4 December, 2024
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Dal prossimo venerdì, riaprirà il Museo dell’Arte Mineraria di Iglesias, ospitato nello storico Istituto Minerario, in via Roma, uno dei luoghi di maggiore interesse del polo museale cittadino.

In seguito alla deliberazione del Consiglio di Istituto del Minerario, ed all’acquisizione da parte dell’Amministrazione comunale, i visitatori potranno nuovamente accedere al Museo ed essere accompagnati dalle guide di Iglesiasturismo alla scoperta dell’area espositiva e delle gallerie sotterranee, realizzate per permettere agli studenti dello storico Istituto Asproni di perfezionare la propria formazione “sul campo”.

Insieme alle due sale del Museo Sardo di Mineralogia, ospitato anch’esso nel Minerario, il Museo dell’Arte Minerario completerà il polo museale dedicato alle scienze della terra ed alla storia delle attività estrattive nel territorio.

«In questo modoha messo in evidenza il sindaco, Mauro Usai il sistema museale della nostra Città si arricchisce di un luogo legato alla memoria storica di tante generazioni di studenti del Minerario. I visitatori, grazie al lavoro delle guide, potranno conoscere come realmente si lavorava in galleria e come nel corso del tempo si siano perfezionate le attività estrattive.»

Non c’è sosta per i master isolani. Domenica Orani ospiterà il 2° Trofeo Monte Gonare per Amatori. Organizza la Pedale Oranese lungo un tracciato di 69 km in direzione Oniferi, Ottana, Sarule e arrivo a Monte Gonare. Partenza alle ore 9,45 dai Giardini di Sofia, in località “Su Ponte”.
Sarà il 15° Trofeo Edil Sistem – 12ª giornata della bicicletta ad animare, invece, la domenica su strada per il settore giovanile isolano. Sui 33 km allestiti dalla SC Monteponi (tracciato di 2200 metri da ripetere 15 volte) pedaleranno Esordienti, Allievi e Juniores. Partenza alle ore 9,30 dalla zona industriale, in località Sa Stoia.

La drammatica situazione in cui versa la Sanità nel Sulcis Iglesiente, precipitata negli ultimi giorni nel servizio di emergenza-urgenza, è emersa ancora una volta questa mattina davanti al Centro direzionale della Asl 7, in via Dalmazia, a Carbonia. All’arrivo di un corridoio di ambulanze e di decine di volontari del 118 provenienti da tutto il Sulcis Iglesiente, ha voluto essere presente il sindaco di Carbonia Pietro Morittu, affiancato dalla sindaca di Domusnovas Isangela Mascia e dal vicesindaco di Teulada Alessandro Serafini.

«Ci tenevo ad accogliervi e a supportarviha detto il sindaco Pietro Morittu -: sentiamo tutti la pressione di dover affrontare il tema della salute e dell’assistenza primaria. Per questo motivo volevo esserci per manifestare la vicinanza che ogni Amministrazione ha nei confronti di chi si impegna e ha una vocazione assistenziale verso il prossimo. Il problema investe tutti noi, continuiamo le interlocuzioni su più fronti e credo che l’emergenza possa essere risolta con l’apertura di un tavolo di confronto serio.»

«Per i volontariha spiegato il presidente del Socor Pier Paolo Emmolo -, è sempre più difficile prestare servizio, a causa di una serie di problematiche segnalate da tempo come le lunghe attese a cui i pazienti vengono sottoposti. Da qui l’iniziativa del tutto pacifica e volta a trovare una soluzione con i vertici della Asl n. 7 che hanno accolto una delegazione di volontari per un confronto.»

In via Dalmazia, dopo una prima tappa all’ospedale Sirai, c’erano i volontari dell’Auser di Carbonia e quelli di numerose altre associazioni di volontariato provenienti da Calasetta, Carloforte, Sant’Antioco, San Giovanni Suergiu, Narcao, Giba, Sant’Anna Arresi, Domusnovas, Portoscuso, Gonnesa ed Iglesias.

La gravissima emergenza in cui versa il servizio sanitario pubblico nel Sulcis Iglesiente è stata al centro della riunione dei sindaci dei piccoli e medi Comuni dei tre distretti sanitari della Asl 7 nei quali non sono presenti gli ospedali, che rappresentano 70.000 abitanti, organizzata dal sindaco di Gonnesa, Pietro Cocco, svoltasi nella tarda mattinata nella sala consiliare del comune di Perdaxius (erano invitati e rappresentati i sindaci di 21 dei 23 sindaci dei Comuni della conferenza socio-sanitaria, esclusi i soli sindaci di Carbonia e Iglesias, Pietro Morittu e Mauro Usai, nelle cui città si trovano i presidi ospedalieri della Asl Sulcis).

Nel corso dell’incontro, i sindaci presenti (alcuni erano assenti per giustificati motivi ma hanno aderito all’iniziativa sottoscrivendo il documento finale), hanno manifestato la necessità di salvaguardare tutti i servizi sanitari esistenti in questo momento di grave emergenza.

«I problemi si risolvono soltanto facendo fronte comune, attraverso la partecipazione ed il coinvolgimento di ogni Sindacosi legge nel documento finale, sottoscritto dai sindaci di Tratalias, Gonnesa, Villamassargia, Nuxis, Sant’Anna Arresi, Calasetta, Carloforte, Masainas, Domusnovas, Giba, Buggerru, Musei, Fluminimaggiore, Narcao, Sant’Antioco, Santadi, Piscinas, San Giovanni Suergiu, Masainas, Villaperuccio, Portoscuso e Perdaxius -. Preso atto dell’incontro svoltosi il 29/06/2022 con la Direzione Sanitaria della ASL Sulcis e dell’assenza di soluzioni, questa iniziativa è volta a rafforzare l’azione dei Dirigenti dell’Azienda Sanitaria, oltre che di tutte le forze politiche e sociali impegnate in questa battaglia prioritaria ed urgente per le strutture ospedaliere ubicate a Carbonia e Iglesias, per la medicina territoriale, per la continuità assistenziale, per intervenire sulla carenza di medici di base, punti prelievo e analisi, guardie mediche e turistiche.»

