19 November, 2024
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Le sindache di San Giovanni Suergiu Elvira Usai, di Villamassargia Debora Porrà e di Domusnovas Isangela Mascia, hanno fatto visita, in segno di solidarietà e sostegno, al sindaco di Iglesias Mauro Usai, che ha iniziato ieri sera una forte protesta all’ospedale CTO, dopo la sospensione di tutte le sedute chirurgiche e dell’assistenza anestesiologica per la grave carenza di medici anestesisti.

«Gli ospedali del nostro territorio vanno difesi così come la dignità dei nostri cittadini che hanno diritto a curarsi nel Sulcis Iglesiente dice Elvira Usai -. La mancanza di personale sanitario, i tagli indiscriminati alla medicina di prossimità e notizia di oggi il servizio di guardia medica che non sarà garantito per le festività natalizie. Non basta più la resilienza dei sindaci!»

L’Ordine delle Professioni Infermieristiche Carbonia Iglesias ha manifestato presso il presidio CTO, aderendo alla protesta del primo cittadino e della comunità civica iglesiente, contro la sospensione delle attività programmate del blocco chirurgico per la carenza di anestesisti.

«Era ed è importante lanciare un messaggio di solidarietà e di unità perché il bene salute è di tutti e di tutto il Sulcis Iglesiente e la sua tutela passa anche per momenti di coesione, responsabilità e partecipazione istituzionale», dice il presidente Graziano Lebiu.

La Consulta Anziani di Iglesias ha diffuso una nota, nella quale «condivide e sostiene pienamente l’azione di protesta e la battaglia che ha intrapreso il sindaco Mauro Usai con l’occupazione di un’ala del CTO, contro il blocco degli interventi chirurgici programmati previsti nel presidio ospedaliero».

«E’ vergognoso ed inaccettabile che improvvisamente venga bloccata l’attività chirurgica programmata poiché ci saranno pesanti ripercussioni sull’operatività di altri reparti ospedalieri con gravi conseguenze sulla salute e sulle cure dei cittadini e, in particolare, degli anziani. Il paventato rischio di chiusura del CTO è ormai paleseaggiunge la Consulta Anziani di Iglesias -. E’ in atto un inarrestabile stillicidio con tagli sistematici alle strutture, ai servizi sanitari, al personale, ai posti letto. Il sistema sanitario del Sulcis Iglesiente è ormai al collasso e crescono ogni giorno il disagio, la disperazione e le difficoltà degli ammalati. Non viene più garantita la certezza delle cure e sono saltati gli standard di efficienza e di qualità delle prestazioni. Ci troviamo di fronte a una manifesta incapacità gestionale e programmatoria.»

«E’ arrivato il momento di mandare a casa il Commissario della ASL e l’assessore della Sanità Mario Nieddu, non sono più affidabili e non sono in grado di adottare provvedimenti e trovare soluzioni idonee per evitare questi disastri – sottolinea la Consulta Anziani di Iglesias -. Dobbiamo ribellarci e dire a gran voce ORA BASTA. Pretendiamo, adesso, costi quel che costi, che i servizi sanitari del territorio riprendano la piena e totale funzionalità operativa in tutti i presidi ospedalieri, in tutti i reparti e con tutto il personale necessario.»

«Siamo stanchi di subire sempre queste gravi difficoltà della sanità, ma, comunque, decisi a scendere nuovamente in piazza uniti per fare fronte comune insieme ai cittadini, alle organizzazioni sindacali ed alle associazioni. Piena solidarietà al nostro Sindaco, dobbiamo riprenderci tutto quello che ci hanno tolto in questi anniconclude la Consulta Anziani di Iglesias -. Il diritto legittimo ai trattamenti necessari per la tutela della salute dei cittadini del territorio riparte oggi da questo presidio.»

Sale la mobilitazione, a Iglesias, a difesa dell’ospedale CTO, dopo l’annuncio della sospensione delle sedute chirurgiche e dell’assistenza anestesiologica, e la forte protesta del sindaco Mauro Usai che ha piazzato una tenda canadese all’ingresso del presidio ospedaliero. Domani 23 dicembre, alle ore 18,00, partirà da Piazza Sella una fiaccolata che attraverserà il centro storico e si concluderà di fronte al CTO.

Hanno già dato la loro adesione: Cgil-Cisl-Uil, la Consulta Anziani di Iglesias, l’Associazione Amici della Vita, l’Auser, il Coordinamento del Sulcis Iglesiente della Rete sarda per la difesa della sanità pubblica e l’Associazione Diabete Sulcis Iglesiente.

Tornano a crescere in nuovi positivi al Covid-19 in Sardegna, 304 nelle ultime 24 ore, su 10.718 test eseguiti (4.124 molecolari, 6.594 antigenici) il 2,84%.

I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 11 (1 in meno di ieri).

I pazienti ricoverati in area medica sono 121 (6 in più di ieri).

Sono 4.212 le persone in isolamento domiciliare (127 in più di ieri).

Non sono stati registrati decessi.

Un nuovo Open day vaccinale si svolgerà nel Palazzetto dello sport del lungomare di Sant’Antioco, nei giorni 28, 29 e 30 dicembre, dalle 15.00 alle 18.00.

Le giornate, riservate esclusivamente ai residenti nei Comuni di Sant’Antioco e Calasetta, sono così strutturate:

28 e 29 dicembre, terza dose, giornate riservate agli over 60 e ai fragili: il 28 con lettera iniziale del cognome A-L, mentre il 29 M-Z;

30 dicembre, terza dose, Open day totale: giornata dedicata a tutte le fasce di età vaccinabili.

