19 November, 2024
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La splendida chiesa di San Francesco ha ospitato ieri pomeriggio, a Iglesias, l’ordinazione episcopale di mons. Walter Erbì, nominato lo scorso 16 luglio da Papa Francesco arcivescovo titolare di Nepi e Nunzio Apostolico in Liberia e in Sierra Leone.

La celebrazione, con il rito di ordinazione, è stata presieduta dal cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità Papa Francesco, ed è stata officiata alla presenza del neo cardinale Arrigo Miglio, già vescovo della diocesi di Iglesias dal 25 aprile 1992 al 5 settembre 1999 ed arcivescovo di Cagliari dal 25 febbraio 2012; il vescovo Antonello Mura, presidente della Conferenza episcopale sarda; dall’attuale vescovo di Iglesias Giovanni Paolo Zedda e da numerosi altri vescovi e parroci.

Presenti alla cerimonia, con i familiari di mons. Walter Erbì, numerose autorità civili (in testa i sindaci di Iglesias Mauro Usai, di Carbonia Pietro Morittu, di Domusnovas Isangela Mascia, di San Giovanni Suergiu Elvira Usai e di Perdaxius Gianluigi Loru) e militari.

Sono stati numerosi, nel corso della cerimonia di ordinazione, inserita all’interno della Santa Messa, i momenti carichi di emozione per mons. Walter Erbì che al termine, nel messaggio dei ringraziamenti e dei saluti, ha ricordato le numerose esperienze vissute in diverse parrocchie del Sulcis Iglesiente, in particolare a Domusnovas, Iglesias e Carbonia.

Alleghiamo un ricco album fotografico e alcuni video che documentano le fasi della cerimonia.

       

E’ stata presentata questa mattina, nella sala riunioni del sito ex minerario di Sa Marchesa, a Nuxis, la terza campagna di scavo archeologico didattico diretta da Riccardo Cicilloni, professore di Preistoria e Protostoria del Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni Culturali dell’Università degli Studi di Cagliari, in collaborazione con i professori Elisabetta Marini e Vitale Sparacello del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente della medesima Università, che prenderà il via lunedì 5 settembre.

Allo scavo parteciperanno, anche quest’anno, durante tutto il mese di settembre, una trentina di studenti dei Corsi di Laurea in Beni Culturali e Spettacolo, in Archeologia e Storia dell’Arte e della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’Università di Cagliari, ma anche studenti dell’Università di Ferrara, coordinati sul campo dai dottori Marco Cabras e Federico Porcedda, con il supporto dell’antropologa Dr.ssa Fabiana Corcione.

Le attività di scavo e ricerca sono possibili grazie alla concessione di scavo del ministero della Cultura (miC) e ai contributi del comune di Nuxis, della Regione Sardegna, del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna e con il supporto tecnico dell’associazione Speleo Club Nuxis, che gestisce l’area, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Cagliari e per le Province di Sud Sardegna ed Oristano.

La ricerca ricade nell’ambito di un progetto più ampio, portato avanti dalla Cattedra di Preistoria e Protostoria dell’Università di Cagliari, mirante all’investigazione delle fasi preistoriche antecedenti alla nascita della civiltà nuragica, con particolare riferimento alle attività di estrazione dei metalli ed alle attività metallurgiche che le popolazioni dell’età del Rame e poi del Bronzo effettuarono a partire dall’inizio del III millennio a.C. L’obiettivo principale delle indagini di scavo sarà quello di indagare il passaggio dalla cultura di Monte Claro (età del Rame) a quella di Bonnanaro (prima età del Bronzo), e capire quale ruolo quest’ultima abbia nella formazione della successiva civiltà nuragica.

L’importante sito preistorico della grotta di Acquacadda di Nuxis, frequentato durante l’età del Rame, è già noto in letteratura in quanto negli anni ’60 del secolo scorso fu oggetto di un primo saggio di uno scavo, ancora praticamente inedito, condotto dalla compianta professoressa Maria Luisa Ferrarese Ceruti, afferente allora all’Università di Cagliari. Da queste indagini si ricavò una delle prime datazioni radiocarboniche dell’archeologia sarda, che ha fatto sì che la grotta di Acquacadda sia stata citata in numerose pubblicazioni a carattere nazionale ed internazionale.

