5 December, 2024
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«In questo periodo pandemico in Italia qualsiasi sistema sanitario regionale ha reso evidente quanto la sanità pubblica sia stata nel tempo devastata e depauperata da tagli delle risorse indiscriminati e da una mancata programmazione. Nella nostra isola vi è l’aggravante di una spesa a carico del contribuente sardo a cui troppo spesso non corrisponde un adeguato servizio. Per essere chiari, appare evidente a tutti che i servizi sanitari anche nel nostro territorio non rispondono ai bisogni di salute delle persone.»

Lo scrive, in una nota, Fabio Usai, consigliere regionale del Partito Sardo d’Azione.

«Come si è arrivati a questo? C’entra solo la pandemia? Ci sono responsabilità tecniche manageriali e politiche? Cosa possiamo fare per cercare di invertire una situazione la cui tendenza appare sempre più precarizzata e fragile? Chi dovrebbe agire per consolidare e programmare la gestione delle strutture sanitarie? – si chiede Fabio Usai -. Si arriva ad una situazione quale è quella che vediamo oggi perché altri non hanno visto o voluto vedere quello che stava subendo la sanità nel Sulcis Iglesiente.»

«La pandemia ha reso ancor più visibile qualsiasi tipo di inefficienza strutturale, sia in termini di organizzazione interna agli ospedali, sia per quanto riguarda la mancata assunzione di personale sanitario e non, dovuto a numerosissimi fattori (numero chiuso per le facoltà di medicina, blocco del turn over, gestione della formazione specialistica) – sottolinea Fabio Usai -. La responsabilità è della classe dirigente degli ultimi 20 anni, tutta, qualsiasi colore o parte politica, sindacale, manageriale e tecnica che si è succeduta fino ad oggi. Bisogna ragionare in termini di proposta e di difesa dell’esistente.»

«Le forme di protesta legittime hanno sicuramente un impatto mediatico elevato, che non dà seguito a soluzioni di problematiche annose e complesseconclude Fabio Usai -. È arrivato il momento di attuare la riforma dei servizi territoriali (case e ospedali di comunità) e di pensare ad una nuova struttura per acuti. Noi tutti, chi ricopre un ruolo di rappresentanza a qualsiasi livello, anche se non direttamente chiamato in causa, dovrebbe per una volta mettere da parte velleità, ambizione, protagonismo e tattica partitica per cercare un’unità vera, tesa a difendere il diritto alla salute e proporre a più livelli, governativo, regionale, comunale, sindacale, di rappresentanza datoriale e associativa, una diversa e straordinaria modalità di organizzazione sanitaria su base sociale.»

 

Il comandante della Polizia municipale di Carbonia Andrea Usai, con l’ordinanza n° 96 del 4 luglio 2022, rende noto che in occasione della manifestazione “Nottinsieme 2022”, tutti i mercoledì a partire dal 6 luglio e fino al 31 agosto, dalle ore 19.00 alle ore 1.00, verrà disposta la chiusura al traffico veicolare con divieto di sosta e rimozione nelle seguenti strade:
– Piazza Roma e strade confluenti;
– Via Manno;
– Via Fosse Ardeatine;
– Piazza Matteotti;
– Via Gramsci, nel tratto compreso tra il Banco di Sardegna e l’incrocio con via Fosse Ardeatine;
– Via Nuoro, nel tratto compreso tra la via Gramsci e piazza Rinascita.

«La Regione dia attuazione alla Rete ospedaliera del 2017, a tutt’oggi valida, e ripristini a Iglesias tutti i servizi sanitari di cui è stata depauperata negli anni, ad iniziare dalla riapertura immediata del Pronto Soccorso del Cto.»

È l’accorata richiesta della consigliera regionale di Idea Sardegna, Carla Cuccu, che ha presentato un’interpellanza urgente al presidente della Regione ed all’assessore della Sanità e stamane ha partecipato alla manifestazione davanti a Villa Devoto. Il nuovo atto ispettivo fa seguito ad un’interrogazione, sempre sullo stesso tema, depositata immediatamente dopo aver appreso della decisione sconsiderata della Direzione generale della Asl del Sulcis Iglesiente di chiudere l’importante reparto di emergenza-urgenza del Cto.

«La Rete ospedaliera, approvata nella scorsa legislaturasottolinea Carla Cuccuha avuto il consenso dei sindaci del Sulcis Iglesiente ed è a tutt’oggi valida. Tuttavia, è rimasta lettera morta nei cassetti della burocrazia, posto che non sono stati emanati nemmeno gli atti aziendali, nonostante l’emergenza sanitaria ulteriormente aggravata dalla recrudescenza della pandemia da Covid-19.»

