«Un anno fa ci lasciava Roberto Frongia, politico di valore, uomo colto e raffinato ed assessore eccellente di questa Giunta. La sua opera al servizio dei sardi e della Sardegna, sempre improntata alla ricerca del bene pubblico e mai dell’interesse personale, è ancora viva grazie all’eredità che ci ha lasciato.»
Lo ha detto il presidente della Regione Christian Solinas nel primo anniversario della morte di Roberto Frongia.
«Imponente è stata, tra le tante cose, l’azione di modernizzazione infrastrutturale della Sardegna che con lui ha preso slancio ed impulso. Il suo ricordo è vivo nella mente di chi lo ha conosciuto e di chi con lui ha condiviso un progetto. L’intera Giunta Regionale lo ricorda con affetto», ha concluso il presidente della Regione.
Prosegue, a Carbonia, la campagna vaccinale anti-Covid, il cui risultato complessivo arriva all’83% degli immunizzati. Per vaccinarsi, anche per chi rientra nelle tempistiche della terza dose, è sempre necessario prenotarsi all’indirizzo https://prenotazioni.vaccinicovid.gov.it e chiamare per informazioni il numero 800 009966 dalle ore 8.00 alle ore 20.00.
Per l’inizio del 2022 sono stati aggiornati gli orari di apertura dello hub vaccinale di via Puglie
che osserverà la chiusura festiva di giovedì 6 gennaio 2022. Il centro sarà quindi aperto martedì 4-11-18 e 25 gennaio, dalle ore 15.00 alle ore 18.00; giovedì 13-20-27 dalle 15.00 alle 18.00; sabato 8-15-22 e 29 dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 18.00.
Sulla home page del sito istituzionale del comune di Carbonia è stata aperta una sezione
specifica, in fase di costruzione, sulla campagna vaccinale anti-Covid per poter offrire
informazioni utili ai cittadini che potranno trovare gli orari di attività del centro vaccinazioni.
Attualmente i soggetti positivi al Covid-19 a Carbonia, secondo le informazioni fornite dalla Assl, sono 83 mentre 11 risultano in quarantena.
«L’auspicio, in prossimità del Natale – ha dichiarato il sindaco di Carbonia Pietro Morittu – è che tutti possano trascorrere questi giorni di festa in serenità, pur attenendosi alle regole per evitare i contagi.»
Sono inoltre in corso interlocuzioni interistituzionali tra Comune, Assl di Carbonia ed Istituti
Comprensivi della città al fine di pianificare tempi e modalità per la realizzazione di una giornata
esclusivamente dedicata alla vaccinazione dei bambini dai 5 agli 11 anni, con momenti ludici e di
informazione per i genitori. Tale giornata si svolgerà dopo le festività natalizie, nel corso del
mese di gennaio 2022.
Aumentano ancora i nuovi positivi al Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Sardegna, 344, su 11.817 test eseguiti (4.335 molecolari, 7.482 antigenici), il 2,91%.
E’ invariato il numero dei pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva, 11.
Cresce il numero dei pazienti ricoverati in area medica, 127 (6 in più di ieri).
Sono 4.296 i casi di isolamento domiciliare (84 in più di ieri).
Si registra il decesso di due uomini di 58 e 86 anni, residenti rispettivamente nella provincia di Nuoro e nella Città Metropolitana di Cagliari.
Un operaio 49enne di Masainas ieri è stato denunciato a piede libero dai carabinieri della stazione di Teulada, per guida sotto l’influenza dell’alcool. L’uomo, lungo la S.S. 195, all’altezza del km 63+500, alle ore 21,40, alla guida del suo veicolo ha perso il controllo del mezzo, uscendo autonomamente dalla sede stradale. Sottoposto ad accertamento con etilometro, è risultato avere un tasso alcolemico pari a 1,42 g/l e 1,24 g/l.
Il veicolo è stato sottoposto a fermo amministrativo e la patente di guida gli è ritirata.
L’Istituto di Istruzione Superiore Gramsci Amaldi di Carbonia, nell’ambito delle attività dell’alternanza Scuola-Lavoro, ha realizzato il progetto solidarietà Fondazione Telethon, finalizzato alla promozione della cultura della donazione e della solidarietà “Educazione alla solidarietà, alla cultura dell’Amore”, attraverso la vendita dei cuori di cioccolato nella campagna Natale Telethon 2021.
