Antonio Achenza (ConsultAnzianIglesias): «I Pronto Soccorso non possono chiudere mai in nessuna circostanza e in qualunque periodo, devono stare aperti h24 per 7 giorni»
I Pronto Soccorso non possono chiudere mai in nessuna circostanza e in qualunque periodo, devono stare aperti h24 per 7 giorni. I servizi di emergenza urgenza devono assicurare sempre le cure e gli interventi ai cittadini. Non ci sono deroghe o eccezioni e i responsabili, dai Dirigenti della ASL del Sulcis all’assessore regionale della Sanità, devono trovare le soluzioni organizzative e gestionali più idonee per garantire il servizio. Invece, il Pronto Soccorso del CTO è ancora chiuso da giorni ed il Pronto Soccorso del Sirai di Carbonia è in tilt. La situazione diventa sempre più drammatica e disastrosa. Le forti proteste ed i sit-in che da giorni si susseguono ad Iglesias e la mobilitazione generale della popolazione che c’è stata a Villa Devoto, non hanno smosso la “mole politica” del presidente della Regione Solinas e come spesso accade non si assume le sue responsabilità e lascia che la Sardegna vada alla deriva. Abbiamo sentito la voce polemica del consigliere regionale della Lega che in questa situazione è stata inopportuna, inappropriata e fuori luogo, basata esclusivamente su attacchi al Sindaco che sta difendendo con determinazione i diritti dei cittadini di Iglesias e del territorio assieme alle organizzazioni sindacali, alle associazioni, ai sindaci e alla popolazione.
Se chi ci governa non è capace di assicurare il diritto primario alla salute è il fallimento di questa classe politica sulla sanità del Sulcis Iglesiente. A pagarne le maggiori conseguenze sono sempre gli anziani e le persone fragili che rischiano la vita. Per i malati che restano in attesa per ore interminabili nelle ambulanze prima di entrare nel P.S. del Sirai questo rischio è reale. Ci domandiamo se si deve aspettare il morto per intervenire. Siamo stanchi e totalmente insoddisfatti delle inconcludenti visite e sopralluoghi dell’assessore Mario Nieddu nei nostri ospedali. Non accettiamo che tutti i disservizi e le criticità dell’assistenza sanitaria del territorio siano scaricate sui cittadini.
Perché dopo l’emergenza Covid non si sono affrontati i problemi in tempo per organizzare e risolvere le criticità, come i tempi di attesa per interventi chirurgici e visite specialistiche, le attese al Pronto Soccorso, la carenza di personale e la riorganizzazione della medicina territoriale.
Il Pronto Soccorso del CTO è solamente il primo capitolo ma il più urgente della emergenza sanitaria del Sulcis Iglesiente.
A questo punto non ci sono dubbi lo stato di agitazione deve continuare fino a quando non verrà riattivato il servizio del Pronto Soccorso del CTO. Serve, pertanto, una forte unità di intenti dei Sindaci, delle organizzazioni sindacali e delle associazioni per vincere questa sacrosanta battaglia.
Antonio Achenza
Presidente ConsultAnzianIglesias
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