24 November, 2024
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La SiderAlloys di Portovesme è intervenuta oggi sulla richiesta di incontro delle segreterie territoriali FIOM, FSM, UILM e CUB

Dopo la richiesta di incontro inoltrata dalle organizzazioni sindacali FIOM, FSM. UILM e CUB al Mise e al presidente della Regione, e per conoscenza alla SiderAlloys, la direzione aziendale ha inviato una nota al Mise, al presidente della Regione e alle stesse organizzazioni sindacali, nella quale «si dichiara disponibile al confronto ed all’avvio di un dialogo con le lavoratrici ed i lavoratori coinvolti, essendo preminente interesse della società la salvaguardia della forza lavoro ed il rispetto della dignità dei propri dipendenti».

«La SiderAlloys Italia SPA, in considerazione degli accordi sottoscritti con le organizzazioni sindacali e nel tentativo di rafforzare l’impegno per aumentare l’utilizzo di energia da fonte rinnovabile, ha dato l’avvio alle attività di messa a regime dello stabilimento nel Sulcis, con l’obiettivo di contribuire alla transizione energetica, attraverso un modello produttivo sempre più sostenibile per tutto il territoriosi legge nella nota aziendale -. E, nel perseguimento di questo obiettivo, ha sempre adempiuto ed onorato gli obblighi assunti con il piano occupazionale, nel rispetto della legge e degli accordi sottoscritti a tutela dei lavoratori. Si respinge, pertanto, con forza l’accusa che sarebbero state proposte (o favorite) assunzioni di figure professionali non comprese negli accordi, relative al “bacino ex Alcoa”. Ad oggi, la SiderAlloys Italia Spa, a dispetto della crisi economica e delle difficoltà attraversate (legate anche al perdurare della pandemia), ha continuato a dare esecuzione al piano occupazionale condiviso.»

«Malgrado il mancato rispetto degli impegni da parte di alcuni soggetti istituzionali nazionali sulle tempistiche della sottoscrizione del contratto energia con Enel (ottenuto solo in virtù della fidejussione dell’importo di 50 milioni di euro prestata dall’azienda) e, nonostante si siano ottenute tutte le autorizzazioni dovute per la necessaria ripartenza dell’azienda solo nella prima settimana dicembre 2021, nell’ultimo biennio la società ha comunque provveduto al reintegro di numero 91 unità (50 in SiderAlloys e 41 in GMS). Non può tuttavia dimenticarsi che la SiderAlloys Italia SPA è – e rimane – un’azienda privata in capo alla quale permane sia il rischio di impresa che ogni scelta di iniziativa economica aggiunge la direzione aziendale -. Ma, pare fin troppo ovvio, la Società non può – né intende – esercitare forzature o pressioni, che sarebbero altrimenti indebite, in capo a ditte esterne regolarmente aggiudicatarie di appalti, che restano le uniche in grado di poter decidere quali lavoratori impiegare nella esecuzione di essi. A tal fine la SiderAlloys Italia accoglie con piacere la convocazione da parte del MISE e della Regione Sardegna di un tavolo di confronto volto a verificare gli sforzi economici fin qui profusi dalla stessa per la realizzazione del piano industriale ed occupazionale.»

«In questa otticaconclude la direzione della SiderAlloyssi auspica che il tavolo del MISE venga organizzato nel breve tempo, così come avveniva qualche mese fa, sempre richiesto dalle stesse organizzazioni sindacali nazionali e territoriali e sostenute da figure istituzionali di valenza nazionale.»

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