Sono ex aequo Antonello Delluzio e Tamara Zambon i vincitori dell’edizione 2021 di Rossopassione, il premio internazionale d’arte in cui elemento essenziale è il colore rosso da inserire secondo la libera interpretazione degli partecipanti, prescinendo dall’entità della sua presenza nell’opera.
La cerimonia di premiazione si è svolta ieri sera, nel Museo Magmma di Villacidro, diretto da Walter Marchionni. Antonello Delluzio ha vinto con un’opera intitolata “I tre moschettieri”, mentre Tamara Zambon ha vinto con un lavoro intitolato “Corsi a vedere il colore del vento”. La menzione speciale, invece, è andata a Peppe Denaro per “Il signore degli incubi”.
I vincitori sono stati scelti tra una rosa di cinque nomi (c’erano anche Cristina Costanza e Deanna Varini) arrivati in finale dopo che la giuria ha passato al vaglio 263 opere di 115 partecipanti da tutto il mondo.
A comporre la giuria c’erano Giancarlo Demontis, ordinario nella Facoltà di Neuroscienze dell’Università di Pisa, Adriano Corsi, direttore dell’Archivio Lazzaro di Milano, e Giorgio Sorrentino, direttore di Artesanterasmo- Milano.
Il Premio internazionale d’arte Rossopassione nasce nel 2017 con lo scopo di trovare l’opera che maggiormente si avvicina ai desideri di possesso, ma anche quella che maggiormente si accosta, con criteri neuroscientifici, ad una percezione ottica positiva nell’individuo. Elemento essenziale è il colore rosso. Per questo Rossopassione di fatto è realmente una sperimentazione: può coniugare la ricerca artistica dell’autore con le aspettative sensoriali dello spettatore/collezionista. La valutazione è sul rapporto tra arte/colori/ e percezione visiva cogliendo quegli aspetti positivi che un’opera, a prescindere dalla tematica espressa, può generare nell’individuo.
Le opere finaliste del Premio resteranno in esposizione al museo MAGMMA sino al 15 novembre e potranno essere visitate tutti i giorni, dal lunedì al sabato, dalle 17.00 alle 20.00.
Carbonia-Cassino, ore 14.30, campo Comunale di Sant’Anna Arresi, a porte chiuse. Dirige Andrea Terribile di Bassano del Grappa, assistenti di linea Antonio Nicolò di Milano e Pasquale Scopelliti di Reggio Calabria. La settima giornata di andata del girone G del campionato di serie D, propone al Carbonia di David Suazo un avversario, il Cassino, in evidente difficoltà, reduce com’è da quattro sconfitte consecutive (serie negativa iniziata con lo 0 a 4 sul campo della Torres), dopo le due vittorie consecutive iniziali. La squadra biancoblù insegue la prima vittoria, i primi 3 punti, fondamentali per alimentare una classifica fin qui povera, con 2 punti maturati da 2 pareggi e 3 sconfitte, con una partita da recuperare, il derby di Lanusei (la squadra di Stefano Campolo ha perso oggi 3 a 0 l’anticipo sul campo dell’Aprilia, balzata temporaneamente al comando solitario della classifica).
I 20 convocati di David Suazo: 1 Idrissi, 2 Adamo, 3 Ganzerli, 4 Serra, 5 Suhs, 6 Dellacasa, 10 Murgia, 13 Bellu, 15 Berman, 17 Kassama, 18 Curreli, 19 Porcheddu, 20 Basciu, 21 Dore, 22 Scanu, 25 Murtas, 26 Atzeni, 28 Mancini, 29 Gjuci, 30 Russu. Molto probabilmente farà il suo esordio nel reparto offensivo fin dall’inizio Samuele Curreli, tornato dopo 22 mesi a vestire la maglia biancoblù e già nell’undici iniziale a Lanusei, per il derby poi rinviato per la pioggia. E la pioggia potrebbe creare qualche problema anche domani a Sant’Anna Arresi, perché le previsioni meteo la indicano in arrivo in varie zone della Sardegna, tra le quali nell’avvio di allerta emesso dal Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile c’è anche il Sulcis Iglesiente.
