20 November, 2024
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Grave incidente stradale questa sera, nella strada Comunale Montana che porta nella località di “Sa Colonia”, in territorio del comune di Dolianova.
Per cause ancora da accertare si è verificato uno scontro tra tre auto, con vari feriti. Uno dei conducenti è stato estratto dai vigili del fuoco incastrato tra le lamiere, elitrasportato in ospedale dall’elicottero del 118.
Sul posto sono intervenuti il personale medico sanitario inviato dal 118 con le ambulanze e l’elisoccorso, e gli agenti della Polizia locale di Dolianova.
 

«Christian Solinas non ci provi nemmeno a fare lo scaricabarile con le sue responsabilità nei rapporti con il Governo di Roma.  Il Governo ha approvato un Decreto energia su cui nutro diverse perplessità, che più volte ho esplicitato, ma lo ha potuto fare perché  ha trovato un presidente di Regione del tutto inesistente. Da anni noi deputati del Pd abbiamo sollevato la questione della dorsale del gas entrata nel 2016 nel Patto tradito  tra lo Stato e la Regione. Ora arriva il Dpcm e la soluzione sarebbe impugnarlo? Con l’impugnazione Solinas dovrebbe depositare le sue dimissioni.»
Lo afferma la presidente della commissione Lavoro della Camera Romina Mura (Pd), commentando l’annuncio del presidente della Regione Sardegna Christian Solinas di voler impugnare il Dpcm Sardegna sulla transizione energetica dell’Isola.
Per l’esponente del Partito democratico «questa è la vera dichiarazione di fallimento della legislatura, degno seguito di tutta una serie di partite giocate in difesa o senza toccar palla, a cominciare da Air Italy. Solinas doveva far valere subito le ragioni della Sardegna, andare continuamente a battere i pugni sul tavolo dei Ministeri, proporre una grande alleanza trasversale – di istituzioni, categorie e politica – per l’energia con cui sicuramente tutti ci saremmo schierati, rimettere all’ordine del giorno l’aggiornamento del Piano energetico regionale: non ha fatto niente. E oraconclude Romina Muraarriva il lamento e suona quasi beffa la ricandidatura per continuare a non governare la Sardegna».

L’associazione turistica Pro Loco di Carbonia ha una nuova sede, nella centralissima via Catania. E’ stata inaugurata questa mattina, alla presenza del sindaco Pietro Morittu, degli assessori Giorgia Melis, Roberto Gibillini e Katia Puddu, e del presidente del Consiglio comunale Federico Fantinel.
«Faccio i miei auguri di buon lavoro al presidente Franco Marongiu ed al suo direttivoha detto il sindaco Pietro Morittu -. L’auspicio dell’Amministrazione è di rinnovare una collaborazione proficua con tante nuove iniziative, affinché la Pro Loco diventi perno dell’informazione turistica e trait d’union con le tante comunità dei sardi nel mondo.»
Nelle prossime settimane anche il direttivo che affiancherà il presidente Franco Marongiu sarà completato con la presenza dei due consiglieri, uno di maggioranza ed uno di minoranza, indicati dal Consiglio comunale.
 

«La configurazione energetica prevista nel Decreto, come bene evidenziato dal presidente Christian Solinas nel suo intervento sulla stampa, non rispetta la nostra autonomia, introduce un’intollerabile disparità e non risponde alle esigenze della Sardegna.»

È il commento dell’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili, al contenuto del documento sul sistema energetico sardo, firmato nei giorni scorsi dal presidente del Consiglio, Mario Draghi.

«Lo evidenzia, soprattutto, la suddivisione a due velocità riservata ai Comuniha aggiunto l’assessore Anita Pili -. Infatti, si preclude, senza una motivazione, la possibilità a oltre 500.000 sardi di beneficiare del gnl e delle tariffe perequate. Non si capisce perché, nel momento in cui il Governo nazionale chiede all’Europa di applicare una perequazione del costo del gas per i cittadini italiani, alla Sardegna sia riservato un trattamento diverso, prevedendo il calmiere solamente per i cantieri conclusi e in fase di ultimazione. Come Regione Sardegna, ed il Presidente lo ha ricordato più volte, abbiamo ripetutamente rivendicato l’opportunità di discutere il Decreto nelle sedi competenti. Solitamente i decreti, anche riguardanti singole Regioni, vengono discussi nella Conferenza Stato-Regioni, in seguito si acquisisce l’intesa. Nel caso della Sardegna non è avvenuto così. Confidiamo nell’apertura di un confronto politico che rimetta le priorità ed i diritti dei sardi al centro del dibattito e delle azioni governative nazionali.»

