24 November, 2024
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Il gruppo Decathlon, ideatore, produttore e distributore di articoli e servizi sportivi, presente sul territorio nazionale con 136 negozi dove lavorano oltre 8.400 collaboratori, effettuerà 300 nuove assunzioni, che riguarderanno soprattutto Assistenti alla Vendita, da inserire nell’area lavorativa retail, i quali dovranno accogliere, ascoltare e accompagnare i clienti nell’acquisto desiderato tramite il canale di vendita più adatto, garantire le operazioni di incasso e partecipare alle operazioni di ricezione della merce, assicurare la sicurezza di persone e beni e garantire l’approvvigionamento dei prodotti rapido ed efficace. Sempre nell’area “retail” Decathlon cerca Responsabili Operativi di Negozio, che dovranno accompagnare i collaboratori nell’organizzazione e nella gestione del negozio (sicurezza delle persone e dei beni, incassi, affidabilità dello stock e soddisfazione dei clienti), garantire immagine e funzionalità del punto vendita, valorizzare i talenti dei collaboratori, pianificare e organizzare le risorse per soddisfare i bisogni e le richieste dei clienti; per l’area “logistica” si cercano Addetti alla Logistica, che dovranno garantire un rapido e preciso approvvigionamento dei negozi, curare la preparazione delle spedizioni ai negozi in base alla risalita degli ordini e assicurare il corretto stoccaggio della merce in arrivo dai depositi internazionali; per l’area “finance” si cercano Specialisti in Finanza e Contabilità, che dovranno garantire l’affidabilità della contabilità, partecipare alla redazione del bilancio, contribuire al rispetto dell’applicazione dei principi contabili internazionali e contribuire al miglioramento dei processi nell’area di responsabilità. Il requisito più importante richiesto ai candidati è la passione per lo sport oltre alla curiosità, alla vitalità, alla responsabilità, alla dinamicità, alla propositività, alla concretezza, all’orientamento al cliente e alle capacità di leadership, di organizzazione, relazionali, di lavorare in team e di saper raggiungere gli obiettivi e i risultati.

Per verificare tutte le altre figure…

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://diariolavoro.com/decathlon_1.html .

Trasferta da dimenticare per la Villacidrese nell’11ª giornata del campionato di Eccellenza. A Ghilarza la squadra di Graziano Mannu ha perso 4-0.

Una classica giornata no per i gialloblù. Complici anche diverse assenze, è mancata la prestazione che aveva caratterizzato le scorse gare positive. Il Ghilarza ha sbloccato il match con Atzei al 21’. Il raddoppio di Caddeo è arrivato in fotocopia al 41’. Subito dopo il 2-0, mister Graziano Mannu ha provato a dare la scossa con i primi cambi già nel primo tempo. La Villacidrese ha ritrovato compattezza, ma nella ripresa il Ghilarza ha riallungato ancora con Atzei, che ha calato il tris al 61’. Gara in ghiaccio, con i padroni di casa che hanno trovato anche il 4-0 al 90’, nuovamente con Caddeo.

La Villacidrese proverà a rifarsi già mercoledì in Coppa Italia con il ritorno dei quarti di finale contro la Tharros in programma a Villacidro. Nella gara di andata la Villacidrese s’è imposta 1 a 0.

Ghilarza: Matzuzi, Laconi, Chessa, Dessolis, P. Aru (41′ st F. Orrù), Atzei (21′ st Cossu), Corda, Orro (41′ st N. Orrù), Rancez, Fantasia (35′ st Medde), Caddeo. In panchina: Mereu, Chergia, Oppo, Mele, Cossu, F. Orrù, N. Orrù, Trogu, Medde. Allenatore: Cirinà.

Villacidrese: Quiriti, Pittau, Lussu (42′ pt Fenu), Llanos, Medda (22′ st Labriola), Muscas, Figus (42′ st M. Aru), Cirronis, Piras (9′ st M. Pinna), D. Pinna (38′ st Virdis), Palermo. In panchina: Ardau, M. Aru, Garau, Cinus, Virdis, Caballero, Fenu, Labriola, M. Pinna. Allenatore: Mannu.

Arbitro: Deriu di Oristano.

Reti: 21’ pt Atzei, 41’ pt Caddeo, 16’ st Atzei, 45’ st Caddeo.

Note: ammoniti Chessa, Cossu, Lussu, Fenu, Orro.

 

Cresce “il Club dei centenari” tra i residenti nel comune di Carbonia. Dopo Amelia Trogu, festeggiata recentemente a Cortoghiana, ieri a Carbonia, nella comunità di Serbariu, sono stati celebrati i 100 anni di Francesca Lecca, per tutti nonna Cicitta. Nata a Sant’Anna Arresi il 23 ottobre 1922, dal 1946 residente a Carbonia dove si trasferì con il marito minatore, è stata festeggiata da amici e parenti e dall’Amministrazione comunale, rappresentata dall’assessora Katia Puddu, a Serbariu, nella piazzetta di fronte alla parrocchia di San Narciso.

