Deserti i bandi per il collegamento con le isole minori della Sardegna. Gian Franco Satta (Progressisti) attacca la Giunta regionale
Nelle scorse settimane è passato sotto silenzio il fatto che i bandi per il collegamento con le isole minori della Sardegna siano andati deserti: la gara per i collegamenti da e per l’Asinara è giunta alla terza procedura consecutiva senza offerte, così come è andata deserta la procedura per i collegamenti con La Maddalena e l’isola di San Pietro, le cui offerte dovevano essere presentate entro le ore 13.00 dello scorso 20 luglio.
Gian Franco Satta, consigliere regionale dei Progressisti e primo firmatario di diverse interrogazioni sul tema dei collegamenti in continuità marittima con le isole minori, parla di “ennesimo disastro annunciato”.
“Non bastava la totale incapacità dimostrata dalla giunta sardoleghista nell’affrontare i temi della continuità territoriale con la penisola – denuncia l’on. Gian Franco Satta -. Ora anche le isole minori subiscono l’inadeguatezza della giunta regionale. Per l’Asinara si va avanti da anni in regime di proroga o con affidamenti in urgenza, senza garantire adeguati livelli di efficienza. Salta anche il bando per i collegamenti con la Maddalena e San Pietro, una situazione terribile quanto ampiamente prevedibile.”
Il riferimento di Gian Franco Satta è alla richiesta prevista dal bando di una nuova tratta notturna i cui costi si aggirerebbero sui 2 milioni di euro l’anno (e quindi ulteriori 12 milioni di euro per la durata dell’affidamento), senza che la Regione abbia stanziato risorse aggiuntive.
“L’esito delle gare per i collegamenti con l’Asinara, La Maddalena e l’isola di San Pietro era tutt’altro che imprevedibile, soprattutto vista la scelta di accorpare in un unico bando corse diurne e notturne nei collegamenti da e per La Maddalena e Carloforte, addirittura con l’aggiunta di una nuova linea notturna da Portovesme. Stessa sorte avevamo previsto per la procedura per i collegamenti con l’Asinara – ha concluso Gian Franco Satta -. Non credo che l’analisi socio economica richiedesse particolari competenze tecniche, era del tutto evidente che un aumento dei costi senza adeguate coperture finanziarie avrebbe creato un disinteresse verso l’intera tratta da parte degli operatori, eppure questo aspetto è stato sottovalutato. Ora, per l’ennesima volta, per poter garantire la continuità dei servizi si andrà avanti in regime di proroga.”