18 July, 2024
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La strada maestra dell’elettrificazione di usi e consumi, accompagnata ad un sempre più deciso ricorso alle fonti di energia rinnovabile, è il percorso vincente per ottenere benefici ambientali, economici e sociali: è la conclusione di BIRDIE-S (Build the Innovative Renewable and Digitally Inclusive Electrified – Sardinia), progetto di studio con cui Fondazione Enel, Università di Cagliari e Politecnico di Torino dimostrano con numeri e riscontri scientifici che grazie alle sue particolari caratteristiche la Sardegna, diventando completamente “birdi” (verde in  lingua sarda), ha la concreta opportunità di diventare un polo di eccellenza internazionale della transizione energetica.

Le specificità fisiche e socioeconomiche della Sardegna la rendono un unicum nel panorama energetico italiano: l’insularità e le condizioni climatiche, unite alla bassa densità demografica, alle caratteristiche del settore industriale e alla mancanza di connessione con la rete di trasmissione del gas, infatti, hanno creato il contesto ideale ad una consistente penetrazione dell’energia elettrica negli usi finali. Posizione di vantaggio, quella nell’elettrificazione, che è speculare a quella goduta dall’isola anche in tema di produzione da fonte rinnovabile, grazie all’ampia disponibilità di sole e vento.

Proprio da questi fattori lo studio BIRDIE-S prende le mosse per proporre uno scenario di sviluppo energetico in cui l’affrancamento totale dai combustibili fossili, tramite il connubio tra elettrificazione dei consumi e fonti rinnovabili, è non solo auspicabile ma concretamente realizzabile e, soprattutto, conveniente: a livello ambientale (riduzione dell’inquinamento atmosferico, acustico e marittimo, con emissioni di CO2 che si riducono di un valore compreso tra il 40% e il 70%, e il particolato tra il 30% e il 50%), sociale (progettazione, installazione e gestione delle fonti rinnovabili richiederà figure professionali altamente qualificate, per una richiesta di circa 38.000 addetti al 2030 e 57.000 al 2050) ed economico (maggiore efficienza dei processi significa costi minori per gli utenti finali, e le rinnovabili permettono una migliore qualità dell’aria, che a sua volta comporta un decremento delle malattie respiratorie e quindi una riduzione della spesa sanitaria).

Il Progetto BIRDIE-S è stato presentato presso l’aula magna di Palazzo Belgrano dell’Università degli Studi di Cagliari, con l’apertura dei lavori del prorettore prof. Gianni Fenu dell’Università di Cagliari, del vicesindaco del comune di Cagliari Giorgio Angius. e del direttore Italia Enel Nicola Lanzetta. All’analisi del prof. Fabrizio Pilo, prorettore delegato per il territorio e l’innovazione dell’Università di Cagliari, sono seguiti gli interventi di vari relatori tra cui: Maurizio De Pascale, presidente Confindustria Sardegna, Prof. Ettore Bompard EST@energycenter, Politecnico di Torino e Stefano Ciafani, presidente di Legambiente oltre che di autorevoli rappresentanti della RAS, della Fondazione Enel, di E-Distribuzione, di Enel Green Power e di Enel X.

 

Sono 750 i nuovi positivi al Covid-19 in Sardegna su 3.356 tamponi eseguiti, 92 diagnosticati da molecolare, 658 da antigenico.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 3 (-2).

I pazienti ricoverati in area medica sono 98 (+2).

Sono 6.487 le persone in isolamento domiciliare (+258).

Si registra il decesso di un uomo di 90 anni, residente nella provincia di Oristano.

Prendono il via oggi, presso la parrocchia di Gesù Divino Operaio, a Carbonia, gli appuntamenti per la festa patronale 2022.

Alle 19.00, presso il salone dell’Oratorio parrocchiale è in programma una conferenza\dibattito a cura del Nucleo della Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri, sul tema: “IL RUOLO DELL’ARMA DEI CARABINIERI NELLA DIFESA DEL PATRIMONIO CULTURALE”.

Il programma prevede eventi religiosi e civili fino a domenica.

Domani, 13 ottobre, dopo la celebrazione delle 18.00, testimonianza: “IL RUOLO DEL PRESBITERO NELL’EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ”.

Venerdì 14 ottobre, dopo la celebrazione delle 18.00, testimonianza: “IL RUOLO DEI CARCERATI ALL’INTERNO DELLA COMUNITÀ ECCLESIALE”, a cura del diacono permanente Pino Siddi che ha guidato le assemblee sinodali all’interno del carcere di Uta.

Sabato 15 ottobre, dopo la celebrazione delle 18.00, testimonianza: “IL RUOLO DEL GENITORE CARCERATO NELL’EDUCAZIONE DEI FIGLI ALLA LEGALITÀ”, a cura del diacono permanente Mario Marini che presta il suo ministero in carcere da tre decenni.

