«Il Gruppo Lega Sardegna ha chiesto la convocazione urgente per la commissione sanità di domani del direttore generale della Asl Sulcis, dottoressa Giuliana Campus, per riferire sulla situazione del Sulcis iglesiente e, in particolare, per capire cosa impedisce la riapertura del Pronto Soccorso di Iglesias.»
A dirlo è il consigliere regionale Michele Ennas che chiede l’adozione di ogni possibile soluzione per la riapertura della struttura.
«Vogliamo capire se è stata percorsa ogni strada percorribile per far riprendere le attività – aggiunge Michele Ennas -. Tutti sappiamo della carenza cronica di figure professionali nell’emergenza urgenza, non solo in Sardegna ma in generale in tutta Italia, e ci si è adoperati per fornire strumenti normativi regionali che incentivassero la presenza di medici anche nelle zone più in difficoltà. Già nei giorni scorsi, durante l’ultimo vertice, l’assessorato alla Sanità ha messo sul tavolo varie strade percorribili. E’ stato inoltre disposto che il CTO venisse inserito tra gli ospedali che devono ricevere prioritariamente il supporto dei medici “in affitto” che è previsto arrivino nei prossimi giorni. Non è accettabile che dall’Azienda non si riceva alcun segnale che tenda alla ripartenza, ma tutto resta nel condizionale senza alcuna garanzia e prospettiva.»
«I cittadini sanno che il problema del PS e in generale dell’ospedale CTO nasce da scelte sbagliate fatte negli anni precedenti a discapito della città, togliendo autonomia e risorse al presidio cittadino – sottolinea Michele Ennas -. Il sottoscritto, pur consapevole delle precise responsabilità politiche di chi ci ha preceduto, che oggi vorrebbe farsi portavoce del comprensibile disagio dei cittadini ma era silente durante tutto il percorso di smantellamento della sanità territoriale, non può accettare che per un motivo o per un altro si continui a percorrere una strada che ridimensiona i servizi della città di Iglesias.»
«Chiederò alla Direzione della ASL-Sulcis quali sono i motivi che impediscono fin da subito la riapertura del PS, quali percorsi ha attivato e quali intende attivare con urgenza per restituire un servizio fondamentale per i cittadini – conclude il consigliere regione leghista -. Non mi fermerò fino a quando non sarà messa la parola fine a questa situazione, oggetto purtroppo di strumentalizzazioni politiche che andrebbero, per il bene della comunità, messe da parte. Continuerò ad impegnarmi in Consiglio regionale e in qualunque altra sede in cui è necessario far arrivare la voce dei cittadini, favorendo un percorso di condivisione ma soprattutto di chiarezza e trasparenza delle azioni e degli intenti di tutti.»