21 July, 2024
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Ieri i carabinieri del Radiomobile della Compagnia dei carabinieri di Carbonia hanno arrestato un 24enne e un 41enne del luogo, indiziati dei reati di produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. In particolare i due, sottoposti al controllo in via Dalmazia, al termine di una perquisizione prima personale poi domiciliare, sono stati trovati in possesso di 8,2 grammi di eroina, 4,2 grammi di hashish, 182 pastiglie di “suboxone”, un bilancino di precisione e di 650 euro in banconote di piccolo taglio, ritenute provento dell’attività di spaccio. Quanto rinvenuto è stato sottoposto a sequestro penale, assunto in carico e verrà custodito presso idoneo locale in attesa delle analisi di rito che potrebbero essere svolte presso i laboratori del RIS di Cagliari. Gli arrestati sono stati sottoposti agli arresti domiciliari in attesa della celebrazione del giudizio con rito direttissimo che si terrà nella mattinata odierna presso il Tribunale di Cagliari.

«Nonostante oggi sia una giornata di Festa volevo informarvi del fatto che il Covid-19 stavolta ha colpito me. Per tre giorni i sintomi sono stati quelli di una pesante influenza con febbre alta e forti dolori articolari. Già da stasera fortunatamente la febbre comincia a scendere.»
Lo ha annunciato questa sera con un post pubblicato sulla pagina Facebook istituzionale del Comune, il sindaco di Santadi, Massimo Impera.
«Anche l’assessore ai Servizi sociali Elisena Anedda è risultata positiva al Covid-19, benché da altra fonte di contagio, anche per lei i sintomi sono quelli di una pesante influenzaha aggiunto Massimo Impera -. La situazione nel nostro Comune ad oggi è di 48 casi di positività, siamo tutti ancora a rischio, continuiamo a rispettare le norme di prevenzione e ad essere prudenti in tutte le situazioni quotidiane. Nella speranza che la situazione si normalizzi prestoha concluso Massimo Imperavi porgo i miei più calorosi saluti.»

Sono 327 i nuovi positivi al Covid-19 in Sardegna su 1.844 tamponi eseguiti, 42 diagnosticati da molecolare, 285 da antigenico.

I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 21 (stesso dato di ieri).

I pazienti ricoverati in area medica sono 323 (+6).

Sono 29.860 le persone in isolamento domiciliare (+62).

Si registrano 2 decessi: una donna di 63 anni, residente nella provincia del Sud Sardegna, e un uomo di 86, residente nella Città Metropolitana di Cagliari.

Sono 1.160 i nuovi positivi al Covid in Sardegna su 9.141 tamponi eseguiti, 155 diagnosticati da molecolare, 1.005 da antigenico.

I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 21 (+2).

I pazienti ricoverati in area medica sono 317 (-14).

Sono 29.798 le persone in isolamento domiciliare (+36).

Si registrano 3 decessi: 1 donna di 58 anni, residente nella provincia di Oristano; 1 uomo di 69, residente nella Città Metropolitana di Cagliari, e 1 uomo di 82 anni, residente nella provincia di Sassari.

La Monteponi non ferma la sua striscia vincente neppure nel giorno della festa per la trionfale promozione in Eccellenza regionale. Se il Quartu 2000, in cerca disperatamente di punti per raggiungere la salvezza, sperava di trovare una squadra scarica per il traguardo raggiunto e l’aria di festa, è rimasto sicuramente deluso. La squadra di Alessandro Cuccu ha giocato molto concentrata, realizzando due goal con Silvio Fanni ed Angelo Marci e subendone uno solo nei minuti finali su calcio di rigore, trasformato dall’ex Christian Cacciuto, in goal già nella partita del girone d’andata che costò alla Monteponi la prima sconfitta stagionale (delle 2 su 24 partite fin qui giocate, impreziosite da ben 20 vittorie e 2 pareggi), dopo una striscia di ben 10 vittorie consecutive iniziali.

La vigilia della Pasqua 2022 verrà ricordata a lungo dalla squadra, dai suoi tifosi, accorsi in massa al Monteponi anche grazie alla decisione della società di aprire le porte gratuitamente e dall’intera città che saluta il ritorno della propria squadra di calcio in Eccellenza regionale dopo ben 16 anni.

Allegata l’intervista con l’allenatore Alessandro Cuccu ed il link dell’intervista con il presidente Giorgio Ciccu.

“Bavaglio” ai medici. Il crollo del sistema sanitario pubblico non deve far rumore. «E’ proibito rilasciare dichiarazioni ai giornalisti e a chicchessia senza autorizzazione.»
La Asl del Sulcis comunica che per motivi di salute, cinque medici del Pronto Soccorso dell’ospedale Sirai di Carbonia, sono impossibilitati a coprire il servizio dell’emergenza urgenza cui è deputato questo presidio ospedaliero. E’ inconcepibile che la Asl, per evitare la chiusura del Pronto Soccorso del Sirai di Carbonia, condanni alla chiusura il Pronto Soccorso del CTO di Iglesias, già in forte sofferenza. Il trasferimento di tutto il personale sanitario (medici, infermieri e oss) dal Pronto Soccorso del CTO di iglesias a Carbonia, non può essere la soluzione.
Ma a beffa si aggiunge beffa. Con una circolare la Direzione Generale, minaccia tutti i dipendenti della Asl, «rammentando ai Direttori, ai Responsabili in indirizzo e a tutti i dipendenti di questa Asl che, nei rapporti con gli organi di stampa e nella gestione di propri profili social network, è fatto divieto assoluto di divulgare notizie d’ufficio e assumere giudizi o affermazioni lesive dell’onorabilità e della reputazione dei propri superiori gerarchici e dei colleghi in genere… Il mancato rispetto della norma di comportamento darà luogo a provvedimenti disciplinari nelle sedi opportune».
La minaccia «è proibito rilasciare dichiarazioni ai giornalisti e a chicchessia senza autorizzazione», è la formula repressiva con cui già in precedenza, i vertici della Sanità violano i diritti dei lavoratori alla libertà di opinione, di espressione e d’informazione con conseguente limitazione della vigilanza sulla sicurezza dei malati e sui loro diritti ad essere curati adeguatamente.
La Rete Sarda, denuncia ancora una volta gli effetti devastanti dell’aziendalizzazione del sistema sanitario pubblico e della gestione privatistica che impone la “fedeltà aziendale” al personale sanitario.
Il crollo degli ospedali pubblici e le gravi ricadute sulla salute delle persone, non può avvenire in silenzio, imponendo il “bavaglio” agli operatori sanitari.
L’auspicio è che i vertici della Sanità sarda intervengano con le misure appropriate per il ripristino non solo del Pronto Soccorso del CTO di Iglesias e del Sirai di Carbonia, ma di tutto il sistema sanitario pubblico di cui noi sardi non possiamo fare a meno.
Claudia Zuncheddu – Rete Sarda Difesa Sanità Pubblica

