23 November, 2024
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Campionato di serie C2 1983/1984. Il Carbonia di Checco Fele affronta la seconda stagione tra i professionisti, dopo una sofferta quanto meritata salvezza. L’avvio è complicato, una sconfitta all’esordio al Comunale con il Livorno (0 a 1) e un pesante rovescio nella prima trasferta, a Civitavecchia, 0 a 4. La squadra ha il carattere del suo allenatore e si sblocca nel derby con l’Olbia, travolta 3 a 0 al Comunale (autogoal di Degortes e goal di Giampaolo Zaccheddu ed Antonio Soda).

Il calendario, purtroppo, non è “amico” e alla quarta giornata propone al Carbonia il derby di Sassari con la Torres. La sfida dell’Acquedotto, come vuole la tradizione, è molto combattuta ma alla fine ad imporsi è la squadra di Angelo Domenghini, con un goal di Dozzi.

Il Carbonia segna poco ma subisce anche poco e infila cinque pareggi consecutivi, quattro per 1 a 1, con Cerretese, Pontedera, Spezia e Savona, uno senza goal, a Voghera. Si sblocca, centrando la seconda vittoria, 2 a 1 all’Asti (goal di Soda ed Ogno, di Marchese per la squadra piemontese), poi ancora un 1 a 1 nel derby di Quartu. Ancora una vittoria casalinga, 3 a 2 all’Imperia (doppietta di Giampaolo Zaccheddu e goal di Alessandro Zaccolo, Fontanesi e Discepoli per la squadra ligure. L’ennesimo 1 a 1 matura nell’incontro casalingo con la Lucchese e la lunga serie positiva durata nove giornate, con 2 vittorie e 7 pareggi, si interrompe alla vigilia di Natale, il 18 dicembre 1983, al Moccagatta di Alessandria, 0 a 1.

Il bilancio delle prime 13 giornate è positivo, 3 vittorie, 6 pareggi e 4 sconfitte, per 12 punti, quasi 1 punto a partita (0,92).

Il 1984 si apre con l’incontro casalingo con il Derthona.

L’avvio di partita è tutto in salita. Il Derthona passa in vantaggio con Molteni e raddoppia con Ravazzolo: 0 a 2! Il Carbonia di Checco Fele si piega ma non si spezza. La squadra reagisce e un goal di Giampaolo Zaccheddu dimezza lo svantaggio e riapre la partita. La partita si gioca su un pantano e si trasforma in un’autentica battaglia. Gli sforzi dei ragazzi di Checco Fele vengono premiati da un autogoal di Gabbana che riporta il risultato in parità: 2 a 2!

E’ a quel punto che matura l’episodio che decide la partita. Antonio Soda è indisposto, si avvicina alla panchina ed urla a Checco Fele: «Mister, ora che stiamo pareggiando, mi cambi, mi sto c…..o!» La risposta di Checco Fele è perentoria! «Non ci penso nemmeno fattela pure addosso, tanto con tutto il fango che hai addosso non se ne accorge nessuno!»

Antonio Soda non la prende bene ma “ubbidisce” all’ordine del suo allenatore e torna al suo posto, al centro dell’attacco. Di lì a poco succede l’incredibile. Il Carbonia dopo aver raggiunto il pareggio, continua ad attaccare, arriva un pallone invitante, Antonio Soda è lì, pronto ad affondare il colpo decisivo, la zampata del bomber (era appena arrivato al Carbonia dal Catanzaro, a soli 20 anni, con Bruno Conca e Rosario Belcamino), che firma il goal partita! Da 0 a 2 a 3 a 2, davvero incredibile! Antonio Soda nel momento del massimo sforzo nel calciare la palla del 3 a 2, non è riuscito a trattenere l’attacco diarroico che “premeva alle porte”, e se la fece addosso. Lui correva per abbracciare i compagni dopo il goal, ma i compagni si allontanavano da lui!

Il Carbonia conquista la quarta vittoria, sale a quota 15 punti, la settimana successiva va a vincere a Casale, 2 a 0, con goal di Domenico Ogno e Giovanni Leone, e chiude il girone d’andata con uno 0 a 0 casalingo con la Massese ed un bilancio di 17 punti (1,06 a partita).