Con l’interpellanza, al presidente Christian Solinas ed all’assessore Mario Nieddu viene chiesto quali misure intendano mettere in atto per consentire l’immediata riapertura del Pronto Soccorso del C.T.O. di Iglesias e quando intendano dare attuazione alla Rete ospedaliera del 2017.

 

Il Consiglio comunale di Carbonia ha approvato una variazione al bilancio di previsione 2022/2024 che stanzia 3,3 milioni di euro, di cui 1.500.000 destinate al Welfare. Circa 335mila euro derivanti da finanziamenti che il Comune ha ottenuto dalla Regione e che si uniscono a quelli dei bandi Pnrr che sfiorano 1 milione 140mila euro per ciò che concerne l’ambito del sociale. Tra i settori destinatari delle risorse vi sono sport, scuola, cultura, progettazione e digitalizzazione.
Tra le maggiori entrate segnalate dal Sindaco, e che possono essere annoverate nel macrogruppo welfare-inclusione, ci sono infatti fondi destinati al finanziamento del progetto di Flexicurity per l’inserimento lavorativo delle categorie deboli con l’importo di 62.500 euro; la quota regionale del fondo nazionale per il sistema di integrazione di educazione e di istruzione 0-6 prima infanzia con 40mila euro a cui se ne aggiungono quasi 93mila per i servizi per l’infanzia; amministratore di sostegno (16.461,53 euro); assistenza domiciliare per non autosufficienti (quasi 43mila euro con contributo Inpdap); centro Antiviolenza (90mila euro); leggi di settore di genere ed emigrati (33.752,39 euro).
Dalle entrate della RAS, il Sindaco è poi passato a quelle relative ai bandi Pnrr. Si arriva ad un tetto che sfiora 1 milione 400mila euro nel dettaglio così suddivisi: sostegno alle capacità genitoriali e prevenzione della vulnerabilità delle famiglie e dei bambini (211.500 euro); rafforzamento dei servizi sociali e degli operatori (210mila euro); percorsi di autonomia per persone con disabilità (con un progetto individuale per 715mila euro).
Quasi 250mila euro saranno destinati, grazie ai bandi “Iscola”, ad interventi di manutenzione per la scuola primaria Santa Caterina di Serbariu (124.306,47 euro) e per la scuola primaria di Is Gannaus (122.823,32 euro). Quasi 200mila, invece, sono riservati agli asili nido, da fondi statali.
Ricco il capitolo sulla digitalizzazione con circa 636mila euro derivanti dai bandi Pnrr e destinati a vari servizi al cittadino come l’attivazione APP IO (per 29.848 euro), l’estensione e utilizzo delle piattaforme nazionali di identità digitale (14mila euro); attivazione servizio PAGO PA (per l’importo di 185.742 euro) ed altri servizi digitali (155.234 euro), ai quali si uniscono ulteriori 252.118 euro per la digitalizzazione dell’Ente.
Grazie alla legge Omnibus 160mila euro saranno destinati alle infrastrutture sportive; mentre per la “cultura” quasi 170mila euro di contributi regionali saranno a favore del Museo del Carbone e circa 12mila euro per il progetto Faro, inserito negli eventi estivi del Comune e che vedrà la città protagonista di alcune esperienze di scambio culturale con altre realtà europee in tema di architettura.
«Per quanto concerne i Servizi sociali siamo stati ammessi a tutte e cinque le linee di finanziamento ha spiegato il sindaco di Carbonia -; tre su cinque sono già state accordate con la disponibilità delle risorse. Sottolineo ancora alcune voci che abbiamo ritenuto importanti: il sostegno alle attività genitoriali, il rafforzamento dei Servizi sociali per evitare, tra l’altro, il fenomeno del burn out dei lavoratori, percorsi di autonomia per persone con disabilità di vario genere. Alcuni di questi progettiha concluso Pietro Morittusono stati fatti in collaborazione con la Asl e all’interno dell’ambito del Plus.»

L’urlo di dolore misto a rabbia del Sulcis Iglesiente per il continuo impoverimento del servizio sanitario pubblico, arrivato qualche giorno fa fino alla chiusura del Pronto Soccorso dell’ospedale CTO di Iglesias e alla condizione ormai prossima al collasso del Pronto Soccorso dell’ospedale Sirai di Carbonia, per la mancanza di medici, è arrivato questa mattina davanti a Villa Devoto, sede della Giunta regionale, a Cagliari. Alcune centinaia di persone hanno risposto alla mobilitazione proclamata dalle organizzazioni sindacali territoriali CGIL, CISL e UIL, alla quale hanno aderito anche l’Unione sindacale di base, la Rete Sarda per la Difesa della Sanità Pubblica e la ConsultAnzianIglesias. Presenti il sindaco di Iglesias Mauro Usai con alcuni assessori ed il presidente del Consiglio comunale Daniele Reginali, i sindaci di Carbonia Pietro Morittu e di Buggerru Laura Cappelli, Paola Liscia consigliera del comune di Fluminimaggiore con delega alla Sanità, il consigliere comunale di Carloforte Pierangelo Rombi, la consigliera regionale Carla Cuccu.

