L’Associazione Diabete Sulcis Iglesiente Ets-Odv denuncia la grave emergenza determinata dalla chiusura del laboratorio di analisi dell’azienda sanitaria 7 Carbonia Iglesias agli esterni
L’Associazione Diabete Sulcis Iglesiente Ets-Odv questa sera ha diffuso una nota sulla «chiusura del laboratorio di analisi dell’azienda sanitaria 7 Carbonia Iglesias agli esterni».
Di seguito, il testo integrale.
«Ancora nessuna soluzione in vista per la chiusura del laboratorio di analisi del Cto di Iglesias, che, come quello dell’ospedale Sirai di Carbonia, non ha ancora ripreso l’attività nonostante le proteste dei cittadini costretti a subire quotidianamente notevoli disagi. L’allarme viene lanciato anche dagli stessi laboratori privati accreditati che hanno esaurito tutto il budget a disposizione per le analisi effettuate in convenzione con il servizio sanitario regionale: le strutture convenzionate, nei prossimi mesi si troveranno nella necessità di far pagare i cittadini, compresi gli esenti per malattia, età e reddito. Appare intuitiva la ricaduta di questa vergognosa situazione direttamente sui pazienti, che già da ora lamentano enorme disagi nella fruizione delle prestazioni. Sono centinaia i pazienti che ogni giorno necessitano del servizio prelievi, massimamente le persone con malattie croniche, stremate dal perdurare dell’inerzia che sembra accompagnare l’indifferenza della politica regionale verso un problema che incide sul diritto alla salute dell’intera comunità. Un‘inerzia che non può essere tollerata, soprattutto in un territorio come quello del Sulcis Iglesiente, nel quale si registra un elevato tasso di prevalenza del diabete di tipo due e la più alta incidenza al mondo del diabete di tipo uno. Un territorio dove circa 10.000 persone risultano colpite dalla patologia diabetica e per le quali dunque il laboratorio di analisi rappresenta un presidio sanitario necessario per la diagnosi, il monitoraggio e la cura della malattia. Nessuna comunità e struttura ospedaliera può rimanere viva senza il supporto di un laboratorio di analisi efficiente e aperto anche agli esterni. La chiusura del laboratorio pubblico cittadino sta incidendo negativamente sulle categorie più fragili che non possono permettersi di pagare l’accesso alle strutture private. Infatti, i laboratori privati-convenzionati, una volta terminato il budget assegnato, chiudono le porte alle persone ammalate di diabete e altre patologie, condannando le stesse alla rinuncia dei controlli per la prevenzione e ancor più per il monitoraggio delle complicanze in corso. Ci chiediamo quale sia la logica che impedisce alla politica regionale di trovare soluzioni immediate, che potrebbero momentaneamente consistere, in un ordine di priorità, nel richiamare in servizio i tecnici di laboratorio andati in pensione, nel potenziamento dell’organico del laboratorio o nell’aumento del budget del laboratori privati/convenzionati.
Nella situazione di emergenza venutasi a creare, chiediamo alla Regione Sardegna che vengano finanziate delle risorse straordinarie verso i laboratori privati accreditati che permettano ai cittadini di effettuare le analisi per le quali risultino esenti. Sollecitiamo tutte le parti politiche ad un atto concreto per fermare questa grave situazione di disagio che non da oggi colpisce i servizi sanitari del territorio.»
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