18 July, 2024
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Nel leggere con piacere l’illuminante articolo “L’anatra zoppa” del Sulcis Iglesiente, di Mario Marroccu, che richiama al “buon senso e all’unità”, contro “le surreali vicendevoli accuse di campanilismo”, sono più che mai convinto che sia necessario sperimentare un nuovo approccio strategico integrato, finalizzato a condividere, organizzare, rendere accessibile, utilizzare e capitalizzare il vasto patrimonio di competenze presenti nella ASL Sulcis, attraverso la creazione di Comunità di Pratica (CdP).
Il termine comunità di pratica, o “Community of practice“, compare agli inizi degli anni ’90, a opera di Étienne Wenger, ma la sua origine è molto più lontana nel tempo, basti pensare alle botteghe artigiane. Il fine della comunità è il miglioramento collettivo. Chi aderisca a questo tipo di organizzazione, mira ad un modello di intelligenza condivisa, non esistono spazi privati o individuali, in quanto tutti condividono tutto.
Chi ha conoscenza e la tiene per sé è come se non l’avesse. Le Comunità di Pratica tendono all’eccellenza, a scambiarsi reciprocamente ciò che di meglio produce ognuno dei collaboratori. Questo metodo costruttivista punta a costruire una conoscenza collettiva condivisa, un modo di vivere, lavorare e studiare, una concezione che si differenzia notevolmente dalle società di tipo individualistico, dove prevale la competizione.
L’idea di CdC è veramente rivoluzionaria. Siamo in un momento storico e in un territorio, dove ci si unisce per togliere ad altri i diritti acquisiti. Ci si unisce in manifestazioni non per la conquista di un diritto, per il mantenimento di un servizio. No. Ci si unisce per andare contro altro ed altri. L’identità degli assistiti della ASL Sulcis non può essere ancora quella dell’appartenenza a questo o a quel Comune.
Le Comunità di Pratica non sono un fenomeno nuovo. Già dalla fine del secolo scorso possono rilevarsi esperienze intese a costituire Comunità di Pratica in ambito sanitario.
Le CdP costituiscano un valido strumento per fronteggiare efficacemente le sfide della sanità moderna, caratterizzata da complessità, specializzazione e personalizzazione delle cure. Nelle CdP l’apprendimento si realizza attraverso l’esperienza sul campo (apprendimento situato) consentendo ai suoi membri, grazie alle interazioni reciproche, di acquisire competenze che possono essere immediatamente verificate nella pratica.
L’apprendimento nella CdP è sia processo individuale e mentale del singolo, che fenomeno sociale e di gruppo dell’intera comunità. La comunità è necessaria ed indispensabile per la condivisione della conoscenza e fornisce un ambiente sicuro dove cimentarsi nell’apprendimento, attraverso l’osservazione e l’interazione con i colleghi più esperti.
L’informalità nelle interazioni è l’elemento che più assicura una buona riuscita della collaborazione ed un atteggiamento propositivo, incoraggiando il confronto, migliorando la pratica e contribuendo a sviluppare nuove soluzioni per affrontare i problemi.
Nello specifico le dinamiche di interazione delle CdC sono riassumibili in quattro fasi essenziali:
• La comunicazione – fase in cui ci si scambia domande e risposte supportandosi reciprocamente nel lavoro quotidiano, solitamente ci si trova nello stesso ambito professionale con una certa eterogeneità del livello di esperienza. In questa fase iniziale si sviluppa un senso di “aiuto reciproco” nel breve periodo.
• La condivisione – fase in cui si hanno interessi comuni (ad es: problema di salute specifico) per i quali si hanno risorse comuni alle quali far riferimento per risolvere ciascuno i propri problemi, interagendo con persone che provengono da ambiti disciplinari simili si migliora la formazione personale. In questa fase si sviluppa l’“apprendimento individuale” nel lungo periodo.

