19 November, 2024
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Nuxis sceglierà il nuovo sindaco tra l’uscente Piero Andrea Deias e l’assessore uscente Romeo Ghilleri. Sono i candidati espressi dalle due liste presentate per le elezioni Amministrative in programma il prossimo 12 giugno.

Piero Andrea Deias, nato a Nuxis il 4 marzo 1960, geometra, venne eletto sindaco 5 anni fa con la lista “Tempus de cambiamentu”, con 432 voti (39,23%), davanti alla lista “Per Nuxis” capeggiata da Andrea Pubusa che ottenne 338 voti (30,69%) e alla lista “Prima Nuxis” capeggiata da Mariano Nonnis che ottenne 331 voti (30,06%).

Oggi Piero Andrea Deias guida la lista “Continuità e Trasparenza”, con 10 candidati alla carica di consigliere comunale (5 uomini e 5 donne): Angelica Arceri, Dafne Mayra Atzeni, Roberto Curreli, Alessandra Lai, Andrea Lai, Manuel Loi, Gian Carlo Mei, Maria Antonietta Pinna, Gabriele Pintus, Maria Teresa Vacca.

Romeo Ghilleri, nato a Carbonia il 26 ottobre 1977, dipendente Sider Alloys, 5 anni fa venne eletto consigliere comunale, candidato più votato con 94 preferenze nella lista “Tempus de cambiamentu”. guidata da Piero Andrea Deias, e per 5 anni ha ricoperto l’incarico di assessore dei Lavori pubblici, Urbanistica, Viabilità, Attività produttive ed Agricoltura.

Oggi Romeo Ghilleri guida la lista “Andiamo avanti per Nuxis”, con 12 candidati alla carica di consigliere comunale (8 uomini e 4 donne): Davide Tatti, Federico Figus, Cristian Muscas, Simone Secci, Gabriele Serra, Damiano Cani, Francesco Fanutza, Dario Melis, Serenella Tronci, Michela Pinna, Valeria Acca, Federica Simonini.

Giampaolo Cirronis

 

Sarà una sfida a due per il nuovo sindaco di Portoscuso, tra Ignazio Salvatore Atzori e Rossano Loddo. Il primo guida la lista della maggioranza che ha amministrato il comune di Portoscuso nelle ultime due consiliature con Giorgio Alimonda sindaco, Portoscuso Insieme; il secondo guida la lista Portoscuso rinasce.

Entrambi i candidati alla carica di sindaco hanno una lunga esperienza amministrativa alle loro spalle.

Ignazio Salvatore Atzori, nato il 31/01/1950 a Tratalias, vicesindaco ed assessore dell’Ambiente nelle ultime due consiliature (assessore dell’Ambiente anche nella Giunta di Franca Cherchi negli anni ’90) è già stato sindaco per due anni e mezzo tra il 2004 (eletto il 12 e 13 giugno) ed il 2007, esperienza conclusa in anticipo per le dimissioni di 9 consiglieri su 16.

Rossano Loddo, nato a Portoscuso il 3/12/1969, assessore dei Servizi tecnologici e del Verde pubblico nella Giunta guidata da Adriano Puddu dopo le elezioni del 27 e 28 maggio 2007, è alla terza candidatura consecutiva alla carica di sindaco. Nel 2012 e nel 2017 si è presentato alla guida della lista “Portoscuso nel cuore”, perdendo in entrambe le consultazioni elettorali che si conclusero con l’elezione di Giorgio Alimonda. La prima volta, con cinque liste in campo, ottenne 1.289 voti (34,50%), secondo dietro Giorgio Alimonda che si impose con 1.459 voti (39,05%). Cinque anni fa, con due sole liste in campo, Rossano Loddo ottenne 1.591 voti (46,20%), contro i 1.852 voti (53,79%) di Giorgio Alimonda.

I candidati alla carica di consigliere comunale delle due liste (12 seggi a disposizione).

Portoscuso Insieme (candidato sindaco Ignazio Salvatore Atzori): Giorgio Alimonda, Enrico Cristiano Atzei, Giovanni Maria Campo, Elena Marras, Stefano Masala, Emilia Meloni, Monica Napoli, Ornella Pilisio, Mirko Poddighe, Attilio Sanna, Attilio Valdes, Stefania Zonca.

Portoscuso rinasce (candidato sindaco Rossano Loddo): Stefano Ariu, Antonello Casula, Sandro Galli, Marinella Grosso, Alessia Loddo, Andrea Loddo, Erminio Melis, Orietta Mura, Maurizio Nuscis, Davide Sanna, Lorenzo Puddu, Martino Puddu.

