Buon 25 aprile 2022, buona festa della liberazione a tutti. Come gruppo “Carbonia Avanti”, ossia come forza politica che nel suo piccolo concorre a rappresentare le istituzioni repubblicane della nostra amata città, sentiamo particolarmente la responsabilità di onorare questa importante ricorrenza, per far sì che i sacri valori che la caratterizzano, quelli della liberazione dal nazifascismo e in generale della libertà, siano preservati, rafforzati e tramandati, alle generazioni future. Perché l’errore più grande in quest’epoca moderna, sarebbe proprio quello dell’obliazione dell’insegnamento dei tantissimi uomini e donne che sacrificarono la vita per consegnarci un futuro migliore; ovvero dell’annichilimento della tensione morale ed etica della loro scelta a costo della propria vita per un ideale più grande e collettivo. La democrazia, anche quando imperfetta, non è mai scontata. Al contrario, la storia dei popoli lo insegna: spesso è stata una bellissima parentesi in lunghe quanto buie epoche di oscurantismo. Perciò non dobbiamo mai considerarla come condizione assodata e irremovibile, alla quale abituarci stancamente e, talvolta, sulla quale manifestare insofferenza o risentimento. Soprattutto ai giovani, va affidato il testimone affinché i valori sui quali oggi si basa la nostra libertà, siano le solide fondamenta della società del domani; rifuggendo alle tentazioni revisionistiche, populistiche e qualunquistiche, che inquinano la dialettica politica nell’attuale epoca di incertezze e fragilità istituzionali.
Come professava Don Milani, a essi va insegnato fin dalla tenera età che al motto fascista “Me ne frego”, se ne contrappone uno straordinariamente più vero e umano che è: I CARE. Quello del “Me ne importa”, “Mi sta a cuore”. Quello della carità e della fratellanza che pone in connessione ogni essere umano con l’altro.
Onorare il 25 aprile, oggi, significa anche esprimersi per la pace in qualunque luogo essa venga messa in discussione. Senza dimenticare il dolore e la sofferenza di chi oggi vive sotto le bombe e con coraggio, così come fecero i resistenti durante la seconda guerra mondiale, resiste coraggiosamente a una forza soverchiante e impietosa.
Vogliamo salutare questa bellissima ricorrenza con LA PREGHIERA DEL RIBELLE, scritta durante la prigionia dal partigiano italiano, dichiarato BEATO dalla Chiesa, Teresio Olivelli, massacrato a 29 anni nel 1944, dalle SS nel campo di concentramento di Hersbruck, per il suo atteggiamento caritatevole verso gli altri internati feriti, malati e infermi.
SIGNORE – Che fra gli uomini drizzasti la Tua Croce, segno di contraddizione, che predicasti e soffristi la rivolta dello spirito contro le perfidie e gli interessi dei dominanti, la sordità inerte della massa, a noi oppressi da un giogo oneroso e crudele che in noi e prima di noi ha calpestato Te fonte di libere vite, dà la forza della ribellione. DIO Che sei Verità e Libertà, facci liberi e intensi, alita nel nostro proposito, tendi la nostra volontà, moltiplica le nostre forze, vestici della Tua armatura: noi Ti preghiamo. Signore.
TU – Che fosti respinto, vituperato, tradito, perseguitato, crocefisso, nell’ora delle tenebre ci sostenti la Tua vittoria: sii nell’indigenza viatico, nel pericolo sostegno, conforto nell’amarezza. Quanto più s’addensa e incupisce l’avversario, facci limpidi e diritti. Nella tortura serra le nostre labbra. Spezzaci non lasciarci piegare. Se cadremo, fa che il nostro sangue si unisca al Tuo innocente e a quello dei nostri Morti, a crescere al mondo giustizia e carità.
TU – Che dicesti “Io sono la resurrezione e la vita” rendi nel dolore all’Italia una vita generosa e severa. Liberaci dalla tentazione degli affetti, veglia Tu sulle nostre famiglie. Sui monti ventosi e nelle catacombe della città, dal fondo delle prigioni, noi Ti preghiamo: sia in noi la pace che Tu solo sai dare.
DIO – Della pace degli eserciti. Signore che porti la spada e la gioia, ascolta la preghiera di noi, RIBELLI PER AMORE.
Carbonia avanti
Gruppo Dirigente