La Regione Sardegna ha depositato il ricorso contro il Decreto Energia del Governo Draghi
La Sardegna prosegue, anche in sede giudiziaria, la sua battaglia per la perequazione energetica. È stato inoltrato il ricorso al Tar del Lazio contro il Decreto Energia del Governo Draghi «che – dice il presidente della Regione Christian Solinas -, non tutela il diritto dei sardi ad avere una soluzione definitiva e strutturale al problema energetico, tale da poter garantire un futuro adeguato al territorio e al sistema produttivo. Questo decreto, mortifica la nostra autonomia energetica e condanna la Sardegna a sopportare nuovi handicap oltre a quelli subiti fino ad oggi, che hanno determinato per noi un costo dell’energia più alto, mediamente del 30%, rispetto al resto del Paese. Avevo anticipato la nostra posizione, e atteso invano un correttivo che non è arrivato. Di qui, la ferma decisione di opporci in ogni sede, nell’interesse dei Sardi. I motivi di impugnazione sono evidenti e solidi».
«La violazione del principio di leale collaborazione, l’assenza di una previa intesa con la Regione, da noi a lungo e ripetutamente sollecitata, in ordine a interventi strutturali che riguardano la vita dei cittadini e delle imprese. La violazione del principio di uguaglianza con una chiara disparità di trattamento tra i cittadini sardi e quelli delle altre Regioni – prosegue il presidente Christian Solinas -: si propone, infatti, un servizio ingiustamente differenziato tra le diverse zone geografiche dell’isola e con tariffe differenziate. Il decreto esprime una violazione del principio di insularità, proprio oggi – conclude il presidente Christian Solinas -, sancito solennemente dal voto finale del Parlamento sulla modifica costituzionale.»
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