19 November, 2024
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Il Real Monterotondo Scalo ha battuto 2 a 1 la Vis Artena nel recupero della 17ª ed ultima giornata del girone d’andata, e con i 3 punti ha allungato sul Lanusei, con il quale condivideva il 14° posto in classifica, raggiungendo quota 22 punti, a 3 punti dalla quota salvezza attualmente occupata dal Cassino, 3 punti di vantaggio sul Lanusei, 5 sul Carbonia, 6 sul Latte Dolce e 8 sull’Insieme Formia. Il Real Monterotondo Scalo ha sbloccato il risultato al 26′ del primo tempo con Riccardo Pasqui ed ha raddoppiato al 6′ della ripresa con un goal di Sebastiano Svidercoschi. Il goal di Francesco Di Vico, arrivato a 11′ dal 90′, ha fissato il risultato sul definitivo 2 a 1.

I vigili del fuoco del distaccamento di Carbonia, intorno alle 3.30, sono intervenuti per l’incendio di un’auto in sosta, all’interno del cortile di un’abitazione
in via Medadeddu, a Carbonia. La sala operativa 115 del Comando di Cagliari che ha ricevuto la richiesta di soccorso, ha inviato sul posto la squadra di pronto intervento “6A”. Giunti sul posto con un’APS (autopompa serbatoio), i vigili del fuoco hanno spento l’incendio che ha coinvolto l’intero veicolo e provveduto alla messa in sicurezza dell’area, evitando la propagazione delle fiamme alla struttura abitativa adiacente.
Durante le operazioni di spegnimento i vigili del fuoco hanno localizzato e provveduto alla messa in sicurezza di alcune bombole GPL e di una cisterna di gasolio.
Nessuna persona è rimasta coinvolta.
I vigili del fuoco, al termine delle operazioni, hanno avviato gli accertamenti per stabilire le cause dell’incendio.

Sono 1.925 i nuovi positivi al Covid-19 accertati in Sardegna su 11.383 tamponi eseguiti, 415 diagnosticati da molecolare, 1.510 da antigenico.

I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 18 (stesso dato di ieri).

I pazienti ricoverati in area medica sono 327 (-11).

Sono 27.684 le persone in isolamento domiciliare (+609).

Si registrano 2 decessi: 1 donna di 88 anni, residente nella provincia del Sud Sardegna, e 1 uomo di 90 anni, residente nella Città Metropolitana di Cagliari.

Il capitano del Carbonia allievi Alberto Piras è stato convocato nella rappresentativa nazionale Under 17 dell’Area Centro. Il giovane calciatore carboniense, classe 2005, miglior calciatore della recente finale della Coppa Santa Barbara vinta dal Carbonia 3 a 2 sulla Monteponi, insieme ad altri quattro giovani calciatori sardi che militano in squadre del campionato allievi regionali Under 17 (Paolo Arù – Pol. Bittese, Matteo Del Giudice – Torres, Riccardo Arangino – Kosmoto Monastir, Lorenzo Zuddas – Sant’Elena Q.C.U.), si unirà alla rappresentativa martedì 22 marzo, sotto la guida dell’allenatore Calogero Sanfratello, al Centro sportivo “G. Fiorini – Tre Fontane”, a Roma.

Il raduno rientra nell’ambito del Progetto Giovani LND, nel quale il tecnico Calogero Sanfratello si è avvalso della collaborazione dei referenti tecnici regionali di Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise e Sardegna (Luigi Baranta per il Comitato regionale sardo).

«L’accordo siglato tra Sider Alloys e Glencore AG è un punto fondamentale che getta le basi per un’ulteriore conferma della ripresa produttiva dell’alluminio dello stabilimento Sider Alloys di Portovesme.»
A dirlo è Rino Barca, rappresentante della FSM CISL del Sulcis Iglesiente.
«Per il sindacatoaggiunge Rino Barca -, si tratta di un punto solido e concreto che pone lo stabilimento di alluminio Sider-Alloys di procedere nel suo cammino produttivo. Certamente molti non credevano che tutte le lotte portate avanti dal sindacato sarebbero state fruttuose ma la convinzione dei lavoratori e del sindacato intero nel portare avanti la vertenza, ha dato i suoi frutti.»
«Per quanto attiene l’aspetto prettamente tecnicorimarca Rino Barca -,stiamo seguendo con estrema attenzione la fornitura dei materiali e la messa in opera. La strada per la ripresa produttiva è partita, nel prossimo incontro con la direzione aziendale capiremo meglio i termini dell’accordo e conosceremo i prossimi obiettivi della Società.»
«Riguardo la vertenza per la mobilità in deroga conclude Rino Barcaci auguriamo che finalmente i lavoratori possano avere quanto atteso per migliorare il loro complicato bilancio familiare, ovviamente in attesa che arrivi quanto prima il rientro in fabbrica.»
Armando Cusa

Da sabato 26 marzo a domenica 3 aprile, le Caritas parrocchiali di Carbonia saranno impegnate nella raccolta di beni di prima necessità che verranno successivamente distribuiti alle famiglie della città che si trovano in condizioni disagiate, attraverso il “Centro unico di distribuzione”. L’iniziativa rientra nella “Settimana della solidarietà”.

