Il Consiglio comunale di Carbonia ha approvato all’unanimità un documento che apre all’accoglienza dei profughi ucraini e condanna la guerra
«È un dibattito doveroso quello sulla guerra che consente a Carbonia di avere una visione precisa su un tema importante e contribuisce a rinsaldare la sua identità di comunità solidale.»
Ha esordito così il sindaco Pietro Morittu durante la seduta odierna di Consiglio comunale, il cui programma dei lavori è stato sovvertito per dare priorità in aula alla crisi internazionale e all’elaborazione di un documento comune, sottoscritto all’unanimità da tutte le forze politiche, per condannare fermamente la guerra e ribadire la volontà di accogliere i profughi ucraini.
«Faremo tutto ciò che è necessario – ha sottolineato il sindaco di Carbonia – per attivare i nostri canali di cooperazione e per organizzare un’accoglienza strutturata sul territorio. Ieri ho scritto una lettera alle Istituzioni per garantire la disponibilità della nostra città di intervenire nelle operazioni di aiuto, chiedendo espressamente di essere inseriti nella rete di solidarietà.»
I messaggi di vicinanza e l’espressione ferma contro il drammatico conflitto armato che si sta consumando non sono mancati da parte dell’Amministrazione comunale con il momento di raccoglimento di venerdì scorso sul sagrato della parrocchia di San Ponziano, «ma certamente – ha sottolineato Pietro Morittu – si tratta di fare un passaggio operativo affinché il cartello posto all’ingresso del nostro centro abitato “Carbonia città per la pace”, non resti appunto solo un cartello».
L’ordine del giorno, sottoscritto all’unanimità, pone in essere una linea politica condivisa a difesa dei diritti inviolabili e di democrazia: «La mescolanza delle provenienze che compongono la nostra comunità – ha concluso il sindaco di Carbonia – valorizza le differenze e pone Carbonia al servizio di questa operazione umanitaria».
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