Il presidente Federico Fantinel ha convocato il Consiglio comunale di Carbonia in seduta ordinaria e pubblica, di prima convocazione, presso la sala Polifunzionale in piazza Roma, per giovedì prossimo 27 ottobre, alle ore 17.00, col seguente ordine del giorno:

1. Interrogazioni, interpellanze, mozioni;

2. Variazione al Programma triennale delle Opere Pubbliche 2022-2024. Approvazione;

3. Secondo aggiornamento del “Programma Biennale degli Acquisti di Beni e Servizi 2022/2023” e contestuale integrazione al Documento Unico di Programmazione – DUP 2022-2024.

Gentile Direttore,

sulle Case di Comunità apprendiamo dal suo giornale del giudizio tranchant della Presidente di Rete Sarda Difesa della Sanità Pubblica:

«Lo smantellamento in corso degli ospedali pubblici, Case di Comunità e Ospedali di comunità, gestiti da infermieri, operatori socio-sanitari e amministrativi, quindi, “strutture non di cura”, non possono essere considerati strutture intermedie ma potrebbero essere il capolinea del sistema sanitario pubblico».

Dissentiamo dalla modalità comunicativa che tende pubblicamente più a delegittimare professioni sanitarie e l’infermieristica in particolare, (e non solo oggi, ndr), piuttosto che rafforzare e valorizzare il proprio ruolo e/o la funzione del team multidisciplinare.

Sono almeno tre le dichiarazioni che riteniamo quanto meno fuorvianti rese da Rete Sarda Difesa della Sanità Pubblica:

1)    che le Case di Comunità non siano strutture di cura

2)    che gli operatori socio sanitari gestiscano le Case di Comunità

3)    che le Case di Comunità siano il capolinea del sistema sanitario pubblico

La “Casa di Comunità” è il luogo dove diversi professionisti integrano le loro competenze per offrire a tutti i cittadini assistiti servizi efficienti e contrastare le disuguaglianze nella salute collettiva.

Nella Casa della Salute lavora un team multidisciplinare, formato da medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, infermieri, altri professionisti sanitari, personale sociale e di supporto e amministrativo che garantiscono la presa in carico globale della persona, la continuità assistenziale ospedale-territorio e l’integrazione tra assistenza sanitaria e sociale.

Al netto delle criticità, delle difficoltà oggettive e delle risorse umane e professionali sanitarie disponibili che nemmeno l’Ordine Professioni Infermieristiche Carbonia Iglesias sottovaluta, anche nel Sulcis Iglesiente le Case della Salute rappresentano la sede di accesso ed erogazione dei servizi sanitari, sociosanitari e socio-assistenziali rivolti alla popolazione dell’ambito territoriale di riferimento.

Come possono quindi essere considerate “strutture non di cura” le Case di Comunità quando assicurano un punto unico di accesso ai cittadini, garantiscono la continuità assistenziale, organizzano e coordinano le risposte da dare al cittadino, rafforzano l’integrazione con l’ospedale, soprattutto in relazione alle dimissioni, implementano la presa in carico di pazienti affetti da una o più patologie croniche, sviluppano programmi di prevenzione, promuovono e valorizzano la partecipazione dei cittadini?

Come può essere considerato “capolinea del servizio sanitario pubblico” la Casa della Salute e il team che vi opera e che lo rappresenta quando accoglie i cittadini, valuta i bisogni, orienta ai servizi, gestisce in coordinamento le patologie croniche, pianifica e gestisce l’assistenza domiciliare integrata, educazione alla salute, favorisce stili di vita sani, assicura continuità assistenziale, supporta i care givers, avvicina sempre di più ospedale e territorio e garantire una presa in carico sempre più completa ed efficace?

Noi infermiere ed infermieri, coordinatori infermieristici, dirigenti delle professioni sanitarie in ASL 7 Sulcis Iglesiente e per tutti i 130mila abitanti che prende in carico ci assumiamo la responsabilità della definizione di percorsi assistenziali specifici soprattutto nell’assistenza primaria, con un ruolo centrale di governo e case management per situazioni di criticità clinica o soggetti fragili, a svolgere un’importante attività nei programmi di prevenzione e di educazione sanitaria destinati alla popolazione, con particolare riferimento alla gestione delle patologie cronico-degenerative.

Tanto ritenevo di portare a conoscenza dei suoi lettori per correttezza e completezza d’informazione.

Graziano Lebiu

Presidente OPI Carbonia Iglesias

Si tiene domani, martedì 25 ottobre, dalle ore 15.30 alle ore 18.30, alla Biblioteca comunale di Carbonia, in viale Arsia 91, il secondo appuntamento del progetto pilota “Destinazione Turistica del Sud Ovest Sardegna” che si inserisce nel Festival per lo Sviluppo Sostenibile Sardegna 2030.