• La collaborazione – fase in cui si ha un problema comune da risolvere separatamente (ad esempio: creare un percorso diagnostico terapeutico assistenziale (PDTA), percorsi integrati, etc.), ma avvalendosi del supporto reciproco, solitamente si è tutti attori dello stesso processo e la finalità è quella di migliorare continuamente le prestazioni del processo. In questa fase si sviluppa il “supporto ai processi” aziendali nel breve periodo.
• La cooperazione – fase in cui si lavora per produrre un unico “prodotto” (che può identificarsi in un prodotto, un servizio, un progetto, ecc.) e il risultato dovrà essere il migliore da ogni punto di vista, scartando le proposte inadeguate, così facendo si sviluppano le capacità innovative dell’impresa. In questa fase si sviluppa l’”apprendimento organizzativo” nel lungo periodo.
Per fare un esempio, le insufficienze riportate nel PNE 2022 (dati 2021 sugli indicatori di Colecistectomia laparoscopica: ricoveri con degenza post operatoria < a 3 giorni, Colecistectomia laparoscopica: interventi in reparti con volume > 90 casi/anno o sulla Frattura del collo del femore: intervento chirurgico entro 48 ore), per essere modificate potrebbero essere analizzate in una CdP condividendo le diverse competenze possedute da ortopedici, anestesisti, chirurghi e direzione strategica, pena la possibile riduzione di Unità Operative.
Per quanto concerne il governo della sanità territoriale e della cronicità, oltre gli adempimenti normativi previsti dal DM 71, sarà necessario costruire CdP attraverso la partecipazione dei MMG, PLS, Medici Specialisti Ospedale/Territorio, Specialisti della fragilità (Fisiatri e Geriatri), ADI, UVMD ed équipe itineranti, comunità protette, i referenti dei servizi di dimissioni ospedaliere, Assistenti sociali e Psicologi della ASL e dei Distretti Sociali/Ambiti territoriali, rappresentanti delle Associazioni dei malati.
Il Ruolo del Management (Direttori dei Distretti Sanitari e del Presidio Ospedaliero, gli altri Dirigenti delle strutture aziendali, Formazione, Professioni sanitarie, Controllo di Gestione, Farmacisti, e servizi informatici, etc.), dovrà essere quello di incoraggiare, supportare, incentivare e indirizzare la Comunità di Pratica verso il raggiungimento degli obiettivi aziendali, stimolando la creazione di un senso di appartenenza, facilitando la comunicazione e la condivisione di informazioni e conoscenze, incoraggiando l’utilizzo della tecnologia a disposizione per la comunicazione e agendo in collaborazione con i servizi degli Enti locali per una piena integrazione multidisciplinare.

Antonello Cuccuru

 

E’ stato presentato martedì 13 dicembre, nella sala consiliare, l’evento “26° Miracolo di Natale”, per la prima volta a Carbonia, quest’anno in contemporanea con i comuni di Cagliari, Alghero, Bosa, Burcei, Decimomannu, Domusnovas, Elmas, Guasila, Iglesias, Maracalagonis, Monserrato, Porto Torres, Quartu Sant’Elena, Quartucciu, Sassari, Selargius, Sestu, Suelli, Villacidro, Villamassargia e Villaputzu. Verranno raccolti viveri di prima necessità a lunga conservazione, prodotti per l’igiene della casa e della persona, per tutte le famiglie bisognose.

Da lunedì 12 dicembre, presso la palestra della scuola primaria Grazia Deledda in via Roma, è iniziata una pre-raccolta che si concluderà venerdì 16, curata dalle Caritas parrocchiali di Carbonia. Nella stessa palestra è visitabile una mostra dedicata a Madre Teresa di Calcutta.

Dopo i saluti ed i ringraziamenti del presidente del Consiglio comunale Federico Fantinel, dell’assessora della Cultura e dello Sport Giorgia Meli, dell’assessore dei Servizi sociali Roberto Gibillini, è intervenuto monsignor Arrigo Miglio, cardinale ed amministratore apostolico della diocesi di Iglesias, che con parole profonde ha ringraziato Gennaro Longobardi che 26 anni fa ebbe l’idea di iniziare una così bella tradizione e tutte le persone che si spenderanno affinché possa veramente avvenire il miracolo. A seguire l’intervento dell’assessora della Pubblica istruzione Antonietta Melas, che ha ringraziato tutte le persone che parteciperanno alla raccolta e in particolare il mondo della scuola che da sempre si distingue per iniziative di solidarietà. Presenti anche rappresentanti la Caritas e di altre associazioni che hanno dato subito la loro adesione all’evento, considerandolo di grande importanza perché coinvolge tutta la nostra isola, dal sud al nord.

Don Giampaolo Cincotti si è unito ai ringraziamenti, concludendo il suo discorso con una preghiera molto gradita a tutti i presenti.

Toccante l’intervento di Gennaro Longobardi che ha raccontato di aver vissuto un’infanzia economicamente complicata, in un luogo particolarmente difficile in cui è cresciuto con un padre che ha sempre cercato di sdrammatizzare, facendolo comunque crescere sereno e con valori molto forti. Da qui la sua grande voglia di aiutare le persone in difficoltà.

Carbonia è onorata di prendere parte al 26° Miracolo di Natale, Grazie Gennaro per questa grande opportunità.

Nadia Pische

 

Sono 553 i nuovi positivi al Covid-19 in Sardegna su 2.878 tamponi eseguiti, 67 diagnosticati da molecolare, 486 da antigenico, nessun decesso.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 6 (+2).

I pazienti ricoverati in area medica sono 101 (+2).

