22 November, 2024
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Nelle scorse settimane è passato sotto silenzio il fatto che i bandi per il collegamento con le isole minori della Sardegna siano andati deserti: la gara per i collegamenti da e per l’Asinara è giunta alla terza procedura consecutiva senza offerte, così come è andata deserta la procedura per i collegamenti con La Maddalena e l’isola di San Pietro, le cui offerte dovevano essere presentate entro le ore 13.00 dello scorso 20 luglio.

Gian Franco Satta, consigliere regionale dei Progressisti e primo firmatario di diverse interrogazioni sul tema dei collegamenti in continuità marittima con le isole minori, parla di “ennesimo disastro annunciato”.

Non bastava la totale incapacità dimostrata dalla giunta sardoleghista nell’affrontare i temi della continuità territoriale con la penisola – denuncia l’on. Gian Franco Satta -. Ora anche le isole minori subiscono l’inadeguatezza della giunta regionale. Per l’Asinara si va avanti da anni in regime di proroga o con affidamenti in urgenza, senza garantire adeguati livelli di efficienza. Salta anche il bando per i collegamenti con la Maddalena e San Pietro, una situazione terribile quanto ampiamente prevedibile.

Il riferimento di Gian Franco Satta è alla richiesta prevista dal bando di una nuova tratta notturna i cui costi si aggirerebbero sui 2 milioni di euro l’anno (e quindi ulteriori 12 milioni di euro per la durata dell’affidamento), senza che la Regione abbia stanziato risorse aggiuntive.

L’esito delle gare per i collegamenti con l’Asinara, La Maddalena e l’isola di San Pietro era tutt’altro che imprevedibile, soprattutto vista la scelta di accorpare in un unico bando corse diurne e notturne nei collegamenti da e per La Maddalena e Carloforte, addirittura con l’aggiunta di una nuova linea notturna da Portovesme. Stessa sorte avevamo previsto per la procedura per i collegamenti con l’Asinara – ha concluso Gian Franco Satta -. Non credo che l’analisi socio economica richiedesse particolari competenze tecniche, era del tutto evidente che un aumento dei costi senza adeguate coperture finanziarie avrebbe creato un disinteresse verso l’intera tratta da parte degli operatori, eppure questo aspetto è stato sottovalutato. Ora, per l’ennesima volta, per poter garantire la continuità dei servizi si andrà avanti in regime di proroga.”

Il comune di Napoli e la città Metropolitana di Napoli, hanno indetto 3 concorsi pubblici per la copertura di 1.394 posti così suddivisi: 762 + 577 posti di vari profili professionali categoria C e 55 posti di dirigenti. I candidati per il concorso di 762 posti, che riguarda Istruttori Amministrativi, della comunicazione e/o informazione, della cultura e promozione del territorio, Istruttori informatici, Istruttori tecnici, Istruttori contabili, Maestre/i e Agenti di polizia locale, devono essere in possesso del Diploma di Istruzione Secondaria di secondo grado per le diverse discipline e/o Laurea in Scienze della Formazione Primaria etc. I candidati per il concorso di 577 posti, che riguarda Istruttori direttivi amministrativi, economico finanziari, tecnici, informatici, della comunicazione e informazione, culturale, scolastici, agronomi, della polizia locale e Assistenti sociali, devono essere in possesso della Laurea in Scienze dei servizi giuridici, Scienze dell’economia e della gestione aziendale, Ingegneria civile e ambientale, Ingegneria dell’informazione, Scienze economiche, Lettere, Filosofia, Beni culturali, Sociologia, Scienze dell’educazione e della formazione, Scienze del Servizio Sociale, etc. I 2 concorsi si articoleranno attraverso le seguenti fasi: prova preselettiva, che consisterà in un test composto da 60 quesiti a risposta multipla per la verifica delle capacità logico-deduttive, di ragionamento logico-matematico e critico-verbale; una prova scritta, che verterà sulle seguenti materie: elementi di diritto costituzionale, diritto amministrativo, elementi di diritto penale, nozioni dei contratti nella pubblica amministrazione e sui principali servizi dei comuni, diritto costituzionale, norme generali in materia di pubblico impiego etc. oltre ad accertare il possesso di competenze digitali; la prova orale verterà sulle materie oggetto delle prove scritte. I candidati per il concorso per 55 posti, che riguarda l’Area Amministrativa, Informatica, Legale, Tecnica, Sicurezza, Vigilanza e Comunicazione, devono essere in possesso della Laurea in Giurisprudenza, Economia e Commercio, Scienze Politiche, Scienze dell’Amministrazione, Informatica, Ingegneria Elettronica, Fisica, Matematica, Ingegneria delle Telecomunicazioni, Architettura, Scienze Forestali e Ambientali, Scienze geologiche, Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo, etc.

