La riapertura del Pronto Soccorso dell’ospedale CTO di Iglesias slitta dal 13 agosto al 5 settembre, reazione durissima del sindaco di Iglesias
Doccia gelata ieri pomeriggio, nel corso della riunione convocata dall’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, a Cagliari, con i dirigenti della Sanità regionale, quelli della Asl Sulcis ed i 23 sindaci dei Comuni della Asl Sulcis. L’impegno per la riapertura del Pronto Soccorso dell’ospedale CTO di Iglesias per sabato 13 agosto con l’apporto dei cosiddetti medici in affitto e di cinque medici del reparto di Chirurgia dell’ospedale Sirai di Carbonia non verrà mantenuto e la riapertura slitta al 5 settembre. La decisione scaturisce dai problemi incontrati nel reperimento dei medici, e dalla novità emersa nel frattempo con le dimissioni di altri due medici. Cresce la disaffezione dei medici verso la Sanità di questo territorio e la situazione si complica sempre più.
Il mancato rispetto degli impegni scaturiti dalla imponente manifestazione della scorsa settimana è stato commentato molto duramente dal sindaco di Iglesias Mauro Usai («Traditi, presi in giro, umiliati. Un intero territorio ostaggio di incapacità e indifferenza. Dopo ore spese in riunioni, una mobilitazione che ha portato l’intero Sulcis Iglesiente sotto il Consiglio Regionale, oggi ci viene comunicato che gli impegni presi sono carta straccia. Il pronto soccorso del CTO rimane chiuso e come se non bastasse da stamattina è chiusa pure la terapia intensiva. Quando dicevo che volevano chiudere l’ospedale mi davano del pazzo. Ricorderemo a tempo debito nomi e cognomi di chi sta tentando di chiudere l’unico ospedale rimasto ad Iglesias. Mi dispiace tanto. Ma non mi arrendo») ma la situazione di estrema precarietà del sistema sanitario pubblico nel territorio preoccupa tutti i sindaci e l’intera comunità.
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