Le precedenti campagne di scavo, iniziate nel 2019, hanno permesso il recupero di informazioni di grande interesse scientifico. Nella grande grotta sono stati effettuati vari saggi archeologici, che hanno permesso di individuare resti di un focolare, associato a ceramiche eneolitiche di cultura Monte Claro ed a resti di pasto, di presumibile funzione sacrale, ed una ampia area di dispersione di materiali ceramici frammentati intenzionalmente, associati a resti scheletrici umani ed a preziosi reperti metallici, che sembrano testimoniare una frequentazione della grotta nell’età del Rame (III millennio a.C.) per scopi sacrali e funerari. La campagna di quest’anno mira ad ottenere ulteriori dati per meglio comprendere la complessa situazione.

I risultati degli scavi sinora effettuati sono stati presentati in vari articoli scientifici e interventi nell’ambito di Congressi nazionali ed internazionali.

Tutto il progetto è caratterizzato inoltre dalla collaborazione interdisciplinare tra i dipartimenti di Lettere, Lingue e Beni Culturali e quello di Scienze della Vita e dell’Ambiente dell’Università degli Studi di Cagliari, ma non solo. Sono in corso una serie di analisi archeometriche finalizzate alla ricostruzione della vita delle comunità del tempo. Oltre agli studi sui resti osteologici umani, sono state effettuate analisi archeobotaniche (da parte del dott. Mariano Ucchesu) ed archeozoologiche (da parte dei dottori Alfredo Carannante e Salvatore Chilardi). Sui reperti rinvenuti sono state portate avanti una serie di attività laboratoriali: catalogazione, studio dei reperti ceramici e metallici. Sono inoltre in corso varie analisi geologiche ad opera dei colleghi geologi dell’Università di Cagliari, coordinati dai professori Giovanni De Giudici e Gianluigi Pillola.

Grande importanza viene data alla comunicazione. Alle attività di studio e ricerca, infatti, sono state affiancate altre finalizzate alla divulgazione dei risultati e ad una maggiore conoscenza del dato scientifico attraverso una serie di iniziative online e offline: social network, scavo aperto al pubblico, seminari e attività con la comunità locale. Tutto ciò rientra nella cosiddetta “Terza Missione” dell’Università di Cagliari, la quale si pone come obiettivi quelli di favorire l’applicazione diretta, la valorizzazione e l’impiego della conoscenza per contribuire allo sviluppo sociale, culturale ed economico della società.

Stamane abbiamo intervistato il professor Riccardo Cicilloni.

                                  

 

Il bici fuoristrada torna protagonista, dopo alcune settimane di assenza, a San Vero Milis. Merito della 4 Mori Bike che per domenica ha organizzato la 1ª attesissima edizione del Trofeo Capo Mannu, 7ª prova del Challenge Xco Dama 2022. La manifestazione, in ricordo di Giuseppe Desogus, prenderà il via alle 10.00 dallo spazio sterrato posto dietro la chiesa di San Lorenzo Da qui i ben 108 atleti iscritti saranno impegnati lungo un tracciato di 34 km allestito su più giri di 6.800 metri all’interno dell’area marina di San Vero Milis, attraversando il bosco e toccando la spiaggia di Sa Mesa Longa e la torre di Capo Mannu. Saranno in gara tutte le categorie.

Sono 297 i nuovi positivi al Covid-19 in Sardegna su 2.791 tamponi eseguiti, 27 diagnosticati da molecolare, 270 da antigenico, nessun decesso.

I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 8 (+1).

I pazienti ricoverati in area medica sono 85 (-4).

Sono 9.604 le persone in isolamento domiciliare (+50).

Il 25 settembre verrà eletto il nuovo Parlamento, e successivamente dovrà essere formato il nuovo Governo. Una delle emergenze del nostro Paese riguarda l’energia in tutte le sue sfaccettature, problematica che, non solo riguarda l’intero Paese, ma che sul nostro territorio ha un effetto ancor più pesante.

Questo è un momento difficile, per i lavoratori e le loro famiglie e anche per le imprese, piccole o grandi che siano. Chi si candida a rappresentare i cittadini, in un Parlamento ridotto, avrà una responsabilità maggiore rispetto al passato perché la rappresentanza territoriale è stata modificata.

