Daniele Reginali (segretario provinciale PD): «La bocciatura del ricorso della Regione al TAR del Lazio, per l’annullamento del Decreto Energia, è lo specchio dell’inerzia e della mancanza di prospettive della Giunta Solinas.»
«La bocciatura del ricorso presentato dalla Regione Sardegna presso il TAR del Lazio lo scorso luglio, per l’annullamento del Decreto Energia, rappresenta lo specchio dell’inerzia e della mancanza di prospettive per il futuro da parte della Giunta Solinas.»
Lo scrive, in una nota, Daniele Reginali, segretario provinciale del Partito Democratico del Sulcis Iglesiente.
«Christian Solinas e l’assessora dell’Industria Anita Pili, infatti, pur avendo avuto tutto il tempo necessario ad avviare un confronto con il Governo per influire sulle scelte dell’esecutivo e proporre la propria visione strategica, sono i protagonisti in negativo di una vicenda che avrebbe potuto rappresentare un’importante occasione di concertazione, nell’ambito di una transizione energetica efficiente in grado di rispondere alle esigenze del mondo produttivo e delle famiglie – aggiunge Daniele Reginali -. E’ assurdo che dopo aver chiesto di concertare per trovare delle soluzioni sia stato presentato e bocciato un ricorso dal TAR del Lazio che oltre ad aprire uno scontro con il Governo nazionale, è l’esempio più significativo dell’incapacità di trovare soluzioni e dell’immobilismo di una Giunta che assiste alla crisi delle centrali sarde ed alla loro chiusura senza avere una proposta alternativa, e senza neanche mettere seriamente in campo le iniziative per una riconversione, lasciando da parte il ruolo attivo riservato all’Amministrazione regionale dallo Statuto Speciale nell’ambito delle politiche energetiche.»
«Una sconfitta pesante che rischia di privare le attività produttive della possibilità di essere competitive, ed impedisce alla Sardegna di essere energeticamente in linea con quanto accade nelle altre regioni italiane, sia per quanto riguarda l’approvvigionamento di gas metano che per quanto concerne la tariffa unica – conclude Daniele Reginali -. Si rischia in questo modo un vero e proprio “commissariamento”, con decisioni che non tengono conto della realtà dell’Isola, il tutto senza un programma coordinato e relativo ai temi dell’energia e della sostenibilità ambientale.»
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