Durante la Celebrazione eucaristica verrà ringraziato il Signore con quanti quest’anno celebrano il loro 1°, 10°, 25°, 50° e 60° anniversario di matrimonio.

Domenica 16 ottobre, al termine della Messa delle ore 17,00 che verrà presieduta da Sua Eminenza Cardinale Arrigo Miglio, ci sarà la processione secondo questo itinerario: via Mazzini, via Asproni, via Marghine, via Roux, via Mazzini e rientro in chiesa. Nei giorni della festa come segno di attenzione nei confronti di tante famiglie bisognose, si possono portare in chiesa alimenti di prima necessità.

Tra i festeggiamenti civili, segnaliamo sabato 15 ottobre, alle ore 21,00, presso il SUPER CINEMA Sono Stato SPETTACOLO TEATRALE SU PAOLO BORSELLINO. Testo e interpretazione di Giovanni Soldani. Regia di Umberto Zanoletti.
Questa serata è stata organizzata in collaborazione con il TEATRO MINIMO (Bergamo) e con il patrocinio del comune di Carbonia.

Domenica 16 ottobre, infine, PEDALATA DELLA LEGALITÀ, organizzata in collaborazione con A.S.D. SULCIS BIKE GIORGIO PANI CROSS COUNTRY (CARBONIA), con raduno alle 9.00, presso il piazzale della parrocchia (via Mazzini, 58).

 

In segno di rispetto per il lutto che ha colpito le comunità di Carbonia e Iglesias e tutto il territorio del Sulcis Iglesiente che piangono la scomparsa di Giampiero Pinna, presidente della Fondazione Cammino Minerario Santa Barbara, il secondo laboratorio del progetto pilota del Comune di Carbonia denominato “Destinazione Turistica del Sud Ovest Sardegna” previsto per giovedì 13 ottobre 2022 è stato rinviato a martedì 25 ottobre, dalle ore 15.30 alle ore 18.30, alla Biblioteca comunale di viale Arsia 91, a Carbonia.

«Siamo addolorati e rattristati per la scomparsa di Giampiero Pinna, una perdita per tutto il territorio del Sulcis a cui ha dato tanto nel corso del sua vita con un entusiasmo ed una proattività non comuni.»

Lo ha dichiarato il sindaco di Carbonia Pietro Morittu, esprimendo profondo cordoglio alla famiglia Pinna, anche a nome dell’Amministrazione e del Consiglio comunale.

«Lo ricordo sorridenteha affermato il sindaco di Carboniaquando a luglio scorso abbiamo inaugurato il sovrappasso sulla SS 126, un valore aggiunto per Carbonia come passaggio in sicurezza per il Cammino minerario Santa Barbara che ha aperto ai pellegrini la possibilità di conoscere da vicino la nostra storia mineraria,»

Presidente della Fondazione Cammino Minerario Santa Barbara, Giampiero Pinna, scomparso all’età di 72 anni, è stato uno dei padri fondatori del Parco Geominerario. Nel corso della sua carriera, anche l’impegno politico: nel 1999 era stato eletto consigliere regionale.

«Con gratitudine per quanto ha fatto con passione per la sua terraha concluso il sindaco Pietro Morittu ci stringiamo affettuosamente alla famiglia di Giampiero Pinna che si è tanto dedicato alla valorizzazione del Sulcis in termini turistici e ambientali. Ci lascia una preziosa eredità che non andrà dispersa.»

Sabato 15 ottobre 2022, alle ore 16.00 presso il Centro Culturale, in via Grazia Deledda, a Iglesias, si terrà il convegno-dibattito su “Salute e Ambiente nella transizione ecologica e lo smantellamento del Sistema sanitario pubblico”, organizzato dal coordinamento  del Sulcis Iglesiente della Rete Sarda Difesa Sanità Pubblica.

I relatori saranno: il dottor Domenico Scanu, presidente Isde Sardegna, e la dottoressa Claudia Zuncheddu, presidente Isde Cagliari e portavoce della Rete Sarda per la Difesa della Sanità Pubblica.

Organizzato dall’Ussi Sardegna (Unione Stampa Sportiva Italiana) con la collaborazione dell’Ussi nazionale, dell’Ordine dei Giornalisti della Sardegna, dell’Associazione “Sturmtruppen” e con il supporto di Medianet, si terrà venerdì 14 ottobre 2022 dalle 14.00 alle 17.00 al Lù Hotel di Carbonia, il seminario di formazione per giornaliste e giornalisti “SLA e Sport: due mondi opposti ma connessi. Il linguaggio giornalistico come tratto d’unione”.