Sono 6.497 le persone in isolamento domiciliare (-37).

Sono stati decretati i vincitori della prima edizione del concorso fotografico “Geominerario 2023”, indetto dal Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna per la realizzazione del nuovo calendario 2023, che conterrà le foto più suggestive e rappresentative degli ex siti minerari e dei loro territori inviate dai partecipanti.

Le foto, tra cui le tre vincenti, sono state valutate da un’apposita commissione, presieduta dalla fotografa Daniela Zedda. Il primo premio è stato assegnato a Gian Marco Meloni per una foto descrivente l’ex miniera di Montevecchio, nel Guspinese – Arburese. Al secondo posto Michela Peddis, con una foto relativa all’ex laveria “Giuanni Longu” nell’ex miniera di “Su Zurfuru” a Fluminimaggiore, mentre al terzo posto si è posizionata Valeria Leo, con una foto del paesaggio ex minerario di Montevecchio.

I tre vincitori verranno premiati domenica 18 dicembre, durante la serata conclusiva dell’evento “OPEN YOUR MINE – Miniere Aperte” in piazza Roma a Carbonia, in occasione dell’anniversario della fondazione della città. A partire dalle 19.00, oltre alla cerimonia di premiazione, verrà proiettato il documentario “La Grande Miniera di Serbariu, una delle più importanti risorse energetiche d’Italia del ‘900”, realizzato dal Parco Geominerario, a cui seguirà l’atteso concerto dei Tazenda.

 

I consiglieri del Patto civico Daniela Garau e Daniele Mele e della Lega Monica Atzori, hanno chiesto le dimissioni del presidente della seconda commissione del comune di Carbonia, Giacomo Guadagnini, per aver riunito la commissione davanti alla sede cittadina di AREA, senza rispettare le procedure ed escludendo dalla convocazione alcuni componenti della commissione stessa.
“Quanto accaduto nei giorni scorsi è gravissimo e lesivo delle prerogative e diritti dei componenti della commissione consiliare – scrivono in una nota i tre consiglieri di minoranza -. Restituisce la misura della spregiudicatezza e sfrontatezza del suo Presidente e dei colleghi consiglieri di maggioranza che hanno partecipato all’incontro, nessuno dei quali si è posto il problema di ricondurre a legittimità la riunione. Le interviste rilasciate, poi pubblicate sui social e dai mass media provano il fatto che il tutto è stato organizzato e non frutto di una decisione estemporanea. Non è questo il modo corretto di affrontare un tema delicato come quello di AREA che richiederebbe a livello comunale la massima condivisione.”

Si giocherà sabato 17 dicembre, allo stadio Comunale “Carlo Zoboli”, la partita Carbonia-Lanusei, valida per la prima giornata del girone di ritorno del campionato di Eccellenza regionale. Domenica 18 dicembre la città mineraria festeggerà l’84esimo anno dalla sua inaugurazione.

Verrà anticipata anche la partita che vedrà impegnata la squadra di Diego Mingioni per la seconda giornata, sul campo della Ferrini, inizialmente in programma venerdì 30. Si giocherà venerdì 23 dicembre. La decisione è stata assunta per consentire ai calciatori di trascorrere qualche giorno in più in famiglia per le festività di Natale e fine anno, anche oltre Tirreno o in qualche caso all’estero.

Giovedì 15 dicembre, dalle 15.00 alle 17.00, presso il Parco Archeologico di Cannas di Sotto si terrà l’ultimo appuntamento di “Tessere di storia” del 2022.
La rassegna si chiude con un evento per le famiglie, a cui potranno partecipare bambini ed adulti.
Il pomeriggio sarà dedicato alle attività quotidiane della preistoria, dalla preparazione dei cibi alla filatura e tessitura, senza dimenticare la ceramica. Seduti intorno al focolare, i partecipanti potranno manipolare l’argilla e creare piccoli vasi da portar via. La visita alla Necropoli a Domus de Janas concluderà l’attività
L’iniziativa è a cura del Consorzio Sistema Culturale Sardegna, gestore del Sistema Museale, con il patrocinio del comune di Carbonia.
Il costo di partecipazione è di 5,00 € a persona. Prenotazione obbligatoria al numero del Museo Archeologico 345 888 6058.

Verrà presentato domenica 18 dicembre, 84° dell’inaugurazione della città di Carbonia, il documentario “Come Scintille Nel Buio”, realizzato da un gruppo di giovani filmmakers selezionati in tutta Italia attraverso un bando pubblico. L’appuntamento è fissato alle ore 11.00, alla Sala SuperCinema di via Sebastiano Satta 57.