Giampaolo Cirronis

Clamoroso a Carloforte: c’è una sola lista in campo per l’elezione del nuovo Sindaco e del Consiglio comunale. Alle 12.00, termine ultimo per la presentazione delle liste, in Comune è stata depositata solo la lista Carloforte cresce che candida a sindaco Stefano Rombi, 36 anni, assessore uscente dei Lavori pubblici, Urbanistica e Bilancio nella Giunta guidata da Salvatore Puggioni.

Questi sono i 16 candidati alla carica di consigliere comunale: Mauro Cinellu, Elisabetta Di Bernardo nota Betti, Vittoriana Durante, Francesco Granara noto Loffua, Giorgio Maurandi, Antonio Napoli noto Tonio, Pina Franca Opisso nota Pinella, Gianluigi Mario Penco, Salvatore Puggioni noto Tore, Luisa Rivano, Salvatore Rivano, Cesare Rombi, Pierangelo Rombi, Simona Sartirana, Angela Vacca, Giovanni Verderosa noto Gianni.

A questo punto, resta un solo ostacolo da superare per l’elezione di Stefano Rombi a nuovo sindaco di Carloforte e di tutti i 16 candidati alla carica di consigliere comunale, il quorum della maggioranza dei votati, il 40% + 1 (il quorum è stato abbassato dal 50% al 40% con il decreto legge 4 maggio 2022 n. 41, al fine di contenere quanto più possibile il rischio commissariamento dei Comuni, particolarmente elevato in alcune aree del Paese).

Il 14 aprile del 1992, all’età di 91 anni, moriva a Roma l’ingegner Valerio Tonini, era nato a Velletri nei Castelli Romani il 15 dicembre del 1901.

Il suo nome è noto a Carbonia come autore del romanzo “Terra del Carbone”, pubblicato dall’editore Guanda nel 1943 e come socio della ditta Fadda Tonini, una delle tante imprese edili che furono impegnate nella costruzione della città.

Si laurea in Ingegneria all’Università di Pisa nel 1924 all’età di 23 anni.

Dopo una breve parentesi al Distretto Militare di Cagliari come Sottufficiale di Complemento, si trasferisce in Sardegna alle dipendenze dell’Impresa Ansoldi, impegnata nella bonifica di Su Siccu e nel 1930 si unisce in matrimonio con Elena Salazar, di famiglia nobile, dalla quale ebbe due figli, Maria Bonaria e Ferdinando.

A Cagliari, la ditta Fadda&Tonini, costruirà diversi fabbricati civili in via Pola, proprio su progetto di Tonini e partecipa a diversi appalti da parte del Genio Aeronautico. Nel 1937 contribuisce alla realizzazione di Carbonia, costruendo molti fabbricati nel versante est della nuova città.

Fu richiamato alle armi nel 1940 e assegnato, con il grado di Capitano Comandante, al reparto Fotoelettricisti della Divisione Cremona che ebbe un ruolo nell’occupazione della Corsica, dove scriverà due brevi saggi “Note di storia corsa” e “Russia e Mediterraneo” pubblicati nella rassegna di Cultura militare del ministero della Guerra.

Dopo l’armistizio del 8 settembre del 1943 ritorna in Sardegna ed insieme all’ingegner Luigi Fadda, suo cognato e gli ingegneri Enrico Pani, Angelo Binaghi e Flavio Scano costituisce la SpA Imprese Riunite -, che ebbe un ruolo importante nella ricostruzione post bellica della Città di Cagliari.

Tra il 1946 ed il 1948 scrive diversi articoli per l’Unione Sarda e l’Informatore del Lunedì, dai quali si può rilevare una particolare attenzione ai temi sociali e al mondo della cultura isolano.

Contemporaneamente, si dedica a quella che si rivelerà la “missione principale” della sua futura attività di studioso della Scienza. Sono sempre del 1946 i primi scritti scientifici concernenti la teoria della relatività pubblicati nei “Rendiconti della Facoltà di Scienze” dell’Università di Cagliari.

Negli stessi anni, matura un rapporto intenso con Ludovico Geymonat uno dei filosofi italiani più importanti della seconda metà del ‘900.

Nel tempo Valerio Tonini matura la passione per la ricerca scientifica, che potrebbe apparire in un primo momento poco affine a quella di un costruttore edile e lo stesso romanzo sulla nascita della città potrebbe essere considerato una parentesi letteraria.