All’evento formativo prenderanno parte la responsabile del Pronto Soccorso dell’Ospedale Sirai di Carbonia, dottoressa Viviana Lantini, il giornalista Vittorio Sanna, il presidente dell’Odg Sardegna, Francesco Birocchi, il consigliere nazionale USSI, Mario Frongia ed il presidente USSI Sardegna, Paolo Mastino.

Il pomeriggio sarà dedicato al tema della SLA alla quale il mondo del giornalismo cerca di approcciare non solo con tutta la delicatezza possibile nell’affrontare i temi legati alla malattia, ma offrendosi come prezioso strumento per consentire a chi ha contratto la terribile malattia, di poter continuare a comunicare con il mondo esterno. Un aspetto sociologico e di inclusione sul quale la stampa si è mostrata sempre molto vicina e che, in occasione del seminario, darà conferma di tutti questi aspetti. Partendo dai profili medico-sociali, il tema del rapporto tra l’attività sportiva e una malattia che porta lentamente alla paralisi di tutti i muscoli del corpo, si arriverà alla testimonianza di chi ha vissuto da vicino la situazione di un malato di SLA.

Prenderà parte all’iniziativa anche Renato Scanu, “l’inviato speciale” che, dopo aver dedicato tutta la sua vita per la passione verso il giornalismo e le radiocronache, è stato colpito dalla SLA.

La malattia, però, non gli ha impedito di continuare a coltivare l’interesse per il mondo del calcio e dello sport in generale, ma soprattutto non ha messo fine alle sue cronache sportive che, con l’aiuto di un comunicatore digitale, proseguono senza sosta.

Una dimostrazione di grande forza di volontà per chi ha subito un duro colpo sia nel fisico che nella mente, ma che nonostante tutto ha deciso di non arrendersi e soprattutto di non abbandonare la sua passione per la cronaca sportiva.

Il corso darà diritto a 3 crediti formativi per i giornalisti.

Il sindaco Mauro Usai ed il presidente del Consiglio Comunale Daniele Reginali, in rappresentanza dell’Amministrazione e di tutta la città di Iglesias, esprimono cordoglio per la scomparsa del dott. Giampiero Pinna, venuto a mancare nella giornata di oggi dopo una breve malattia.

Negli anni come professionista nel settore minerario, come consigliere comunale e come consigliere regionale, ha dato un contributo fondamentale al dibattito sul futuro del nostro territorio e sulla riconversione produttiva ed economica delle aree minerarie, partecipando in prima linea alla mobilitazione dei lavoratori, come nel caso dell’occupazione della miniera di Monteponi a cavallo tra il 2000 ed il 2001, che aveva portato all’istituzione del Parco Geominerario, del quale era stato Commissario straordinario per due anni, dal 2007 al 2009.

«Giampiero Pinna ha lasciato un’importantissima eredità, il Cammino Minerario di Santa Barbaramettono in evidenza il sindaco ed il presidente del Consiglio comunaleuna realtà consolidata che ha consentito di realizzare nel nostro territorio un itinerario in grado di unire salvaguardia ambientale, cultura, storia e devozione, attirando ogni anno numerosi visitatori da tutta Italia e dalle nazioni estere. Un esempio virtuoso di collaborazione tra Istituzioni e società civile, grazie al contributo di professionisti che con il Cammino Minerario hanno aperto alla comunità il proprio patrimonio di competenze, di passione e di impegno. Giampiero Pinna ha creduto fortemente nel Cammino di Santa Barbara, ne ha accompagnato la crescita anno dopo anno, raccogliendo frutti importanti e riuscendo a “fare rete”, dando vita alla realtà di un turismo sostenibile, inserito nel nostro contesto sociale e nella storia del nostro territorio. Lo salutiamo come un amico, come un uomo di grande cultura e competenza, come una persona ricca di quella passione che riusciva a mettere in tutto ciò che ha fatto. Il nostro impegno sarà quello di proseguire nella strada tracciata in questi anni, per garantire un futuro al nostro territorio, valorizzandone la storia e quello che ha rappresentato il nostro passato.»

Per il presidente del Consiglio comunale Daniele Reginali: «Rimane vivo, durante i miei primi anni di attività politica, il ricordo delle sue battaglie per l’istituzione del Parco Geominerario e di tante incontri dove trasmetteva quelle energie che non dovranno andare disperse».

«Mi piace ricordare due aneddoti su Giampiero Pinnaconclude il sindaco Mauro Usai -. Nonostante avessi solamente dodici anni, ho ancora impressa l’emozione di quando decise di occupare la miniera di Monteponi. Ricordo le conversazioni con mio padre, l’entusiasmo e la speranza di un’intera comunità che lottava per il futuro del nostro territorio. Per quanto riguarda questi anni invece, tra tanti momenti importanti, ho nella mente l’immagine della luce del suo ufficio in via Cattaneo, ancora accesa a notte fonda. Era un grandissimo lavoratore, con tante idee e con una passione che lo ha accompagnato in tutto il suo percorso.»