Il girone di ritorno è molto sofferto, in 16 giornate il Carbonia centra solo 2 vittorie, 3 a 2 sul campo della Cerretese (doppietta di Giampaolo Zaccheddu, alla fine miglior cannoniere della squadra con 9 goal, e Soda, doppietta di Liucci per la Cerretese) e 2 a 0 in casa con il Casale (goal di Giampaolo Zaccheddu ed Antonio Soda), a fronte di ben 9 sconfitte e 5 pareggi (1 a 1 in casa con il Civitavecchia; tre 0 a 0 consecutivi in casa con il Pontedera, la Vogherese ed il Savona, spezzati dalla sconfitta per 0 a 1 di La Spezia; e lo 0 a 0 dell’ultima giornata a Massa, che ha permesso alla squadra di Checco Fele di salvarsi in extremis, a parità di punti, 26, per gli scontri diretti favorevoli con la Cerretese – 1 a 1 in casa e 3 a 2 a Cerreto Guidi).

Ritornando a quanto accadde l’8 gennaio 1984 al Comunale nel confronto con il Derthona, deciso con una clamorosa rimonta, se Checco Fele non avesse rifiutato il cambio chiesto da Antonio Soda, per quel suo bisogno corporale, non sarebbe arrivato il goal del centravanti calabrese, il Carbonia quasi certamente non avrebbe vinto quella partita e, probabilmente, il suo campionato avrebbe avuto un esito diverso.

Giampaolo Cirronis

Sono 993 i nuovi casi positivi al Covid-19 accertati in Sardegna, su 4.267 tamponi eseguiti, 248 diagnosticati da molecolare, 745 da antigenico.

I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 30 (+2).
I pazienti ricoverati in area medica sono 403 (-6).
Sono 33.986 le persone in isolamento domiciliare (+36).
Si registrano 10 decessi: 2 uomini di 53 e 82 anni, residenti nella provincia di Sassari; 1 donna di 90 e un uomo di 92 anni, residenti nella provincia del Sud Sardegna; 2 donne di 76 e 83 anni, residenti nella Città Metropolitana di Cagliari; 1 uomo di 60 anni, residente nella provincia di Oristano; 3 decessi nella provincia di Nuoro.

Il consigliere di minoranza Simone Saiu ha presentato un’interrogazione al sindaco di Iglesias Mauro Usai ed al presidente del Consiglio comunale Daniele Reginali sull’indisponibilità della camera mortuaria presso il presidio ospedaliero CTO e sulle procedure di trasporto delle salme.

Simone Saiu interroga urgentemente il sindaco Mauro Usai, al fine di conoscere:

a) se corrisponda al vero che presso il Presidio ospedaliero del CTO di Iglesias non esista una camera mortuaria;

b) qualora non esista, quali siano le procedure adottate fino ad oggi per il trasporto delle salme dall’Ospedale CTO al Presidio ospedaliero del Santa Barbara e se Ella, quale Ufficiale di Governo e Autorità sanitaria locale, abbia vigilato sulle medesime e sulla loro corretta applicazione;

c) se corrisponda al vero quanto denunciato dai familiari di una persona deceduta nel mese di agosto 2021 e trasportata mediante un’ambulanza dismessa all’interno della quale sarebbe potuto esser trasportato non un feretro ma soltanto una barella;

d) se abbia preso atto delle criticità denunciate dall’OPI fin dal 2016 e delle quali come sindaco è stato investito nel 2018 al momento del suo insediamento.

