23 July, 2024
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«Oggi è una giornata storica per la nostra comunità. Al comune di Teulada è stata riconosciuta ufficialmente l’autonomia per la gestione dell’acqua. Mi ha appena dato la notizia il presidente dell’EGAS Fabio Albieri (sindaco di Calangianus), che ringrazio.
Dopo anni di incertezze una legge regionale del 2017 ha previsto l’autonomia idrica a patto che i comuni avessero certi requisiti e rispettassero determinate condizioni piuttosto stringenti. L’Ente di Governo d’Ambito, a seguito della documentazione da noi presentata, oggi ha deliberato e certificato tale risultato.»
Lo ha comunicato alla popolazione di Teulada, poco più di mezz’ora fa, in un post pubblicato su Facebook, il sindaco Daniele Serra.
«È un grande orgoglio per me aver chiuso definitivamente questa vicenda che parte da lontano (anche altre amministrazioni prima della mia non hanno mai mollato) ma che in particolare in questi ultimi 12 mesi ha avuto il suo culmine ha aggiunto Daniele Serra -. Mesi di interlocuzioni, progetti, relazioni, schede, tabelle e monitoraggi e fino ad oggi anche un po’ di apprensione (e qualche notte insonne) per il risultato. Abbiamo lavorato senza sosta, e senza clamore, per arrivare alla meta. Cosa tutt’altro che semplice e scontata.»
«Non credo sfugga a nessuno la complessità e la grande responsabilità nella gestione di un bene così prezioso e delicatoha sottolineato il sindaco di Teulada -. Possiamo dire di lasciare alle prossime generazioni un modello virtuoso, in crescita continua e, soprattutto, in totale autonomia, senza più il timore del subentro di altri gestori (leggi Abbanoa). Ma autonomia significa maturità e consapevolezza per amministratori e cittadini che il modello deve essere continuamente migliorato e, sempre nel rispetto delle norme, difeso e potenziato. Anche con investimenti, anche con rinunce e sacrifici, certamente con pazienza. Con la convinzione che d’ora in poi dovremo essere tutti ancora più rispettosi e responsabili nell’utilizzo sostenibile dell’acqua. Abbiamo dimostrato di poterlo e saperlo fare, dovremo dimostrare di saperlo fare anche in futuro.»
«Mi sento di ringraziare tutti i miei compagni di amministrazione che in questi anni su questa tematica mi hanno affiancato nelle battaglie e nelle scelte, e tutti i dipendenti comunali e i professionisti esterni che, senza risparmiarsi, hanno dato seguito al nostro indirizzo politico. Grazie.
Eravamo in 27 i comuni cosiddetti “ribelli”, non tutti hanno potuto raggiungere questo risultato, ma ogni comune è un caso a sé, ci sono condizioni specifiche e caratteristiche particolari, per cui semplificare e fare paragoni è semplicemente impossibile.»
«E adesso aprendo il rubinetto potremo davvero dire a voce alta: questa è l’acqua di Teulada e dei Teuladiniha concluso Daniele Serra -. Ma attenzione da domani entra in vigore la mia l’ordinanza estiva con le consuete regole per il risparmio idrico. Quest’anno abbiamo un buon motivo in più per rispettarla. Grazie a tutti.»

Giovedì 7 luglio, a Cagliari, alle ore 20.00, in Piazza Sant’Eulalia 1, Antonio Boggio presenterà nell’ambito di Éntula “Omicidio  a Carloforte”, in dialogo con Nicola Muscas. 

L’evento è organizzato in collaborazione con Genti de mesu, Karalettura, La Malince, Apriamo le finestre alla Marina, Congregazione Santissimo Sacramento nella Marina, Centro Sportivo Ossigeno, Parrocchia Sant’Eulalia e libreria Mieleamaro.

Antonio Boggio, nato nel 1982, è cresciuto a Carloforte. Attualmente vive e lavora a Cagliari.

Omicidio a Carloforte è il suo romanzo di esordio, primo giallo di una serie con il Commissario Alvise Terranova.