«Inoltre, l’opposizione potrebbe rinunciare agli ipotetici vantaggi della polemica politica, soprattutto, quando si dovrebbe lavorare uniti per il bene della Sardegna. In particolare, andrebbe ricordato che la Giunta regionale ha agito in perfetta continuità con la visione dell’accordo siglato tra Renzi e Pigliaru, che, proprio per la sua debolezza formale, ha lasciato spazio alle novità penalizzanti per l’Isola, essendo carente nei contenuti in tema di energie rinnovabili e incapace di raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione. Se la Sardegna sarà capace di difendere le sue ragioni dipenderà anche dal lavoro svolto da questa Giunta e dal ruolo che ha esercitato nella Conferenza delle Regioni. Affinché l’interesse comune dei sardi prevalga sarebbe certamente utile anche l’apporto dei colleghi di opposizione che sostengono il Governo Draghi, per esempio nel difendere le ragioni della Sardegna in materia di ‘energy release’, approvata in Conferenza delle Regioni e molto apprezzata sia in ambito accademico che industriale», ha concluso l’assessore regionale dell’Industria.

Sono 1.677 i nuovi positivi al Covid-19 accertati in Sardegna su 10.623 tamponi eseguiti, 298 diagnosticati da molecolare, 1.379 da antigenico. 

I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 24 (+2).

I pazienti ricoverati in area medica sono 325 (-8).

Sono 30.378 le persone in isolamento domiciliare (+42).

Si registrano 6 decessi: un uomo di 67 ed una donna 73 anni, residenti nella Città Metropolitana di Cagliari; un uomo di 100 anni, residente in provincia di Nuoro; una donna di 87 e due uomini di 72 e 74 anni, residenti nella provincia di Sassari.

Intorno alle 11.00, la squadra di pronto intervento “7” dei vigili del fuoco del distaccamento di Sanluri è intervenuta in un’area rurale nella periferia di Guspini, per l’incendio di una struttura adibita a deposito attrezzi.
Gli operatori hanno spento le fiamme che si sono propagate all’interno della struttura, coinvolgendo attrezzature e materiali da lavoro. Nessuna persona risulta coinvolta. Sono in corso gli accertamenti per risalire alle cause del rogo.
Antonio Caria

Nell’ambito di una riorganizzazione degli Uffici della Divisione PAS della Questura di Cagliari, nel mese prossimo l’Ufficio Passaporti introdurrà il sistema delle prenotazioni con agenda online per le istanze di rilascio passaporti elettronici. Link peraltro già operativo sul sito della Polizia di Stato.

Tale sistema costituirà l’unica ed esclusiva modalità per la richiesta di rilascio del passaporto per gli Uffici della Questura e dei Commissariati di PS di Quartu Sant’Elena, Carbonia ed Iglesias.

Da lunedì 4 aprile p.v. pertanto, coloro che intendono ottenere il rilascio del passaporto dovranno prenotare l’accesso agli Uffici “front office” mediante la prenotazione, già operativa, sul sito https://www.passaportonline.poliziadistato.it/ a cui si accederà unicamente con SPID, CIE o CNS.   

Rimane invariato l’obbligo di avere il green pass per l’accesso al front office ove, nell’ambito dell’acquisizione dell’istanza, verranno acquisite anche le impronte digitali.

Tale razionalizzazione consentirà il vantaggio di avere un riferimento temporale preciso in cui poter formalizzare l’istanza.

Quali modalità di consegna del documento di espatrio, oltre rimanere attivo quello tradizionale con consegna a mano in Ufficio, è operativo il servizio di consegna a domicilio esistente da tempo con convenzione Poste Italiane SpA (plico assicurato dal costo di 9,05 €).

Tale ultima opzione consente all’utente di evitare di tornare nuovamente a ritirare il documento ricevendolo comodamente a casa senza ulteriori formalità.