Una lezione-concerto è in programma lunedì 14 febbraio, alle ore 16.30, presso il Circolo Soci Euralcoop di piazza Marmilla. Ne saranno protagonisti i musicisti Franco Fois, al liuto e Giuliana Pisanu al flauto traverso.
Giuliana Pisanu, dopo il Diploma in Flauto Traverso conseguito presso il Conservatorio “G. Pierluigi da Palestrina” di Cagliari, prosegue gli studi approfondendo le prassi esecutive della famiglia dei flauti dritti relative al periodo che va dal Medioevo al Barocco.
Frequenta quindi i seminari e laboratori tenuti da alcuni tra i più qualificati docenti nel settore, tra cui Kees Boeke, Carolina Putica e Rebeca Ferri. Ha svolto e svolge attività concertistica con diverse formazioni.
Franco Fois è liutista, didatta e studioso delle problematiche legate alla letteratura preclassica a alla sua esecuzione in tempi moderni. In tale prospettiva ha approfondito con i più autorevoli esperti del settore la prassi esecutiva legata alla danza e alla musica vocale dedicandosi alle fonti rinascimentali dell’area friulano-veneta e pubblicando, nel 2005, un saggio dedicato a Dominico Bianchini corredato da un CD contenente le musiche per liuto sue e di suoi contemporanei (Dominico Bianchini detto Rossetto – Un friulano musicista e mosaicista nella Venezia del Cinquecento, Livestudio, 2005).
Ha firmato, realizzandoli con diverse formazioni e organici, gli spettacoli di musica e danza Chi vuol esser lieto sia; Tempi di Frottole; Dantz Megdelein Dantz; Festa per il Solstizio d’estate; Ciascun s’allegri, ciascun s’innamori.
Ha svolto attività concertistica sia come solista che in duo con la cantante Simonetta Soro e proposto, più recentemente, il progetto Tempora che (con la collaborazione di Mauro Palmas alle mandole) ripercorre una circolazione mediterranea del canto accompagnato.

Insieme Formia – Carbonia, sulla carta, avrebbe potuto essere la partita della svolta, una vittoria avrebbe consentito al Carbonia di lasciare alla squadra laziale la scomoda ultima posizione in classifica e di gettare le basi di un “nuovo campionato”, verso quella salvezza che fin dalle prime giornate è apparsa come una durissima “montagna da scalare”. L’avvio di partita ha alimentato la speranza, il goal del meritato vantaggio, al 23′, firmato da Alessandro Aloia, al secondo centro consecutivo. I ragazzi di David Suazo nella seconda metà del tempo hanno legittimato ulteriormente il vantaggio, non concedendo spazi alla reazione della squadra di casa e sfiorando il raddoppio con Samuele Curreli e Ador Gjuci. Fino al 45′. Nel secondo dei due minuti di recupero, purtroppo, è maturato l’episodio che ha avviato il ribaltone, il goal del pari dell’Insieme Formia, firmato da Alessio Gargiulo, con un tap-in da pochi passi su una respinta di Valerio Bigotti su una conclusione dalla media distanza.

Nel calcio, si sa, tra andare al riposo con un goal di vantaggio in trasferta e farlo con una ritrovata parità nel recupero, c’è una differenza abissale che 9 volte su 10 “avvantaggia” la squadra che ha appena ritrovato il pareggio. E così, puntualmente, è accaduto anche oggi a Formia.

Al ritorno in campo dopo il riposo, la squadra di Fabio Fratena si è riversata nell’area del Carbonia e dopo soli 2′ ha “conquistato”  un calcio di rigore, per un fallo ai danni del 18enne Michele Gentile. Dagli 11 metri Massimo Camilli (in goal anche all’andata, quando firmò il goal dell’1 a 3 che avviò la clamorosa rimonta dopo il triplo vantaggio del Carbonia maturato nei primi 45′) ha superato Valerio Bigotti, portando in vantaggio l’Insieme Formia.

L’insperato vantaggio ha moltiplicato le forze dell’Insieme Formia e per il Carbonia è diventato tutto molto difficile. David Suazo ha inserito forze fresche, prima Alessio Murgia e l’ultimo arrivato Lorenzo Isaia per Mohamed Camara e Samuele Curreli, poi Cristian Padurariu e Marco Russu per Ador Gjuci ed Andrea Mastino. Nel finale la squadra ha tentato un forcing, ha avuto anche una clamorosa occasione per pareggiare, ma il risultato non è più cambiato.

Quella odierna, la decima, non è una sconfitta come le altre 9 maturate in 18 giornate. Quella di Formia, sulla carta, numeri alla mano, era la partita più alla portata, quella che, essendo uno scontro diretto, metteva in palio 3 punti dal valore doppio. La sconfitta rende tutto ancora più difficile di quanto non lo fosse già alla vigilia. Le vittorie del Real Monterotondo Scalo sull’Ostiamare e della Gladiator sul campo del Latte Dolce, hanno creato un solco tra le ultime tre, Insieme Formia (13 punti), Latte Dolce (12) e Carbonia (9), con il Latte Dolce che deve recuperare tre partite, il Carbonia due (in casa con l’Aprilia e a Sassari con il Latte Dolce). Real Monterotondo Scalo e Lanusei hanno 18 punti (il Real Monterotondo Scalo deve recuperare due partite), la Gladiator 19 punti (una partita da recuperare), il Cassino 20 punti (una partita da recuperare), l’Atletico Uri 22 punti. La formula del campionato prevede due retrocessioni dirette e i play out per quattro squadre, classificate dal 13° al 16° posto. Classifica alla mano, d’ora in avanti non è più consentito sbagliare!

