Potrebbe aprirsi uno spiraglio per il futuro della Portovesme srl, messo fortemente a rischio dall’incredibile aumento del prezzo dell’energia
Potrebbe aprirsi uno spiraglio per il futuro della Portovesme srl, messo fortemente a rischio dall’incredibile aumento del prezzo dell’energia.
Il Consiglio dei ministri dovrebbe approvare a breve il nuovo decreto Energia. È quanto emerso dall’incontro, in video conferenza tra Mise, Regione, Portovesme Srl, parti sociali e datoriali.
«La Regione – ha detto la vice presidente della Giunta regionale, Alessandra Zedda – chiede di essere coinvolta nella stesura del decreto per verificare i contenuti prima dell’approvazione finale. Oggi le condizioni normative sono cambiate ed abbiamo uno strumento in più, il principio di Insularità in Costituzione, approvato dal Parlamento, che riconosce le peculiarità delle Isole e promuove le misure necessarie a rimuovere gli svantaggi derivanti dall’insularità.»
«L’impegno della Regione Sardegna sull’Energy Release è costante, quotidiano, come testimoniato dai risultati finora raggiunti in sede di Conferenza delle Regioni – ha detto l’assessore dell’Industria, Anita Pili -. Stiamo lavorando per far sì che i decreti attuativi siano il più possibile rispondenti alle esigenze specifiche della Sardegna come isola e alle sue aziende. I numerosi colloqui intercorsi in questi mesi con le aziende da un lato, e con il MITE dall’altro, sono servite appunto a far emergere tutti i contenuti necessari alla stesura del decreto attuativo sul tavolo del Governo, in cui la Regione Sardegna ha chiesto di essere coinvolta. Giovedì il Consiglio dei Ministri si riunirà per discutere l’approvazione del nuovo Decreto Aiuti e si potranno valutare con maggiore concretezza le azioni da mettere in campo, molte delle quali sono già ampiamente state affrontate fino ad oggi con le aziende che la Regione – ha concluso Anita Pili – sostiene con tutti i mezzi necessari”.
«La Portovesme Srl è inserita nell’area di crisi complessa, un territorio soggetto a recessione economica e perdita occupazionale di rilevanza nazionale con un impatto significativo sulla politica industriale nazionale, non risolvibile con risorse e strumenti di sola competenza regionale. Il suo futuro e quello dei lavoratori ha una rilevanza di importanza nazionale. Ci attendiamo dal Governo, finché resta in carica, risposte concrete», ha concluso Alessandra Zedda.
L’aggiornamento del tavolo con i sindacati è stato già calendarizzato dal MISE per mercoledì 14 settembre alle 9.00.
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