difficilissimo e ora anche loro fortunatamente negativi al virus. Intorno alla mia persona, si è raccolto veramente un intero popolo: miei frati, vescovi, sacerdoti, volontari, amici, persone sconosciute. Dio vi ha ascoltato: sono vivo. Ho un’infinita gratitudine verso di Lui ed il dovere di realizzare il grande insegnamento di questa esperienza: essere ancor di più vicino a Dio, ai poveri e anche a me stesso. Il 29 dicembre sono stato dimesso dall’ospedale: nello stesso giorno il Presidente della Repubblica mi ha conferito la distinzione onorifica di commendatore dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana”. Ho inviato stamane una lettera nella quale scrivo: «Lei capirà, signor Presidente, che la gioia di essere vivo e poter tornare a casa, ha ieri superato l’imbarazzo e l’onore che Lei ha voluto dare alla mia persona. Non di meno, voglio tanto ringraziarLa perché ha rivolto il Suo sguardo sulla gente e sui problemi della mia Sardegna e da Frate francescano accetto con semplicità di essere stato così privilegiato della Sua attenzione. Le voglio anche dire che sono contento che questa distinzione onorifica Lei l’abbia attribuita al mio nome perché, come tante volte ho detto alla mia gente, il mio è un NOME AL PLURALE: Lei ha onorato i miei Frati, i Volontari della nostra Associazione Mondo X – Sardegna e un’incredibile moltitudine di uomini e donne che in questi 40 anni hanno convissuto con me sulla frontiera della droga, dell’Aids e dell’emarginazione sociale in Sardegna. Io, da solo, non sarei stato capace: loro, con un impegno arduo e perseverante da Volontari o, comunque, da umili servitori dell’Uomo, hanno colorato di vita, di speranza e di progetti l’esistenza di tante persone ferite da vicende drammatiche. Lei ha onorato i responsabili e tutti coloro che con loro sono impegnati nel recupero dalle dipendenze in Sardegna: sono 9 le associazioni che nell’Isola, formano con la nostra il Coordinamento delle Comunità Terapeutiche (CEAS); la Sua attenzione per la situazione delle dipendenze in Sardegna è in questo momento importantissima e provvidenziale. Troppo silenzio, troppa indifferenza e troppa rassegnazione su questo drammatico problema che il Coronavirus ha ulteriormente aggravato. E gli effetti sono un altissimo prezzo che pagano i giovani coinvolti nelle dipendenze ma anche coloro, che, sia nell’associazionismo privato che nel pubblico – gli operatori dei SERD – sono impegnati ogni giorno al loro fianco. Signor Presidente, ho trascorso il Natale in un reparto anti-Covid (dopo 39 vissuti con i tossicodipendenti), con nuovi poveri, e io, povero con loro, e con il personale sanitario strematissimo ma indefesso. Per me francescano è stato come vivere un Natale di Greccio incarnato nell’attualità di questa pandemia. Sento che Lei ha voluto onorare anche loro, malati e sanitari, ed infondere tanto coraggio e speranza. Grazie, Signor Presidente, e se e quando ci potremo incontrare, le chiedo di aggiungere al titolo di “commendatore” anche quello di “frate Salvatore”: mi farà sentire ancora più a mio agio col mio padre San Francesco!
Cari Amici, oggi concludiamo un 2020 che riconosciamo essere stato particolarmente drammatico. Dio ci doni un Anno Nuovo ricco di pace, di fratellanza, di solidarietà e senza più pandemia. Buon Anno e ancora grazie a tutti voi.
Fra Salvatore Morittu
ASSOCIAZIONE MONDO X – SARDEGNA