La raccolta sarà così organizzata: alla Beata Vergine Addolorata, in via Liguria, olio di semi; alla Beata Vergine delle Grazie di Barbusi, latte e zucchero; alla parrocchia di Cristo Re in piazza Iglesias, prodotti per l’igiene personale; alla parrocchia Gesù Divino Operaio in via Mazzini, succhi di frutta e merendine; alla San Camillo De Lellis all’ospedale Sirai, riso; alla parrocchia San Narciso di Serbariu, scatolette di carne e farina; alla parrocchia di San Ponziano di piazza Roma, infine, legumi e pasta.

Mercoledì prossimo 23 marzo, dalle 8.30 alle 12.30, le squadre di Abbanoa interverranno a Musei per eseguire il collegamento delle nuove condotte appena realizzate in via Sassari. Si tratta di un ulteriore cantiere di ammodernamento della rete con la sostituzione integrale di diversi tratti. A seguito di uno studio dettagliato, sono stati scelti i tratti che negli ultimi anni avevano registrato numerose rotture tanto da richiedere continui interventi di riparazione da parte delle squadre di Abbanoa. Le nuove condotte sono state realizzate in ghisa sferoidale, materiale che garantisce la migliore tenuta.

 Durante le operazioni di scollegamento delle vecchie tubature e collegamento delle nuove potrebbero verificarsi cali di pressione soltanto nella strada interessata e in via Sassu. Le squadre di Abbanoa eseguiranno tutte le manovre necessarie per limitare i disservizi.

È in continua evoluzione la macchina organizzativa coordinata dal comune di Carbonia, in merito alla situazione di emergenza che sta vivendo il popolo ucraino. Su indicazione del C.O.C., il Centro operativo comunale, sulla home page del sito istituzionale del Comune è stata ideata una sezione speciale, fruibile anche in lingua ucraina, russo e inglese con le indicazioni per l’ingresso e la permanenza dei profughi ucraini sul territorio nazionale e un avviso per chi fosse nelle condizioni di offrire un alloggio.

Il sindaco Pietro Morittu ha così lanciato un appello: «Invitiamo chiunque avesse un appartamento disponibile o volesse ospitare persone singole o nuclei familiari a segnalarlo attraverso l’avviso che è stato pubblicato».

Gli interessati possono reperire le informazioni e la documentazione necessaria sul sito istituzionale del comune di Carbonia.

 

L’emergenza provocata dal vertiginoso aumento dei costi dell’energia sta mettendo in crisi l’apparato industriale e le famiglie che stanno ricevendo bollette più che raddoppiate.

Segreterie Territoriali Filctem CGIL, Femca CISL e Uiltec UIL stamane hanno diffuso una nota, nella quale fanno riferimento alla situazione vissuta dalla Portovesme srl che, oltre a fare i conti con i costi stellari dell’energia, deve fronteggiare la mancanza della cosiddetta superinterrompibilità, la compensazione sollecitata anche recentemente da Sardegna e Sicilia, che consentirebbe di affrontare i costi elevati dell’energia. Un provvedimento cassato dal Senato e che ora potrebbe essere sostituito dall’Energy release con un tenore dì priorità per le isole.

«Si tratta dei 25 TWh di rinnovabili in capo al GSE che dovrebbero essere messe a disposizione delle aziende energivore a prezzo calmierato di 50 €/MWhsottolineano i segretari Emanuele Madeddu, Vincenzo Lai e Pierluigi Loi -. La richiesta è che ci sia una priorità per le isole. Questo fatto permetterebbe di colmare il gap di trattamento con la penisola che ha l’interconnector. I rincari sono di circa cinque volte, considerato che si passa da una spesa annua di 60 milioni di euro a una di 300-350 milioni.»

«Per questo motivoaggiungono Emanuele Madeddu, Vincenzo Lai e Pierluigi Loi chiediamo un intervento del Governo affinché si possa arrivare a una soluzione che permetta alle imprese sarde di colmare il gap energetico che hanno nei confronti di quelle che operano nella penisola e l’intervento e l’impegno di tutti i parlamentari sardi per far sì che possa essere trovata una soluzione a questo problema per evitare che l’ultima azienda produttiva della Sardegna sud occidentale mandi a casa i lavoratori fermando gli impianti completamente.»