Questo secondo incontro si rivolge alle imprese del territorio e alla comunità di Carbonia e ha l’obiettivo di rafforzare le interlocuzioni con gli attori locali, creare sinergie e interagire con le reti di operatori turistici esistenti, al fine di costruire un progetto condiviso e di qualità. Fa seguito al primo che si era tenuto nella sala Polifunzionale lo scorso 29 settembre. Fra gli Enti locali che la Regione Sardegna ha selezionato come beneficiari vi è infatti il Comune di Carbonia che ha proposto un progetto inerente lo sviluppo della Destinazione Turistica del Sud Ovest della Sardegna, in partenariato con altri attori locali, e grazie alla sinergia tra l’assessorato al Turismo guidato da Michele Stivaletta e quello Agenda 2030 in capo a Katia Puddu.

Domani, martedì 25 ottobre, a partire dalle ore 9.00, presso il museo Pas alla grande Miniera di Serbariu, l’Amministrazione comunale, in collaborazione con il Sistema museale, promuove e propone un ricco programma didattico culturale rivolto ai docenti delle scuole di ogni ordine e grado sia cittadine che dell’intero territorio.
«La giornata dedicata a questa attivitàha sottolineato l’assessora della Pubblica Istruzione, Antonietta Melaspersegue un duplice e ambizioso obiettivo: la promozione e la valorizzazione del nostro sistema museale e quindi del nostro patrimonio culturale storico-archeologico.»

«Dall’altro – ha continuato l’assessoratale attività rappresenta un contributo diretto all’utilizzo della didattica laboratoriale, in un’ottica volta a migliorare la qualità dell’azione educativa e formativa.»

«Un modo di fare scuolaha detto l’assessora della Cultura, Giorgia Meli – che va nella direzione dell’apertura delle porte del nostro patrimonio culturale così da conoscerlo, apprezzarlo e valorizzarlo.»
Un patrimonio storico archeologico museale da vivere quindi non solo attraverso le visite dei luoghi dei nostri antenati, ma anche attraverso i laboratori didattici per i necessari approfondimenti e riflessioni che servono ad interiorizzare le conoscenze e formare le competenze connotate come life skills e anche hard skills per i più grandi.

Programma Open day 25 OTTOBRE

A Sant’Antioco hanno preso il via oggi i lavori di demolizione dell’ex mercato civico, stabile in pieno centro cittadino, al posto del quale sorgerà un teatro moderno, polifunzionale, dedicato alle varie espressioni artistiche. Un progetto che può contare su uno stanziamento di circa 2 milioni di euro derivante in gran parte dal Fondo per lo sviluppo delle Isole Minori. Sant’Antioco avrà così il suo Auditorium, frutto di un poderoso programma iniziato circa 4 anni fa con il “salvataggio” del finanziamento delle Isole Minori che, per varie ragioni, stava andando perduto.

«Con la demolizione dell’ex mercato civico prende avvio un’opera pubblica di cui siamo profondamente orgogliosicommenta il sindaco, Ignazio Locciavremo una struttura comunale che offrirà a chi pratica le arti un luogo dove esercitarle. Chiedo di portare pazienza per i disagi che si verificheranno per alcuni giorni, soprattutto nella fase di demolizione: gli uffici hanno preso tutti gli accorgimenti al fine di garantire l’afflusso alle abitazioni private, allo studio medico e alle attività commerciali. Quando la fase di demolizione sarà terminata, ci sarà anche una riduzione dell’area di cantiere, limitando le difficoltà, nell’ordine delle cose quando si realizza un’opera pubblica. Questa giornata è il segno che la città ha ancora la capacità di mettere in cantiere grandi costruzioni con una visione di lungo respiro.»

«Restituiamo alla collettività uno spazio dedicato alla cultura e al teatro facendone una struttura polivalente e attrattiva nel cuore del paese. Sono davvero soddisfattocommenta l’assessore dei Lavori pubblici, Francesco Garauoggi è una giornata decisiva: è un cantiere estremamente importante non solo per le dimensioni ma anche per l’aspetto economico. La città lo aspettava, lo aspettava tanto la nostra amministrazione che lo ha fortemente voluto: e oggi finalmente diamo il via a lavori che ci daranno uno spazio da consacrare definitivamente alla cultura antiochense, che avrà una casa tutta sua.»

Mamme, papà, nonni, zii e cugini, gruppi di amici, sono stati tantissimi gli ospiti che hanno partecipato alla 48 ore del Family Fest  che si è tenuto in Piazza Sella, ad Iglesias, sabato 22 e domenica 23 ottobre.

Un successo annunciato quello del format del Team Invitas diretto da Alessia Littarru che ha ricevuto piena collaborazione ed il patrocinio dell’Amministrazione  comunale di Iglesias, assessorato Attività produttive, guidato da Ubaldo Scanu.

La formula è molto semplice ma unica nel suo genere perché richiama al gioco all’aria aperta famiglie o gruppi di amici, nonne e nonni, mamme, papà, zii. che si incontrano e scontrano dalla mattina alla sera sotto lo sguardo amorevole dei personaggi, Disney ma non solo. Sono stati presenti ad Iglesias Minnie e Topolino, Masha ed Orso, Bing, Mario e Luigi.

Lo staff Family Fest saluta Iglesias e si prepara per la prossima tappa prevista per metà novembre a Cagliari.