19 November, 2024
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Domani, sabato 11 marzo, alle ore 17.00, nell’Aula consiliare del comune di Buggerru verrà proiettato il docufilm Le Spose del Grand Hornu, di Paolo Carboni e Carmìna Conte, dedicato alla vicenda dell’emigrazione mineraria dal Sulcis Iglesiente e dalla Sardegna verso le miniere del Belgio negli anni ’50 del secolo scorso. In allegato la locandina, in cui compare ancora la vecchia location dell’ex Centrale, in cui non è stato possibile effettuare la proiezione per sopraggiunte difficoltà.

L’iniziativa è promossa dal comune di Buggerru con il patrocinio della Commissione Regionale Pari opportunità della Regione Sardegna.
Il programma prevede alle ore 17.00 i saluti e l’apertura dei lavori di Simona Spada, assessora della Cultura, Spettacoli ed Eventi e Pari opportunità del comune di Buggerru;  seguirà la presentazione di Maristella Casula, Commissaria per le Pari opportunità Regione Sardegna; alle 17,15 è prevista le proiezione del docufilm Le Spose del Grand Hornu; alle 18.00 gli interventi degli autori Paolo Carboni, regista e Carmìna Conte, giornalista.
Le Spose del Grand Hornu racconta la vicenda drammatica dell’emigrazione mineraria nel Belgio, nell’area mineraria della Vallonia e del centro direzionale delle miniere del Grand Hornu, attraverso lo sguardo delle donne, spose, fidanzate, giovani mamme, che seguirono i loro uomini attirati dal miraggio di un vita e di un destino migliore, ma che trovarono condizioni di vita e di lavoro ben diverse da quelle promesse dalla propaganda governativa dell’epoca, con gravi e inimmaginabili sofferenze e sacrifici e il dramma dello sradicamento. Al racconto delle donne emigrate fa eco quello delle donne rimaste nel bacino carbonifero del Sulcis Iglesiente, che patirono altrettante sofferenze, ma con il conforto di essere rimaste nella propria terra, accanto ai propri cari.

Sono 1.696 i nuovi positivi al Covid-19 accertati in Sardegna su 10.195 tamponi eseguiti, 289 diagnosticati da molecolare, 1.407 da antigenico.

E’ rimasto invariato il numero dei pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva, 18; i pazienti ricoverati in area medica sono 308 (-5).

Sono 23.328 le persone in isolamento domiciliare (+8).

Sono stati registrati 5 decessi: una donna di 71 anni e un uomo di 77, residenti nella Città Metropolitana di Cagliari; una donna ed un uomo di 90 anni, residenti nella provincia del Sud Sardegna e un uomo di 100 anni residente nella provincia di Sassari.

«Secondo quanto appreso in queste ore, la Corte Costituzionale ci ha dato ragione e finalmente potremo procedere a ripristinare i fondamentali presidi di rappresentanza territoriale democratica, nonché di erogazione di fondamentali servizi, costituiti dalle province.»

Lo dice Fabio Usai, consigliere regionale del Partito Sardo d’Azione.

«Un obiettivo che ci eravamo prefissati in campagna elettorale e che ha caratterizzato la nostra azione politica in questi anni – aggiunge Fabio Usaiper invertire la tendenza alla recessione economica e sociale di territori come il Sulcis Iglesiente, che da quando fu cancellata la Provincia hanno perso man mano rappresentatività politico-istituzionale, importanti servizi e la capacità di pianificare efficacemente i processi economico-sociali su scala territoriale, con l’inesorabile effetto di impoverirsi e spopolarsi.»

«Adesso non bisogna più perder tempo, ma dare il via ai commissariamento degli enti per lo scorporo e la loro ricostituzione nelle nuove forme – conclude Fabio Usai -, affinché finalmente si possa restituire piena rappresentatività ai territori e lavorare al loro rilancio economico-sociale.»