Per scaricare i bandi completi…

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://diariolavoro.com/napoli.html .

Il Pronto Soccorso dell’ospedale Cto di Iglesias riaprirà il 22 agosto, con un’articolazione oraria dal lunedì al venerdì h24 fino alle 14.00 del venerdì.
Lo ha comunicato alcuni minuti fa la direzione della Asl Sulcis.
«Un risultato che, seppur parziale, restituisce al territorio un servizio fondamentale come è quello del primo soccorso. Un obiettivo raggiunto con uno sforzo straordinario organizzativo e strategico e che per essere efficace e duraturo dovrà essere consolidato con il reperimento di figure professionali dedicate in maniera esclusiva. La cronica carenza di medici dell’emergenza a livello regionale e nazionale è nota ed è stata la causa che ha determinato la chiusura delle scorse settimane.»
«Abbiamo lavorato per cercare di garantire quanto prima la riapertura del Punto di primo intervento e ora siamo riusciti a trovare una soluzione grazie all’ausilio di medici in affitto, turni in prestazione aggiuntiva e il ricorso a figure equipollenti da altri reparti. Questo non significa che abbiamo risolto l’emergenzaha sottolineato il Direttore generale dell’Asl Sulcis, Giuliana Campus -: la carenza di personale rimane, ed è su questo punto che stiamo lavorando per risolvere la situazione nel medio e lungo termine. Per garantire l’operatività degli ospedali del Sulcis c’è il massimo impegno da parte di tutti. Ringrazio l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, per il supporto ed il continuo confronto per l’individuazione delle soluzioni migliori da mettere in campo. C’è ancora molto lavoro da fare e la strada non è sicuramente in discesa, ma c’è la ferma volontà di restituire a Iglesias un presidio pienamente operativo.»

Doccia gelata ieri pomeriggio, nel corso della riunione convocata dall’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, a Cagliari, con i dirigenti della Sanità regionale, quelli della Asl Sulcis ed i 23 sindaci dei Comuni della Asl Sulcis. L’impegno per la riapertura del Pronto Soccorso dell’ospedale CTO di Iglesias per sabato 13 agosto con l’apporto dei cosiddetti medici in affitto e di cinque medici del reparto di Chirurgia dell’ospedale Sirai di Carbonia non verrà mantenuto e la riapertura slitta al 5 settembre. La decisione scaturisce dai problemi incontrati nel reperimento dei medici, e dalla novità emersa nel frattempo con le dimissioni di altri due medici. Cresce la disaffezione dei medici verso la Sanità di questo territorio e la situazione si complica sempre più.