L’assessore regionale degli Enti locali e dell’Urbanistica Quirico Sanna ha partecipato questa mattina, a Carbonia, ad un incontro organizzato dall’associazione “Sardegna Avanti”, sui temi della re-istituita provincia del Sulcis Iglesiente, del Piano Casa, del Demanio e delle Concessioni balneari.
Hanno partecipato il consigliere regionale Fabio Usai; il presidente dell’Unione dei comuni e sindaco di Giba Andrea Pisanu; il vicesindaco di Narcao Maurizio Portas; il vicesindaco di Tratalias con delega alle Opere pubbliche Marco Antonio Piras; il presidente del Consiglio comunale di Carbonia Federico Fantinel; i consiglieri comunali di Carbonia, San Giovanni Suergiu e Portoscuso, Gianluca Arru, Nino Spanu, Diego Fronterrè, Eliano Locci, Antonio Fanni ed Erminio Melis; l’ex consigliere regionale ed ex segretario della Camera del lavoro CGIL del Sulcis Iglesiente Peppino La Rosa; il presidente della Sotacarbo Mario Porcu; il portavoce del movimento “Carbonia Avanti” Manolo Mureddu; gli attivisti politici Luca Mereu e Giangi Fiori; l’imprenditore Luciano La Mantia; e, infine, altri amministratori e professionisti.
Nel corso dell’incontro, si è discusso della recente sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato inammissibile l’impugnativa nei confronti della legge di re-istituzione degli enti intermedi abrogati con il referendum del 2012.
«La Corte Costituzionaleha detto Quirico Sanna -, ci ha dato ragione: in campagna elettorale avevamo annunciato che tra i principali atti di questa legislatura ci sarebbe stata proprio la ricostituzione delle province, adesso nulla osta più al mantenimento di questo impegno. Nei prossimi giorni, ha annunciato l’esponente istituzionale, daremo il via al commissariamento degli enti e alle iniziative legislative per riempire i nuovi organismi istituzionali di contenuti: sia per ciò che concerne gli aspetti finanziari che per la riacquisizione delle competenze che, in passato, furono trasferite alla Regione.»
L’assessore Quirico Sanna ha illustrato anche le iniziative della Regione sul Piano Casa: «Gli uffici del nostro assessorato sono già al lavoro per riordinare gli articoli di legge non cassati dalla Corte Costituzionale. Nei prossimi giorni provvederemo a varare una nuova legge di rigenerazione urbana che recepirà gli articoli di legge ancora validi del Piano Casa».
Il consigliere regionale Fabio Usai, dopo aver ringraziato l’assessore per la sua presenza in città e presentate le finalità della nuova associazione “Sardegna Avanti” (organizzatrice dell’evento), ha ripercorso le iniziative legislative che hanno portato alla ricostituzione degli enti intermedi: «Due anni e mezzo or sono avevamo promosso un grande incontro nel territorio alla presenza di due assessori regionali, 19 sindaci e numerosi tra consiglieri comunali, sindacalisti, imprenditori e manager. In tale occasione, ha sottolineato Usai, avevamo illustrato la nostra volontà di ripristinare la provincia del Sulcis Iglesiente e avevamo spiegato i motivi per cui senza di essa il nostro territorio, inesorabilmente, negli anni, si è spopolato e impoverito. Oggi, finalmente, grazie al grande lavoro portato avanti assieme all’assessore Quirico Sanna e ai colleghi del Consiglio regionale gli impegni presi in quella circostanza di fronte a molti rappresentanti del territorio sono stati mantenuti».
Il presidente dell’Unione dei comuni Andrea Pisanu ed il vicesindaco di Narcao Maurizio Portas, hanno rimarcato «la necessità di velocizzare gli iter di ricostituzione della provincia e di snellire le procedure burocratiche inerenti il Piano Sulcis la cui governance andrebbe trasferita in toto alla nuova provincia del Sulcis Iglesiente, ovvero l’unico ente in grado di pianificare, programmare e governare compiutamente i processi economico-sociali della provincia, sulla base di una visione complessiva di territorio e andando oltre le logiche strettamente localistiche»

Andrea Pisanu e Maurizio Portas hanno rimarcato anche le criticità sorte all’interno del parco Geominerario in merito all’espletamento dei processi inerenti le pratiche edilizie ed agli obiettivi mancati dell’organismo che «potrebbe rappresentare, se valorizzato e governato nel giusto modo, un importante volano di sviluppo per l’intera isola».
Questi concetti sono stati ribaditi anche dall’ex consigliere regionale Peppino La Rosa che ha sollecitato l’assessore regionale ad attuare «percorsi celeri e certificati per rendere finalmente operativa la nuova provincia del Sulcis Iglesiente allo scopo, tra le varie cose, di accorpare a essa i processi di spendita delle risorse del Piano Sulcis nonché per sfruttare le opportunità rappresentate nel territorio dall’area di crisi industriale complessa».