La Giunta comunale di Sant’Antioco ha approvato il progetto esecutivo con relativa indizione della gara d’appalto per l’affidamento dei lavori di messa in sicurezza e miglioramento della strada comunale “Su Pranu”, arteria di penetrazione agraria particolarmente battuta. L’investimento è di circa 280mila euro e la volontà dell’Amministrazione comunale è procedere con il ripristino di alcuni tratti di strada mediante la sistemazione di attraversamenti, pulizie e definizione delle cunette, implementazione segnaletica e barriere di protezione. In sostanza, l’obiettivo è porre fine ai disagi che da tempo immemore sono costretti a vivere coloro che la percorrono anche quotidianamente, soprattutto in occasione di piogge abbondanti.

«Avevamo assunto quest’impegno da tempocommenta il sindaco Ignazio Loccie siamo felici di mandare in appalto il cantiere, che realizzerà solo una prima parte (ancorché decisiva in ordine alla risoluzione di certe problematiche strutturali) di un programma di riqualificazione dell’arteria che è ben più ampio. Andiamo avanti per step, e annoveriamo quest’opera tra le molteplici realizzate o avviate in questi anni.»

«Il tratto interessato dal progetto parte da via Bolzano sino al Rio S’Arriaxiu e si estende per circa 850 metriaggiunge l’assessore dei Lavori pubblici e dell’Urbanistica Francesco Garau -. Le lavorazioni che verranno eseguite sono molteplici e, in generale, le parole d’ordine sono regimentazione delle acque meteoriche e sicurezza. A queste operazioni si aggiunge anche la predisposizione dell’impianto di illuminazione, che naturalmente verrà messo in opera in un secondo momento. Ci concentreremo con maggiore decisione, dunque, nella creazione di banchine, nell’apposizione di nuove barriere stradali e nell’implementazione della segnaletica. Va precisato, dunque, che ora è determinante porre fine agli allagamenti che da troppi anni si verificano in quel tratto di strada. Siamo sicuri che grazie a questo progetto risolveremo definitivamente il problema.»

E’ in diminuzione, da 62 a 51, il numero dei positivi al Covid-19 tra i residenti nel comune di Portoscuso. Lo ha comunicato il sindaco Giorgio Alimonda.

Il primo cittadino ricorda che giovedì 17 marzo si terrà a Portoscuso una quinta giornata vaccinale, dalle ore 9.00 alle ore 13,00, e si valuterà in base all’afflusso, l’eventuale prolungamento dell’orario.

Il Carbonia di David Suazo non è riuscito a centrare il secondo successo consecutivo in tre giorni, nel recupero della 16esima giornata del girone G del campionato di serie D, con l’Aprilia, che avrebbe avuto un’importanza fondamentale nella corsa verso i play out salvezza.

Il tecnico biancoblù ha confermato l’undici iniziale che aveva affrontato il Lanusei e la squadra ha disputato un buon primo tempo, giocato contro vento e concluso senza goal.

La prima occasione l’ha costruita il Carbonia al 5′ con un colpo di testa di Federico Bellu, sul quale ha provato a inserirsi Alessandro Aloia, smanioso di mettersi in mostra davanti al padre Claudio, ex centravanti biancoblù di metà anni ’80, arrivato per l’occasione da Olbia. Nuova opportunità per il Carbonia al 16′ con un colpo di testa di Joaquin Suhs su assist di capitan Nicola Serra.

Al 19′ improvvisa fiammata dell’Aprilia, a centimetri dal goal del vantaggio con una gran conclusione di Giovanni Bernardini e pallone sulla traversa.

Nel finale del tempo un’occasione per parte: al 40′ ci ha provato il Carbonia con Alessandro Aloia, imbeccato da Alessio Murgia, autore di una progressione che ha creato scompiglio nella difesa ospite; al 44′ per l’Aprilia, con una nuova conclusione di Giovanni Bernardini finita sull’esterno della rete.