«Riteniamo urgente riunire nei prossimi giorni tutti i Sindaci del Sulcis Iglesientehanno concluso i sindaciper portare la questione ai massimi livelli istituzionali e condividerla con le organizzazioni territoriali tutte.»

                           

    

Sono 2.569 i nuovi positivi al Covid-19 in Sardegna su 7.690 tamponi eseguiti, 200 diagnosticati da molecolare, 2.369 da antigenico, nessun decesso per il secondo giorno consecutivo. 

I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 11 (+1).

I pazienti ricoverati in area medica sono 127 (-1).

Sono 26.831 le persone in isolamento domiciliare (+1.504).

Il CTR (Comitato Tecnico Regionale) ieri ha espresso il parere tecnico preliminare di fattibilità favorevole, con prescrizioni, con il solo voto contrario e motivato del comune di Portoscuso. in merito ai rischi dell’insediamento di un mega-rigassificatore permanente presso la banchina Est di Portovesme in Portoscuso.
«Il Comune, esprimendo parere contrario in conformità con la volontà espressa più volte in tal senso dal Consiglio comunaleha detto il sindaco Ignazio Salvatore Atzoriha motivato il proprio parere contrario alla realizzazione del progetto Snam, in quanto lo stesso incide ulteriormente sull’impatto cumulativo ambientale e sanitario degli abitanti della cittadina e frazioni, già esposti al carico inquinante di altre lavorazioni e per questo inseriti in area SIN; limita fortemente l’utilizzo dell’infrastruttura portuale, interferendo sulle attività delle aziende già presenti e su quelle che si vorranno insediare nel territorio.»
«Il porto diventerebbe una sorta di Hub, nel quale non solo arriverebbe settimanalmente una nave gasiera per alimentare il rigassificatore (ad uso del Cagliaritano), ma a sua volta servirebbe per caricare navi bettoline che da Portovesme si recheranno verosimilmente in altri porti sardi o della penisolaha aggiunto Ignazio Salvatore Atzori -. La banchina est, che dovrebbe ospitare l’impianto industriale di rigassificazione, era stata realizzata con lo scopo di allontanare il traffico merci delle materie prime alla rinfusa, che ancora oggi vengono scaricate nella banchina commerciale aumentando l’esposizione alle polveri dei cittadini di Portoscuso; non vengono presi in considerazione eventi come collisioni, attentati e scoppio dell’intera infrastruttura.»
«Per chi ancora avesse dei dubbi, hanno deciso di farci diventare un sito di rigassificazione non solo dell’intera Sardegna, ma anche del resto della Nazione.. Noi non ci stiamo!ha concluso il sindaco di Portoscuso -. Presto capiranno che non siamo soli e invitiamo tutta la cittadinanza che ha a cuore il proprio futuro e quello dei propri figli, a mobilitarsi insieme a noi! Vergogna fino ad ora mai vista!»

Si è tenuto ieri, presso il “Lu’ Hotel” di Carbonia, con il tradizionale “Passaggio della Campana” l’avvicendamento tra il presidente uscente del Lions Club Carbonia Ada Pinna ed il subentrante Attilio Burdi. Sono stati ricordati l’attività di servizio svolta e gli avvenimenti più significativi dell’anno appena trascorso. 

La vitalità del Club si è rinnovata e rinvigorita con l’ingresso di nuovi soci che con entusiasmo e fattiva partecipazione hanno dato il loro contributo allo svolgimento del servizio. Hanno partecipato anche il presidente di Zona ed i presidenti e le rispettive consorti dei Club (Carloforte, Iglesias, Villacidro, Monreale), amici e familiari dei soci.

Nel corso della serata, sono stati insigniti della qualifica di socio del Club: il dottor Marco Vinicio Grussu, già direttore del distretto sociosanitario di Carbonia e la dottoressa Brunilde Serafini, già formatore del ministero di Grazia e Giustizia, presso la Casa Circondariale di Bologna. 

La serata si è conclusa con il taglio della torta ed un brindisi beneaugurante.

 

Anche il comune di Fluminimaggiore ha visto riconosciuta da Egas l’autonomia nella gestione dell’acqua. Il sindaco Marco Corrias ha annunciato il risultato raggiunto, subito dopo aver ricevuto l’attesissima notizia dal presidente dell’Egas, Fabio Albieri, con un breve intervento video su facebook, registrato da casa, perché attualmente in isolamento in quanto risultato positivo al Covid-19.

Marco Corrias ha parlato di un risultato storico che premia il grande lavoro svolto ed ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito a raggiungerlo, ad iniziare dall’ufficio tecnico comunale. Ha aggiunto che ora bisognerà riorganizzare il servizio idrico comunale, con un piano tecnico finanziario di sostenibilità, occorrerà applicarlo e andranno adeguate le tariffe quando sarà il momento, ma il tutto verrà fatto in piena autonomia, senza più il pericolo di vedere il servizio sotto la gestione di Abbanoa.

Marco Corrias ha concluso dicendo di non voler fare altre polemiche ed ha rivolto un saluto affettuoso a quanti ancora nei giorni scorsi andavano in giro a dire che l’Amministrazione comunale avrebbe avuto l’intenzione di svendere il servizio ad Abbanoa e che non avrebbe fatto tutto il necessario per mantenere l’autonomia, la dimostrazione è quanto è accaduto.