Si accende il confronto tra le organizzazioni sindacali FIOM, FSM, UILM e CUB del Sulcis Iglesiente e la direzione aziendale Sideralloys. Qualche giorno fa la richiesta di incontro inoltrata al Mise e al presidente della Regione per una verifica dello stato di attuazione degli accordi per il rilancio produttivo; immediata la replica dell’Azienda che si è detta disponibile ad un incontro, auspicandolo in tempi brevi ma, al tempo stesso, ha ribadito che sta rispettando gli accordi, anche sulle assunzioni.
Oggi è arrivata la controreplica delle organizzazioni sindacali.
«Nessuna istituzione rimanga a guardare – scrivono FIOM, FSM, UILM e CUB del Sulcis Iglesiente in una nota stampa -; Sideralloys, non è una vertenza chiusa e l’azienda non rispetta i patti, subito un tavolo ai massimi livelli per le verifiche sul rilancio industriale e occupazionale.La replica dell’azienda alla richiesta di incontro delle OO.SS. territoriali indirizzate alle Istituzioni politiche, per la verifica degli accordi sottoscritti ed il rilancio dello stabilimento, anziché dare garanzie e rassicurazioni, ha accresciuto gli elementi di incertezza e precarietà, contribuendo paradossalmente a far diventare una situazione complicata, incandescente. Ognuno si dovrà assumere le responsabilità di ciò che sta accadendo; FIOM, FSM, UILM e CUB del Sulcis Iglesiente, hanno incontrato l’azienda in data 27 aprile; in quella circostanza, le OO.SS. hanno rimarcato l’ingresso in stabilimento di persone al di fuori dei famosi “cerchi concentrici” in cui dovrebbero essere ripescati i lavoratori diretti ed indiretti ex Alcoa. L’azienda ha concluso l’incontro, comunicando che avrebbe fatto conoscere al più presto le motivazioni delle scelte contestate, comunicazioni puntualmente disattese (chissà perché).»
«A tal proposito, assume maggiore importanza la convocazione del tavolo istituzionale ai massimi livelli per chiarire se gli accordi firmati e gli investimenti in campo, sono ancora validi – aggiungono FIOM, FSM, UILM e CUB del Sulcis Iglesiente -. Preoccupano fortemente le dichiarazioni dell’azienda, sul rispetto degli accordi, che per quanto ci riguarda, non sono limitati ai soli ingressi dei lavoratori diretti, ma si devono intendere estesi anche all’assegnazione di tutti gli appalti, soprattutto nel caso, questi ultimi, coinvolgano figure professionali presenti nel bacino dei “cerchi concentrici”. Inutile rimarcare, che la situazione è sempre in peggioramento – concludono FIOM, FSM, UILM e CUB del Sulcis Iglesiente -; la pandemia ed altri drammatici scenari in corso hanno costretto e indebolito le condizioni economiche di chi lavora, figuriamoci, per coloro che sono in attesa di rioccupazione. Infatti, perenni ritardi nella concessione degli ammortizzatori sociali, aggiunti al continuo rinvio del rilancio occupativo e produttivo, hanno reso insostenibile questa situazione che deve assolutamente trovare soluzione, attraverso le garanzie politiche che la devono accompagnare. Per queste ragioni, le OO.SS. dei metalmeccanici, nel convocare l’assemblea generale dei lavoratori diretti ed indiretti ex Alcoa davanti allo stabilimento, richiedono con maggiore vigore, la convocazione di un tavolo di confronto con carattere di urgenza, per la verifica delle difficoltà riportate e ottenere le garanzie del rispetto di quanto in precedenza sottoscritto da tutti i soggetti, istituzionali, imprenditoriali e sindacali.»