Il mancato rispetto degli impegni scaturiti dalla imponente manifestazione della scorsa settimana è stato commentato molto duramente dal sindaco di Iglesias Mauro Usai («Traditi, presi in giro, umiliati. Un intero territorio ostaggio di incapacità e indifferenza. Dopo ore spese in riunioni, una mobilitazione che ha portato l’intero Sulcis Iglesiente sotto il Consiglio Regionale, oggi ci viene comunicato che gli impegni presi sono carta straccia. Il pronto soccorso del CTO rimane chiuso e come se non bastasse da stamattina è chiusa pure la terapia intensiva. Quando dicevo che volevano chiudere l’ospedale mi davano del pazzo. Ricorderemo a tempo debito nomi e cognomi di chi sta tentando di chiudere l’unico ospedale rimasto ad Iglesias. Mi dispiace tanto. Ma non mi arrendo») ma la situazione di estrema precarietà del sistema sanitario pubblico nel territorio preoccupa tutti i sindaci e l’intera comunità.

Sono 1.029 i nuovi positivi al Covid-19 in Sardegna su 3.897 tamponi eseguiti, 97 diagnosticati da molecolare, 932 da antigenico.

I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 9 (-2).

I pazienti ricoverati in area medica sono 156 (-5).

Sono 21.266 le persone in isolamento domiciliare (-1.969).

Si registrano 2 decessi: una donna di 90 anni e un uomo di 66, residenti rispettivamente nella provincia del Sud Sardegna e nella Città Metropolitana di Cagliari.

Nei prossimi giorni, sarà operativa a Iglesias la nuova navetta comunale elettrica, messa a disposizione da Enel X, la società del gruppo Enel dedicata a prodotti e servizi innovativi che accelerano la transizione energetica.
La navetta, da 8 posti, e attrezzata anche per il trasporto di una persona disabile, consentirà al comune di Iglesias ed alla società in house Iglesias Servizi di integrare e potenziare il servizio di trasporto già attivo per il collegamento tra Nebida, Masua, Masua Spiaggia e Porto Flavia.
«Un’iniziativa di grande importanza sottolinea il sindaco, Mauro Usaigrazie alla collaborazione con Enel X, che consentirà ad Iglesias di avere un nuovo mezzo, completamente elettrico e ad emissioni zero, per potenziare i trasporti verso alcuni tra i siti turistici di maggiore interesse del nostro territorio.
Abbiamo deciso di scommettere in maniera convinta sull’innovazione e sulla sostenibilità ambientale, e la collaborazione con Enel X diventa fondamentale in questo ambito.»

Dopo due anni di sosta forzata a causa della pandemia, anche nel borgo minerario di Bacu Abis si sono svolte le tradizionali celebrazioni in onore di Santa Barbara.

I festeggiamenti della 64ª edizione, organizzati dall’Associazione Culturale Santa Barbara V.M. sono iniziati venerdì 5 agosto con la processione del simulacro della Santa portato in spalla dai minatori, dalla Chiesa di Santa Barbara fino a Pozzo Castoldi lungo l’itinerario del Cammino Minerario di Santa Barbara.

Le celebrazioni hanno avuto il loro culmine domenica 7 agosto con la grande processione votiva per le vie del paese.

Dopo la Santa Messa, alla presenza dei rappresentanti della Città di Carbonia e della Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara, la processione aperta da numerosi gruppi folcloristici, ha accompagnato il simulacro della Santa posizionato sul carro trainato dal giogo di buoi, insieme allo stendardo e alle reliquie di Santa Barbara.

La Santa, accolta con sentita partecipazione da tantissimi fedeli, dopo aver attraversato il paese, è tornata in chiesa accompagnata dal suono delle launeddas e dai fuochi d’artificio.

I festeggiamenti sono stati patrocinati anche dalla Fondazione Cammino minerario di Santa Barbara che in questo modo vuole contribuire a mantenere vivo il culto di Santa Barbara e la memoria della storia mineraria di questo territorio che rappresentano i valori fondanti che hanno indotto i Comuni del Sulcis Iglesiente Arburese Guspinese e le diocesi di Iglesias ed Ales Terralba a sostenere sin dal 2013 la costituzione del Cammino Minerario di Santa Barbara..

