E’ stato presentato ieri, a Portoscuso, il nuovo romanzo di Gian Franco Cau “La ragazza che leggeva l’anima”
«Silvia, una ragazza di quindici anni, dopo varie derisioni ed intimidazioni da parte di un gruppo di coetanee, un giorno all’uscita di scuola viene nuovamente insultata e aggredita con calcio, pugni e ridotta in stato di incoscienza. Viene trasportata in ospedale e, dopo alcuni giorni, si sveglia da un breve stato di coma, accorgendosi di aver perso l’uso della parola. La violenza subita le darà una nuova consapevolezza della vita ma, soprattutto, la capacità di saper leggere l’anima delle persone.»
E’ stato presentato ieri sera, nella Sala Alcoa della biblioteca comunale di Portoscuso, il romanzo di Gian Franco Cau “La ragazza che leggeva l’anima”, che ho avuto il piacere di pubblicare. La presentazione è stata patrocinata dall’assessorato della Cultura del comune di Portoscuso. Ha partecipato l’amministratore della Cantina Sardus Pater, Raffaele De Matteis, che ha offerto ai presenti una degustazione dell’AD 49, lo Spumante Metodo Classico prodotto con uva Vermentino in Sardegna.
Al termine della presentazione, Nadia Pische ha intervistato l’autore del libro, Gian Franco Cau.
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