La passione per la Scienza lo porterà negli anni Cinquanta a fondare con Francesco Severi la Società Italiana di Logica e Filosofia e la rivista di Scienze dell’uomo e di Filosofia delle Scienze che chiamerà: “La Nuova Critica” e della quale assumerà la Direzione editoriale.

Alcuni tratti della sua personalità e degli interessi che lo assorbiranno nella vita, si rivelano a partire dal carteggio con l’editore Guanda, custodito presso la Sezione di Storia locale del comune di Carbonia, relativo alla pubblicazione di “Terra del Carbone” che in origine voleva titolare “Nascita”.

Nel carteggio, chiede all’editore la pubblicazione di un’opera, “Vocazione”, definita di carattere intimo e religioso ed oltre una analoga la richiesta di pubblicazione di un articolo a commento delle prediche volgari di San Bernardino da Siena.

L’attività di conduzione della rivista la Nuova Critica fondata nel 1955 lo ha accompagnato lungo tutto l’arco della sua esistenza e lo ha proposto come un’inesauribile animatore del dibattito scientifico che ha attraversato la seconda metà del Novecento.

Arturo Carsetti segnala «il collegamento strettissimo, anche se non sempre palese, della Rivista con le attività della Académie Internationale de Philosophie des Sciences di cui Egli fu membro titolare».

Valerio Tonini ha dedicato una parte della sua vita e delle sue energie alla ricerca epistemologica ed allo studio della filosofia della scienza e la rivista da lui fondata è stata una fucina importante del dibattito su questi temi, ne sono una solida testimonianza il livello assoluto dei collaboratori e degli interlocutori, oltre al già citato Arturo Carsetti (condirettore della Nuova Critica) Rita Levi Montalcini, Antonio Ruberti, Dario Antiseri, noti al grande pubblico.

Ho avuto modo di interloquire con l’ingegner Tonini attraverso l’intermediazione di Ignazio Delogu, nella fase che ha preceduto la ristampa del suo romanzo “Terra del Carbone”.

Eravamo rimasti d’intesa che ci saremmo incontrati a Roma per definirne i dettagli, purtroppo, la sua improvvisa scomparsa non lo ha consentito, sento tuttavia il dovere, ancora una volta, di sottolineare la gratitudine che come cittadini di Carbonia gli dobbiamo e credo che la coincidenza con il trentennale della sua morte sia un’occasione solenne per ribadirla.

Il Romanzo, rappresenta un contributo significativo alla cultura nazionale del lavoro minerario.

Lo stesso titolo dell’opera “Terra del carbone” riassume in maniera eloquente, quanto il nome della città, l’epopea della storia mineraria carbonifera del nostro paese.

Valerio Tonini è stato con questo romanzo un testimone autentico della nascita della città di Carbonia, ed ha offerto una testimonianza di verità sulla condizione della gente sarda di allora, i personaggi principali sono contadini e pastori che si misurano per la prima volta con la dimensione urbana della nuova città.

Il romanzo contiene suggestioni particolari, parla di quella generazione di pionieri che sono arrivati a Carbonia da tutte le Regioni d’Italia in cerca di fortuna, di riscatto, di una speranza di vita e di futuro.

La nascita delle nuove città è stata accompagnata nel Ventennio, da parole d’ordine molto forti: ruralismo, bonifica, autarchia, da una retorica celebrativa del regime e delle sue realizzazioni, da un dibattito culturale grossolano e farsesco che contribuiva ad allontanare da ogni regola del buon gusto un’impresa – quella della costruzione delle nuove città – che ha comunque lasciato obiettivamente un segno significativo nel tempo.

“Terra del Carbone” celebra la nascita di una città, ma lo fa con stile elegante, asciutto, non declama i fasti di un regime che si è appena impegnato in una ridicola impresa coloniale ed in un’ingloriosa impresa bellica nell’Africa orientale, (che è in fondo la vera ragione della nascita di Carbonia che viene accelerata dall’embargo deciso della Società delle Nazioni in seguito all’occupazione dell’Abissinia).

Non racconta le gesta del Duce, come per certi versi il testo quasi coevo di Vitale Piga o i racconti di Stanis Ruinas, Tonini fa una scelta diversa, pone al centro della narrazione la vita di persone comuni, di coloro i quali sono stati gli anonimi protagonisti della nascita della città, con le loro aspirazioni, le loro speranze, le loro ambizioni e perché no i loro vizi, i loro difetti.