A tutti i candidati sentiamo di dover chiedere, sin da oggi, un impegno concreto che vada oltre la semplice manifestazione verbale. Il Sulcis e il Medio Campidano vivono una crisi perenne destinata a peggiorare. Le diverse istanze presentate nel corso degli anni sono rimaste lettera morta. Pensiamo alla questione dell’energy release, e quindi alla questione energetica che interessa le aziende a maggior consumo, oppure alle diverse procedure aperte e in corso da anni per il rilancio delle attività produttive. Sino a oggi abbiamo registrato solamente buone enunciazioni. Oggi siamo davanti a un bivio che non offre molte alternative: o si viaggia verso una ripresa oppure si decreta la fine e la morte economica e sociale di un intero territorio. Per questo motivo sin da ora si chiede un impegno formale e un’assunzione di responsabilità che passi anche attraverso la rappresentazione del percorso da seguire e delle misure da adottare. Il tempo dell’attesa è terminato. Servono risposte concrete. Subito.

Segreterie Territoriali 

Filctem CGIL – Femca CISL – Uiltec UIL

Emanuele Madeddu – Vincenzo Lai – Pierluigi Loi

Un libro che è un’autentica finestra aperta sulla realtà di un palazzo che della storia di Teulada è stato culla e testimone. Così è da definirsi il bel testo “La casa del Barone di Teulada, dai Catalan, ai Sanjust, ai Bottazzi” in cui, con un ammirevole lavoro di gruppo, l’associazione “Is Sinnus” ha voluto ripercorrere le origini della nobile dimora e, insieme, riandare al fervore di attività che in esso era uso svolgere, facendo di questa cittadina un centro di produzione di beni che avrebbero anche solcato il mare, tanto si rivelarono indispensabili al successo di aziende che nella penisola stavano diventando realtà economiche di spicco.

Beni, dunque, che portarono il nome di Teulada ad essere ben conosciuto oltremare. Un libro che ha voluto restituire la giusta memoria e la dovuta visibilità a coloro che lavorarono alacremente nel palazzo, spendendo al suo interno una esistenza fatta di lavoro e fatica. O a coloro che ad esso legarono il proprio nome a causa di eventi, alcuni anche tragici, che vi ebbero luogo e che, però, rischiavano di perdersi nei meandri del tempo, offuscati dalla nebbia che, inevitabilmente, gli anni fanno scendere sugli uomini e le cose, se non spazzata via da un recupero accorto e paziente di testimonianze e documenti. E da tanta buona volontà! Perché lo scopo de “Is Sinnus” è, sì, il recupero delle tradizioni, ma anche il risveglio della memoria, dando rinnovata visibilità a fatti e persone che a Teulada, e per la storia di Teulada, segnarono passi determinanti. Non meravigli, dunque, che un altro momento importante nella fervida attività de “Is Sinnus” sia stata proprio la presentazione al pubblico di questo bel libro, la sera di sabato 27 agosto, nei giardini del Palazzo Baronale stesso: un evento che ci ha dimostrato come la Storia possa rivelarsi affascinante quando i fatti vengono narrati quasi si stessero svolgendo sotto i nostri occhi, con personaggi vissuti secoli fa resi talmente “vivi” da sembrare di star lì ad imbastirci conversazioni amichevoli. E quando a parlare è una persona che del saper comunicare fa uno stile di vita, dando prova di immediata empatia con gli interlocutori, quale si è rivelato, fin da subito, il prof. Enrico Sanjust di Teulada, uno degli ultimi
discendenti di quei baroni Sanjust che di Teulada furono feudatari, docente di Chimica all’Università di Cagliari, un uomo di scienza e persona squisita, gentile ed “alla mano” come pochi, assolutamente non “barone”.

Con una coinvolgente narrazione, sorprendente per conoscenza di eventi e di nomi, ha ripercorso dieci secoli di storia della Sardegna, di cui i suoi antenati ebbero modo di rendersi protagonisti non secondari, diventando, infine, feudatari di Teulada. Tutto”ammorbidito” da una vena piacevolmente ironica, propria di chi non si abbandona a nostalgie fuori luogo, nonostante il nome ancora oggi altisonante, e di chi rifugge da quella “puzza sotto il naso” che, invece, tanto ci ammorba al cospetto di certi personaggi cui basta un “niente” per sentirsi, loro sì, baroni e redivivi feudatari! Un corollario prezioso, la sua presenza ed il suo parlare, che ha dato ancor più credibilità alla narrazione corale di eventi e di personaggi che nella nobile dimora, oggi sede di una rinomata biblioteca e di sale per convegni e mostre, un vero vanto per “sa bidda”, trovarono ambiente e motivazioni congeniali al proprio verificarsi, al proprio agire. Tutto tornato, ne siamo certi, a vivere nel ricordo dei Teuladini.
Lucia M. Tanas