Oggi sono quattro gli incendi che hanno richiesto l’intervento di un mezzo aereo del Corpo forestale. Il primo a Galtellì (adiacente alla Trasversale sarda), dove ha mandato in fumo alcuni ettari di pascoli e campi incolti; il secondo in prossimità della stazione ferroviaria di Perfugas, dove sono stati bruciati circa 4 ettari di terreno. Fiamme anche a Dorgali (località Sos Puttos), dove le fiamme hanno mandato in fumo un ettaro di terreno. Un incendio, infine, ha interessato anche la località “Case Saradde”, ad Erula. In questo caso il bilancio è di 1,5 ettari bruciati. Per spegnere le fiamme sono intervenuti anche Forestas, vigili del fuoco e barracelli.

Antonio Caria

Cinque persone sono state informate della conclusione delle indagini preliminari da parte della Procura della Repubblica di Cagliari per una serie di reati concernenti la realizzazione della condotta dell’acqua nei comuni di Nuxis, Narcao e Perdaxius appaltati dalla Società Abbanoa.

I destinatari dell’avviso agli indagati della conclusione delle indagini, coordinate dal P.M. dott. Andrea Vacca, sono i tre responsabili di un’azienda pugliese, indagati per i reati, in concorso, di «frode nell’esecuzione del contratto e nell’adempimento degli altri obblighi contrattuali assunti verso la stazione appaltante Abbanoa, facendo anche mancare cose o opere necessarie al servizio pubblico». Tali lavori, inoltre, sarebbero stati eseguiti «in totale difformità alla normativa paesaggistico-ambientale, forestale, di polizia fluviale e di gestione di rifiuti».

L’indagine è stata avviata e portata a compimento dall’Ispettorato del Corpo forestale di Iglesias, su segnalazione della società Abbanoa S.p.A., che, al termine dei lavori del cantiere, «ha rilevato la presenza di un eccessivo esubero di terre e rocce da scavo depositate lungo più tronchi della condotta idrica ed altre rilevanti e macroscopiche difformità al progetto, compiute dall’appaltatrice».

Le altre due persone destinatarie dell’avviso sono i titolari di un’altra società pugliese, ai quali viene contestata in concorso fra loro, «la falsità in atti nell’aver attestato la conformità delle parti fornite relative all’impianto di potabilizzazione ricadente nel comune di Nuxis».

 

Sit-in dei lavoratori della Portovesme srl questa mattina davanti al Palazzo del Consiglio regionale, in via Roma, a Cagliari. L’iniziativa è stata organizzata per sollecitare il Consiglio regionale e la Giunta Solinas a sostenere la vertenza che vede 1.500 posti di lavoro a rischio per i problemi provocati al ciclo produttivo dello stabilimento di Portovesme, dagli elevatissimi costi dell’energia, cresciuti di oltre quattro volte rispetto al periodo precrisi. La situazione è resa ancora più grave dalla mancanza della rete del gas e quindi degli incentivi garantiti dal Governo alle aree industriali penalizzate in questa fase dall’impennata dal prezzo del gas.

Al termine del sit-in, una delegazione è stata ricevuta dai capigruppo del Consiglio regionale.