Manolo Mureddu, portavoce del movimento Carbonia Avanti, ha sottolineato che «con la ricostituzione della provincia si potrà anche aggiornare il piano strategico territoriale che fu alla base della nascita del Piano Sulcis, attualizzandolo alle nuove sfide che sia la programmazione strutturale europea che il pnrr, pongono di fronte in relazione anche all’implementazione di nuovi modelli di sviluppo basati sulla transizione energetica e l’ecosostenibilità. Inoltre, sarà importante dotare la provincia di adeguate risorse finanziarie e ripristinare le vecchie funzioni-competenze che vennero dirottate a livello regionale dopo i referendum abrogativi del 2012».

Nel dibattito sono intervenuti anche alcuni attivisti politici del gruppo Carbonia Avanti, tra i quali Giangi Fiori, che ha posto alcuni interrogativi «sui nuovi criteri di riqualificazione degli edifici una volta che la legge di rigenerazione urbana, annunciata dall’Assessore, prenderà forma e sarà approvata».
Non sono mancate poi le richieste di delucidazione all’assessore Quirico Sanna in merito alle opportunità rappresentate dal fondo di sostegno economico-finanziario agli enti locali in difficoltà finanziaria: «Su questo punto – hanno sollecitato gli attivisti del movimento Carbonia Avanti -, è necessario effettuare un ulteriore approfondimento allo scopo di verificare ogni possibile forma sostegno per gli enti locali del Sulcis Iglesiente sofferenti dal punto di vista finanziario».
Sono intervenuti, infine, il consigliere comunale di Portoscuso Erminio Melis, sulle norme che regolano gli interventi in materia edilizia; il vicesindaco di Tratalias con delega alle Opere pubblica Marco Antonio Piras sulla cessione dei beni e delle competenze demaniali e regionali ai comuni; l’ex consigliere comunale di Carbonia Giuseppe Oliva, sull’importanza di re-istituire la provincia nel Sulcis Iglesiente.

    

I consiglieri di minoranza del Movimento 5 Stelle e di Articolo 1 hanno diffuso una nota nella quale spiegano perché hanno deciso di abbandonare l’Aula lasciando dei cappelli ad assistere alla votazione sul bilancio della città di Carbonia.

«Nelle scorse ore è stato approvato il bilancio di previsione 2022-2024, il documento più importante che il Consiglio comunale è chiamato a discutere e votare durante l’anno. I consiglieri comunali Pizzuto, Lai, Sestu e Mereu, rappresentanti dei gruppi di Articolo Uno e Movimento 5 Stelle, hanno abbandonato l’aula al momento della votazione in segno di profondo dissenso per le modalità con cui sono stati condotti i lavorisi legge nella nota -. I tempi rigidi imposti per la discussione della sessione di bilancio e la scelta di ripararsi dietro una estrema rigidità tecnica, hanno reso di fatto impossibile non solo presentare emendamenti ma anche discutere temi a nostro avviso utili per Carbonia e le frazioni. La Commissione consiliare bilancio non ha avuto la possibilità di discutere in modo approfondito i documenti contabili. Sono stati infatti concessi soltanto pochi giorni di tempo alla Commissione per esaminare atti che avrebbero richiesto almeno un paio di settimane; ed inoltre, la stessa, non ha nemmeno avuto la possibilità di predisporre emendamenti condivisi. Infine, una rigida impalcatura di giudizio, sebbene tecnicamente corretta, ha impedito ai nostri gruppi consiliari di discutere in aula la stragrande maggioranza degli emendamenti presentati, il cui parere di regolarità contabile ci è arrivato solo due giorni prima della seduta di Consiglio comunale.»
«Anche quelli che erano stati ammessi in prima battuta all’ordine del giorno del Consiglio sono poi venuti meno per via della scontata approvazione del Documento Unico di Programmazioneaggiunge la nota dei consiglieri del M5S e di Articolo 1 -. Ne sono rimasti in piedi solo tre, di natura non prettamente politica, che, a questo punto, abbiamo preferito ritirare. Morale della favola: il bilancio è stato di fatto reso inemendabile. In poche ore si è esaurita la discussione di un documento che avrebbe dovuto coinvolgere tutto il Consiglio comunale, l’organo titolato a dare l’indirizzo politico e amministrativo alla Giunta. Troviamo tutto ciò profondamente irrispettoso nei confronti della minoranza e di tutto il Consiglio comunale. Le nostre proposte non sono nemmeno state prese in considerazione.»
«Eppure il Consiglio avrebbe avuto la possibilità, attraverso i nostri emendamenti, di aprire un dibattito su temi importanti come il decoro urbano, la cultura e la manutenzione degli edifici scolastici, oppure come l’agricoltura e il turismo, le cui voci del bilancio presentato dal Sindaco e dalla sua Giunta, non presentano nemmeno un euro. Avremmo presentato proposte per interventi su frazioni e medaus, per l’economia circolare e per le giovani generazioni, che invece, nel documento contabile, registrano risorse inconsistenti e assenza nella programmazioneconcludono i consiglieri di M5S e di Articolo 1 -. In segno di protesta abbiamo lasciato ai nostri posti dei cappelli. Non hanno avuto la possibilità di votare di NO, ma la funzione politica a cui i consiglieri di minoranza sono stati relegati è praticamente la stessa: semplice testimonianza.»