La proiezione, con ingresso libero e gratuito, è organizzata dal CSC Carbonia della Società Umanitaria insieme al comune di Carbonia, e fa parte degli eventi promossi dall’Amministrazione comunale per celebrare l’ottantaquattresimo anniversario dell’inaugurazione della città.

Quattro ragazze e quattro ragazzi provenienti da tutta Italia e dalla Sardegna, sotto la guida del regista Daniele Gaglianone e del regista e sociologo Chicco Angius, hanno realizzato un documentario che racconta la particolarissima realtà sociale, storica e antropologica della città di Carbonia, attraverso le interviste ai suoi abitanti, dopo un periodo di residenza in città lo scorso ottobre.

Attraverso le interviste a sette persone, giovani e anziane, il film delinea una comunità ancora fortemente e inconsciamente legata al proprio passato nel sottosuolo. Ciò che emerge al di sopra trova una sua corrispondenza metaforica e reale in ciò che sta sotto, nascosto nella propria memoria e nel proprio animo come ricordo, speranza, frustrazione, aspettativa.

Lo stato d’animo di una città ancora fortemente legata al proprio passato minerario e, allo stesso tempo, fortemente proiettata in un futuro che è ancora sospeso. Gli spazi della città sono attraversati dalle persone che li abitano e che forse non sono mai riuscite a capirli e farsi capire del tutto.

Il film, realizzato dal Csc Carbonia-Iglesias Società Umanitaria, sulla base dei fondi cineportuali della Regione Autonoma della Sardegna, insieme ai Servizi Audiovisi dello SBIS Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis, con il sostegno di Carbonia Newsletter – Comune di Carbonia, verrà distribuito dall’Ucca – Unione Circoli Cinematografici dell’Arci all’interno della rassegna itinerante di Cinema del Reale L’Italia che non si vede che dal prossimo gennaio circuiterà all’interno di tutta la rete Arci-Ucca, composta in tutta Italia da oltre quattromila circoli.

Come Scintille Nel Buio è un film ideato e realizzato insieme ai partecipanti del Carbonia Cinema Giovani Filming Lab con la regia di Daniele Gaglianone. Hanno fatto parte del gruppo di Carbonia Cinema Giovani Filming Lab: Maria Vittoria Daquino (Milano), Mario D’Acunto (Gaeta), Letizia Dessì (Guspini), Sara Maffi (Calcinate, Bergamo), Gabriele Pappalardo (Savignano, Cuneo), Francesco Palomba (Cagliari), Giulio Pettenò (Arese, Milano) e Martina Tomaiuolo (Foggia).

Alla realizzazione del documentario hanno contribuito in varia forma alcune figure professionali del territorio tra cui il fonico e musicista Luca Gambula, che ne ha curato la colonna sonora ed il sound design, il fotografo e location manager Fabio Dongu e l’operatore culturale Francesco Corgiolu del Circolo Arci “Il Calderone” di Sant’Antioco impegnato nella produzione.

Nel montaggio del film è stato utilizzato il patrimonio di cinema di famiglia in Super 8 raccolto dai tre centri sardi della Società Umanitaria, il Centro Servizi Culturali di Cagliari – Cineteca Sarda, il CSC di Alghero e quello di Carbonia attraverso il progetto regionale di raccolta del cinema di famiglia “La tua memoria è la nostra storia“.

 

 

Per venerdì 16 dicembre 2022 i tecnici di Abbanoa saranno al lavoro a Carbonia per effettuare un intervento di manutenzione straordinaria nell’impianto idrico in località Caput Acquas. Dalle 8.00 alle 13.30, sarà necessario sospendere l’erogazione nelle località di Caput Acquas, Is Perdas, Medau Lisci, Medau Desogus, Is Serafinis e Medau Esu.

Verranno intrapresi tutti gli accorgimenti necessari a limitare i disservizi. Qualsiasi anomalia potrà essere segnalata al servizio di segnalazione guasti di Abbanoa tramite il numero verde 800.022.040 attivo 24 ore su 24.

Due giorni fa la protesta di alcuni consiglieri ed assessori del comune di Carbonia; poi è scattata la protesta del comitato che da anni si batte sulle problematiche legate alla gestione del patrimonio Area ed ha organizzato un presidio all’ingresso della sede di via Angioy. Oggi il Direttore Generale di Area, ing. Cristian Filippo Riu, ha comunicato al sindaco di Carbonia, Pietro Morittu, la convocazione di un incontro per l’esame delle problematiche di edilizia residenziale pubblica, da tenere martedì 20 dicembre, presso i locali di Area in Carbonia, con la partecipazione di tutti coloro che intendano confrontarsi sulle stesse tematiche.

Stamane, intanto, al presidio era ancora in corso davanti all’ingresso degli uffici AREA di Carbonia, ed abbiamo intervistato Daniele Mele, consigliere comunale di minoranza.