«In balloconcludonoc’è il futuro di 1.500 lavoratori tra diretti e indiretti, una vera catastrofe per questo territorio già pesantemente martoriato dalla crisi.»

Ringrazio dell’ospitalità offertami del Direttore de La Provincia del Sulcis Iglesiente, sempre sensibile ai problemi della sanità del nostro territorio.
Mi chiamo Gianni Gagliardo, ho 80 anni, abito a Portoscuso. Data l’età, ho qualche inevitabile acciacco, per cui il mio ottimo medico di base (dott. Anselmo Medda) mi ha prescritto un’urgente visita cardiologica presso il Pronto Soccorso di Carbonia per sabato 26 febbraio. In tale data, mi sono presentato al P.S. Ospedale Sirai alle 8.00 e, quasi subito, una solerte addetta mi ha sottoposto ai preliminari per poter accedere all’interno.
L’infermiera (“coda di cavallo imperiosa”) che mi ha fatto l’elettrocardiogramma, ha percepito la mia preoccupazione rincuorandomi efficacemente (ore 9.15). Mi ha, poi, accompagnato in ambulatorio, attraversando un corridoio/girone dantesco pieno di barelle su entrambi i lati (ne ho contate circa una ventina a quell’ora!).
Mi aspettavo di trovarmi al cospetto di “Caronte”, invece era una delle persone più amorevoli che ho conosciuto: dott. Gianni Uras che mi mise subito a mio agio, iniziando con una anamnesi, continuamente interrotta dalla processione delle infermiere che portavano fogli di ricoveri di pazienti che arrivavano continuamente: un fiume in piena!
Il dottore era costretto, di volta in volta, a consultare questi fogli, rispondere al telefono che squillava di continuo, anche con interlocutori che mi parvero insolenti.
Il dott. Uras non perse mai la calma e terminò la mia visita, mandandomi a fare una RX toracica (ore 10.00 passate). Mi ero già fatto l’idea che in quel reparto regnasse il caos più assoluto.
Fui affidato a un’infermiera incaricata di accompagnare i pazienti nei vari reparti, penso che fosse pronta per partecipare alla maratona di Nuova York!
Dovetti attendere l’esito degli esami del sangue e della radiografia per circa 3 ore. Ebbi modo, quindi, di fraternizzare con altri pazienti che aumentavano sempre di più e, piano piano, riconsiderai la mia condizione di timore iniziale. Negli occhi di quelle persone, giovani o anziani, vedevo solo una dolorosa rassegnazione, non una protesta, non un gesto malevolo nei confronti delle infermiere che amorevolmente avevano un gesto e una buona parola per tutti.
Verso le 15.00, la solita infermiera “maratoneta” mi accompagnò in Cardiologia per la visita per cui ero stato mandato al P.S.
Anche qui, ho avuto la piacevole sorpresa di trovare un giovane medico dott. Aste (figlio d’arte???) che mi rivoltò come un calzino, una visita accuratissima.
Tornato in P.S. alle ore 17.30, cominciai a incalzare il dott. Uras, perché mi dimettesse. Lui era letteralmente sommerso da pazienti che continuavano ad arrivare in massa, ma nonostante ciò non lesinava parole di conforto a nessuno! E, forse mosso a pietà per la mia condizione, alle 18.15 firmò il foglio di dimissioni. Dopo oltre 10 ore, venivo dimesso con la diagnosi da consegnare al mio medico.
Ci tengo a sottolineare che questa breve cronaca non vuole essere, in alcun modo, critica nei confronti del personale del P.S., a cui vanno i miei calorosi ringraziamenti, in particolare alla “maratoneta” e alla “imperiosa coda di cavallo”. Per il dott. Gianni Uras non trovo le parole adatte se non un Grazie per le doti di umanità.
Ho ritenuto di dover rendere pubblica questa mia esperienza sottolineando che le visite a cui sono stato sottoposto hanno richiesto in totale circa 1h e 40 minuti su circa 10h e 45 minuti di permanenza (senza nessun conforto: bere-mangiare), ostacolando forse il regolare lavoro dei solerti addetti.
Mi rivolgo, in conclusione, alla sensibilità dei responsabili della Direzione Sanitaria dell’ospedale Sirai, di voler provvedere a una migliore organizzazione magari ascoltando il personale infermieristico e il dott. Uras che certamente meglio di me potranno aiutarli in un improcrastinabile intervento.
Gianni Gagliardo