Le commissioni Ambiente ed Attività produttive del Consiglio regionale, riunite in seduta congiunta sotto la presidenza di Piero Maieli (Psd’Az) e con la partecipazione dell’assessore dell’Industria Anita Pili, hanno audito il sindaco di Portoscuso Ignazio Atzori ed il vice Giorgio Alimonda sul progetto presentato dalla Snam per la sistemazione della gasiera da 140.000 metri cubi sulla banchina Est del porto di Portoscuso.
Sul progetto il comune di Portoscuso ha da tempo espresso una posizione contraria, «non per motivi ideologici hanno precisato Ignazio Atzori e Giorgio Alimonda -, quanto perché, anche dal punto di vista tecnico, appare irrealizzabile ed aggraverebbe la già difficile situazione del porto».
«Infatti hanno sostenuto -, l’area portuale non sarebbe praticabile per navi gasiere di quelle dimensioni, senza un radicale intervento di dragaggio dei fondali (occorrerebbe scendere dagli attuali 4 ai 12 metri di pescaggio) per il quale, a fronte di un costo ipotizzato superiore ai 40 milioni di euro, non c’è copertura finanziaria né viene indicato il soggetto attuatore. Il porto inoltre, hanno ricordato sindaco e vice sindaco di Portoscuso, avrebbe poi bisogno di altre opere molto consistenti (dai 20 ai 24 milioni di euro), per quanto riguarda il banchinamento e le infrastrutture di servizio.»
«E’ vero che le aziende del territorio, come Eurallumina e Sider Alloys, hanno necessità di energiahanno aggiunto Ignazio Atzori e Giorgio Alimonda -, ma questo problema può essere risolto con la realizzazione di un piccolo deposito costiero, non certo con un mega impianto che alla fine determinerebbe un livello del prezzo del gas fra i più alti d’Italia.
C’è poi da considerare la questione ambientale, per l’impatto del nuovo impianto sulla sicurezza e la salute dei cittadini, in un territorio che ha già pagato un prezzo molto pesante agli insediamenti industriali, con vaste aree contaminate dalla presenza di metalli pesanti e non ancora bonificate. Chiediamo perciò più attenzione alle istituzioni regionali – hanno concluso Ignazio Atzori e Giorgio Alimonda -, ed appena possibile presenteremo precise richieste anche al nuovo governo nazionale, per la ricerca condivisa di soluzioni alternative.»
Sui rapporti col Governo si è soffermata anche l’assessore Anita Pili, che ha ribadito il parere contrario della Regione al Dpcm, parere espresso con chiarezza anche al ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, nel confronto istituzionale che ha preceduto il varo del decreto. A nostro giudizio, ha affermato Anita Pili, al Sulcis servono un progetto compatibile con il territorio e la revisione del decreto: su questo, saremo sempre al fianco degli Enti locali interessati, auspicando che il nuovo governo tenga conto delle nostre buone ragioni.
Nel successivo dibattito hanno preso la parola i consiglieri regionali Alessandro Solinas (M5S), Maria Laura Orrù (Progressisti), Valter Piscedda (Pd) e Michele Ennas (Lega).
La commissione ha poi deciso di avviare un ciclo di audizioni e di effettuare un sopralluogo a Portoscuso.

Questa mattina ho appeso la triste notizia della dipartita del caro Giampiero Pinna.

La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile, direi come i grandi vuoti di miniera, oggi spogli di quella immensa ricchezza che diede sostegno e speranza a molti uomini, donne e famiglie che in miniera hanno speso la loro vita.

Giampiero era uno di loro e credo abbia tanto amato il mondo minerario che quest’ultima sua fatica del “Cammino Minerario di Santa Barbara” sia stato l’apice dei suoi sforzi. Lo ricordo nel battersi per la nascita del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, sul quale tutti ponemmo grandi speranza, lui per primo, ma lui come tutti gli altri chiamati a governare il Parco Geominerario si fermò dinnanzi all’impossibilità del recupero e valorizzazione dei siti, perché al Parco non venne data la disponibilità del patrimonio minerario dismesso.

Credo che questo suo cruccio l’abbia riposto nella stupenda creazione del “Cammino Minerario di Santa Barbara,” portandolo all’attenzione del mondo. Un grido d’aiuto che Giampiero lascia ai posteri, perché il vasto patrimonio storico culturale delle nostre miniere non vada perduto, così pure l’immenso patrimonio umano e sociale che lo ha nel tempo caratterizzato.

Grazie Giampiero.

Tarcisio Agus