Articolo Uno e M5S hanno presentato un’interpellanza sull’hub vaccinale di Carbonia
«A distanza di circa due mesi dalla sua apertura, nonostante il lavoro egregio della Protezione civile e la professionalità degli operatori sanitari, visto il numero degli abitanti del territorio comunale e del bacino del Sulcis, appare evidente l’inadeguatezza nella scelta della sede vaccinale, considerato il numero esiguo dei parcheggi circostanti, le dimensioni della struttura adibita all’uso ed il numero ridotto di postazioni vaccinali (4 ad Iglesias, 2 sole a Carbonia, portate nella sola giornata di ieri a 3 ricavando una postazione in spazi angusti), ma, soprattutto, le poche ore di apertura del centro: nel mese di gennaio ad Iglesias il centro sarà aperto per 35 ore a settimana, a Carbonia solo 13!»
La denuncia è contenuta in un’interrogazione presentata ieri congiuntamente, a Carbonia, dai consiglieri di minoranza dei gruppi Articolo Uno e Movimento 5 Stelle.
«Sono ormai centinaia i nostri concittadini che vorrebbero prenotare attraverso il link del portale prenotazioni nell’hub di Carbonia, ma si vedono dirottati ad Iglesias o a San Giovanni Suergiu se va bene, altrimenti a Quartu Sant’Elena o a San Gavino Monreale – aggiungono i consiglieri di Articolo Uno e Movimento 5 Stelle -. E se la prenotazione va a buon fine l’utente si scontra, comunque, con una struttura che non può gestire flussi di persone paragonabili agli altri due centri del territorio.»
«Davvero possiamo ritenere, pur comprendendo le difficoltà dello stato di emergenza dato dalla pandemia, che l’hub vaccinale di via Puglie risponda alle esigenze della popolazione di Carbonia e del territorio – concludono i consiglieri di minoranza di Articolo Uno e Movimento 5 Stelle – Noi pensiamo di no e riteniamo che essere collaborativi è senza dubbio una scelta giusta, ma riteniamo che non si possa essere compiacenti e non prendere posizione di fronte ai disservizi.»
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