Il Consiglio comunale di Carbonia ha approvato il bilancio di previsione 2022-2024 nella seduta di ieri, giovedì 31 marzo 2022. In apertura dei lavori, il sindaco Pietro Morittu ha illustrato il Dup, il documento unico di programmazione, elaborato in sinergia con gli uffici comunali. Un’analisi di 136 pagine nelle quali si affrontano vari aspetti: dallo scenario internazionale a quello locale, dagli indirizzi strategici agli obiettivi operativi dell’Amministrazione.

Una “novità” definita dal Primo cittadino in termini di leggibilità e trasparenza che offrono immediata opportunità di verifica rispetto alle azioni di mandato, «considerato che un’Amministrazione che si insedia quasi a fine anno, ha necessità di lavorare a una programmazione valutando il suo pregresso».

«La prima parteha spiegatoci riporta a quanto sta accadendo: il conflitto in Ucraina e il post pandemia avranno riflessi importanti sulle economie del nostro Paese e delle città, Carbonia compresa, che non sono da sottovalutare. Lo scenario globale ci consegna tutto una serie di considerazioni che influenzeranno inevitabilmente l’attività di programmazione locale ma che, con questo documento, metteremo a sistema.»

Il percorso tracciato, come indicato dal Sindaco nel corso della discussione, si prefigge il mantenimento di tutti i servizi in essere con l’implementazione di alcune attività e un incremento del personale. Da tempo la macchina comunale risulta in sofferenza con il 48% in meno rispetto a quanto previsto in pianta organica.

«Il turn over rallenta enormemente il lavoro, da qui deriva la motivazione di questa precisa scelta che sono certo ripagherà», ha sottolineato il sindaco di Carbonia. Nei prossimi giorni, infatti, saranno attivate le procedure di scorrimento delle graduatorie e di indizione dei concorsi che vedranno il reclutamento di 13 unità alle quali si aggiungeranno le sostituzioni.

Rivolgendosi all’assemblea, Pietro Morittu è poi tornato sul quadro generale: «Ereditiamo una situazione difficile e in questo momento abbiamo pochi margini di manovra, ma lavoreremo strenuamente per reperire le risorse per le politiche da perseguire con la sfida del Pnrr, il Just Transition fund, la partita della digitalizzazione e la scommessa dell’Agenda 2030, senza dimenticare il Piano Sulcis le cui azioni dovranno essere portate a compimento».

Rispetto a quanto emerso da un incontro che si è tenuto di recente in Regione sull’argomento, il comune di Carbonia ha chiesto il riutilizzo della zona franco-urbana come incentivazione delle attività locali.

Da sottolineare inoltre la fotografia della città, attraverso un’analisi delle tabelle e degli indicatori di salute della comunità, che vede un progressivo aumento dell’età della popolazione residente a Carbonia.

«Alla luce di questa situazione, al centro del nostro impegnoha rassicurato resta la persona e il servizio alla persona, con la conferma di tutti gli stanziamenti per le politiche sociali.»

«Non vorrei che si confondesse il Documento unico di programmazione con le dichiarazioni di mandatoha precisato Pietro Morittu -. Con il Dup decliniamo le proposte unitamente al bilancio, due strumenti che vanno messi ragionevolmente a sistema per attuare le politiche a beneficio della città.»

«A breveha concluso il sindaco di Carboniapresenteremo un report con il dettaglio delle attività svolte nei primi sei mesi di mandato. La fase di discussione che possa investire il Consiglio nelle sue componenti di maggioranza e minoranza è sempre aperta. Perseguiremo tutta una serie di attività con la conferma degli indirizzi strategici che abbiamo indicato tra cui turismo, giovani, lavoro e imprese e periferie.»