Nella ripresa ha cercato di sfruttare il vento a favore ed all’8′ ha avuto una grande occasione per sbloccare il risultato con Cristian Padurariu, che non ha trovato la deviazione vincente contrariamente a quanto gli era accaduto domenica scorsa. L’Aprilia ha risposto con una conclusione di testa che ha esaltato i riflessi di Adam Idriss, autore di una deviazione spettacolare oltre la traversa.

Nuova occasione per la squadra laziale al 62′ con Flavio Santarelli, neutralizzata da Adam Idrissi.

La partita sembrava incanalata sul risultato di parità quando, improvviso, è arrivato l’episodio che ha rotto l’equilibrio e l’ha decisa. Al 78′, su un’incursione in area mineraria, Moussadja Njambe ha preso il tempo ad Andrea Mastino che per evitare la sua conclusione lo ha contrastato con decisione, provocando l’intervento del direttore di gara che ha decretato il calcio di rigore. Inutili le proteste dei calciatori del Carbonia. Sul dischetto si è portato lo stesso Moussadja Njambe che ha spiazzato Adam Idrissi, portando in vantaggio l’Aprilia.

Il Carbonia ha accusato il colpo ed all’85’ c’è voluto un altro straordinario intervento di Adam Idrissi per evitare il raddoppio dell’Aprilia, su una conclusione dello scatenato Moussadja Njambe.

Al triplice fischio finale del direttore di gara, l’Aprilia ha festeggiato una vittoria che la lancia al 7° posto con 37 punti, a 3 punti dalla quota playoff, occupata a quota 40 punti dall’Afragolese. Il Carbonia ha fallito il sorpasso dell’Insieme Formia e l’aggancio al Latte Dolce, resta ultimo ed ora è obbligato a conquistare punti domenica a Cassino e venerdì 18 marzo nell’altro recupero, il derby sul campo del Latte Dolce.

Carbonia: Idrissi, Ganzerli, Serra (dal 72′ Mastino), Suhs, Carboni, Bellu, Isaia, Porru (dall’89’ Curreli), Murgia, Aloia, Padurariu (dal 60′ Gjuci). A disposizione: Bigotti, Adamo, Pitto, Porcheddu, Basciu, Russu. All. David Suazo.

Aprilia: Salvati, Rosania, Succi, Falasca (dall’82’ Vasco), Bernardini, Pezone, Njambe, Ceka (dal 66′ Milani), Santarelli, Mannucci, Talamonti. A disposizione: Zappala, Pollace, Cruz, Battisti, Corelli, Moreschini, Proia. All: Giorgio Galluzzo.

Arbitro: Alessio Marra di Mantova.

Assistenti di linea: Simone Giuseppe Chimento di Saronno e Giuseppe Draghetta di Lecco.

Rete: al 79′ Njambe (A) su calcio di rigore.

Ammoniti: Galluzzo (all. A), Falasca (A), Santarelli (A), Serra (C), Talamonti (A), Carboni (C).

Spettatori: 150.

Enrico Lai, architetto trentatreenne di Iglesias, è il nuovo segretario regionale del Partito della Rifondazione Comunista. E’ stato eletto al termine del IX Congresso regionale svoltosi nei giorni scorsi a Bitti.

Il congresso ha puntato quindi sul rilancio del partito e sul rinnovamento generazionale. Enrico Lai, già segretario cittadino del PRC, da poco più che ventenne ha ricoperto cariche dirigenziali di carattere regionale e successivamente nell’esecutivo del partito stesso. Attualmente è membro del comitato politico nazionale. A margine dell’elezione sono giunti gli auguri di buon lavoro da parte del segretario nazionale, Maurizio Acerbo.

«È stato un congresso particolarmente partecipato ha spiegato Enrico Laicon uno straordinario contributo di idee e temi presentati dagli ospiti, dai delegati e da semplici iscritti. Il lavoro che ci attende in questi mesi è quello della costruzione di un polo di sinistra autonomo dagli schieramenti, con testa e piedi in Sardegna, a partire dalle forze politiche regionali esistenti. Immaginiamo questa costruzione nel rilancio di diverse lotte che spaziano da una legge elettorale proporzionale, ad un piano straordinario per il lavoro che consenta la messa in sicurezza del territorio e la difesa della cosa pubblicaha concluso Enrico Lai -. Siamo una forza politica necessaria e sempre presente fra i cittadini con cui dobbiamo far ripartire un’opposizione forte e decisiva contro la giunta Solinas, che finora annovera solamente il triste primato di moltiplicare le poltrone e di non risolvere i veri problemi di un’intera regione.»