E’ stata data volutamente l’impostazione di “Educazione alla cittadinanza attiva e alla solidarietà”, in quanto donare per aiutare il prossimo e in questo caso la ricerca genetica, significa contribuire a salvare la vita ad altri e rappresenta un gesto nobile improntato a grande generosità ed altruismo.
Sono diversi gli obiettivi perseguiti. Seminare oggi per raccogliere domani: far emergere il senso di solidarietà insito in ogni essere umano per tradurlo in atti concreti e in particolare per finalizzarlo alla promozione e crescita della ricerca.
Il progetto ha raggiunto ottimi risultati grazie all’impegno e alla buona volontà dei ragazzi e delle famiglie. Il traguardo raggiunto dalla vendita degli oltre 1.200 cuori di cioccolato è pari a 12.936 euro.
«Un ringraziamento particolare – ha detto Cinzia Vaccargiu, docente IRC e coordinatrice del progetto – va alla dirigente scolastica dott.ssa Emanuela Pispisa che ha espresso parere favorevole all’iniziativa, ai suoi collaboratori, a tutto il personale docente e non docente che con il loro apporto hanno consentito la buona riuscita del progetto.»
Quello che si sta consumando questi giorni ad Iglesias è la logica conclusione di una deriva che ha visto nel tempo un continuo inarrestabile depauperamento dei servizi sanitari offerti alla collettività del territorio.
Le già precarie condizioni del sistema sanitario pubblico del Sulcis Iglesiente, specchio fedele dell’intero sistema sanitario sardo, che alla partenza di questa 25ª legislatura regionale era già compromesso, risulta oggi insostenibile. Tanto da costringere il Sindaco di Iglesias, autorità responsabile della sanità locale, ad un’azione estrema come quella di occupare simbolicamente il CTO.
Lo abbiamo detto e ridetto, attraverso la Funzione pubblica così come lo SPI CGIL e lo abbiamo ribadito anche in occasione di un incontro pubblico organizzato sabato scorso a Villamassargia dall’OPI provinciale, al quale ha partecipato da remoto l’assessore della Sanità regionale: a quasi tre anni dalle ultime elezioni regionali, la sanità sarda, e quella del territorio in particolare, è allo sfascio o, per usare le parole di un autorevole esponente politico di maggioranza regionale presente, “è a rischio la tenuta complessiva del sistema”. Questo nonostante la sanità sia stata forse l’argomento cardine della campagna elettorale della compagine vincente.
Fare finta di avvicinare i centri decisionali alle comunità amministrate, così come si è fatto con la creazione delle Province e delle ASL, per affidarle per tanto tempo a commissari straordinari risulta essere solo una operazione di facciata ai fini elettorali.
Si nominino i Dirigenti delle ASL creando loro le condizioni prima di tutto economiche e di autonomia decisionale perché possano ricostruire un sistema sanitario territoriale degno di questo nome che possa davvero garantire il diritto alla salute nominalmente garantito dalla Costituzione. La figura del commissario straordinario, emanazione tout court del sistema politico, nel nostro ordinamento è prevista ed annoverata nel diritto fallimentare.
Per queste ragioni esprimiamo piena e assoluta solidarietà al sindaco Mauro Usai nella Sua rivendicazione che, auspichiamo, possa diventare una rivendicazione dell’intero territorio che soffre spesso anche inutili sofferenze nell’indifferenza colpevole di un’Amministrazione regionale, che in questo campo e in molti altri, si è dimostrata palesemente non altezza della difficile e cruciale situazione.
La CGIL Camera del Lavoro della Sardegna Sud Occidentale, sarà tra i promotori e parteciperà a tutte le iniziative e/o manifestazioni, anche parziali, che si svolgeranno nel territorio a sostegno della vertenza.
Antonio Congiu
Segretario generale CGIL Camera del Lavoro della Sardegna Sud Occidentale
Dopo gli otto consiglieri di minoranza in Consiglio comunale, oggi la sezione Sulcis Iglesiente della Lega Salvini Sardegna attacca il sindaco di Iglesias, Mauro Usai, per l’iniziativa di protesta iniziata al CTO, dopo la sospensione delle sedute chirurgiche e dell’assistenza anestesiologica per la carenza di medici anestesisti.