Giampaolo Cirronis

 

Sono 1.579 i nuovi casi positivi al Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Sardegna, su 11.694 tamponi eseguiti, 309 diagnosticati da molecolare, 1.270 da antigenico.

E’ rimasto invariato sia il numero dei pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva, 28, sia quelli in area medica, 409.
Sono 33.950 le persone in isolamento domiciliare (+ 983).
Si registrano 7 decessi: 2 uomini di 57 e 63 anni, residenti nella provincia di Sassari; 3 donne di 78, 88 e 90 anni, residenti nella provincia del Sud Sardegna; 1 uomo di 81 e una donna di 77 anni, residenti nella Città Metropolitana di Cagliari.

Sua Maestà il cioccolato è andata in scena da venerdì 11 a domenica 13 febbraio ad Iglesias, in piazza Quintino Sella, per la seconda edizione di Choco Moments Iglesias, Speciale San Valentino. Il primo evento dopo il termine del blocco che vedeva la scadenza alla fine del mese di gennaio , ha registrato una grande partecipazione di pubblico, desideroso di uscire ed incontrarsi, organizzato in collaborazione con la Pro Loco di Iglesias ed il patrocinio dello stesso comune di Iglesias.

Grande Festa del Cioccolato Artigianale che ha radunato grandi e piccini, che in ogni stand hanno potuto trovare le più svariate forme ed i gusti più raffinati che il cioccolato possa presentare persino ai palati più raffinati. Laboratori per poter vivere da vicino le varie fasi di realizzazione dedicati agli adulti, ma anche con uno spazio per i bambini; grandi allestimenti con esposizione di tavolette aromatizzate, praline decorate, cioccolatini dalle forme più svariate, targhe con dediche d’amore, liquori, fruttini ricoperti e deliziosi bastoncini da passeggio per poter gustare le prelibatezze in giro per il centro.

Sabato sera in esposizione per l’attenzione dei più golosi, una lunga tavoletta di 20 metri da guinness dei primati che ha stuzzicato l’acquolina dei passanti attirati dal profumo inconfondibile del protagonista della festa. Una manifestazione che gli amanti del cioccolato non possono trascurare, capace di allietare e soddisfare tutti i sensi. Un’occasione che ci si auspica possa fare da apripista a tanti altri eventi in grado di riaccendere la speranza di tornare alla normalità che in questi due ultimi anni ci è stata negata dalla pandemia che ci ha privato delle occasioni di socializzazione, rendendoci un po’ tutti più chiusi ed introversi, poco fiduciosi nell’importanza di costruire rapporti umani.

Nadia Pische

Fotografie di Nadia Pische

La Monteponi, capolista solitaria del girone A del campionato di Promozione regionale, gioca alle 15.00 sul campo del La Palma Monte Urpinu, una tappa molto importante nel cammino verso la promozione in Eccellenza regionale. Il Villasimius, unica rivale nella corsa promozione, è distante 10 punti con una partita da recuperare ma continua a credere nella rimonta. Gioca sul campo dell’Atletico Cagliari, motivato da una striscia vincente di ben sei vittorie consecutive. Dopo la sconfitta di misura subita nel confronto diretto allo stadio Monteponi (0 a 1), ha ottenuto sette vittorie e 1 pareggio (0 a 0 in casa con il Gonnosfanadiga).

Sugli altri campi, la terza giornata del girone di ritorno propone il derby tra Fermassenti e Villamassargia, in palio punti pesanti in prospettiva salvezza; il Cortoghiana ospita la Pro Sigma Cagliari, decisa a tornare al successo per allontanarsi dalla zona più calda della classifica; l’Atletico Narcao, ultimo in classifica con soli 4 punti, gioca sul campo dell’Andromesa, a Siurgus Donigala. Completano il programma della giornata, le partita Orrolese-Gonnosfanadiga e Quartu 2000-Selargius.

