Apprendiamo con sgomento e indignazione che il ripristino del servizio di Pronto soccorso presso l’ospedale CTO di Iglesias, previsto per il 13 Agosto, si è rivelato l’ennesima promessa mancata e l’ennesima presa in giro per i cittadini.
Apprendiamo inoltre della chiusura del reparto di rianimazione dello stesso ospedale CTO, e fra le motivazioni fornite per quest’ennesima chiusura leggiamo ancora una volta della “mancanza di medici”.
Il territorio del Sulcis Iglesiente, già provato dal dramma della disoccupazione e della mancanza di chiare prospettive di sviluppo future, si vede privare ormai anche del sacrosanto diritto alla salute: senza un Pronto soccorso attivo e senza un reparto di rianimazione, l’ospedale CTO di Iglesias sembra avviarsi inesorabilmente verso la chiusura.
Invitiamo tutti i cittadini e le cittadine del territorio ad unirsi alla protesta per garantire una partecipazione adatta alla gravissima situazione che ci è stata imposta e che non è assolutamente sostenibile.
Riteniamo che ci sia una precisa responsabilità e volontà politica dietro a questo disastro.
Accantonando per una volta le dietrologie sulle molteplici responsabilità relative alla progressiva distruzione della sanità pubblica sarda avvenuta negli ultimi lustri, riteniamo che l’attuale maggioranza al governo di centro-destra regionale abbia precise e chiare responsabilità su questo disastro inaccettabile.
Inoltre, teniamo a sottolineare che alcune componenti partitiche della maggioranza di centro-destra al governo in regione sono, allo stesso tempo, componenti della maggioranza al governo presso l’amministrazione comunale di Iglesias, sede dell’ospedale CTO. Questo non può fare altro che generare confusione nei cittadini che aspettano risposte chiare e limpide dalla politica.
La città e il territorio hanno diritto di sapere quali azioni sono state intraprese dagli esponenti comunali di questi partiti per sollecitare i loro rappresentanti in regione a sovvertire questo disegno politico disastroso. Hanno inoltre diritto di sapere quali azioni concrete intendano mettere in campo per evitare ulteriori nulla di fatto e prese in giro.
Esistono delle responsabilità politiche, e chi governa ha il dovere di risponderne ai cittadini.
Gianluca Tocco, portavoce Articolo Uno Iglesias