Coloro che, residenti nei comuni di Sant’Antioco e Calasetta, non hanno ancora fatto la prima o la seconda dose, possono presentarsi in una delle tre date disponibili.

Per la terza dose devono essere trascorsi 150 giorni dalla precedente, nonché 15 giorni dall’eventuale vaccino antinfluenzale.

Occorre presentarsi all’HUB del Palazzetto dello sport con la tessera sanitaria e con il modulo di consenso già compilato. E’ scaricabile dal sito istituzionale del Comune per la sua stampa ed è disponibile anche già stampato presso il centralino del Municipio.

L’Amministrazione comunale di Carbonia ha concordato con Open Fiber Spa un importante intervento di manutenzione che riguarderà alcune zone della città, oggetto di segnalazione da parte dei cittadini.

L’intervento repentino dell’Amministrazione, finalizzato alla messa in sicurezza delle strade, è stato quindi possibile anche grazie alla sinergia e all’accordo con la nota Società che opera nel settore delle telecomunicazioni.

«Era prioritario agire per rimettere in sicurezza alcune strade cittadine: le buche sparse, oltre a generare una sgradevole sensazione di disordine e abbandono, mettono a rischio l’incolumità delle persone», ha sottolineato il sindaco Pietro Morittu.

«In un clima di dialogo e confronto, volto a risolvere i problemi della città, siamo riusciti in tempi celeri a trovare una soluzione», ha aggiunto il vice sindaco Michele Stivaletta.

«Con una certa operatività – ha spiegato con soddisfazione l’assessore dell’Urbanistica Piero Porcu -, stiamo cercando di mantenere gli impegni presi; a fronte del bilancio, stiamo ragionando su ulteriori risorse da investire per completare l’opera di manutenzione stradale che risulta piuttosto estesa.»

«Apprendiamo dai social dell’ennesima iniziativa, solitaria, personale, propagandistica e strumentale del Sindaco che ha occupato con una tenda canadese i locali del pre triage del CTO di Iglesias, per denunciare la sospensione dell’attività chirurgica. Il Sindaco, esponente del Pd, ovvero del partito responsabile dei tagli alla sanità di cui, purtroppo, oggi raccogliamo i frutti e che durante tutta la legislatura Pigliaru è rimasto chiuso nel suo assordante silenzio, ha riscoperto durante il suo mandato il vecchio sistema delle “occupazioni lampo” che per definizione durano poco ed hanno immediata risonanza mediatica.»

Gli otto consiglieri di minoranza Simone Saiu, Luigi Biggio, Alberto Cacciarru, Federico Garau, Bruna Moi, Francesca Tronci, Valentina Pistis ed Arianna Cortese, commentano così la protesta messa in atto dal sindaco di Iglesias Mauro Usai, con l’attivazione di un presidio con una tenda all’ingresso del CTO, dopo la sospensione di tutte le sedute chirurgiche in elezione e dell’assistenza anestesiologica.

«Ribadiamo con forza quello che urlavamo ieri esattamente come oggi, ovvero che i servizi sanitari del nostro territorio non devono esser toccati ma respingiamo con altrettanto vigore metodi che appartengono alla vecchia politica e che portano benefici soltanto ai politici che li pongono in essereaggiungono gli otto consiglieri di minoranza -. Lo stesso comunicato del Sindaco, nel quale ringrazia l’assessore regionale per l’impegno profuso, rende ancor più confusa l’iniziativa ed il reale obiettivo. Lo stesso Assessore ha peraltro già dichiarato che non succederà nulla di quanto paventato, riconducibile esclusivamente a carenze di organico.»

«Come ribadito anche ieri in Consiglio comunale, l’opposizione è disponibile ad iniziative congiunte, serie e concreteconcludono Simone Saiu, Luigi Biggio, Alberto Cacciarru, Federico Garau, Bruna Moi, Francesca Tronci, Valentina Pistis ed Arianna Cortese -. Il problema esiste, lo denunciamo dalla scorsa consiliatura regionale, e deve essere affrontato nelle opportune sedi istituzionali non con iniziative folkloristiche ed inutili.»

 

La sospensione di tutte le sedute chirurgiche in elezione e dell’assistenza anestesiologica in qualsivoglia attività di routine annunciata ieri dal  direttore dell’U.O.C. Anestesia e Rianimazione Carbonia – Iglesias, ha provocato oggi una durissima reazione del sindaco di Iglesias, Mauro Usai, che si è attendato all’ingresso dell’ospedale ed ha avuto parole pesantissime sulla gravissima situazione venutasi a determinare nel presidio ospedaliero iglesiente.
«Chiusura del laboratorio analisi agli esterni. Chiusura radiologia agli esterni. Chiusura della chirurgia programmata e sospensione delle attività degli anestesisti per i trasferimenti in ambulanza. È la morte della sanità iglesiente. Se entro oggi non verrà ritirato l’ultimo provvedimento di chiusura, passeremo dalle parole ai fatti. Nel frattempo vivissimi complimenti a tutti, a questo punto Iglesias non era mai arrivata», ha scritto Mauro Usai in un primo post su Facebook nel primo pomeriggio.
In serata, in un altro post, Mauro Usai è stato ancora più duro: «Non siamo più disposti a tollerare ulteriori tagli. Ho già ricevuto una chiamata dall’Assessore, che ringrazio, il quale ci rassicura sulla ripresa delle attività, ora vogliamo i fatti. Il presidio rimane ad oltranza».