Nel girone A del campionato di Prima Categoria, la capolista Verde Isola ospita il Calcio Capoterra, concorrente per la promozione nel primo scorcio di stagione ma oggi lontano ben 11 punti (6 vittoria e 1 pareggio nelle prime 7 giornate; 1 vittoria, 3 pareggi e 4 sconfitte nelle ultime 8 giornate). Un successo, il 12° dall’inizio del campionato, sarebbe pesantissimo, per la squadra di Pasquale Lazzaro, che alla vigilia ha 6 punti di vantaggio sul Cus Cagliari, che gioca sul campo della Frassinetti Elmas, e 7 sulla Gialeto 1909, sul campo dell’Atletico Villaperuccio.

Sugli altri campi, si giocano Sestu-Domusnovas Junior Santos, Antiochense 2013-Pula, Calcio Pirri-Vecchio Borgo Sant’Elia e Città di Selargius 1991-Virtus San Sperate 2002.

Sono 20 convocati i calciatori convocati da David Suazo per la partita odierna, in programma alle 14.30, sul campo dell’Insieme Formia (dirige Marco Di Loreto di Terni), una diretta concorrente nella lotta per la salvezza. Tra i convocati c’è anche Lorenzo Isaia, il centrocampista 19enne romano tesserato a metà settimana, al rientro in maglia biancoblù, dopo le 32 partite giocate nello scorso campionato: Idrissi, Bigotti, Adamo, Ganzerli, Serra, Suhs, Pitto, Carboni, Mastino, Murgia, Aloia, Padurariu, Curreli, Porcheddu, Dore, Isaia, Porru, Camara, Gjuci, Russu. Non convocati: Piras, infortunato; Niccolò Agostinelli, riabilitazione; Federico Bellu, infortunato; Alexandre Kore riabilitazione; Lorenzo Basciu; Cohen Kirby, terzo portiere; Nicola Mancini.

Ricordiamo che nel girone d’andata, a Sant’Anna Arresi, Carbonia ed Insieme Formia pareggiarono 3 a 3. Il Carbonia chiuse il primo tempo avanti di 3 goal e si fece rimontare negli ultimi 28′. La squadra di David Suazo è reduce dalla sconfitta nel recupero di Artena, disputato mercoledì e terminato 3 a 1 per la squadra laziale.

Nella giornata dedicata al ricordo della tragedia delle foibe e degli esodati dalmati, fiumani e istriani, giovedì 10 febbraio il comune di Carbonia ha commemorato le oltre 300mila persone che tra il 1943 e il 1947 furono inghiottite nelle voragini carsiche per mano dei miliziani di Tito.

Il vicesindaco Michele Stivaletta e l’assessora della Cultura Giorgia Meli, in rappresentanza di tutta l’Amministrazione comunale, hanno voluto rendere un omaggio simbolico alle vittime deponendo dei fiori ai piedi della lapide nella piazza cittadina a loro dedicata, tra via Sanzio e via Santa Caterina.

«Nel rispetto delle normative vigenti, non è stato possibile organizzare una cerimonia pubblica con il coinvolgimento di tutta la cittadinanza, ma vorremmo tuttavia che questa nostra doverosa iniziativa di oggi portasse un messaggio ben preciso contro ogni discriminazione e disuguaglianza», ha commentato l’assessora della Cultura Giorgia Meli.

«Abbiamo organizzato questa manifestazione simbolicaha spiegato il vicesindaco Michele Stivaletta per contestare ogni azione di intolleranza, un tema per noi ancora drammaticamente attuale. Quello di oggi è un gesto semplice, ma che esprime profondo rispetto per la dignità umana, sincera vicinanza a chi ha visto calpestare i propri diritti, è stato perseguitato e torturato fino a perdere la vita per i suoi valori e per la provenienza geografica.»

I fiori ai piedi della lapide cittadina che racconta di una “sciagura nazionale”, così come è stata definita dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è «un segnale alle generazioni presenti e future perché certi episodi vergognosamente taciuti nel corso della storia non accadano più», ha concluso il vicesindaco Michele Stivaletta.