Il consigliere regionale sardista Fabio Usai ha presentato un’interrogazione al presidente della Regione, Christian Solinas, e agli assessori regionali competenti sull’opportunità di rilanciare il progetto Galsi, allo scopo di contribuire in ambito nazionale alla limitazione della dipendenza energetica dalla Russia, tramite la diversificazione delle fonti fossili di approvvigionamento energetico nel nord Africa e, contestualmente, per assicurare alla Sardegna il rifornimento e la distribuzione di gas metano in modalità strutturale e capillare e quindi migliori condizioni di competitività per imprese e famiglie.

«L’inaccettabile invasione militare dell’Ucraina da parte della Russia scrive Fabio Usai nell’interrogazione -, ha evidenziato in maniera drammatica e strategicamente insostenibile la dipendenza energetica, per quanto riguarda l’approvvigionamento di gas metano, dell’Italia da parte di quest’ultima. Il 40% del totale del gas metano importato in Italia (29 miliardi di metri cubi all’anno) proviene dal territorio russo e la maggior parte dell’energia elettrica prodotta nel nostro Paese deriva da centrali alimentate con questa fonte. Il costo del gas, già prima dell’aggressione militare russa ai danni dell’Ucraina, era soggetto ad insostenibili rincari ma nell’attuale fase, anche a causa delle incertezze nell’approvvigionamento derivanti dal conflitto in atto, dall’inevitabile deterioramento nei rapporti con la Russia in virtù delle durissime sanzioni finanziarie comminate da UE, NATO ed altri Paesi come la Svizzera, è in continua ascesa con gravi ripercussioni sull’entità delle bollette elettriche e in generale sui costi per aziende e famiglie nella produzione, vendita e acquisto di beni, a partire da quelli di prima necessità.»

«Sia la Commissione europea che il Governo nazionale aggiunge Fabio Usai -, hanno inaugurato una nuova dottrina in campo energetico allo scopo di eliminare ogni possibile dipendenza dalla Russia, avviando iniziative legislative per incentivare il potenziamento delle infrastrutture di approvvigionamento energetico continentali e nazionali – ad esempio con l’estrazione di maggiori quantità di gas nel mar adriatico, nonché per la diversificazione delle fonti di approvvigionamento energetico da fonti fossili da Paesi terzi, tra cui gli Stati Uniti, il Qatar e l’Algeria. Ancora oggi, la Sardegna è l’unica regione italiana impossibilitata, per l’assenza di infrastrutture finalizzate al suo trasporto e alla capillare distribuzione, a utilizzare il gas metano e in conseguenza di ciò ha subito nel tempo gravi diseconomie e deleterie conseguenze economiche per famiglie e imprese. Proprio in queste settimane si attende la promulgazione del Dpcm che dovrebbe dare il via libera all’installazione di due FSRU nei porti di Porto Torres e Portovesme, con la totale contrarietà delle rispettive Amministrazioni comunali locali e delle associazioni ambientaliste. Ma nessuna infrastruttura stabile di distribuzione del gas, ossia dorsale di trasporto, è stata prevista verso e in prossimità di tutti gli altri centri dell’isola, con tutto ciò che questo potrà comportare in termini di impatto ambientale (il trasporto è previsto su gomma), sicurezza stradale, difficoltà e convenienza nell’approvvigionamento. E con l’entrata in vigore del Dpcm non esiste, per adesso, alcuna certezza sul prezzo finale del gas metano per imprese e famiglie.»