La prima rivendicazione urlata alla Giunta regionale, con richiesta di incontro con il presidente Christian Solinas (non corrisposta), è stata quella della riapertura immediata del Pronto Soccorso dell’ospedale CTO, ma sono state poi elencate tutte le principali emergenze di un sistema sanitario pubblico che fa acqua da tutte le parti e si presenta in continuo, apparentemente inarrestabile decadimento.

E’ poi intervenuto il sindaco di Iglesias, Mauro Usai, che in quasi un quarto d’ora ha sintetizzato la piattaforma rivendicativa del territorio, tesa ad avere un adeguamento della pianta organica per la riapertura dei servizi chiusi ed il consolidamento di quelli da tempo in sofferenza, ed ha spaziato sulle grandi tematiche che vanno anche al di là delle emergenze territoriali, legate ad un ormai inaccettabile mantenimento del numero chiuso per l’accesso alla Facoltà di Medicina e a criteri inseriti nei bandi di concorso che consentono ai vincitori di scegliere la destinazione che, quasi sempre, penalizza il territorio del Sulcis Iglesiente a vantaggio dei Comuni capoluogo, Cagliari e Sassari, che si ritrovano con un’abbondanza di professionisti, anche superiori alle reali necessità.

Uno degli interventi, quello di Salvatore Cappai, ha rimarcato la modesta presenza di amministratori comunali e la necessità di una maggiore unità su tematiche così importanti quali sono quelle legate al sistema sanitario pubblico.

Intorno alle 11.30, vista la prolungata attesa dell’incontro richiesto ai rappresentanti della Giunta, molti hanno lasciato Villa Devoto ma intorno a mezzogiorno una delegazione formata dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali, dai sindaci di Iglesias Mauro Usai e di Buggerru Laura Cappelli e dalla consigliera di Fluminimaggiore Paola Liscia, è stata ricevuta dai delegati del presidente della Regione Christian Solinas che hanno ascoltato le rivendicazioni dei rappresentanti del territorio del Sulcis Iglesiente.

Domani pomeriggio, alle 17.00, l’assessore della Sanità, Mario Nieddu, parteciperà alla riunione della conferenza socio-sanitaria.

Giampaolo Cirronis

 

   

Alle ore 7.30 di stamane, alle Saline di Sant’Antioco, un privato cittadino ha segnalato al numero di emergenza 112, la presenza di vari extracomunitari; la pattuglia dei carabinieri della stazione di Sant’Antioco intervenuta sul luogo, ha rintracciato 16 persone (15 uomini adulti e 1 donna), di nazionalità algerina in apparente buono stato di salute, i quali dopo le operazioni di rito sono stati trasferiti presso il centro di prima accoglienza di Monastir.

Foto di archivio

Sono 3.784 i nuovi positivi al Covid-19 in Sardegna su 12.599 tamponi eseguiti, 319 diagnosticati da molecolare, 3.465 da antigenico.

I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 11 (+3).

I pazienti ricoverati in area medica sono 150 (+18).

Sono 30.995 le persone in isolamento domiciliare (+1.539).

Si registra il decesso di una donna di 94 anni, residente nella provincia del Sud Sardegna.

 

Eclatante inaugurazione, rimandata dal lontano 2008, dell’anfiteatro comunale di San Gavino Monreale sabato 2 luglio con la tanto attesa presenza sul palco dell’attore genovese Tullio Solenghi accompagnato egregiamente dal professor Corrado Bologna, nella “prima” della Rassegna di Prosa dell’Estate 2022 organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna con il patrocinio ed il sostegno del MiC / Ministero della Cultura, della Regione Sardegna e del Comune di San Gavino Monreale e con il contributo della Fondazione di Sardegna.

Un duo incredibilmente indovinato che ha coinvolto il pubblico in un viaggio fantasioso tra le note avventure del capolavoro del grande Ludovico Ariosto “L’Orlando Furioso”.

Prima della performance i saluti dell’assessora della Cultura Silvia Mamusa, del sindaco Carlo Tomasi, della direttrice artistica del Cedac e del regista dell’Orlando Furioso nonché direttore artistico di Teatro Pubblico Ligure Sergio Maifredi.