Sabato 3 settembre Mare e Miniere, la rassegna itinerante di musica di matrice popolare, giunta alla 15ª edizione, fa tappa a Sarroch, in località Giuanni Argiolas, con un concerto che si annuncia di grande interesse a partire dal cast, in cui spiccano nomi di primissimo piano della scena musicale sarda: Elena Ledda (voce), Simonetta Soro (voce), Mauro Palmas (liuto e mandola), Marcello Peghin (chitarre), Silvano Lobina (basso) ed Andrea Ruggeri (batteria e percussioni). In programma c’è il repertorio di “Làntias”, l’album più recente della cantante Elena Ledda: un lavoro altamente poetico, nel quale note e versi si avvicendano e si intrecciano per raccontare il mondo attuale, con particolare attenzione per il femminile, che emerge potentemente dall’intensità di una lingua fortemente espressiva e senza tempo, e dalla preziosità di una musica che viaggia abbracciando suoni e voci delle genti del Mediterraneo ed oltre.
Prossimi appuntamenti con Mare e Miniere: il 16 settembre a Monserrato, il 17 a Pula ed il 18 a Iglesias: in programma “Cainà”, il cineconcerto con la colonna sonora di Mauro Palmas eseguita dal vivo sulle immagini del film di Gennaro Righelli, girato in Sardegna nel 1922.

 

 

Sono aperte le iscrizioni per partecipare al percorso triennale di istruzione e formazione professionale (IeFP) gratuito per Operatore ai servizi di promozione e accoglienza, che sarà curato dall’Agenzia formativa Iannas, accreditata alla Regione Sardegna. Il percorso è finalizzato all’acquisizione di conoscenze e competenze nell’ambito dei servizi turistici, ricettivi e di ristorazione. Gli allievi impareranno a offrire le principali informazioni su attrazioni turistiche, patrimonio museale e culturale, prodotti tipici, luoghi da visitare, ristoranti, negozi, locali per il tempo libero, ecc. Inoltre, assisteranno gli utenti supportandoli per utilizzare servizi per la fruizione del territorio (noleggio auto, minibus, scooter, biciclette, prenotazione online di servizi turistici) fornendo informazioni e prenotazioni anche con l’ausilio delle nuove tecnologie informatizzate.

La sede del corso è Iglesias. Il percorso triennale (pari a 2.970 ore) sarà così suddiviso: prima annualità: 990 ore, di cui 100 di laboratorio, 590 di teoria in aula e 300 di impresa formativa simulata; seconda annualità: 990 ore, di cui 490 di aula e 500 di formazione in azienda (presso strutture alberghiere di lusso del territorio); terza annualità: 990 ore, di cui 290 in aula, 100 di impresa formativa simulata e 600 di formazione in azienda (presso strutture alberghiere di lusso del territorio). Le materie di studio saranno: italiano, geostoria, matematica, scienze, economia, diritto, educazione religiosa o laboratori alternativi, educazione motoria, informatica, sicurezza, qualità, inglese, seconda lingua straniera, tecniche professionali dei servizi turistici, pari opportunità e cittadinanza attiva, marketing e comunicazione, gestione del cliente, social media marketing, la figura professionale.

Verrà riconosciuto un rimborso viaggio a tutti coloro che risiedono fuori dal territorio di realizzazione del percorso.

Il corso è rivolto a 15 partecipanti in possesso dei seguenti requisiti: giovani di età compresa tra i 14 ed i 17 anni non compiuti alla data del 14 settembre 2022; residenza o domicilio in Sardegna.

La domanda di iscrizione online deve essere presentata entro e non oltre le ore 18.00 del 12 settembre 2022, o comunque sino ad esaurimento posti.

Modalità di iscrizione. La domanda di iscrizione online deve essere presentata entro e non oltre le ore 18.00 del 12 settembre 2022, o comunque sino ad esaurimento posti. Per inviare la domanda di partecipazione telematica (DPT) inerente l’Avviso pubblico IEFP 2021 – Annualità 2022-2025 e 2023-2026, è necessario seguire il seguente percorso:

–  Nella homepage del portale www.sardegnalavoro.itselezionare il link “Accedi ai servizi” e autenticarsi alla propria area riservata;

–  selezionare il link “Iscrizioni online ai percorsi formativi”;

–  selezionare il pulsante “PROCEDI”;

–  selezionare la voce “Percorsi triennali IeFP 2022-2025″ dall’elenco formativo.

