19 November, 2024
HomeSpettacoloEventiLa festa di Sant’Antioco Martire, alla sua 663esima edizione, ha segnato “il ritorno alla libertà” dopo due anni di restrizioni determinate dalla pandemia – di Nadia Pische

La festa di Sant’Antioco Martire, alla sua 663esima edizione, ha segnato “il ritorno alla libertà” dopo due anni di restrizioni determinate dalla pandemia – di Nadia Pische

Lunedì 2 maggio, dopo due lunghi anni di assenza, è tornata, alla fine della messa in Basilica, officiata dal vescovo di Iglesias Giovanni Paolo Zedda, la grande processione solenne in onore di Sant’Antioco Martire, patrono della Sardegna. Il Santo venuto dal mare ha sfilato per la 663esima edizione della festa in un lungo corteo, per le vie del paese, aperto da numerosi gruppi folk provenienti da tutte le province della Sardegna, e da gruppi a cavallo. Numerosi, tra i gruppi a piedi, i bambini e le bambine in costume, il filo tra passato, presente e futuro a testimonianza della nostra storia.

La bellezza dei costumi tradizionali sardi brillava sotto la luce del sole, mentre le preghiere recitate dai fedeli assumevano un carattere ancora più forte, dato il momento socio-culturale investito prima dal Covid-19 e ora, da quasi due mesi e mezzo dalla guerra originata dall’invasione della Russia in Ucraina.

Le note della banda musicale e gli applausi della grande folla di gente lungo le strade, erano di certo un qualcosa di cui si sentiva la mancanza, così come i sorrisi delle persone che finalmente non erano più coperti dalle mascherine.

Tanta la voglia di passeggiare, di ridere e scherzare, mitigando, seppur solo per qualche ora, tutte le preoccupazioni del momento, improvvisamente anche un gelato o un aperitivo in compagnia hanno suonato come un senso di libertà finalmente recuperata.

Per concludere, i fuochi d’artificio musicali hanno colorato la notte sulla laguna che ha registrato un vero e proprio bagno di folla che, per svariati minuti, ha rivolto lo sguardo al cielo, per gustarsi la magia che da sempre gli spettacoli pirotecnici sanno regalare a grandi e piccini.

Nadia Pische

     

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