«Apprendiamo con stupore l’avvio solitario, ad opera del sindaco di Iglesias, della pseudo protesta messa in atto al CTO di Iglesias – si legge in una lunga nota -. Una protesta che sorprende non solo per via del fatto che sono già in atto una serie di interlocuzioni dirette con l’assessore della sanità, di cui lo stesso sindaco è protagonista a differenza di quanto avveniva in passato, ma anche per la mancanza di coinvolgimento delle altre amministrazioni comunali del territorio e di condivisione con lo stesso consiglio comunale di Iglesias. Amministrazioni che anche recentemente si sono trovate fianco a fianco per discutere sui nuovi piani sanitari e condividere scelte, con l’assenza ancora una volta del sindaco di Iglesias. La sanità, infatti, non è un bene di proprietà di nessuno, né tanto meno è uno strumento che può essere utilizzato nel tentativo di recuperare un po’ di consenso perso nel tempo ma è un serio problema che merita di essere affrontato nei modi e nelle sedi opportune. Sedi che hanno sempre visto coinvolto il primo cittadino di Iglesias nella condivisione.»
«Al di là dei problemi di carenza di personale, ormai cronica, delle problematiche legate alla centralizzazione con ATS, si deve anche avere il coraggio di riconoscere che la condizione di sofferenza del presidio ospedaliero CTO è atavica e certamente legata a precedenti scelte assunte quando alla guida della Regione sedevano ben altri schieramenti politici (PD), ben altre persone che rispondono al nome di Pigliaru-Arru – prosegue la nota della sezione Sulcis Iglesiente della Lega Salvini Sardegna -. Ci chiediamo dove erano allora coloro i quali protestano ora, ci chiediamo per quale ragione non abbiano innalzato a suo tempo le barricate che vediamo oggi il sindaco e coloro che del suo partito erano presenti nei banchi del consiglio comunale di Iglesias oggi come allora, con la sola differenza che all’epoca hanno preferito tacere e accettare tutte le chiusure di servizi nel territorio imposte per legge regionale dall’allora maggioranza a guida PD. Tacere quando era il momento di intervenire altro non è stato che un rendersi complici del depotenziamento, dello smantellamento della sanità del Sulcis-Iglesiente! Queste persone oggi dovrebbero avere almeno la dignità di mettersi nella condizione di essere leali collaboratori del duro lavoro che con difficoltà, dovuta soprattutto alla pandemia tuttora in atto, la Regione e in particolare l’assessorato della Sanità sta portando avanti. Forse non è chiaro ma è bene ricordare che per diversi anni non sono stati banditi concorsi per svariate specialistiche, non si è proceduto a prevedere gli adeguati ricambi nelle piante organiche, che la stessa ATS è nata per accentrare e depauperare i territori compromettendo la sanità delle zone più in difficoltà e che la riforma della rete ospedaliera, voluta dal centrosinistra, è stata un macigno che ha visto fuggire dai territori molti professionisti. Non un solo atto di contrarietà è stato sollevato dal consiglio comunale di Iglesias guidato dal Partito Democratico a quel tempo. Non sarà una tendina montata ora a lavare la coscienza di chi ha pesanti responsabilità, né a cancellare anni di vergognoso silenzio. Perché c’è e ci sarà sempre una grande differenza tra decidere per legge regionale la chiusura di servizi, come accaduto negli anni della giunta Pigliaru, e affrontare criticità gestionali nella volontà politica di mantenere aperti i servizi.»
«Per questo noi continuiamo a lavorare, specificando doverosamente che tutte le azioni poste in essere sono state intraprese e verranno proseguite indipendentemente dalle azioni solitarie di qualcuno, che appaiono più come un volere mettere teatralmente in mostra, senza adoperarsi per le soluzioni, riducendo il tutto a sola campagna elettorale, nel pieno rispetto dello stile del suo partito (PD) – conclude la sezione Sulcis Iglesiente della Lega Salvini Sardegna -. Dal sindaco di una città importante, che vanta nella sua maggioranza anche l’appoggio di partiti facenti parte dell’attuale maggioranza alla guida della Regione, ci si aspetta un approccio ben più politico serio e, soprattutto, concreto. Serve senso del dovere e responsabilità.»