Il testo offre spunti di particolare interesse e si distingue da opere e contributi rievocativi del tempo per l’assenza di qualsiasi intento celebrativo e retorico dell’avventura imperialistica ed autarchica, ma racconta in con uno stile “verista” le vicende quotidiane, i sacrifici, le lotte dei minatori, della città e del nostro Paese.

Per usare un’espressione del compianto, Ignazio Delogu: «[…]si tratta di un’opera da suggerire all’attenzione di critici e studiosi della letteratura realista e neorealista, della quale il romanzo di Tonini è una vera e propria anticipazione».

Nel corso degli anni Novanta ’90 come Amministrazione oltre alla ristampa anastatica del romanzo, promuovemmo, su iniziativa dell’assessore Romano Morittu, negli Istituti scolastici della città, borse di studio dedicate alla memoria di Tonini, iniziativa che, purtroppo, non ebbe seguito.

Per questo non credo sia superfluo l’auspicio, rivolto innanzitutto a me stesso, ai nostri concittadini ed aggiungo all’Amministrazione della città, di assumere l’impegno di ricordare la figura di Valerio Tonini e valorizzarne l’opera e il pensiero in maniera duratura.

Antonangelo Casula

Foto del commendatore Paolo Fadda

Il girone G del campionato di serie D riparte domani, con tre anticipi della quart’ultima giornata di ritorno della stagione regolare: alle 15.00 si giocano Atletico Uri – Cynthialbalonga e Sassari Calcio Latte Dolce-Cassino, alle 16.00, Afragolese-Ostiamare. Il resto del programma domenica prevede alle 14.30 Lanusei-Real Monterotondo Scalo ed alle 16.00 le rimanenti cinque partite: Aprilia-Torres, Carbonia-Muravera, Gladiator-Arzachena, Insieme Formia-Giugliano e, infine, Vis Artena-Team Nuova Florida. Tutto è ancora aperto sia in testa con Torres ed Arzachena in area play-off, sia in coda, con quattro squadre sarde coinvolte: Atletico Uri, Lanusei, Carbonia e Sassari Calcio Latte Dolce. Il solo Muravera non ha più interessi di classifica.

Allegata, l’intervista realizzata ieri pomeriggio con il centrocampista del Carbonia Mirko Carboni, alla vigilia del derby casalingo con il Muravera, tappa fondamentale nella corsa verso i play out salvezza.

E’ stata una serata magica, indimenticabile, quella vissuta ieri nella sala del Centro culturale di Iglesias, con Poesie di Carta, il progetto musicale proposto dalla cantautrice Grazia Di Michele, omaggio a Marisa Sannia, la voce del vento e del mare, originaria di Iglesias, scomparsa nel 2008, all’età di 61 anni. L’evento è stato organizzato dall’associazione culturale Iglesias Musica.

Al termine, l’intervista di Nadia Pische a Grazia Di Michele, visibilmente emozionata, sia per il ricordo di Marisa Sannia, sia per l’accoglienza ricevuta nella sua città natale.

   

 

Una riflessione sul contemporaneo a opera di due registe che, con i loro film, hanno contribuito a portare l’attenzione su alcune delle pagine più dure del nostro tempo: i conflitti in Siria e Afghanistan.

Diana El Jeiroudi e Shahrbanoo Sadat sono le protagoniste della terza giornata del Carbonia Film Festival, in programma domani sabato 14 maggio nella città mineraria del Sulcis.

Diana El Jeiroudi porta in Sardegna il suo ultimo film, Republic of Silence, presentato fuori concorso all’ultima Mostra del Cinema di Venezia (ore 18, Cine-teatro Centrale). Il documentario, girato dalla regista nell’arco di 12 anni insieme al partner e direttore dell’IDFA Orwa Nyrabia, racconta le tragedie del suo paese d’origine, la Siria.

The Orphanage è invece l’opera di Shahrbanoo Sadat, presentato alla Quinzaine des Realisateurs nel 2019, che ci mostra l’Afghanistan attraverso la storia di un gruppo di bambini cresciuti in un orfanotrofio (ore 21.00, Cine-Teatro Centrale).

Le registe incontreranno il pubblico del festival al termine delle proiezioni, ma le riflessioni proseguiranno anche nella giornata di domenica nel corso dell’incontro Il racconto del rifugio, tavola rotonda con filmmaker in esilio, in collaborazione con “International Coalition for Filmmakers at Risk”.