Il Consiglio regionale interverrà in tempi brevissimi con un documento unitario a sostegno della Portovesme Srl per sollecitare il Governo ad approvare i decreti attuativi a favore delle aziende “energivore” e, nello stesso tempo, svilupperà un’azione istituzionale, di concerto con la Giunta, per l’attivazione di un “tavolo specifico” per il sistema economico regionale attualmente penalizzato dalla mancanza del gas.
La decisione è arrivata al termine dell’incontro dei capigruppo, presieduto dal vice presidente dell’Assemblea Giovanni Antonio Satta, con le rappresentanze sindacali della Portovesme SrL, al quale hanno preso parte anche gli assessori dell’Industria Anita Pili e dell’Ambiente Gianni Lampis.
In apertura, i rappresentanti sindacali hanno esposto alcune cifre che danno la misura delle difficoltà nelle quali si trova l’azienda. A fronte di un costo energetico che nel 2021 si è attestato sui 20 euro a Megawatt, questa voce è arrivata nell’anno in corso a 240 euro, con alcuni picchi vicino ai 400 euro, facendo passare l’incidenza della voce energetica sui costi aziendali dal 30 al 70%.
Questa situazione, hanno aggiunto i sindacalisti, aumenta ulteriormente i problemi della Portovesme Srl, dove dal mese di ottobre è stata collocata in cassa integrazione “a rotazione” una quota di personale di circa 700 unità. Inoltre, un quadro nazionale ed internazionale in ulteriore peggioramento potrebbe portare ad altri tagli di personale, fino a 1.000 unità rispetto ai 1.500 dell’organico attuale, con ripercussioni negative anche sull’indotto.
Dopo aver ricordato che in questa difficilissima vertenza la Regione non è una “controparte” ma un “alleato”, i sindacati hanno sollecitato le istituzioni regionali ad avviare le azioni politiche più incisive nei confronti del Governo sia per approvare al più presto i decreti attuativi collegati alle leggi di sostegno al settore energetico, sia per assicurare alla Sardegna, con provvedimenti specifici, parità di trattamento con le altre Regioni, tenendo conto del fatto che l’Isola non può contare su una materia prima essenziale come il gas.
Sulla parte propositiva dell’azione delle istituzioni regionali si sono poi soffermati gli assessori dell’Industria Anita Pili e dell’Ambiente Gianni Lampis. Anita Pili ha affermato che le aziende energetiche della Sardegna hanno diritto, nel momento attuale di crisi, ad una protezione “speciale”, necessaria per colmare il divario strutturale che pesa sul sistema economico regionale. Per questo, ha precisato, oltre all’intervento nei confronti del Governo e del ministero della Transizione ecologica, sarà coinvolta anche la conferenza della Regioni.
Gianni Lampis ha sottolineato che molte delle misure strategiche per la “ripartenza” della Sardegna sono concentrate nel settore energetico.
Abbiamo di fronte, ha aggiunto, questioni molto complesse che richiedono senso di responsabilità ed unità, ed anche la capacità di concentrarsi sulle cose concrete, creando per le aziende le migliori condizioni (come nel caso della Portovesme Srl) per realizzare gli investimenti programmati.

Domani mattina, intanto, è prevista la visita della viceministro dello Sviluppo economico Alessandra Todde nello stabilimento di Portovesme.

Dopo l’anteprima di aprile, dedicata a Francesco Abate e al suo nuovo libro Il complotto dei Calafati, dal 7 luglio il festival culturale Liberevento entra nel vivo.

Sino al 31 agosto la manifestazione, organizzata dall’associazione Contramilonga, porterà in Sardegna 25 tra autori ed autrici, nomi di primissimo piano del panorama culturale nazionale tra cui Romano Prodi, Umberto Galimberti, Gad Lerner, Gherardo Colombo, Roberta Bruzzone, Daria Bignardi, Stefania Andreoli, solo per citarne alcuni.

In tutto sono in programma più di quaranta appuntamenti – alcuni già sold out – sparsi tra Iglesias, Carbonia, Portoscuso, Masainas, Gonnesa, Calasetta, Villamassargia, Teulada, Macomer. Quattro incontri sono in programma anche nel capoluogo sardo dove, in collaborazione con la Sogaer, la società di gestione dello scalo “Mario Mameli”, alcuni ospiti saranno invitati a presentare le loro opere nella Cagliari airport library.

E’ un programma ricchissimo, dunque, quello dell’XI edizione del festival, manifestazione nata nel Sulcis ed ormai considerata un fiore all’occhiello delle estati nell’isola, da quest’anno inserita dalla Regione Sardegna tra le grandi manifestazioni letterarie consolidate (legge 14/2006).

