3 September, 2024
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E’ in programma giovedì mattina, alle 11.00, nella sala riunioni della Torre Civica, in piazza Roma a Carbonia, la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa “Io non Rischio” – Buone pratiche di protezione civile che si terrà domenica prossima 24 ottobre. La campagna di comunicazione che riguarda i rischi naturali che interessano il nostro Paese, è curata dai volontari della protezione civile della ODV Terra Mare.
Interverranno il presidente di Terra Mare Andrea Leoni ed il comandante della Polizia locale Andrea Usai. È prevista la partecipazione del sindaco Pietro Morittu.

In Sardegna nelle ultime 24 ore sono stati accertati 28 nuovi casi positivi al Covid-19, sulla base di 1.979 persone testate. Sono stati processati in totale, fra molecolari e antigenici, 29.705 test (numero frutto di un “riallineamento” dei dati) .

I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 11 (nessuna variazione rispetto a ieri).

I pazienti ricoverati in area medica sono 59 (10 in più rispetto a ieri).

1.373 sono i casi di isolamento domiciliare (54 in meno rispetto a ieri).

Non si registrano decessi.

 

Media World offre opportunità di lavoro a 100 persone diplomate e laureate da assumerà soprattutto come Addetti alla Vendita e alla Logistica, da inserire nei punti vendita presenti in Italia. La multinazionale, leader nel mercato dell’elettronica di consumo, è alla ricerca di Addetti Vendita/Logistica, i quali dovranno mettere i clienti al centro dell’attenzione poiché essi rappresentano la priorità, assisterli al meglio e soddisfare ogni loro esigenza attraverso i migliori prodotti e servizi. I candidati dovranno essere entusiasti, flessibili, disponibili e avere passione per la vendita, attitudine al problem solving, ottime doti di comunicazione e di relazione con il cliente, approccio proattivo e forte spirito di squadra. Le altre figure ricercate riguardano Team Leader, che dovranno essere responsabili, flessibili e avere passione ed interesse a sviluppare nuove competenze nel settore retail, spiccato senso di iniziativa, forte spirito commerciale, orientamento al cliente, approccio analitico, attenzione al dettaglio, doti organizzative e di problem solving, ottime capacità relazionali e di comunicazione, predisposizione al cambiamento e capacità di gestire e coordinare una squadra. I team leader dovranno incoraggiare e motivare il gruppo a sviluppare con i clienti una relazione unica e duratura, promuovere la vendita assistita, accompagnare il cliente durante la sua esperienza d’acquisto, pianificare strategicamente le attività quotidiane in funzione del bisogno del cliente, sviluppare una politica commerciale in linea con le strategie aziendali ed assicurare il raggiungimento degli obiettivi di vendita dello store. Magazzinieri, con flessibilità, disponibilità e propensione a lavorare in contesti dinamici e forte spirito di squadra, i quali dovranno preparare gli ordini in uscita, sistemare e stoccare la merce all’interno del magazzino, verificare i documenti di trasporto, ricevere, scaricare, imballare e movimentare la merce.
Per verificare tutte le posizioni aperte… 

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://diariolavoro.com/mediaworld.html 

Lunedì mattina si è tenuto un nuovo incontro in videoconferenza all’assessorato regionale del Lavoro, tra Regione, Azienda ed Organizzazioni sindacali, sulle politiche attive per il lavoro (corsi di formazione), con specifico riferimento ai lavoratori ex Alcoa che attendono il loro reinserimento nel ciclo produttivo alla Sider Alloys di Portovesme.
Roberto Forresu, segretario regionale della FIOM CGIL, ha detto che l’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda, ha confermato la disponibilità a fare partire al più presto il bando regionale per i corsi finalizzati di formazione e «ci si augura ha aggiunto che questo porti al rientro al lavoro di oltre 400 unità e che su richiesta del Sindacato, si è discusso anche dell’integrazione salariale, del pagamento di coloro che ancora non hanno ottenuto la mobilità nel 2021 e della continuità nei pagamenti della mobilità per i rimanenti mesi di novembre e dicembre».
«Sui temi in questione – ha proseguito Roberto Forresu -, c’è la massima disponibilità dell’Assessorato che ha dichiarato l’imminente pubblicazione della circolare e messaggio operativo che possa chiarire il quesito relativo alla corretta applicazione delle percentuali di riduzione rispetto alla prima deroga.»
Sulla stessa linea il commento di Renato Tocco, segretario territoriale regionale UILM-UIL, che ha sottolineato come le tematiche affrontate abbiano fornito una schiarita sui vari problemi che hanno necessità di essere affrontati e risolti, in quanto l’aspetto sociale è di estrema importanza, in quanto non si deve dimenticare quanti lavoratori e famiglie attendano questa mobilità, ossigeno puro per il loro sostentamento.
Identica la posizione della FSM-CISL, che attraverso il suo rappresentante Rino Barca, ha rimarcato come l’aspetto della mobilità in deroga attraverso l’erogazione della stessa sia estremamente importante ed indispensabile per i lavoratori.
«La disponibilità dell’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda, è importanteha ribadito Rino Barca e i lavoratori hanno necessità di atti concreti. Le pratiche burocratiche per autorizzazioni ambientali non sono ancora concluse e ci si augura che quanto prima questa annosa vertenza per la ripresa produttiva dello Stabilimento dell’Alluminio Sider-Alloys di Portovesme possa finalmente vedere scritta la parola fine e dare concretezze ad un territorio devastato due volte, dalla disoccupazione e dalla pandemia.»
Armando Cusa