Per il progetto How To Film the World, il ciclo dedicato alla formazione dei giovani appuntamento invece al mattino (10,30, Biblioteca Comunale) con Matteo Botrugno e Daniele Coluccini, registi di C’è un soffio di vita soltanto, che incontreranno gli studenti delle scuole del territorio e del progetto Carbonia Cinema Giovani.

Spazio anche alla musica con il ciclo Aperitivi sonori (ore 19.00, Jo Lounge Bar) che vedrà in consolle Carol Rollo con il suo Puta Caso DJ Set, un progetto sonoro che incrocia stralci di film, libri e podcast registrato in modo grossolano con un telefono cellulare.

Il sabato del Carbonia Film Festival si chiude ancora in musica (ore 23.00, Nuovo Caffè del Portico) con Macaco ed Antonio Benoni in Spingitori di dischi dj-set – per un mondo più funk, un excursus spazio-temporale tra i continenti africano e americano, dalle prime registrazioni di afrobeat nei sobborghi di Lagos, al funk crudo e puro made in Usa, passando per il funk latino delle metropoli brasiliane degli anni ’70.

 

E’ tutto pronto, a Carbonia, per l’edizione 2022 di Monumenti aperti, la 26esima, in programma sabato 14 e domenica 15 maggio, con una serie di iniziative tese a valorizzare e conoscere le bellezze della città di Fondazione

La manifestazione permetterà di visitare gratuitamente una ventina di siti, fiori all’occhiello della città sabato 14 maggio dalle 16.00 alle 20.00 e domenica 15 maggio dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00.

«Ringraziamo tutte le scuole cittadine coinvolte con i loro studenti, le associazioni di volontariato e sportive che hanno dato un contributo fondamentale per riprendere dopo quattro anni questa manifestazione in presenza», ha detto il sindaco di Carbonia Pietro Morittu, da tempo impegnato con gli assessorati della Cultura e della Pubblica Istruzione per l’organizzazione dell’evento, in sinergia con il coordinamento regionale affidato all’associazione Imago Mundi OdV.

 Il racconto in diretta della XXVI edizione di Monumenti Aperti si svolgerà anche su Facebook, Instagram e Twitter, canali social nazionali della manifestazione. Il tag ufficiale è: #MonumentiAperti2022. I contenuti video saranno disponibili sul canale YouTube Monumenti Aperti.

Verrà chiuso al traffico veicolare vico Nuoro, strada frontale al rifugio antiaereo, nelle giornate di sabato 14 maggio, dalle ore 16.00 alle ore 22.00 e domenica 15 maggio, dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 22.00, per permettere un agevole svolgimento delle visite.

 

Proseguono le attivazioni delle nuove condotte idriche realizzate a Villamassargia. Lunedì 16 maggio 2022 le squadre di Abbanoa eseguiranno i collegamenti delle tubature appena posizionate in via Bellini. Gli interventi saranno eseguiti tra le 9.00 e le 16.30: durante questa fascia oraria si verificheranno temporanee interruzioni e cali di pressione nella strada interessata.

I lavori rientrano nel programma trimestrale delle manutenzioni straordinarie di Abbanoa. Lo studio dell’intervento è stato effettuato dai tecnici del “Distretto 2”, competente per il territorio, che hanno individuato le problematiche all’origine di frequenti disservizi all’utenza e programmato gli interventi mirati a migliorare l’approvvigionamento con la sostituzione integrale delle reti e degli allacci che alimentano le singole utenze.

Le vecchie tubature erano state realizzate in materiali ormai inadeguati: erano numerose le rotture e le segnalazioni di ostruzioni che limitavano il servizio alle utenze. Le nuove reti sono state realizzate in ghisa sferoidale, materiale che garantisce la migliore tenuta.

I gruppi del Movimento 5 Stelle e di Articolo Uno del Consiglio comunale di Carbonia hanno depositato lunedì 10 maggio una mozione avente ad oggetto la proroga dell’esenzione del pagamento del suolo pubblico delle attività di “bar e ristorazione”, inserita tra gli atti ispettivi in discussione nella prossima seduta del Consiglio comunale di martedì 17 maggio.

I consiglieri di Articolo Uno e del M5S ritengono necessario che la Giunta comunale venga incontro alle manifestate esigenze di queste categorie, sostenendole in questo momento di ripresa, caratterizzato dalla fine delle restrizioni legate alla pandemia da Covid-19, da un lato, ma soggetto, dall’altro, anche a pesanti incognite legate al forte aumento dei costi, in particolare dovuti all’energia.