M5S e Articolo 1: «Il bilancio che fa perdere un anno alla città di Carbonia»
I consiglieri di minoranza del Movimento 5 Stelle e di Articolo 1 hanno diffuso una nota nella quale spiegano perché hanno deciso di abbandonare l’Aula lasciando dei cappelli ad assistere alla votazione sul bilancio della città di Carbonia.
«Nelle scorse ore è stato approvato il bilancio di previsione 2022-2024, il documento più importante che il Consiglio comunale è chiamato a discutere e votare durante l’anno. I consiglieri comunali Pizzuto, Lai, Sestu e Mereu, rappresentanti dei gruppi di Articolo Uno e Movimento 5 Stelle, hanno abbandonato l’aula al momento della votazione in segno di profondo dissenso per le modalità con cui sono stati condotti i lavori – si legge nella nota -. I tempi rigidi imposti per la discussione della sessione di bilancio e la scelta di ripararsi dietro una estrema rigidità tecnica, hanno reso di fatto impossibile non solo presentare emendamenti ma anche discutere temi a nostro avviso utili per Carbonia e le frazioni. La Commissione consiliare bilancio non ha avuto la possibilità di discutere in modo approfondito i documenti contabili. Sono stati infatti concessi soltanto pochi giorni di tempo alla Commissione per esaminare atti che avrebbero richiesto almeno un paio di settimane; ed inoltre, la stessa, non ha nemmeno avuto la possibilità di predisporre emendamenti condivisi. Infine, una rigida impalcatura di giudizio, sebbene tecnicamente corretta, ha impedito ai nostri gruppi consiliari di discutere in aula la stragrande maggioranza degli emendamenti presentati, il cui parere di regolarità contabile ci è arrivato solo due giorni prima della seduta di Consiglio comunale.»
«Anche quelli che erano stati ammessi in prima battuta all’ordine del giorno del Consiglio sono poi venuti meno per via della scontata approvazione del Documento Unico di Programmazione – aggiunge la nota dei consiglieri del M5S e di Articolo 1 -. Ne sono rimasti in piedi solo tre, di natura non prettamente politica, che, a questo punto, abbiamo preferito ritirare. Morale della favola: il bilancio è stato di fatto reso inemendabile. In poche ore si è esaurita la discussione di un documento che avrebbe dovuto coinvolgere tutto il Consiglio comunale, l’organo titolato a dare l’indirizzo politico e amministrativo alla Giunta. Troviamo tutto ciò profondamente irrispettoso nei confronti della minoranza e di tutto il Consiglio comunale. Le nostre proposte non sono nemmeno state prese in considerazione.»
«Eppure il Consiglio avrebbe avuto la possibilità, attraverso i nostri emendamenti, di aprire un dibattito su temi importanti come il decoro urbano, la cultura e la manutenzione degli edifici scolastici, oppure come l’agricoltura e il turismo, le cui voci del bilancio presentato dal Sindaco e dalla sua Giunta, non presentano nemmeno un euro. Avremmo presentato proposte per interventi su frazioni e medaus, per l’economia circolare e per le giovani generazioni, che invece, nel documento contabile, registrano risorse inconsistenti e assenza nella programmazione – concludono i consiglieri di M5S e di Articolo 1 -. In segno di protesta abbiamo lasciato ai nostri posti dei cappelli. Non hanno avuto la possibilità di votare di NO, ma la funzione politica a cui i consiglieri di minoranza sono stati relegati è praticamente la stessa: semplice testimonianza.»
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