Sono aperte le iscrizioni alle selezioni di Intercultura per i programmi all’estero e le borse di studio dell’anno scolastico 2022-23. I programmi dell’Associazione sono rivolti a ragazzi nati prioritariamente tra il 1° luglio 2004 e il 31 agosto 2007 e consentono di frequentare una scuola locale e di vivere insieme a una famiglia selezionata.

Anche per quest’anno il bando di concorso prevede che gli studenti che necessitano di un sostegno economico possano usufruire di una delle centinaia di borse di studio totali o parziali messe a disposizione da Intercultura attraverso il proprio fondo dedicato a questo scopo. In aggiunta, da settembre, saranno disponibili altre centinaia di borse di studio grazie alle donazioni di numerosi enti, aziende e fondazioni. Le iscrizioni al concorso potranno essere effettuate online dal sito di Intercultura, a partire dal 1 di settembre fino al 10 novembre 2021.

La mattina del 19 ottobre 1937 il Capo del Governo, Benito Mussolini, firmava il decreto che sanciva la nascita del comune di Carbonia, 14 mesi prima dell’inaugurazione della città; il pomeriggio di quello stesso giorno, dieci minuti prima della conclusione del turno di lavoro, 14 minatori persero la vita in una tragica esplosione (8 si salvarono, tra loro un ragazzino di soli 15 anni, Antonio Canè), nel pozzo di Schisorgiu, nell’area dove ora sorge il parcheggio del supermercato Lidl, all’incrocio tra la via Logudoro e la via Dalmazia. 

A distanza di 80 anni, nel 2017, quella tragedia è stata ricostruita con un progetto della memoria storica, “Schisorgiu 1937”, curato dalla Società Umanitaria, e la memoria viene tenuta viva anche dalla coop Scila, dall’associazione Amici della Miniera, dalla Sezione storia locale del Comune, dallo Sbis e dalla compagnia Teatrale la Cernita. Inoltre, sarà documentata in un libro di Mauro Pistis, di prossima pubblicazione, editore Giampaolo Cirronis.

«Un fatto drammatico che riguarda la storia della nostra comunità e le sue radici che affondano nella cultura mineraria, per questo dobbiamo preservarne la memoria – ha sottolineato il sindaco di Carbonia, Pietro Morittu -, il più grave incidente sul lavoro mai accaduto nella storia della nostra isola.
Una tragedia rimasta nascosta per lungo tempo e che “non ebbe la risonanza che meritava”. Da allora furono apportate alcune modifiche ai regolamenti per tutelare i lavoratori, sebbene questo non impedì il ripetersi di successivi infortuni nelle miniere di carbone del Sulcis. Nel pozzo Schisorgiu a Sirai 22 persone rimasero coinvolte in quella terribile esplosione di polvere di carbone e solo 8 riuscirono a sopravvivere.»
«Ancora oggi nei luoghi di lavoro si verificano gravissimi incidenti che potevano essere evitati e questa tragedia, dopo 84 anni, è di drammatica attualitàha concluso Pietro Morittu -: è importante non solo come fatto storico, ma anche come monito continuo alla prevenzione e alla sicurezza delle persone.»

 

La comunità di San Giovanni Suergiu ha festeggiato ieri Antioca Serafini, arrivata a spegnere le candeline del suo 101esimo  compleanno. Nello scorso mese di marzo San Giovanni Suergiu aveva dato l’estremo saluto ad Edoardo Secchi, spentosi all’età di 104 anni, ma mantiene la sua presenza tra le comunità dei centenari, con Antioca Serafini, arrivata a questo traguardo in buone condizioni, lucida, sostenuta dall’amore e dall’affetto di parenti e amici. Come avvenne già un anno fa, in occasione del suo 100° compleanno, i festeggiamenti sono stati condizionati dalla pandemia ma la sindaca Elvira Usai, non ha mancato di fare visita ad Antioca Serafini per farle gli auguri di tutta la comunità sangiovannese.

Nata il 18 ottobre 1920, Antioca, si sposò con Giovanni Lindiri, nato il 18 novembre 1917, venuto a mancare il 24 aprile 2002, all’età di 84 anni. Ha avuto due figli: Anna Paola, nata nel 1958, e Virginio, nato nel 1946 e venuto a mancare nel 1983, all’età di 37 anni. Quattro i nipoti: Fabio e Mauro Collu, Francesca e Gianluca Lindiri. Due i pronipoti: Nicolò e Mattia Collu.

