ConsultAnzianIglesias: «Lunghe file e gravi disagi per anziani e disabili negli uffici postali»
Come ogni anno, in questi giorni invernali, quando arriva il freddo, la pioggia impetuosa ed il forte vento si ripete la situazione di grande difficoltà e di disagio per i cittadini e, soprattutto, per le fasce socialmente più deboli, anziani, invalidi e disabili che devono stare in fila e in piedi per ore fuori dagli uffici postali per ritirare la pensione. Per certi versi con il nuovo servizio di prenotazione online delle Poste, che serve per evitare le lunghe attese e le code, la situazione, paradossalmente, diventa ancora più critica per molti anziani. Ci sono parecchi anziani che nonostante abbiano il cellulare non sanno usare l’applicazione delle Poste per la prenotazione online. Restano, infatti, in coda per ore e sono scavalcati da chi invece ha prenotato online e la fila aumenta. Per superare queste difficoltà si potrebbe invece, visto che ora per accedere agli uffici postali serve il green pass, aumentare il numero delle persone nelle sale d’attesa e dare la precedenza agli anziani e agli invalidi.
Invece nulla è cambiato rispetto a prima nonostante Poste Italiane ribadisce che con le nuove soluzioni introdotte, l’accesso agli uffici postali sarà semplice e veloce. Si continua al contrario a limitare inspiegabilmente gli accessi come succede in diversi uffici postali che entrano solo due persone per volta.
E’ chiaro che la migliore soluzione resta sempre l’aumento del personale addetto agli sportelli in modo particolare negli uffici dove c’è un solo operatore. Basterebbe però adottare questi pochi ma efficaci provvedimenti per risolvere una serie di incombenze che gravano pesantemente sui cittadini che hanno maggiori difficoltà. Sarebbe non solo un segno di civiltà e di rispetto per le categorie più deboli ma anche un diritto esigibile così come previsto dalla normativa e disciplinato dall’art. 2 comma 1, del decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 30 gennaio 1996, inerente la “Carta della qualità del servizio pubblico postale” che stabilisce: «L’Ente Poste Italiane (EPI) promuove a favore dei portatori di handicap, degli anziani e dei clienti in condizioni particolari, facilità di accesso e rapporto diretto agli sportelli».
I dirigenti dei vari uffici postali dovrebbero, pertanto, organizzare una gestione del servizio che sia più efficiente e nello stesso tempo più umano per conciliare le esigenze di tutti i clienti nel rispetto delle regole e dei diritti. Sarebbe, infatti, importante affiggere un cartello in ogni ufficio postale che informa i clienti sui diritti degli anziani e dei disabili e che esorta alla sensibilizzazione e al rispetto del vivere civile.
La Consulta degli Anziani, con spirito di collaborazione, è comunque disponibile a organizzare, con il supporto delle Poste, una formazione rivolta agli anziani per insegnare l’uso corretto del cellulare e facilitare l’accesso ai vari servizi con l’APP di Poste Italiane, compresa la prenotazione online.
Antonio Achenza
Presidente ConsultAnzianIglesias
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