«Ovviamente dall’arrivo del gas metano nell’isola – sottolinea Fabio Usai nell’interrogazione -, dipende anche il futuro di importantissime vertenze industriali quali EurAllumina e, pertanto, è necessario fare tutto il possibile per assicurare un approvvigionamento strutturale dello stesso, conciliando le esigenze del sistema produttivo regionale e delle famiglie con quelle delle comunità locali. Dal 2003 esiste il Galsi, ovvero un progetto per la realizzazione di un gasdotto che dall’Algeria sarebbe in grado di trasportare 10 miliardi di metri cubi annuali di gas metano attraverso la Sardegna e fino alla Toscana. Grazie ad esso si potrebbe ridurre di 1/3 la dipendenza italiana dal gas russo, contribuendo all’abbattimento delle tariffe e permettendo alla nostra isola di poter usufruire di questa importante risorsa per i prossimi decenni: perlomeno fino alla decade 2050-2060, stimata alla COP26 di Glasgow come tappa finale del processo di transizione energetica dalle fonti fossili a quelle rinnovabili nel pianeta.»

«Questo progetto, il cui costo si stima intorno ai 2 miliardi di euro e, dunque, molto meno dell’elettrodotto previsto dal DPCM energia, venne accantonato nel 2014 con motivazioni poco chiare e per nulla condivisibili, ma ancora oggi è provvisto delle autorizzazioni necessarie per la sua realizzazione: pertanto, sarebbe realizzabile nel giro di pochi anni e, comunque, compatibilmente col tempo fissato dal ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani per l’eliminazione della dipendenza energetica dell’Italia da parte della Russia. Col metano strutturalmente ed equamente distribuito nell’isola, il settore industriale sardo, dal metallurgico, al manifatturiero, all’agroindustriale, nonché lo stesso settore dei servizi, godrebbero in prospettiva, una volta stabilizzati i prezzi, di un riequilibrio sostanziale dei fattori di competitività. Pertanto chiede Fabio Usai al presidente della Regione ed alla Giunta -, si rimoduli la strategia energetica regionale e si intervenga presso il Governo nazionale per perorare il rilancio del progetto Galsi, quale opera di rilevanza strategica per la riduzione della dipendenza energetica dell’Italia dalla Russia, nonché per assicurare l’approvvigionamento e la distribuzione equa e capillare di gas metano alla Sardegna e così colmare strutturalmente uno dei suoi più gravi deficit, in campo energetico, rispetto alla penisola.»

 

Sono 1.801 i nuovi casi positivi al Covid-19 accertati in Sardegna su 11.051 tamponi eseguiti, 374 diagnosticati da molecolare, 1.427 da antigenico.

I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 18 (+1).

I pazienti ricoverati in area medica sono 313 (-5).

Sono 23.320 le persone in isolamento domiciliare (-168).

Si registrano 2 decessi: 1 uomo di 63 anni, residente nella provincia di Oristano, e 1 uomo di 94 anni, residente nella Città Metropolitana di Cagliari.

Sabato 12 marzo, dalle ore 11.00 alle ore 13.00, sarà possibile vaccinarsi all’hub della Miniera di Serbariu, a Carbonia, con il nuovo vaccino anti-Covid ‘Nuvaxovid’, prodotto dall’azienda statunitense Novavax. 

Per motivi dovuti al confezionamento delle fiale si concentrerà sempre di sabato, in una fascia oraria precisa, la somministrazione di questo nuovo vaccino.

Il Nuvaxovid è riservato a chi si vaccina per la prima volta oppure per la seconda dose, a condizione che anche la prima sia stata effettuata con lo stesso tipo di vaccino. 

Per ora è indicato per la popolazione adulta, dai 18 anni in su, che ne faccia espressamente richiesta.

Il vaccino della Novavax non contiene molecole di RNA messaggero come gli altri già conosciuti, ma aggregati di proteine molto simili alla nota proteina Spike.

Si può accedere all’hub anche senza prenotazione e si ricorda che nel mese di marzo il centro vaccinale è aperto tutti i sabati (orario 9.00-13.00) e tutti i giovedì (orario 15.00-18.00).