Sono 1.643 i nuovi positivi al Covid-19 in Sardegna su 9.443 tamponi eseguiti, 285 diagnosticati da molecolare, 1.358 da antigenico.

I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 19 (-2).

I pazienti ricoverati in area medica sono 331 (-5).

Sono 29.762 le persone in isolamento domiciliare (-96).

Si registra il decesso di un uomo di 68 anni residente nel Sud Sardegna.

Per la Monteponi, dopo la matematica promozione con tre giornate di anticipo sulla conclusione del campionato, è il giorno della festa. Questo pomeriggio, alle 16.00, contro il Quartu 2000, il risultato non sarà l’elemento più importante, perché la squadra di Alessandro Cuccu potrà giocare con la testa libera, concentrata esclusivamente sulla grande voglia di festeggiare lo straordinario risultato raggiunto, accompagnata dal calore dei suoi tifosi e dell’intera città.

La straordinarietà dell’impresa della Monteponi è tutta nei numeri: 19 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte in 23 partite giocate, 40 goal realizzati e soli 9 subiti. In casa solo il Selargius è riuscito a lasciare il Monteponi imbattuto (0 a 0), 10 le vittorie, con 22 goal realizzati e soli 3 subiti.

Per favorire la massima affluenza possibile, oggi la società guidata dal presidente Giorgio Ciccu ha deciso di aprire le porte dello stadio gratuitamente.

Festa dunque, ma sarebbe sbagliato pensare ad una squadra demotivata, perché il Quartu 2000 è una delle due squadre che quest’anno sono riuscite a batterla, nel girone d’andata, dopo le dieci vittorie consecutive iniziali e ci sarà la voglia di riscattare quella battuta d’arresto. Decise quella partita un ex, Christian Cacciuto, all’ultimo minuto. I punti in palio sono importantissimi per la squadra quartese, terz’ultima con 24 punti, in piena lotta per evitare la retrocessione.

I vigili del fuoco del distaccamento di Carbonia sono intervenuti, poco prima delle 7.00 di questa mattina, per un incidente stradale verificatosi sulla strada che porta alla zona industriale di Paringianu (Portoscuso), su richiesta di soccorso pervenuta alla sala operativa 115 da parte di un passante

Per cause ancora da accertare, un’auto è uscita di strada ribaltandosi, il conducente unico occupante del veicolo è un ventenne rimasto incastrato all’interno.
Gli operatori della squadra di pronto intervento “6A” hanno estratto il ventenne dall’abitacolo affidandolo al personale medico sanitario del Servizio Territoriale di Emergenza del 118 intervenuto con un’ambulanza che, dopo averlo stabilizzato, ha effettuato il trasporto con un codice rosso in ospedale. Dai primi accertamenti, il giovane non risulta in pericolo di vita.
Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri per gli accertamenti ed i rilievi di legge.

Il conflitto russo-ucraino ha causato tantissime vittime, la fine di questa tragedia pare ancora lontana e l’auspicio di tutti è che ci sia una tregua e che gli incontri tra le delegazioni Russo-Ucraino trovino finalmente uno spiraglio per il raggiungimento della pace. In questo contesto si assiste all’evacuazione di tanti profughi che hanno abbandonato le loro case e quanto avevano.
In Italia l’accoglienza verso i profughi è stata encomiabile ed un numero innumerevole di ucraini ha già raggiunto l’Italia. Anche la Sardegna si è attivata nell’accoglienza dei profughi e fra tante persone, abbiamo raccolto notizie circa l’arrivo in Sardegna e, soprattutto, la loro provenienza.
Una famiglia proveniente da Mariupol, la città martire che è stata completamente distrutta, dove si contano migliaia di morti, è arrivata a Cagliari. Ci ha raccontato che cosa è successo a Mariupol, i bombardamenti, le migliaia di persone morte, il pericolo di essere uccisi durante i bombardamenti o anche di essere catturati dai russi, il viaggio lunghissimo che hanno dovuto affrontare per arrivare in Sardegna, ospitati da familiari.
La serenità e la fine di un incubo e l’affetto di parenti e amici, hanno lenito tutte le sofferenze che hanno dovuto affrontare, ma la tristezza, come ci ha detto questa mamma, è quella di aver dovuto abbandonare la propria città, la propria patria, mentre di altre famiglie non si sa quale sia stato il loro destino.
Noi, ha concluso la donna, ringraziamo immensamente la Comunità Sarda che ha consentito a tanti profughi di trovare accoglienza ed amore.
Grazie Sardegna, grazie Italia.
Armando Cusa