Il 12 aprile 2021 l’approvazione della legge regionale n° 7 “Riforma dell’assetto territoriale della Regione. Modifiche alla legge regionale n. 2 del 2016, alla legge regionale n. 9 del 2006 in materia di demanio marittimo e disposizioni urgenti in materia di svolgimento delle elezioni comunali”. Oggi, a distanza di 606 giorni, la legge non ha trovato ancora attuazione, anche per l’impugnazione di un articolo da parte del Governo, poi dichiarata inammissibile dalla Consulta, ma soprattutto per le solite lungaggini burocratiche. E per cercare di contribuire a porre fine a questi tempi infiniti, è intervenuto il consigliere regionale Fabio Usai.
«Tra le battaglie più impegnative che hanno caratterizzato la mia attività di consigliere regionale in questi anni, a pieno titolo c’è stata la ricostituzione degli enti intermedi che furono aboliti con i
referendum abrogativi del 2012 – scrive in una nota Fabio Usai -. In particolare la riproposizione della provincia del nostro territorio: poiché dalla sua abolizione, innegabilmente, importanti servizi e strumenti di pianificazione strategica negli ambiti turistico, economico, infrastrutturale, ambientale, delle politiche del lavoro, sono stati nuovamente avocati dalla Regione e il Sulcis Iglesiente ha subito un progressivo impoverimento e spopolamento. Soprattutto, ha perso la capacità di rappresentare le proprie prerogative, in particolare quelle politico-istituzionali, in maniera unitaria ed efficace. Persino le forze politiche da quel momento hanno cessato di strutturare la propria proposta-visione su scala territoriale.»
«Conscio di questa situazione, già 3 anni fa, il 7 dicembre 2019, avevo promosso un importante convegno nell’aula polifunzionale di Carbonia, alla presenza di numerosi sindaci, rappresentanti politici, sindacali, datoriali, del terzo settore, e manager delle principali aziende private e pubbliche, con la finalità di creare una massa critica che potesse favorire l’approvazione di una riforma che restituisse dignità ai territori defraudati nel 2012 con l’insensato referendum che penalizzò i territori più periferici e poveri, a favore di quelli più grandi e ricchi dove le storiche province peraltro sono rimaste in funzione – aggiunge Fabio Usai -. Il tutto fino al 12 aprile 2021, quando la famosa legge n. 7 per la ricostituzione delle 4 province precedentemente abolite, più la costituzione ex novo della città metropolitana di Sassari, ha visto la luce in Consiglio regionale. Ma da allora, complice anche l’impugnazione di un articolo di tale riforma da parte del Governo nazionale (successivamente dichiarata inammissibile dalla Consulta nei primi mesi di quest’anno), non si è ancora provveduto ad strutturare tutte le azioni e i percorsi, di legge e amministrativi, per commissariare gli attuali enti intermedi e dare il via allo scorporo e alla ricostituzione dei nuovi.»
«Una situazione non più tollerabile, in quanto sarebbe necessario approvare un piccolo provvedimento legislativo per dare seguito alla riforma istituzionale già approvata. È una questione di serietà e rispetto del mandato elettorale – conclude Fabio Usai -. Pertanto, nelle prossime ore solleciterò nuovamente la Giunta ed il presidente del Consiglio regionale, affinché si calendarizzi il percorso legislativo propedeutico al commissariamento dei nuovi enti e, si spera presto, alla ricostituzione delle province e alla ripartizione delle vecchie competenze.»