Organizzati e guidati da Riccardo Atzeni, minatore in pensione e vice sindaco di Buggerru, e da Martina Andreuccetti, componente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara e consigliera comunale di Buggerru, quasi 50 cittadini residenti nel comune di Buggerru hanno percorso la quarta tappa del Cammino Minerario di Santa Barbara da Buggerru a Portixeddu.
Grande gioia e stupore per la bellezza dell’itinerario che hanno potuto ammirare nel percorrere il Cammino Minerario di Santa Barbara, ancora molto frequentato dai pellegrini/escursionisti italiani e stranieri anche in questa stagione autunnale con grande soddisfazione per gli operatori turistici locali.
Il Centro Funzionale Decentrato di Protezione Civile ha emesso un nuovo avviso di allerta, valido a partire dalla mezzanotte di oggi, sino alle 23.59 di domani 31.10.2021 per:
codice codice giallo (criticità ordinaria) per rischio idrogeologico sulle aree di allerta Iglesiente, Montevecchio Pischinappiu, Tirso, Gallura e Logudoro.
Sono 44 i nuovi casi positivi al Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Sardegna, su 6.949 test eseguiti (1.887 molecolari, 5.062 antigenici), lo 0,63%.
I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 5 (stesso numero di ieri).
I pazienti ricoverati in area medica sono 39 (3 in meno rispetto a ieri).
Sono 1.277 le persone in isolamento domiciliare (3 in più rispetto a ieri).
Non si registrano decessi.
Il sindaco di Carbonia Pietro Morittu in una nota diffusa stamane invita le Autorità, i rappresentanti di associazioni, istituti scolastici e tutta la cittadinanza alle cerimonie di commemorazione dei defunti e dei caduti di tutte le guerre, previste rispettivamente per le giornate di martedì 2 e giovedì 4 novembre, data quest’ultima, in cui si celebra anche la festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.
Nella mattinata del 2 novembre, alle ore 10.00, sarà deposta una corona d’alloro presso il cimitero di Carbonia; alle 10,30 presso il cimitero monumentale di Serbariu; alle ore 11.00, presso il cimitero di Cortoghiana.
Il programma del 4 novembre prevede, alle ore 10.00, la partenza di un corteo che muoverà da piazza Roma verso piazza Rinascita, per la deposizione di una corona al Monumento dei Caduti di tutte le guerre. Alle ore 11.00 il corteo proseguirà per la deposizione di una corona sulla lapide della chiesa di Serbariu.
Infine, alle ore 12.00, una corona sarà deposta ai piedi del Monumento ai Caduti di piazza Chiesa a Bacu Abis.
«La giornata dedicata ai nostri cari defunti – ha affermato il sindaco Pietro Morittu – è molto sentita e si intreccia come ogni anno al ricordo di chi ha dato la vita per gli ideali di libertà. Sono le prime ricorrenze che vivo con la fascia tricolore: invito tutta la cittadinanza a partecipare a queste celebrazioni che mantengono nel tempo un profondo significato.»
La notte scorsa, a Domus de Maria, i carabinieri della locale stazione, unitamente ai colleghi della stazione di Sarroch sono intervenuti per una segnalazione giunta alla centrale operativa dell’Arma di via Nuoro a Cagliari, presso la spiaggia di “Su Giudeu”, a Chia, accertando lo sbarco di 17 stranieri di presunta nazionalità algerina, 14 di sesso maschile e due di sesso femminile, una delle quali verosimilmente minorenne, nonché un ragazzo di evidente minore età. Tutti si presentavano in buone condizioni di salute e totalmente sprovvisti di documenti di riconoscimento. Gli stessi sono stati quindi trasferiti presso il centro di accoglienza di Monastir, a bordo di un mezzo della ditta convenzionata, scortato da personale della stazione di Sarroch. Il natante, dotato di un motore fuoribordo da 40 cavalli, è stato rinvenuto e sottoposto a sequestro.