«Migliaia di cittadini di Carbonia non possono più accedere all’assistenza sanitaria di base perché il loro medico di famiglia è andato in pensione senza essere sostituito. Si accelerino le trattative in corso tra organizzazioni sindacali dei medici, assessorato regionale della Sanità e azienda sanitaria, per arrivare alla risoluzione di un problema che sta mettendo a serio rischio la salute pubblica.»

Il consigliere regionale del Partito Sardo d’Azione Fabio Usai ha presentato un’interrogazione all’assessore regionale della Sanità.

«A partire dal 1 agosto 2022spiega Fabio Usai -, nel comune di Carbonia sono andati in pensione, senza essere sostituiti, almeno tre medici di medicina generale, lasciando scoperti dall’assistenza sanitaria di base oltre 4.000 cittadini. Altri medici nei prossimi mesi (tra cui uno con certezza nel mese di settembre) seguiranno lo stesso percorso, aggravando così lo stato dell’assistenza sanitaria di base nella città mineraria. Da settimane, sull’esempio dello schema già approvato e realizzato dalla regione Emilia Romagna, aggiunge l’esponente politico, si discute tra organizzazioni sindacali dei medici, assessorato della Sanità e azienda sanitaria, della possibilità di elevare il massimale nel numero dei pazienti assistiti – da 1.500 a 1.800 – per i medici esistenti, in maniera tale da assistere tutti coloro si trovino scoperti in questo momento. Ma ancora, prosegue il consigliere regionale, non si è addivenuti ad un accordo definitivo che permetta di superare questa grave criticità, offrendo la possibilità ai cittadini, in particolare a quelli affetti da patologie per le quali il MMG rappresenta una figura di riferimento costante e fondamentale, di essere nuovamente assistiti.»
«Perciòconclude Fabio Usai -, sollecito l’assessore regionale della Sanità affinché intervenga con tutti i mezzi a sua disposizione, anche di carattere straordinario vista l’emergenzialità della situazione, affinché si addivenga rapidamente ad un accordo con le organizzazioni sindacali per l’innalzamento dei massimali nel numero dei pazienti e si ripristinino così i livelli minimi di assistenza sanitaria di base nel comune di Carbonia.»

Dopo la pausa imposta dall’emergenza sanitaria, ritorna la “Discesa dei Candelieri”, uno dei momenti più suggestivi della Solennità dell’Assunta, tra storia, tradizione e devozione.
Presso la Sala Riunioni del Centro Direzionale, sono state presentate le celebrazioni per Sancta Maria di Mezo Gosto, ed è stato siglato lo storico patto di collaborazione tra l’Arciconfraternita del Santo Monte, l’Associazione Candelieri B.V. Assunta ed il comune di Iglesias.
L’accordo firmato da Enrico Collu, Conservatore dell’Arciconfraternita, Guido Borgonovo, presidente dell’Associazione Candelieri e Claudia Sanna, assessore della Cultura e vicesindaco, consentirà di dar vita ad un’importante sinergia per la valorizzazione delle tradizioni storiche e religiose, dei riti della Settimana Santa e delle celebrazioni per l’Assunta.
Con particolare attenzione per la promozione della partecipazione, una maniera, come hanno spiegato i firmatari, per mantenere vive tradizioni antichissime, legate in maniera indissolubile alla storia di Iglesias ed al suo patrimonio culturale.

Sono 1.200 i nuovi positivi al Covid-19 in Sardegna su 5.919 tamponi eseguiti, 84 diagnosticati da molecolare, 1.116 da antigenico.

E’ rimasto invariato sia il numero dei pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva, 11, sia quello dei pazienti ricoverati in area medica, 161.

Sono 23.235 le persone in isolamento domiciliare (-1.499).

Si registrano 6 decessi: un uomo di 87 anni, residente nella Città Metropolitana di Cagliari; due donne di 88 e 94 ed un uomo di 77 anni, residenti nella provincia del Sud Sardegna; un uomo di 80 e una donna di 82, residenti nella provincia di Sassari.