Il nostro staff supporta le famiglie e gli esercenti la potestà genitoriale per la compilazione della domanda d’iscrizione nei nostri uffici o tramite assistenza telefonica ed in videoconferenza. Per ulteriori chiarimenti è possibile telefonare ai numeri 070-4613640 e 392-5024064 oppure inviare una mail all’indirizzo: iscrizioni@iannas.it

Riprendono sabato 3 settembre, a Masullas, gli appuntamenti con “OPEN YOUR MINE – Miniere Aperte”, l’iniziativa ideata, promossa e coordinata dal Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna in collaborazione con le amministrazioni locali, le associazioni, i gestori e gli operatori per promuovere l’identità dei territori del Parco ed evidenziarne le potenzialità in chiave innovativa e sostenibile, attraverso eventi gratuiti per cui è obbligatoria la prenotazione.
La giornata in territorio masullese sarà incentrata sulle peculiarità geominerarie ed ambientali, nonché storico-antropologiche e paleontologiche della vasta area del Monte Arci, nota al mondo per la presenza cospicua dell’ossidiana, vetro naturale originatosi milioni di anni fa dal rapido raffreddamento della lava e considerata “l’oro nero” dei popoli preistorici, che ne ricavavano utensili e strumenti destinati al taglio, alla difesa e alla caccia.
A partire dalle 9.30, i partecipanti potranno visitare il GeoMuseo Monte Arci “Stefano Incani”, realizzato in collaborazione col Parco Geominerario presso il seicentesco Convento dei Frati Cappuccini, con 5 sale espositive di particolare impatto visuale, ed il Museo di Storia Naturale “Aquilegia”, con minerali, ricostruzioni e reperti di particolare valore, tra cui uno dei più antichi fossili di anfibio rinvenuti in Italia, appartenente al genere Apateon risalente ad oltre 290 milioni di anni fa.
Nel programma sono previste due escursioni. La prima, a partire dalle 9.30, sarà un trekking al Parco dell’Ossidiana di “Conca ‘e Cannas”, che rappresenta il giacimento di ossidiana più vasto del Mediterraneo, con accompagnamento di guide ambientali escursionistiche e geologi seguendo un percorso ad anello di 6 km e dislivello di 250 metri, di media difficoltà. E’ prevista una degustazione di prodotti locali all’arrivo.
La seconda, a partire dalle 18.30, è una visita guidata al geosito e monumento naturale “Su Carongiu de Fanari”, un cosiddetto mega pillow alto 12 metri tra i più grandi conosciuti al mondo e dalle forme particolari, originatosi da eruzioni vulcaniche sottomarine circa 20 milioni di anni fa.
La visita sarà preceduta, presso il GeoMuseo alle 17.30, dalla proiezione del documentario tematico realizzato dal Parco Geominerario dal titolo: “L’oro nero del Parco Geominerario della Sardegna: l’ossidiana del Monte Arci”.
Chiuderà la giornata, alle 20.30, al Giardino botanico del Monte Arci di Masullas, il concerto del cantautore Piero Marras, accompagnato da Vittorio Gazale.

 

Domenica 4 settembre 2022, alle ore 21.00, sul palco di piazza del Nuraghe, a Sant’Anna Arresi, la cantante Noemi Balloi presenterà Tramas ed il corto musicale “ANIMA DANNADA – unu contu de forredda. Nel corso della serata, organizzata dall’Ufficio linguistico sulcitano – Atòbiu e Fueddus, gli operatori linguistici Roberto Pinna e Enrico Putzolu converseranno con Noemi Balloi che canterà le canzoni dell’album #Tramas e brani ancora inediti con l’accompagnamento di Roberto Bernardini (chitarra classica/oud), Stefano Mulas (basso elettrico), Pierpaolo Sedda (percussioni), Simone Soro (violino).
La conversazione proseguirà con la proiezione del corto musicale “ANIMA DANNADA – unu contu de forredda (regia/suoni/parole di Noemi Balloi, produttore esecutivo/direttore della fotografia: Gianluca Flore).