Insistere nel dire e scrivere di voler andare (e rientrare…) su Marte non è diverso dal dire e scrivere che si vuole una FSRU dentro il Porto Civile e Commerciale a Portovesme. Per tutti, nessuno escluso, parlare sapendo di cosa si sta parlando è una delle condizioni fondamentali del confronto. Ovviamente oltre agli altri temi che sono da tenere nella dovuta considerazione a partire dalle disponibilità e indisponibilità delle comunità locali, fino alle logiche che non possono vedere un territorio del nostro Paese essere trattato diversamente in funzione della sua collocazione geografica, disperazione, e o pretese, come l’andare su Marte, di singoli, per quanto importantissimi, rispetto alla collettività. Infine, il tutto aggravato, sul merito materiale, dalla questione della lunga e non facile tempistica, insieme a tutti gli aspetti di sostenibilità e sicurezza, per la quale risulta utile l’esperienza toscana. Cosa che in quel di Portovesme ha una decisiva aggravante nella questione materiale, logistica e, infine, la decretazione di Area Ad Alto Rischio di Crisi Ambientale.

Il tempo non è decisamente una variabile indipendente (e qui si tratta di lustri), per quanto riguarda i processi autorizzativi quanto quelli materiali per un “lavoretto” non da poco da effettuarsi nel porto definibile “urbano”. La si può narrare come si vuole, con voce più o meno grossa, ma su Marte non ci si arriva e in ogni caso non impedirebbe l’ulteriore ecatombe occupazionale. Aspetto, quest’ultimo sul quale non c’è una voce una che sia discordante! E allora non sarebbe bene guardare in faccia la realtà, avanzando proposte concretamente percorribili, peraltro non inventando niente di nuovo ma anzi chiedendo di rendere esigibili accordi già ampiamente “lavorati”, condivisi, stabiliti, finanziati e sottoscritti dalla stragrande rappresentanza istituzionale, datoriale e sociale? Accordi magari da integrare con proposte e rivendicazioni altrettanto serie, sostenibili e concrete di investimenti per creare produzioni utili, anzi di più, necessarie e richieste in questo tempo. Cioè sostenibili ambientalmente, economicamente e socialmente! Perché delle due l’una: o si è davvero convinti di arrivare in “porto” in barba a tutto e tutti (il che denota una spudorata convinzione di prepotente supponenza); oppure siamo alla solita, semplice e conosciuta ricerca del “capro espiatorio” sul quale scaricare la responsabilità di non poter partire per il pianeta rosso. Sapendo che entrambe non fanno parte della storia del nostro territorio e che oggi sono fuori da ogni contesto internazionale.

Roberto Puddu

Ex segretario Camera del Lavoro CGIL Sulcis Iglesiente

E’ in corso la terza annualità della Missione archeologica dell’Università di Tübingen al santuario-tofet di Sant’Antioco. Direttori scientifici: Thomas Schäfer e Valentina Melchiorri. Coordinatore scientifico: Paolo Xella. Responsabili scientifici: Matthias Lang ed Ilaria Montis.

Il progetto di scavo si basa su concessione di ricerche rilasciata dall’ex Ministero dei Beni Culturali, oggi Ministero della Cultura (MiC), con supervisione – per la conservazione e tutela – della Soprintendenza archeologica ABAP di Cagliari.

Funzionario responsabile per la Soprintendenza è Giovanna Pietra.

Il team è internazionale, con componente maggioritaria di studiosi e ricercatori italiani, attivi in Italia e Germania, e collaborazioni qualificate con Università di Cagliari e altre università ed enti di ricerca all’estero (Università di Bonn, di Siviglia, Palermo, Catania, Institut National du Patrimoine di Tunisi)

Il progetto di scavo è in diretta continuità con le ricerche svolte al tofet da Paolo Bernardini (negli anni 1990-2000), per conto della Soprintendenza archeologica di Cagliari. 

Foto di copertina di Gianni Uda,

 

Ieri sera i carabinieri di Iglesias hanno arrestato per il reato di danneggiamento seguito da incendio e resistenza a pubblico ufficiale un commerciante 44enne del luogo. L’uomo è stato rintracciato e bloccato dai militari immediatamente dopo aver incendiato per futili motivi un veicolo Fiat 600 di proprietà di un operaio 57enne incensurato, anch’egli di Iglesias. L’arrestato, condotto in caserma per le formalità di rito e la redazione degli atti relativi a quanto compiuto, prima di essere ristretto presso le camere di sicurezza della Compagnia ove avrebbe atteso il processo con rito direttissimo, in preda alla rabbia, ha sferrato un calcio nei confronti di uno dei militari colpendolo di striscio, senza procurargli alcuna lesione. Verranno compiuti degli accertamenti per poter comprendere se l’uomo avesse motivi di risentimento nei confronti della propria vittima o abbia agito per mero diletto.