Operazione contro il “caporalato” a Nuraminis, il titolare di un’azienda è stato sanzionato per l’impiego di 10 lavoratori irregolari
Un’operazione mirata al contrasto dello sfruttamento lavorativo in agricoltura e del “caporalato” è stata conclusa stamane da un dispositivo coordinato della Compagnia di Sanluri e dagli uomini della stazione di Nuraminis che con i colleghi del NIL Carabinieri e gli Ispettori dell’Ispettorato del Lavoro di Cagliari, hanno individuato e perseguito il titolare di un’azienda di Nuraminis specializzata in coltivazione di carciofi, originario di Nuraminis ma residente a Serramanna.
I carabinieri, alle prime luci dell’alba, appostati nelle campagne, hanno eseguito un accesso ispettivo presso i suoi terreni della località “Bruncu Pintus”. Nei campi dell’azienda erano all’opera stranieri e italiani, non appena sorpresi dai carabinieri hanno tentato di allontanarsi ma erano circondati e sono stati tutti bloccati.
I 10 lavoranti (8 extracomunitari del Senegal, del Mali e della Guinea e 2 italiani della zona), erano tutti privi di contratto d’assunzione, con retribuzione inferiore ai minimi salariali. Gli stranieri tutti con permesso di soggiorno in regola. I 10 operai (tra i venti e i cinquant’anni) stavano raccogliendo “ovoli del carciofo” (gemme cilindriche o coniche dette “occhielli”).
L’attività dei carabinieri, svolta in sinergia dagli uomini del Nucleo Operativo della compagnia di Sanluri con l’Arma di Nuraminis insieme ai carabinieri del NIL ed agli Ispettori civili dell’Ispettorato di Cagliari, ha permesso di accertare che poco prima i 10 lavoratori erano stati prelevati tra Nuraminis e Serramanna, su punti concordati, da un camion FIAT 35, telonato.
Seduti su panche improvvisate nel cassone dell’autocarro venivano condotti nei campi di carciofi.
L’uomo è stato segnalato per aver impiegato manodopera irregolare ovvero priva di comunicazione di instaurazione di rapporto di lavoro in misura superiore al 10 % (in questo caso il 100 %) del totale dei lavoratori. L’attività produttiva dell’azienda agricola è stata sospesa, e gli sono state comminate sanzioni per 25mila euro, con le susseguenti contravvenzioni al Codice della strada per l’utilizzo dell’autocarro per trasportare persone.
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