Secondo appuntamento, il prossimo 2 luglio, a Gonnesa, per Open Your Mine – Miniere Aperte, l’evento itinerante organizzato dal Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna in collaborazione con i Comuni e le associazioni del territorio.
Obiettivo del progetto è promuovere la tutela e la valorizzazione del patrimonio minerario, l’identità dei territori del Parco con la finalità di migliorarne la percezione ed evidenziare le potenzialità in chiave innovativa e sostenibile sotto il profilo economico, culturale e ambientale.
«Il progetto è parte di un processo virtuoso di animazione, salvaguardia e promozione territoriale delle aree del Parco che fa parte della missione a me affidata con la nomina a Commissario e si propone come uno strumento per divulgare correttamente i valori del grande patrimonio minerario, indicando un modello di fruizione che produce ricadute positive e benessere nel contesto in cui è applicato. Queste azioni sono, inoltre, sinergiche alla corretta gestione amministrativa e di risanamento dell’ente che rimane il compito principale per il quale sono stata indicata», ha evidenziato Elisabetta Anna Castelli, Commissario straordinario del Consorzio del Parco Geominerario della Sardegna.
La seconda tappa della manifestazione sarà ospitata nel villaggio minerario di Normann, un borgo a 7 chilometri dal centro di Gonnesa e a circa 60 da Cagliari, e si inserisce in un fitto calendario di appuntamenti che nei prossimi mesi, dopo l’inaugurazione avvenuta a Carbonia lo scorso 18 dicembre, faranno tappa a Gadoni, Pau e Masullas, Porto Flavia (Iglesias), per concludersi nella Grande Miniera di Serbariu (Carbonia).
Le iniziative del progetto Open Your Mine sono realizzate in collaborazione con le amministrazioni locali e le realtà associative presenti nei territori delle aree del parco interessate e prevedono attività divulgative e visite guidate nei luoghi emblematici del contesto minerario locale.
Gli eventi nascono per coinvolgere le comunità che desiderano condividere la necessità di dotare il proprio patrimonio minerario di nuovi valori d’uso, che permettano di accrescere il capitale di questa eredità culturale e storica, curando la transizione da giacimento industriale a repertorio di esperienze che guardano al futuro.
Il piccolo villaggio di Normann, nel comune di Gonnesa, in cui resistono una ventina di nuclei familiari, è stato nel passato la residenza degli impiegati e dei dirigenti della Miniera di San Giovanni. È raggiungibile dal portale d’ingresso della Miniera e si trova al centro di uno straordinario contesto ambientale circondato dalla macchia mediterranea, situato in posizione dominante, si affaccia, con una vista mozzafiato, sul suggestivo golfo del Leone.

 

Sul sito istituzionale del comune di Carbonia è stato pubblicato l’elenco dei soggetti gestori ammessi a organizzare i servizi estivi dedicati a bambini e ragazzi dai 3 ai 17 anni e ai quali le famiglie, che hanno presentato richiesta di contributo per i “Centri Estivi 2022”, possono rivolgersi.

I soggetti della realtà cittadina che si sono candidati e che sono risultati idonei sono i seguenti: Gruppo Comunità via Marconi, Aps Piccoli Passi, La casa di Ghighi, British School Carbonia, Imperial Dance Fitness, Cucciolandia, suore Domenicane, Sa Bardufola, Associazione culturale Hippipolla, Aletheia, Beata Vergine Addolorata, scuola paritaria “Gritti”, UISP Carbonia.

Le attività ludico-ricreative e di intrattenimento per bambini e ragazzi sono garantite fino al 15 settembre 2022 con l’obiettivo di permettere ai genitori di essere agevolati nei tempi di vita familiare e lavorativa.

Sono 2.733 i nuovi positivi al Covid-19 in Sardegna su 8.091 tamponi eseguiti, 211 diagnosticati da molecolare, 2.522 da antigenico, nessun decesso.

I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 10 (+3).

I pazienti ricoverati in area medica sono 128 (+4).

Sono 25.327 le persone in isolamento domiciliare (+1.589).  

«In merito all’andamento dei contagi Covid-19 a Portoscuso, si informa la popolazione che il numero dei positivi è salito a 106 casi confermati.
Si invitano, pertanto, tutti i concittadini, alla massima prudenza ed allo scrupoloso rispetto delle regole atte a contenere la diffusione della malattia.»
Lo ha comunicato questa sera, il sindaco Ignazio Salvatore Atzori.