La singolare e rinomata bravura dell’attore Tullio Solenghi, conosciuto anche come imitatore, comico, regista e la travolgente maestria del docente di filologia romanza alla Normale di Pisa Corrado Bologna hanno presentato un Orlando Furioso talmente vivo nella lettura di Tullio Solenghi, abilmente introdotta per ogni capitolo dal professore, che non si poteva non immaginare le gesta di cavalieri coinvolti in guerre ed amori. Un modo diverso di avvicinare le persone alla cultura già sperimentato dallo stesso Tullio Solenghi con altri capolavori di grandi nomi della letteratura.

La loro passione ha messo in scena un “qualcosa di difficile” rendendolo fruibile a tutti, dimostrando con grande abilità l’importanza di elargire cultura senza essere pesanti ma al contrario capaci di leggerezza pur affondando le radici in veri e propri pilastri del vasto e spettacolare scenario della letteratura.

Nadia Pische

          

Il sindaco di Carbonia, Pietro Morittu, ha scritto una lettera ad Area e, per conoscenza, all’assessorato regionale dei Lavori pubblici, per fare presente la necessità non più rinviabile di provvedere, con l’adozione di misure idonee, a fronteggiare il disagio abitativo che interessa la popolazione del comune di Carbonia. Un’emergenza aggravata dagli effetti della pandemia, dalla crisi economica e, oggi, dalla guerra che ha generato nuove povertà a cui è conseguito un aumento esponenziale di richieste rivolte al Comune per l’assegnazione di una casa.

«Il fenomeno del disagio abitativo può trovare una risposta all’interno del sistema dell’Erpha spiegato il sindaco di Carboniama solo a fronte di un intervento volto ad ampliare il parco alloggi e a rendere maggiormente sostenibile la sua gestione.»
Nella lettera, in cui ha esposto accuratamente la situazione, Pietro Morittu non ha trascurato l’aspetto delle patologie invalidanti, della disabilità e dei figli minori a carico, «tutte esigenze familiari che l’Amministrazione ha il dovere di assolvere», ed ha sottolineato che ci sono molti alloggi di proprietà di Area di cui il Comune non può disporre in autonomia e che necessitano di ristrutturazione.
Allo stato attuale, l’accesso agli alloggi sociali nel territorio comunale è fortemente limitato e la domanda risulta sostanzialmente inevasa. I numeri, sottoposti all’attenzione di Area, parlano di 319 persone richiedenti, secondo la graduatoria del 2019, mentre le assegnazioni, nel triennio 2019-2021, si sono attestate al di sotto del 7%. Delle 21 assegnazioni, tre hanno interessato alloggi di proprietà comunale. Gli alloggi messi a disposizione da Area, secondo la graduatoria aggiornata al 31.12.2021, sono 28. Quanto al 2022 la situazione si prospetta molto difficile e con una estrema carenza di disponibilità di abitazioni da parte dell’Azienda.
«Comprendiamo la situazione dell’Azienda tra scarsità di finanziamenti e complessità di coordinamentoha sottolineato il sindaco di Carboniama sulla base dell’iter in corso a livello regionale della riforma di legge sull’edilizia residenziale pubblica, ci aspettiamo l’acquisizione di strumenti che possano snellire le pratiche relative all’attribuzione e, di conseguenza, allo scorrimento delle graduatorie, consentendo ai beneficiari di avere una casa.»
Pietro Morittu, infine, ha sollecitato la programmazione degli interventi necessari per il recupero degli alloggi vuoti e non fruibili di cui auspica la disponibilità per poter procedere con le assegnazioni.

I sindaci dei comuni di Buggerru e Fluminimaggiore, Laura Cappelli e Marco Corrias, hanno chiesto a Forestas l’ampliamento orario del presidio antincendio, attualmente attivo solo dalle 14.00 alle 22.00. Nella richiesta inviata al direttore Vittorio Molè e, per conoscenza, all’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente ed alla Direzione regionale della Protezione civile, scrivono che «come è noto i comuni di Buggerru e Fluminimaggiore vengono dotati, nel corso di ogni stagione estiva, di presidio antincendio, all’interno del quale sono presenti a turno gli operai appartenenti a Forestas. Ad oggi, purtroppo, il presidio nel territorio Buggerru-Fluminimaggiore risulta essere attivato esclusivamente nella fascia oraria 14.00-22.00, nonostante siano presenti in loco le figure professionali utili a garantire il servizio».

«Con la presente manifestiamo la preoccupazione delle Amministrazioni comunali di Buggerru e Fluminimaggiore – aggiungono Laura Cappelli e Marco Corriase segnaliamo la situazione di potenziale pericolo per l’assenza del presidio territoriale in una fascia oraria così ampia e chiediamo ai soggetti in indirizzo di voler attivare le procedure necessarie per garantire, anche al nostro territorio, il presidio di cui trattasi in una più ampia fascia oraria, anche con l’alternanza del personale facente capo ai due diversi Comuni (ad esempio mattina Buggerru e pomeriggio Fluminimaggiore e/o viceversa).»