I carabinieri della stazione di Carbonia ieri hanno arrestato per detenzione abusiva di un’arma clandestina e relativo munizionamento un sessantanovenne, senza fissa dimora, di fatto domiciliato presso in città, disoccupato con precedenti denunce a carico. L’uomo era stato fermato nella mattinata durante un posto di controllo, mentre era alla guida di una Renault Megane e, sottoposto a perquisizione personale, era stato trovato in possesso di una pistola a tamburo, del tipo scacciacani di libera vendita, modificata, tanto da essere resa idonea allo sparo, carica inoltre di 5 cartucce calibro 32. La perquisizione veicolare ha inoltre permesso di rinvenire ulteriori 46 cartucce del medesimo calibro. In relazione a tali circostanze, l’uomo è stato arrestato e tradotto presso la casa circondariale “Ettore Scalas” di Uta, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Avere il buon senso di studiare la storia economica del territorio, rivedere le situazioni che hanno portato l’economia e l’occupazione nel Sulcis ai minimi storici, ma soprattutto, riferendomi a coloro che hanno in consegna il dovere di esercitare un minimo di programmazione, che non sia legata ai periodi elettorali, eviterebbe il leggere di tanto stupore ogni qualvolta si ripropone una crisi industriale a causa del vecchio problema legato al costo energetico.
Oggi non è più utile esprimere la consueta preoccupazione, perché da sola non basterebbe ad evitare tragiche conseguenze per l’intera comunità, a partire dai lavoratori che ne subiranno le conseguenze iniziali.
L’indifferenza manifestata verso il problema energetico da parte di tutti i Governi, ha portato alla chiusura di quasi la totalità delle attività industriali, quelle rimaste, ripropongono, anche oggi, esattamente le stesse identiche difficoltà, periodiche e completamente ignorate nel tempo, giacché, tali e quali da più di 30 anni.
Lo stabilimento ex Alcoa chiuso da oltre 10 anni, diventato un baluardo da utilizzare nelle propagande elettorali, palcoscenico di eventi politici dei ministri di turno, prosegue nel suo incomprensibile percorso, mantenendo tutto il personale in regime di disoccupazione, fra alti e bassi delle amministrazioni politiche regionali, talvolta anche territoriali, che non diserteranno una sola manifestazione, così come accaduto fino ad oggi, per palesare il proprio sostegno, quel sostegno che diventa opportuno nei momenti opportuni.
La Portovesme srl, che ha resistito durante la crisi più acuta, oggi ripresenta la crisi, la stessa, come le altre volte in passato. La prima disposizione per impedire tragiche conseguenze sta nel ricorso alla cassa integrazione e, per evitare perdite di esercizio, la fermata o la diminuzione produttiva e quindi il minor ricorso al consumo di energia a costi che non sarebbero giustificati dal punto di vista economico interno.
L’Eurallumina, chiusa da oltre 12 anni, procede attraverso una strada più legittima, conferma la crisi ma utilizza l’ammortizzatore della cassa integrazione, che almeno per il lavoratore significa sentirsi un dipendente e non un disoccupato. Per i molteplici progetti utili al riavvio delle sue produzioni, dovrà ancora rispondere a più di 40 prescrizioni poste dai vari Enti. Risponderà? Saranno sufficienti le ragioni dell’Azienda? Nonostante, anche in questo caso, siano stati molteplici gli impegni istituzionali, la situazione dello stabilimento resta ancora molto indefinita.
Si potrebbe proseguire analizzando altri aspetti ma vogliamo limitarci a registrare l’assenza di sinergie importanti fra grandi colossi industriali, quelli che producono energia e quelli che attraverso l’impiego dell’energia, producono altro.
Gli errori evitabili che hanno portato alla chiusura definitiva di impianti sulle seconde e terze lavorazioni dell’alluminio, hanno confermato come la politica, senza distinzione di colore, quando non riesce a governare processi industriali con un’efficiente politica industriale, diventi artefice di drammi sociali assurdi, perché assurda è I’incapacità di politica industriale che viene replicata sull’inesistente programmazione di alternative valide ed attinenti alle specificità del territorio.
Le vittime sacrificali saranno ancora una volta gli unici a non avere responsabilità alcuna: i lavoratori e le lavoratrici.
Fabio Enne
Segretario generale Confsafi Sardegna