Nuova manifestazione di protesta giovedì 28 luglio davanti al Pronto Soccorso dell’ospedale CTO di Iglesias
Ormai non ci sono parole per definire l’ennesimo provvedimento della Dirigenza della ASL Sulcis che sta determinando la morte certa dell’operatività del PO del CTO di Iglesias.
Avevamo preannunciato qualche settimana fa che nel pieno dei mesi estivi ci sarebbe stato un ulteriore
aggravamento della tragica situazione sanitaria del territorio. Siamo stati dei facili profeti perché da qualche mese abbiamo constatato che la ASL Sulcis non è capace di trovare soluzioni organizzative per arginare lo sfascio dei servizi sanitari ma si limita a emettere solamente comunicazioni burocratiche di chiusure di reparti.
Le responsabilità di tutto ciò sono ben chiare e riguardano l’Assessore Regionale alla Sanità e la Dirigenza della ASL Sulcis come dimostrano i fatti, ultimo in ordine di tempo, la mancata assegnazione delle risorse al Sulcis Iglesiente per la riduzione dei tempi delle visite. E’ semplicemente vergognoso che neanche quando ci sono a disposizione i finanziamenti si è attenti, capaci e pronti a richiederli.
Ci domandiamo, che mandato hanno avuto i dirigenti della ASL Sulcis che sono stati nominati dall’Assessore Regionale della Sanità? Forse era quello di migliorare l’assistenza sanitaria del Sulcis Iglesiente oppure di indebolirla fino alla autodistruzione. In ogni caso se quei Dirigenti non hanno dimostrato capacità gestionali lei, Assessore Nieddu, ha il dovere di rimuoverli al più presto. Gli incontri, le visite e i sopralluoghi non servono a niente se non si cambia il paradigma.
Caro Assessore non cerchi ora di scaricare le sue responsabilità sul Governo con la richiesta di dichiarazione di emergenza sanitaria perché lo sa benissimo che in Sardegna c’è un grave problema di riequilibrio territoriale dove la ASL Sulcis è la più sofferente ed è la più penalizzata della Regione. Lei ha la responsabilità e i poteri per adottare immediati provvedimenti a prescindere dal riconoscimento di emergenza sanitaria.
Emergenza sanitaria significa interventi urgenti e non a babbo morto e lei avrebbe già dovuto fare qualcosa come per esempio destinare maggiori investimenti alla ASL Sulcis.
Non si può aspettare che il personale sanitario vada in pensione senza prevedere un piano di sostituzione
altrimenti entro l’anno prossimo la chiusura di gran parte dei reparti dei Presidi Ospedalieri del CTO e del Sirai sarà inevitabile.
La Consulta Anziani di Iglesias condivide la protesta che le Organizzazioni Sindacali CGIL-CISL-UIL hanno messo in campo, sostenuta dal sindaco Mauro Usai, aderisce al sit in di fronte al PS del CTO e invita tutti gli anziani, le loro famiglie e tutti cittadini a partecipare numerosi domani 28 luglio alla manifestazione che si terrà a Carbonia presso la Direzione della ASL.
Però per vincere questa battaglia è necessario che tutti i Sindaci del territorio, siano in prima linea e sempre presenti nelle manifestazioni a partire da quella di domani per creare un fronte comune con le OO.SS, le Associazioni e i cittadini.
E’ inoltre indispensabile e urgente definire unitariamente una programma articolato di mobilitazione e di iniziative di protesta con il coinvolgimento anche del mondo artistico e culturale per mantenere sempre viva la lotta nel territorio fino a quando non saranno risolte le criticità della sanità del Sulcis Iglesiente.
L’appuntamento è per domani 28 luglio, alle 9.00, davanti all’ingresso del Pronto Soccorso del CTO
Antonio Achenza
Presidente della Consulta Anziani di Iglesias
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